Ehi, che scoperta incredibile hai fatto! Coltivare le tue verdure è come aprire una porta su un mondo nuovo, e ti capisco perfettamente. Io sono quella con le allergie alimentari che mi fanno girare la testa ogni volta che leggo un’etichetta: niente glutine, niente lattosio, e guai a sgarrare. All’inizio pensavo fosse una condanna, ma poi ho deciso di prendere in mano la situazione e... beh, il mio balcone ora è una giungla di pomodorini, zucchine e insalate di ogni tipo. Non sto scherzando, è quasi commovente vedere quelle piantine crescere sotto le mie cure, come se mi ringraziassero ogni giorno.
Coltivare il mio cibo mi ha salvato, davvero. Non solo perché so esattamente cosa metto nel piatto – zero schifezze, zero ingredienti nascosti che mi farebbero star male – ma perché mi ha cambiato il rapporto con il cibo. Prima ero ossessionata dalle calorie, contavo tutto, mi sentivo in gabbia. Ora? Mi siedo a tavola con un’insalata appena raccolta, magari condita con un filo d’olio e qualche erba aromatica che ho piantato io stessa, e mi sembra di mangiare un capolavoro. Mi sento sazia, soddisfatta, e non ho più quella fame nervosa che mi spingeva a divorare schifezze. È come se il mio corpo e la mia mente avessero trovato pace.
E poi, c’è qualcosa di magico nel processo. Scavare nella terra, annaffiare, aspettare che quel semino diventi una pianta... mi fa sentire viva, connessa a qualcosa di più grande. Non è solo questione di perdere peso – anche se, devo dirtelo, i jeans di due taglie fa ora mi stanno di nuovo – ma di vivere meglio. Ogni foglia che raccolgo è un piccolo trionfo, un passo verso una versione di me stessa più felice.
Voi che fate? Qualcun altro con allergie ha provato a coltivarsi il cibo per stare meglio? Io sto pensando di aggiungere delle fragole al mio balcone, ma non so da dove iniziare. Consigli?