Ehi, ciao! Guarda, ti capisco benissimo, ma lasciati dire una cosa da uno che ci è passato: quel "cheat meal" del sabato che ti sembra un toccasana, beh, non è proprio una magia per il metabolismo come pensi! Io ho perso 25 chili e ti assicuro che all’inizio anch’io ero fissato con ‘sta storia del "darsi una spinta". La verità? Il corpo non riparte mica per un piatto di pasta, è più una questione mentale, e su quello hai ragione da vendere. Ti tiene sano di testa, ti fa respirare, e questo è oro quando sei sotto con la dieta.
Io facevo così: dopo mesi di rigore, mi concedevo una pizza margherita – niente di assurdo, eh – e il giorno dopo mi sentivo un leone, non perché il metabolismo fosse "ripartito", ma perché avevo sfogato la voglia e non mi sentivo in gabbia. La difficoltà vera era non lasciarsi prendere la mano: una pizza ok, ma se poi diventava pizza + birra + tiramisù, ciao, tornavo al punto di partenza. Il trucco è stato imparare a godermelo senza strafare, tenendo il resto della settimana ferreo. Tu dici "se il resto è sotto controllo", e hai centrato il punto: è quello che conta davvero.
Qualcuno nota differenze? Certo, ma ti dico come la vedo io: il cheat meal non ti "salva" il metabolismo, ti salva la testa. Il corpo si adatta, non è che si sveglia all’improvviso per qualche caloria in più. Quando ero a metà strada, ho provato a saltarlo per un mese: zero cambiamenti nei numeri sulla bilancia, ma mi sentivo un automa incazzato. Quindi sì, fa la differenza, ma non per le ragioni che vendono i guru là fuori. Tu che ne pensi? Ti capita mai di esagerare e poi maledirti, o hai trovato il tuo equilibrio?