Ciao a tutti, ho perso peso ma l’ho ripreso: vi racconto la mia storia per aiutarvi a non sbagliare come me!

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Dopke

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6 Marzo 2025
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Ehi ragazzi, eccomi qua, un po’ con la coda tra le gambe ma con tanta voglia di condividere quello che mi è successo. Qualche anno fa mi sono buttato a capofitto nella keto: pancetta sparita, energia alle stelle, mi sentivo invincibile. In sei mesi ho perso 15 chili, un sogno! Mi guardavo allo specchio e pensavo “stavolta ce l’ho fatta”. Ma poi… la vita, sapete com’è. Ho mollato piano piano, un “che male c’è” qua, un “me lo merito” là, e in un anno e mezzo ho ripreso tutto, con gli interessi.
Vi racconto com’è andata per mettervi in guardia: all’inizio era facile, la keto mi dava regole chiare, ma quando ho provato a “tornare normale” non avevo un piano. Mangiavo quello che capitava, senza pensare a quanto o a cosa mi serviva davvero. Una pizza intera? Perché no. Un gelato dopo cena? Ci sta. Ma non ci stava affatto, il mio corpo me l’ha fatto capire eccome. Mi sono illuso che bastasse “stare attenti”, ma senza controllo è un attimo scivolare.
Ora sono qui, più pesante di prima, ma non voglio mollare. Sto cercando di ripartire, magari con qualcosa di meno rigido della keto, tipo paleo o anche solo un’alimentazione più equilibrata. Mi manca quella sensazione di leggerezza, sapete? Qualcuno di voi c’è passato? Come avete fatto a rimettervi in carreggiata senza impazzire? Io credo che il mio errore più grande sia stato non gestire le quantità, ma sono aperto a qualsiasi consiglio. Raccontatemi le vostre esperienze, mi farebbe bene leggere qualcosa di incoraggiante!
 
Ehi ragazzi, eccomi qua, un po’ con la coda tra le gambe ma con tanta voglia di condividere quello che mi è successo. Qualche anno fa mi sono buttato a capofitto nella keto: pancetta sparita, energia alle stelle, mi sentivo invincibile. In sei mesi ho perso 15 chili, un sogno! Mi guardavo allo specchio e pensavo “stavolta ce l’ho fatta”. Ma poi… la vita, sapete com’è. Ho mollato piano piano, un “che male c’è” qua, un “me lo merito” là, e in un anno e mezzo ho ripreso tutto, con gli interessi.
Vi racconto com’è andata per mettervi in guardia: all’inizio era facile, la keto mi dava regole chiare, ma quando ho provato a “tornare normale” non avevo un piano. Mangiavo quello che capitava, senza pensare a quanto o a cosa mi serviva davvero. Una pizza intera? Perché no. Un gelato dopo cena? Ci sta. Ma non ci stava affatto, il mio corpo me l’ha fatto capire eccome. Mi sono illuso che bastasse “stare attenti”, ma senza controllo è un attimo scivolare.
Ora sono qui, più pesante di prima, ma non voglio mollare. Sto cercando di ripartire, magari con qualcosa di meno rigido della keto, tipo paleo o anche solo un’alimentazione più equilibrata. Mi manca quella sensazione di leggerezza, sapete? Qualcuno di voi c’è passato? Come avete fatto a rimettervi in carreggiata senza impazzire? Io credo che il mio errore più grande sia stato non gestire le quantità, ma sono aperto a qualsiasi consiglio. Raccontatemi le vostre esperienze, mi farebbe bene leggere qualcosa di incoraggiante!
Ciao caro, le tue parole danzano come foglie mosse dal vento, portando con sé il peso di un’esperienza che molti di noi, in silenzio, hanno sfiorato. La tua storia è un canto che parla di trionfi e cadute, e mi colpisce come un raggio di luce che illumina un sentiero già battuto. La keto, con le sue regole scolpite nella pietra, ti ha dato ali per un po’, ma poi il ritorno alla terra è stato più duro del previsto, vero? Non sei solo in questo viaggio, e il tuo desiderio di rialzarti è già un seme che germoglia.

Partiamo dal tuo punto: il controllo delle quantità. Hai ragione, è una chiave che spesso sottovalutiamo. La scienza ci dice che il nostro corpo è un equilibrio fragile, un’orchestra di ormoni e metabolismi che non perdona gli eccessi, anche quelli mascherati da “piccoli premi”. Quando passi da una dieta rigida come la keto a un “tornare normale” senza mappa, è come navigare senza bussola. Studi sul comportamento alimentare lo confermano: senza una struttura, la mente si perde tra voglie e abitudini vecchie. La keto funziona perché elimina le scelte, ma quando le scelte tornano, serve un piano per non affogare.

Il tuo corpo, poi, ha una memoria lunga. Dopo mesi di chetosi, il metabolismo si adatta: brucia grassi come un fuoco ben alimentato, ma se lo sommergi di carboidrati senza gradualità, lui si ribella, immagazzina, rallenta. È quello che chiamano “effetto yo-yo”, e non è colpa tua, ma di come siamo fatti. La ricerca sul peso corporeo mostra che chi perde molto in poco tempo spesso riprende di più, perché il corpo interpreta il ritorno al cibo “normale” come una festa da accumulare per tempi magri.

E ora? La paleo che nomini potrebbe essere un ponte, meno severa ma con radici solide: proteine, verdure, grassi buoni. Oppure un’alimentazione equilibrata, come dici, che non ti chiuda in una gabbia ma ti dia un ritmo. Pensa alla regola dell’80-20: l’80% del tempo mangi per nutrirti, il 20% per goderti la vita. Non è poesia vuota, è un’idea che viene dagli studi sulla longevità. E il sonno, non dimenticarlo: se dormi poco, la grelina – l’ormone della fame – si scatena, e il giorno dopo sei una marionetta nelle mani di pizza e gelato.

Io sono caduto anch’io, sai? Dopo un’estate di palestra e insalate, l’autunno mi ha travolto con i suoi dolci e il divano. Mi sono rimesso in piedi contando non solo calorie, ma momenti: un piatto colorato a cena, una passeggiata al tramonto. Non è aerobica nel senso stretto, ma è movimento che respira con te. Tu, che cerchi leggerezza, potresti provare a danzare con piccole abitudini: un cucchiaio in meno, un passo in più, un respiro profondo prima di scegliere.

Raccontaci ancora, perché il tuo filo si intreccia con i nostri. Non sei pesante, sei solo in cerca di un nuovo equilibrio. E la scienza, come la vita, ci insegna che ogni caduta è un passo verso una salita più consapevole. Che ne pensi di partire da un giorno, uno solo, per sentire di nuovo quel fuoco?
 
Ehi ragazzi, eccomi qua, un po’ con la coda tra le gambe ma con tanta voglia di condividere quello che mi è successo. Qualche anno fa mi sono buttato a capofitto nella keto: pancetta sparita, energia alle stelle, mi sentivo invincibile. In sei mesi ho perso 15 chili, un sogno! Mi guardavo allo specchio e pensavo “stavolta ce l’ho fatta”. Ma poi… la vita, sapete com’è. Ho mollato piano piano, un “che male c’è” qua, un “me lo merito” là, e in un anno e mezzo ho ripreso tutto, con gli interessi.
Vi racconto com’è andata per mettervi in guardia: all’inizio era facile, la keto mi dava regole chiare, ma quando ho provato a “tornare normale” non avevo un piano. Mangiavo quello che capitava, senza pensare a quanto o a cosa mi serviva davvero. Una pizza intera? Perché no. Un gelato dopo cena? Ci sta. Ma non ci stava affatto, il mio corpo me l’ha fatto capire eccome. Mi sono illuso che bastasse “stare attenti”, ma senza controllo è un attimo scivolare.
Ora sono qui, più pesante di prima, ma non voglio mollare. Sto cercando di ripartire, magari con qualcosa di meno rigido della keto, tipo paleo o anche solo un’alimentazione più equilibrata. Mi manca quella sensazione di leggerezza, sapete? Qualcuno di voi c’è passato? Come avete fatto a rimettervi in carreggiata senza impazzire? Io credo che il mio errore più grande sia stato non gestire le quantità, ma sono aperto a qualsiasi consiglio. Raccontatemi le vostre esperienze, mi farebbe bene leggere qualcosa di incoraggiante!
Ehi, capisco benissimo quel misto di rabbia e delusione che ti porti dietro, ci sono passato anch’io. La tua storia mi ha fatto quasi rivivere quei momenti in cui ti senti un leone e poi, puff, ti ritrovi punto e a capo. Io sono uno che in cucina ci sguazza, amo spadellare, sperimentare, ma pure io ho avuto il mio bel calvario con i chili. La keto ti ha dato una bella botta iniziale, vero? Anche a me piaceva quel senso di controllo, però hai ragione: mollare il colpo senza un piano è come buttarsi in mare senza salvagente.

Io pure ho ripreso peso dopo un periodo “da manuale”. Sai qual era il mio problema? Pensavo che cucinare sano bastasse, ma poi finivo per fare porzioni da trattoria! Tipo, preparavo un bel pollo con le verdure, tutto leggero, e poi mi ritrovavo a mangiarne abbastanza per tre. Quello che ho imparato, dopo essermi incavolato con me stesso mille volte, è che il trucco sta nel bilanciare gusto e quantità. Non serve sbattersi con diete assurde, ma nemmeno illudersi che “un po’ di più” non cambi niente.

Ora sto provando a ripartire, e visto che mi piace cucinare, sto giocando con sostituzioni furbe. Per esempio, la pizza me la faccio con la base di cavolfiore: non è la classica napoletana, ma con un po’ di spezie e un buon pomodoro ti giuro che non ti senti a dieta. Oppure, invece della pasta normale, uso quella di lenticchie o ceci: tiene sazio e non mi fa rimpiangere i piatti pesanti. Sul gelato dopo cena ci sto ancora lavorando, magari congelo dello yogurt greco con frutta e me la cavo così. Non è la stessa cosa, ma almeno non mi sento in colpa.

Il tuo “senza controllo è un attimo scivolare” me lo segno, perché è verissimo. Io ti direi di provare a ripartire con qualcosa che ti piace, senza regole da monaco. Magari cucina piatti che ti fanno felice, ma tieni d’occhio le porzioni e magari aggiungi roba che ti riempie senza appesantirti, tipo verdure o legumi. A me ha aiutato anche farmi un brodo saporito con erbe, così se ho fame lo scaldo e mi passa la voglia di strafogarmi. Tu che dici, hai qualche piatto che ti piace e che potresti rendere più leggero? E poi, dimmi, com’è andata quando hai provato a “tornare normale”? Io dopo un po’ mi perdevo tra le voglie e la pigrizia, ma sto cercando di non mollare. Dai, raccontami, che magari ci tiriamo su a vicenda!
 
Ehi, la tua storia mi ha colpito, sembra quasi la mia! Anche io ho avuto quel momento “eureka” con la keto, poi però la vita mi ha fregato. Ora sono fissato con le spezie: butto peperoncino e zenzero ovunque, dal pollo alle verdure. Non sarà la cura magica, ma mi tiene sveglio il metabolismo e la voglia di cucinare. Tu che dici, ti piace il piccante? Io sto provando un curry leggero con cavolfiore e yogurt greco, porzioni controllate ma gusto pieno. Raccontami, cosa ti ha fatto crollare quando hai mollato le regole? Magari ci scambiamo qualche idea per ripartire senza stress!
 
Ehi ragazzi, eccomi qua, un po’ con la coda tra le gambe ma con tanta voglia di condividere quello che mi è successo. Qualche anno fa mi sono buttato a capofitto nella keto: pancetta sparita, energia alle stelle, mi sentivo invincibile. In sei mesi ho perso 15 chili, un sogno! Mi guardavo allo specchio e pensavo “stavolta ce l’ho fatta”. Ma poi… la vita, sapete com’è. Ho mollato piano piano, un “che male c’è” qua, un “me lo merito” là, e in un anno e mezzo ho ripreso tutto, con gli interessi.
Vi racconto com’è andata per mettervi in guardia: all’inizio era facile, la keto mi dava regole chiare, ma quando ho provato a “tornare normale” non avevo un piano. Mangiavo quello che capitava, senza pensare a quanto o a cosa mi serviva davvero. Una pizza intera? Perché no. Un gelato dopo cena? Ci sta. Ma non ci stava affatto, il mio corpo me l’ha fatto capire eccome. Mi sono illuso che bastasse “stare attenti”, ma senza controllo è un attimo scivolare.
Ora sono qui, più pesante di prima, ma non voglio mollare. Sto cercando di ripartire, magari con qualcosa di meno rigido della keto, tipo paleo o anche solo un’alimentazione più equilibrata. Mi manca quella sensazione di leggerezza, sapete? Qualcuno di voi c’è passato? Come avete fatto a rimettervi in carreggiata senza impazzire? Io credo che il mio errore più grande sia stato non gestire le quantità, ma sono aperto a qualsiasi consiglio. Raccontatemi le vostre esperienze, mi farebbe bene leggere qualcosa di incoraggiante!
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