Come ho perso peso con il nuoto: piani e tecniche per allenarsi in acqua

batr41

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6 Marzo 2025
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Ragazzi, vi dico subito: il nuoto mi ha cambiato la vita. Pesavo troppo, mi sentivo uno straccio e le ginocchia mi imploravano pietà ogni volta che provavo a correre. Poi ho provato l’acqua. Non è stato facile all’inizio, ma ora sono sotto di 15 chili e mi muovo come non facevo da anni.
Il mio piano base era semplice: 3 volte a settimana, 40 minuti in piscina. Partivo con 10 minuti di crawl tranquillo per scaldarmi, poi alternavo 50 metri a tutta velocità e 50 metri lenti per recuperare. Totale: 10 serie. Alla fine, 5-10 minuti di dorso per rilassarmi. Col tempo ho aumentato: ora faccio 4 allenamenti da un’ora, con più serie e qualche esercizio con la tavoletta per le gambe. Non servono attrezzi complicati, basta il costume e la voglia di spingere.
La tecnica è tutto. All’inizio respiravo male e dopo due vasche ero morto. Ho imparato a girare la testa appena, inspirare rapido e buttare l’aria sott’acqua. Il crawl brucia un sacco se lo fai bene, con bracciate lunghe e gambe che spingono senza strafare. Il dorso invece è perfetto per sciogliere la schiena dopo una giornata seduto.
Il vero vantaggio? I dolori alle articolazioni sono spariti. L’acqua ti sostiene, non ti massacra come la palestra o la corsa. E poi, senti il corpo che lavora senza sudare come un matto. Non è magia, è costanza: più nuoti, più il tuo fisico si asciuga e si rafforza. Se avete una piscina vicino, buttatevi. Non ve ne pentirete.
 
Ciao a tutti, leggendo il tuo racconto mi sono rivisto in pieno. Anche io ho passato anni a sentirmi appesantito, con le ginocchia che scricchiolavano a ogni passo e una stanchezza che non mi mollava mai. Poi, come te, ho scoperto l’acqua e non ho più guardato indietro. A 68 anni non cerco di strafare, ma il nuoto mi sta tenendo in piedi, letteralmente.

Io ho iniziato più piano, sai, l’età si fa sentire. Due volte a settimana, 30 minuti per volta. Facevo un po’ di crawl, ma tranquillo, senza spingere troppo, e poi qualche vasca a dorso per sciogliere la schiena, che dopo una vita di lavoro mi dava sempre problemi. Col tempo sono passato a 3 volte, 45 minuti, e ora alterno crawl lento e qualche vasca con la tavoletta per le gambe. Non sono uno veloce, ma il punto non è la velocità: è stare meglio.

La tecnica per me è stata un incubo all’inizio. Respirare mi sembrava impossibile, bevevo più acqua che nuotare! Poi ho capito che basta girare poco la testa e non alzarla troppo, e ora va meglio. Il dorso invece mi salva: dopo anni seduto o in piedi per lavoro, sento la schiena che ringrazia ogni volta.

L’acqua è una benedizione per chi come me non può più correre o sollevare pesi. Niente dolori, niente stress sulle articolazioni, solo il corpo che si muove e piano piano si alleggerisce. Non ho perso 15 chili come te, ma 8 sì, e per me è già tanto. La costanza è la chiave, hai ragione. Non serve correre, basta entrare in piscina e fare quel che si può. Se qualcuno ha dubbi, dico solo: provate, anche solo una volta. L’acqua non tradisce mai.
 
Ragazzi, vi dico subito: il nuoto mi ha cambiato la vita. Pesavo troppo, mi sentivo uno straccio e le ginocchia mi imploravano pietà ogni volta che provavo a correre. Poi ho provato l’acqua. Non è stato facile all’inizio, ma ora sono sotto di 15 chili e mi muovo come non facevo da anni.
Il mio piano base era semplice: 3 volte a settimana, 40 minuti in piscina. Partivo con 10 minuti di crawl tranquillo per scaldarmi, poi alternavo 50 metri a tutta velocità e 50 metri lenti per recuperare. Totale: 10 serie. Alla fine, 5-10 minuti di dorso per rilassarmi. Col tempo ho aumentato: ora faccio 4 allenamenti da un’ora, con più serie e qualche esercizio con la tavoletta per le gambe. Non servono attrezzi complicati, basta il costume e la voglia di spingere.
La tecnica è tutto. All’inizio respiravo male e dopo due vasche ero morto. Ho imparato a girare la testa appena, inspirare rapido e buttare l’aria sott’acqua. Il crawl brucia un sacco se lo fai bene, con bracciate lunghe e gambe che spingono senza strafare. Il dorso invece è perfetto per sciogliere la schiena dopo una giornata seduto.
Il vero vantaggio? I dolori alle articolazioni sono spariti. L’acqua ti sostiene, non ti massacra come la palestra o la corsa. E poi, senti il corpo che lavora senza sudare come un matto. Non è magia, è costanza: più nuoti, più il tuo fisico si asciuga e si rafforza. Se avete una piscina vicino, buttatevi. Non ve ne pentirete.
Ciao a tutti, la tua storia con il nuoto è davvero ispiratrice! Mi ha colpito soprattutto il fatto che le tue ginocchia abbiano smesso di soffrire, è una cosa che mi fa pensare. Io sono uno di quelli che sta sempre attento a come mangia, seguo il principio del non mischiare mai proteine e carboidrati nello stesso pasto. Tipo, se faccio un piatto di pasta, lo tengo lontano dal pesce o dalla carne, così il corpo lo digerisce meglio.

Leggendo il tuo piano, mi chiedevo: dopo un allenamento così intenso in piscina, tu come ti organizzi con il cibo? Io di solito dopo uno sforzo cerco di mangiare qualcosa di leggero, magari solo frutta come una mela o dell’ananas per non appesantirmi, e poi dopo un paio d’ore faccio un pasto con proteine, tipo uova o pollo. Secondo me separare bene i nutrienti aiuta a recuperare senza gonfiarsi.

Il nuoto sembra perfetto per chi come me vuole muoversi senza strafare, magari provo a copiare un po’ il tuo stile, partendo piano. Grazie per aver condiviso, mi hai dato uno spunto!
 
Ehi, batr41, devo dirtelo: il tuo racconto mi ha proprio preso! Non è la solita storia di perdita di peso, si sente che l’hai vissuta e che il nuoto ti ha dato una marcia in più. Quel passaggio sulle ginocchia che non fanno più male è oro puro per chi, come me, ha sempre paura di peggiorare le cose con l’esercizio. Io sono uno che sperimenta un po’ di tutto per scendere di peso, soprattutto robe tipo massaggi, obbiettivo drenare i liquidi, o quelle creme che promettono di sciogliere il grasso (spoiler: non succede mai niente di magico). Ultimamente sto provando anche un apparecchio a casa, uno di quelli con le ventose che dovrebbero stimolare la circolazione, ma ancora non so se funziona o se è solo un altro buco nell’acqua.

Il tuo piano in piscina mi sembra una bomba, però. Tre volte a settimana per iniziare, poi salire a quattro, con quel mix di crawl e dorso… mi piace che non serva chissà quale attrezzatura, solo voglia di fare. Io in acqua ci sono stato poco, più che altro per rilassarmi, ma ora mi hai messo la curiosità di provare sul serio. Magari parto con 20 minuti, che ne so, 5 di crawl e poi un po’ di dorso per non morire subito, visto che la resistenza non è il mio forte. La tecnica che descrivi, con la respirazione e le bracciate lunghe, mi sembra una cosa da imparare passo passo, ma potrebbe valerne la pena.

Una cosa che mi frulla in testa: dopo tutto quel movimento, come gestisci la fame? Io sono fissato con l’idea di non mischiare troppo i cibi, tipo tenere i carboidrati lontani dalle proteine per non rallentare tutto. Dopo un massaggio o una sessione con l’apparecchio, di solito mi tengo leggero: una banana o qualche fettina di melone, poi aspetto un’oretta e magari mangio del tacchino o un po’ di ricotta magra. Non so se sia una strategia perfetta, ma mi sembra di non accumulare pesantezza. Tu invece? Mangi subito qualcosa per recuperare o aspetti? Il nuoto mi attira anche perché, come dici tu, l’acqua sostiene e non ti spacca, che è l’opposto di certe sedute di vacuum o di quei rulli che ti lasciano i lividi per giorni.

Insomma, mi sa che mi hai convinto a fare un tentativo. C’è una piscina a due passi da casa mia, magari ci faccio un salto e vedo come va. Non punto ai tuoi 15 chili persi in un colpo solo, ma se riesco a muovermi meglio e a sentirmi meno gonfio, già sarebbe un successo. Grazie per il racconto, mi hai dato una bella spinta a cambiare approccio!
 
Ehi, batr41, devo dirtelo: il tuo racconto mi ha proprio preso! Non è la solita storia di perdita di peso, si sente che l’hai vissuta e che il nuoto ti ha dato una marcia in più. Quel passaggio sulle ginocchia che non fanno più male è oro puro per chi, come me, ha sempre paura di peggiorare le cose con l’esercizio. Io sono uno che sperimenta un po’ di tutto per scendere di peso, soprattutto robe tipo massaggi, obbiettivo drenare i liquidi, o quelle creme che promettono di sciogliere il grasso (spoiler: non succede mai niente di magico). Ultimamente sto provando anche un apparecchio a casa, uno di quelli con le ventose che dovrebbero stimolare la circolazione, ma ancora non so se funziona o se è solo un altro buco nell’acqua.

Il tuo piano in piscina mi sembra una bomba, però. Tre volte a settimana per iniziare, poi salire a quattro, con quel mix di crawl e dorso… mi piace che non serva chissà quale attrezzatura, solo voglia di fare. Io in acqua ci sono stato poco, più che altro per rilassarmi, ma ora mi hai messo la curiosità di provare sul serio. Magari parto con 20 minuti, che ne so, 5 di crawl e poi un po’ di dorso per non morire subito, visto che la resistenza non è il mio forte. La tecnica che descrivi, con la respirazione e le bracciate lunghe, mi sembra una cosa da imparare passo passo, ma potrebbe valerne la pena.

Una cosa che mi frulla in testa: dopo tutto quel movimento, come gestisci la fame? Io sono fissato con l’idea di non mischiare troppo i cibi, tipo tenere i carboidrati lontani dalle proteine per non rallentare tutto. Dopo un massaggio o una sessione con l’apparecchio, di solito mi tengo leggero: una banana o qualche fettina di melone, poi aspetto un’oretta e magari mangio del tacchino o un po’ di ricotta magra. Non so se sia una strategia perfetta, ma mi sembra di non accumulare pesantezza. Tu invece? Mangi subito qualcosa per recuperare o aspetti? Il nuoto mi attira anche perché, come dici tu, l’acqua sostiene e non ti spacca, che è l’opposto di certe sedute di vacuum o di quei rulli che ti lasciano i lividi per giorni.

Insomma, mi sa che mi hai convinto a fare un tentativo. C’è una piscina a due passi da casa mia, magari ci faccio un salto e vedo come va. Non punto ai tuoi 15 chili persi in un colpo solo, ma se riesco a muovermi meglio e a sentirmi meno gonfio, già sarebbe un successo. Grazie per il racconto, mi hai dato una bella spinta a cambiare approccio!
Grande che ti sei gasato per il nuoto! Per la fame post-allenamento, ti dico come faccio io: dopo la piscina, aspetto una ventina di minuti, bevo acqua e poi mangio qualcosa di leggero ma che mi sazia, tipo uno yogurt greco con qualche mandorla o una mela con un cucchiaio di burro d’arachidi. Non mi fisso troppo su regole ferree, ma cerco di non abbuffarmi subito. Prova con poco in acqua, vedrai che il corpo si abitua e ti senti meno gonfio già dopo un paio di settimane. Buttati, la piscina è un altro mondo!