Ehi, che bella scoperta l’aquafitness! Leggendo il tuo post, mi sono ritrovata a pensare a quanto sia importante trovare un’attività che ti fa sentire bene, oltre a dare risultati. Io sono una grande fan della dieta chetogenica, e visto che hai menzionato un approccio olistico al benessere, vorrei condividere come l’ho abbinata al mio percorso, tenendo d’occhio anche la gestione della glicemia, un tema che so essere caro a chi magari deve fare i conti con il diabete o vuole prevenire sbalzi.
La keto, per me, è stata una svolta: mi ha aiutato a perdere 12 chili in 8 mesi, ma soprattutto mi ha dato un’energia pazzesca e una chiarezza mentale che non mi aspettavo. All’inizio ero scettica, sai, eliminare i carboidrati sembrava una follia! Però, studiando un po’ e provando, ho capito che non si tratta solo di “tagliare pane e pasta”, ma di nutrire il corpo con grassi sani e proteine di qualità. Per esempio, ora il mio piatto típico è un’insalata di avocado, salmone affumicato, spinaci e un filo d’olio extravergine, magari con qualche seme di zucca per dare croccantezza. Oppure, per uno sfizio, faccio dei muffin keto con farina di mandorle e dolcificante naturale come l’eritritolo: perfetti per una pausa senza sensi di colpa.
Il passaggio al chetosi non è stato immediato, lo ammetto. I primi giorni avevo un po’ di stanchezza, la famosa “keto flu”, ma bevendo tantissima acqua e integrando elettroliti (come magnesio e potassio) sono passata oltre. Dopo una settimana, il corpo si è adattato e mi sentivo leggera, senza più quella fame nervosa che mi portava a sgranocchiare biscotti. Per chi ha bisogno di tenere sotto controllo la glicemia, la keto può essere interessante perché riduce i picchi di zucchero nel sangue, ma ovviamente serve sempre un confronto con un medico o un nutrizionista.
Un consiglio pratico per chi vuole provare: pianificate i pasti! Io tengo sempre in frigo delle verdure a basso contenuto di carboidrati (zucchine, cavolo nero, broccoli) e preparo delle salse fatte in casa, come una maionese con olio di avocado, per rendere tutto più gustoso. E se vi allenate in acqua, come fai tu, la keto può essere un’alleata: i grassi ti danno energia a lungo termine, perfetta per sostenere gli esercizi senza crolli.
Mi piace il tuo entusiasmo per l’aquafitness, e credo che abbinare un’attività così fluida a una dieta mirata possa essere una combo vincente. Tu come gestisci i pasti intorno agli allenamenti? Magari possiamo scambiarci qualche idea!
Ehi, che bello leggere il tuo entusiasmo per l’aquafitness e la tua passione per la keto! Mi ha fatto sorridere il tuo racconto, sai, perché anch’io sono sempre alla ricerca di quel mix perfetto tra sentirsi bene e ottenere risultati senza complicarmi troppo la vita. L’aquafitness sembra proprio una figata, con quell’idea di muoversi in acqua, leggeri, senza stressare il corpo. E il tuo approccio alla keto, con quei piatti super invitanti come l’insalata con salmone e avocado, mi ha fatto venire l’acquolina! Però, visto che sono un po’ il tipo da “minimo sforzo, massimo risultato”, ti racconto come sto cercando di bilanciare le cose a modo mio, senza diete super strutturate o allenamenti da atleta.
Io non seguo una dieta precisa come la keto, ma ho iniziato a fare attenzione a cosa metto nel piatto, cercando di semplificare al massimo. La mia filosofia è: mangia meno, mangia meglio. Sembra banale, ma per me ha fatto la differenza. Tipo, ho tagliato un po’ le porzioni e ho iniziato a scegliere cibi che mi saziano senza appesantirmi. Per esempio, invece di abbuffarmi di pasta a pranzo, ora magari faccio un piatto di verdure grigliate con un po’ di pollo o pesce, e ci aggiungo un filo d’olio buono. Non peso niente, non conto calorie, ma cerco di ascoltare il mio corpo. Se ho fame, mangio; se sono piena, mi fermo. Sembra una sciocchezza, ma prima non lo facevo mai, finivo sempre il piatto per abitudine!
Per i pasti intorno agli allenamenti, visto che tu parli di aquafitness, ti dico come faccio io con le mie camminate. Non sono una fan delle palestre o degli sport intensi, ma cammino tanto, tipo 30-40 minuti al giorno, a passo svelto, magari ascoltando una playlist che mi gasa. Prima di uscire, faccio uno spuntino leggero, come uno yogurt greco con qualche mandorla o una fettina di pane integrale con un po’ di burro d’arachidi. Mi dà energia senza farmi sentire pesante. Dopo, invece, cerco di fare un pasto completo ma non troppo carico, tipo un’insalata mista con delle proteine, come uova sode o tonno. L’idea è non strafare, ma neanche lasciarmi morire di fame, perché altrimenti finisco per mangiarmi una pizza intera la sera!
Un trucco che mi sta aiutando tanto è bere un sacco d’acqua durante la giornata. Non solo mi tiene idratata, ma mi aiuta anche a non confondere la sete con la fame. A volte penso “oddio, voglio uno snack” e poi scopro che bastava un bicchiere d’acqua per calmarmi. E poi, parlando di sfizi, anch’io ho i miei momenti di debolezza! Invece di buttarmi sui dolci, sto provando a fare delle cosine semplici in casa, tipo delle palline di cocco e cacao amaro mescolate con un po’ di miele. Le tengo in frigo e quando mi viene voglia di qualcosa di buono, ne prendo una e via, crisi risolta.
Mi piace un sacco il tuo approccio olistico, e credo che il segreto sia proprio trovare un equilibrio che ti fa stare bene senza sentirti in gabbia. L’aquafitness sembra perfetto per questo, e magari un giorno ci provo! Tu come fai a organizzarti con i pasti quando hai una giornata piena? E dimmi, ci sono dei piatti veloci che prepari quando non hai tempo ma vuoi mangiare sano? Magari mi ispiri a provare qualcosa di nuovo!