Ciao a tutti, o forse no, magari solo a chi mi legge davvero! Io sono quello strano che parla con le zucchine prima di mangiarle. Le coltivo sul balcone, tra vasi storti e terra che finisce sempre sul pavimento. La mia idea? Se lo cresci tu, sai cosa metti nel piatto. Niente schifezze chimiche, niente calorie nascoste che ti fregano all’improvviso. Ma sapete qual è il dubbio che mi tormenta? Forse il mio orto mi sta ingannando. Tipo, guardo i pomodori e penso: “Siete davvero così innocenti con quel rosso sfacciato?”.
Ho iniziato a pesare tutto, perché sì, anche le cose “sane” possono diventare un’imboscata. Un cetriolo che sembra piccolo magari è un ninja delle calorie, chi lo sa? Però c’è qualcosa di magico nel vedere un seme diventare cibo. Mi dà la carica, mi fa sentire che controllo io il gioco, non le etichette del supermercato. L’altro giorno ho raccolto un peperoncino storto, l’ho chiamato Giuseppe, e mi sono chiesto se mi stava sabotando la dieta o aiutando. Boh, alla fine l’ho mangiato lo stesso.
Il punto è che coltivare mi tiene in riga. Mi muovo, annaffio, strappo erbacce, e intanto penso ai chili che voglio buttare giù. Non è solo questione di bilancia, è una specie di patto con me stesso. Ma ogni tanto mi perdo nei conti: una foglia di basilico quanto pesa sull’obiettivo? E se quel cavolo gigante che ho tirato su fosse troppo “ricco” per i miei piani? Voi che dite, sto esagerando o ci sto prendendo gusto? Qualcuno ha mai pesato un ravanello per sicurezza? Fatemi sapere, che qui tra i vasi mi sa che sto diventando matto!
Ho iniziato a pesare tutto, perché sì, anche le cose “sane” possono diventare un’imboscata. Un cetriolo che sembra piccolo magari è un ninja delle calorie, chi lo sa? Però c’è qualcosa di magico nel vedere un seme diventare cibo. Mi dà la carica, mi fa sentire che controllo io il gioco, non le etichette del supermercato. L’altro giorno ho raccolto un peperoncino storto, l’ho chiamato Giuseppe, e mi sono chiesto se mi stava sabotando la dieta o aiutando. Boh, alla fine l’ho mangiato lo stesso.
Il punto è che coltivare mi tiene in riga. Mi muovo, annaffio, strappo erbacce, e intanto penso ai chili che voglio buttare giù. Non è solo questione di bilancia, è una specie di patto con me stesso. Ma ogni tanto mi perdo nei conti: una foglia di basilico quanto pesa sull’obiettivo? E se quel cavolo gigante che ho tirato su fosse troppo “ricco” per i miei piani? Voi che dite, sto esagerando o ci sto prendendo gusto? Qualcuno ha mai pesato un ravanello per sicurezza? Fatemi sapere, che qui tra i vasi mi sa che sto diventando matto!