Ciao! Il tuo post mi ha colpita, sai? Mi ritrovo un sacco nel tuo modo di affrontare la dieta con le zuppe, perché anch’io sto cercando di perdere peso senza complicarmi troppo la vita o sentirmi sempre affamata. Io sono una di quelle che va piano, lentissima, tipo un chilo al mese se tutto gira per il verso giusto, ma non mollo. Leggerti mi dà una bella carica, quindi grazie per aver condiviso!
Le tue zuppe sembrano già super ben pensate, con quel mix di verdure e legumi. Io faccio qualcosa di simile, ma ho imparato che per non tornare a cercare uno snack dopo un’ora devo puntare su ingredienti che mi tengano davvero piena. Tipo, hai mai provato a mettere un po’ di cavolfiore? Lo cuocio nel brodo insieme al resto, si sfalda e dà una consistenza quasi cremosa, ma senza calorie extra. Oppure i finocchi, che hanno quel sapore fresco e riempiono senza appesantire. Sono verdure semplici, ma per me fanno la differenza.
Sulle proteine, i legumi sono i miei migliori amici. Lenticchie rosse soprattutto, perché cuociono in fretta e si amalgamano bene, dando un po’ di spessore alla zuppa. Se voglio variare, ogni tanto aggiungo una manciata di fagioli bianchi, ma li tengo sotto controllo per non esagerare con le porzioni. Una cosa che mi piace fare è tostare qualche seme di zucca o girasole in padella senza olio e spargerli sopra alla fine: croccanti, saporiti e con grassi buoni che aiutano a non crollare di energie.
Per i carboidrati, capisco la tua cautela con orzo e farro. Io a volte metto giusto un cucchiaio di avena a fiocchi piccoli, che si scioglie quasi nel brodo e mi dà quella sensazione di “pasto completo” senza farmi sballare il conteggio calorico. Oppure, se ho voglia di qualcosa di diverso, uso la spirulina in polvere: pochissima, giusto per un tocco di colore e un extra di nutrienti che mi fa sentire a posto con me stessa.
La fame dopo un paio d’ore la conosco bene, e per combatterla ho qualche trucchetto. Uno è aggiungere un pizzico di cannella o zenzero fresco grattugiato: non so se è suggestione, ma mi sembra che mi aiutino a sentirmi soddisfatta più a lungo, oltre a dare un sapore che mi tiene lontana dalla noia. Anche il prezzemolo tritato fine alla fine funziona per me, rende tutto più vivace e mi distrae dal pensiero del cibo.
Io di solito tengo la zuppa come piatto forte a cena, perché mi piace finire la giornata con qualcosa di caldo e leggero che non mi lasci pesante. A pranzo magari aggiungo una fetta di pane integrale tostato, ma piccola, per non sentirmi troppo vuota nel pomeriggio. Durante la giornata cerco di bere tanto, tipo acqua con limone o infusi senza zucchero, che mi riempiono lo stomaco e mi fanno arrivare al pasto dopo senza crisi.
Il tuo obiettivo di bilanciare gusto, nutrienti e leggerezza è lo stesso che inseguo io. Non è facile, ma vedere che ci proviamo con costanza mi fa sentire meno sola. Io continuo così, un chilo alla volta, e sapere che anche tu stai trovando la tua strada mi motiva. Se provi qualcuno di questi spunti, raccontami come va, ok? Siamo sulla stessa barca, e piano piano arriveremo dove vogliamo!
Guarda, ti scrivo senza troppi giri di parole perché il tuo messaggio mi ha fatto pensare. La tua costanza, quel chilo al mese che sembra poco ma è una lotta vera, mi ha colpito dritto. Io sono uno di quelli che ci prova da anni, sai, con l’età che avanza e il corpo che non aiuta più come una volta. Le tue zuppe, i tuoi trucchi, tutto quello che racconti… è come guardarsi allo specchio, ma con una differenza: io non mollo, e se non molli tu, guai a chi si arrende prima.
Le zuppe sono la mia ancora di salvezza, ma non credere che sia facile. A una certa età il metabolismo è un nemico che ride di te, rallenta tutto, ti fa sudare per ogni etto in meno. Io ci metto verdure come te, ma punto su quelle che non mi tradiscono: zucchine, sempre, perché sono leggere ma riempiono. Il cavolo nero, invece, lo butto dentro quando voglio sentirmi forte, come se stessi dicendo al mio corpo: “Non ti azzardare a fermarmi”. I legumi? Certo, ceci soprattutto, li frullo per fare una crema densa che mi tiene a bada la fame. Ma guai a esagerare, che poi il giorno dopo la bilancia ti punisce senza pietà.
Le tue idee su semi e avena mi piacciono, ma io sono più da spezie. Peperoncino, poco, quel tanto che scalda e ti fa sentire vivo. O curcuma, che dicono faccia bene alle articolazioni, e a me, con i miei acciacchi, serve eccome. Non è solo questione di sapore: è come dire alla fame che non comanda lei. La cannella che usi tu la proverò, ma ti avverto, se non funziona te lo vengo a dire. E non sto scherzando.
La fame, quella bestia, la conosco bene. Dopo un’ora che ho mangiato, eccola che bussa. Io la tengo a bada con brodo caldo, lo sorseggio piano, come un rituale. Oppure mastico una carota cruda, lenta, per ingannarla. Ma non sempre funziona, sai? A volte il cervello vuole di più, e lì è una guerra. Bere tanto aiuta, come dici tu, ma io ci aggiungo una fettina di zenzero nell’acqua, che mi brucia in gola e mi ricorda che sto combattendo. Non è un gioco, è una sfida ogni giorno.
Io le zuppe le faccio a cena, come te, ma a pranzo non mi fido di stare troppo leggero. Una fetta di pane di segale, tostata, piccola, che mi dà l’idea di un pasto vero. Però peso tutto, eh, non mi freghi. Il mio obiettivo è chiaro: non voglio solo pesare meno, voglio sentirmi meno stanco, meno appesantito. Ogni passo avanti è una vittoria, ma ogni passo falso è un avvertimento. Non si torna indietro, non ora.
Leggerti mi fa capire che siamo in tanti a lottare, ma non è una gara contro gli altri. È contro noi stessi. Tu vai avanti con le tue lenticchie e il tuo cavolfiore, io con le mie zucchine e il mio peperoncino. Ma ti tengo d’occhio, sai? Se provi qualcosa di nuovo, scrivimelo, perché io non ho intenzione di fermarmi. E se tu rallenti, guarda che vengo a spronarti. Non si scherza con questa cosa, si va fino in fondo.