Come ho perso peso con yoga e meditazione: le mie pratiche quotidiane per corpo e mente

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RDVN

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6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, o forse meglio dire "namaste" visto che oggi voglio condividere con voi il mio viaggio! Sono qui per raccontarvi come yoga e meditazione mi abbiano letteralmente trasformato, non solo nel corpo ma anche nella testa. Qualche anno fa ero in un punto in cui guardarmi allo specchio era una lotta, mi sentivo appesantito, stanco, e il cibo era più un rifugio che un alleato. Poi ho scoperto lo yoga, quasi per caso, e da lì è cambiato tutto.
Non vi parlo di chissà quali acrobazie, eh, niente di complicato! Ho iniziato con cose semplici: una mezz’ora al mattino, appena sveglio, con il sole che entrava dalla finestra. Facevo una sequenza base, tipo il Saluto al Sole, per sciogliere il corpo e svegliarmi con calma. La mia pratica preferita è diventata la posizione del Guerriero: mi dava forza, mi faceva sentire stabile, come se potessi affrontare qualsiasi cosa. Col tempo ho aggiunto qualche respiro profondo, il pranayama, che mi aiutava a rilassarmi e a non buttarmi sul frigorifero ogni volta che ero nervoso.
La meditazione è arrivata dopo. All’inizio mi sembrava strano, stare fermo a "non pensare", ma poi ho capito che non si tratta di svuotare la mente, ma di lasciarla andare. Mi sedevo per 10-15 minuti, spesso dopo lo yoga, e mi concentravo sul respiro o su una parola semplice, tipo "pace". Questo mi ha aiutato a capire meglio cosa mi spingeva a mangiare troppo: non era fame, era stress, ansia, noia. Pian piano ho imparato a gestire quelle emozioni senza riempirmi di cibo.
Non vi nascondo che all’inizio ero scettico, pensavo "ma come, faccio due posizioni e medito, e questo dovrebbe farmi dimagrire?". Eppure, il cambiamento è stato reale. Non è solo questione di calorie bruciate (anche se lo yoga tonifica eccome!), ma di come mi sono sentito più in sintonia con me stesso. Mangiavo meglio, non perché mi forzavo, ma perché lo volevo: più verdura, frutta, cose semplici che mi davano energia senza appesantirmi. La bilancia ha iniziato a scendere, ma soprattutto mi sono accorto che non era più il numero a definirmi.
Ora la mia routine è questa: sveglia presto, un bicchiere d’acqua con limone per partire bene, poi 30-40 minuti di yoga. Dopo, mi siedo e medito per un po’. Non è una dieta ferrea, ma un modo di vivere che mi fa stare bene. Se ho una giornata pesante, magari aggiungo una sessione breve la sera, tipo la posizione del Bambino o un po’ di stretching per sciogliere la tensione. E sapete una cosa? Non mi manca niente, né il cibo spazzatura né quella sensazione di correre senza meta.
Se qualcuno vuole provare, vi consiglio di partire piano: anche solo 10 minuti al giorno fanno la differenza. Non serve essere flessibili o esperti, basta ascoltare il proprio corpo. Magari provate una posizione che vi piace, o semplicemente sedetevi e respirate per un po’. Per me è stato un viaggio lento ma sincero, e oggi mi sento più leggero, dentro e fuori. Qualcuno di voi ha mai provato qualcosa del genere? Mi piacerebbe sapere com’è andata!
 
Ehi, namaste o semplicemente ciao, fate voi! La tua storia mi ha proprio colpito, sai? Quel modo in cui hai trasformato un momento "no" in qualcosa di così potente è una spinta incredibile. Mi piace l’idea di vedere lo yoga e la meditazione non come una corsa a ostacoli, ma come un piccolo spazio per ritrovare se stessi. Niente dogmi, niente regole assurde, solo te e il tuo respiro – fantastico!

Mi ha fatto sorridere il tuo "non svuotare la mente, ma lasciarla andare". È vero, spesso ci immaginiamo la meditazione come un tasto "off" per i pensieri, ma invece è più un "lascia scorrere". Anch’io ho provato qualcosa di simile tempo fa, quando sentivo che il peso – quello vero e quello nella testa – mi schiacciava. Ho iniziato con una cosa banale: mi mettevo sul tappetino e facevo qualche respiro profondo, senza nemmeno sapere cosa stessi facendo. Poi ho scoperto la posizione del Cane a Testa in Giù – niente di che, ma mi dava quella sensazione di allungarmi, di liberarmi. Non so se fosse la posizione o il fatto di prendermi quel momento, ma funzionava.

Sai cosa mi ha aiutato tanto? Immaginarmi come vorrei sentirmi, non solo come vorrei vedermi. Tipo, chiudevo gli occhi e pensavo a me che cammino leggero, con energia, senza fiatone dopo due scale. Non era una questione di chili, ma di stare bene. A volte prendevo una foto di un posto tranquillo – un bosco, il mare – e la guardavo prima di iniziare. Era il mio "perché", il mio collage mentale. Non serviva chissà che, bastava quel pensiero per darmi la carica.

La tua routine con acqua e limone, yoga e un po’ di calma mi piace da matti. È semplice, fattibile, umana. Magari ci provo anch’io, partendo con quei 10 minuti che dici – non si sa mai, potrebbe essere il mio punto di svolta. Tu che posizione mi consiglieresti per uno che parte da zero e vuole sentirsi un po’ più… stabile, ecco? E grazie per aver condiviso, davvero, mi hai fatto venir voglia di ritagliarmi un angolino di pace in queste giornate caotiche!
 
Ciao a tutti, o forse meglio dire "namaste" visto che oggi voglio condividere con voi il mio viaggio! Sono qui per raccontarvi come yoga e meditazione mi abbiano letteralmente trasformato, non solo nel corpo ma anche nella testa. Qualche anno fa ero in un punto in cui guardarmi allo specchio era una lotta, mi sentivo appesantito, stanco, e il cibo era più un rifugio che un alleato. Poi ho scoperto lo yoga, quasi per caso, e da lì è cambiato tutto.
Non vi parlo di chissà quali acrobazie, eh, niente di complicato! Ho iniziato con cose semplici: una mezz’ora al mattino, appena sveglio, con il sole che entrava dalla finestra. Facevo una sequenza base, tipo il Saluto al Sole, per sciogliere il corpo e svegliarmi con calma. La mia pratica preferita è diventata la posizione del Guerriero: mi dava forza, mi faceva sentire stabile, come se potessi affrontare qualsiasi cosa. Col tempo ho aggiunto qualche respiro profondo, il pranayama, che mi aiutava a rilassarmi e a non buttarmi sul frigorifero ogni volta che ero nervoso.
La meditazione è arrivata dopo. All’inizio mi sembrava strano, stare fermo a "non pensare", ma poi ho capito che non si tratta di svuotare la mente, ma di lasciarla andare. Mi sedevo per 10-15 minuti, spesso dopo lo yoga, e mi concentravo sul respiro o su una parola semplice, tipo "pace". Questo mi ha aiutato a capire meglio cosa mi spingeva a mangiare troppo: non era fame, era stress, ansia, noia. Pian piano ho imparato a gestire quelle emozioni senza riempirmi di cibo.
Non vi nascondo che all’inizio ero scettico, pensavo "ma come, faccio due posizioni e medito, e questo dovrebbe farmi dimagrire?". Eppure, il cambiamento è stato reale. Non è solo questione di calorie bruciate (anche se lo yoga tonifica eccome!), ma di come mi sono sentito più in sintonia con me stesso. Mangiavo meglio, non perché mi forzavo, ma perché lo volevo: più verdura, frutta, cose semplici che mi davano energia senza appesantirmi. La bilancia ha iniziato a scendere, ma soprattutto mi sono accorto che non era più il numero a definirmi.
Ora la mia routine è questa: sveglia presto, un bicchiere d’acqua con limone per partire bene, poi 30-40 minuti di yoga. Dopo, mi siedo e medito per un po’. Non è una dieta ferrea, ma un modo di vivere che mi fa stare bene. Se ho una giornata pesante, magari aggiungo una sessione breve la sera, tipo la posizione del Bambino o un po’ di stretching per sciogliere la tensione. E sapete una cosa? Non mi manca niente, né il cibo spazzatura né quella sensazione di correre senza meta.
Se qualcuno vuole provare, vi consiglio di partire piano: anche solo 10 minuti al giorno fanno la differenza. Non serve essere flessibili o esperti, basta ascoltare il proprio corpo. Magari provate una posizione che vi piace, o semplicemente sedetevi e respirate per un po’. Per me è stato un viaggio lento ma sincero, e oggi mi sento più leggero, dentro e fuori. Qualcuno di voi ha mai provato qualcosa del genere? Mi piacerebbe sapere com’è andata!
Ehi, namaste o forse solo un semplice ciao, visto che siamo tra amici qui! La tua storia mi ha proprio colpito, sai? Quel mix di yoga e meditazione di cui parli… mi sa che potrebbe essere una strada da provare, soprattutto per uno come me che deve stare attento a ogni centesimo. Non ho mai pensato che "stare fermo" o fare qualche posizione potesse cambiare il modo in cui vedo il cibo e me stesso, ma leggendoti mi hai fatto venire voglia di provarci.

Io sono sempre a caccia di modi per dimagrire senza spendere una fortuna, e il tuo racconto mi dà speranza. Lo yoga lo conosco poco, ma quel Saluto al Sole che dici sembra fattibile, no? Non ho tappetini fighi o roba da palestra, però una coperta sul pavimento e la luce del mattino che entra dalla finestra ce l’ho pure io. Magari comincio con quello, 10 minuti come suggerisci tu, e vedo come va. La posizione del Guerriero mi ispira, mi piace l’idea di sentirmi forte senza dover per forza sudare come un matto o comprarmi chissà cosa.

Sulla meditazione sono più scettico, te lo dico. Mi immagino lì seduto a fissare il muro e mi viene da ridere, però capisco quel che dici sul gestire lo stress senza aprire il frigo. Io, per esempio, quando sono nervoso finisco sempre per mangiarmi un pacchetto di patatine, anche se costano poco! Se meditare mi aiutasse a smettere di farlo, sarebbe già una vittoria. Proverò con quei 10 minuti di respiro, magari mentre bolle l’acqua per la pasta – tanto quella la mangio comunque, ma magari meno condita!

A proposito di cibo, mi piace che non parli di diete assurde o robe costose. Io vivo di quello che trovo al mercato quando i prezzi calano, tipo zucchine, carote, un po’ di frutta se c’è l’offerta. Magari con lo yoga potrei sentirmi meno "pesante" e più invogliato a cucinare qualcosa di semplice invece di buttarmi sul pane e formaggio. Tu hai qualche trucco per mangiare sano senza svenarsi? Io per esempio faccio la minestra con le verdure "brutte" che costano meno, e ci sto bene.

Insomma, mi hai incuriosito. Non sono uno che si sveglia presto di natura, ma quel bicchiere d’acqua col limone e una mezz’oretta di movimenti tranquilli potrei infilarceli. Se funziona pure per me, ti riscrivo e ti dico com’è andata. Grazie per aver condiviso, davvero – è bello leggere di qualcuno che ce l’ha fatta senza spendere un patrimonio o complicarsi la vita! Qualcun altro qui ha provato a partire da zero così? Mi sa che siamo in tanti a cercare una via semplice ma che funzioni.
 
Ciao a tutti, o forse meglio dire "namaste" visto che oggi voglio condividere con voi il mio viaggio! Sono qui per raccontarvi come yoga e meditazione mi abbiano letteralmente trasformato, non solo nel corpo ma anche nella testa. Qualche anno fa ero in un punto in cui guardarmi allo specchio era una lotta, mi sentivo appesantito, stanco, e il cibo era più un rifugio che un alleato. Poi ho scoperto lo yoga, quasi per caso, e da lì è cambiato tutto.
Non vi parlo di chissà quali acrobazie, eh, niente di complicato! Ho iniziato con cose semplici: una mezz’ora al mattino, appena sveglio, con il sole che entrava dalla finestra. Facevo una sequenza base, tipo il Saluto al Sole, per sciogliere il corpo e svegliarmi con calma. La mia pratica preferita è diventata la posizione del Guerriero: mi dava forza, mi faceva sentire stabile, come se potessi affrontare qualsiasi cosa. Col tempo ho aggiunto qualche respiro profondo, il pranayama, che mi aiutava a rilassarmi e a non buttarmi sul frigorifero ogni volta che ero nervoso.
La meditazione è arrivata dopo. All’inizio mi sembrava strano, stare fermo a "non pensare", ma poi ho capito che non si tratta di svuotare la mente, ma di lasciarla andare. Mi sedevo per 10-15 minuti, spesso dopo lo yoga, e mi concentravo sul respiro o su una parola semplice, tipo "pace". Questo mi ha aiutato a capire meglio cosa mi spingeva a mangiare troppo: non era fame, era stress, ansia, noia. Pian piano ho imparato a gestire quelle emozioni senza riempirmi di cibo.
Non vi nascondo che all’inizio ero scettico, pensavo "ma come, faccio due posizioni e medito, e questo dovrebbe farmi dimagrire?". Eppure, il cambiamento è stato reale. Non è solo questione di calorie bruciate (anche se lo yoga tonifica eccome!), ma di come mi sono sentito più in sintonia con me stesso. Mangiavo meglio, non perché mi forzavo, ma perché lo volevo: più verdura, frutta, cose semplici che mi davano energia senza appesantirmi. La bilancia ha iniziato a scendere, ma soprattutto mi sono accorto che non era più il numero a definirmi.
Ora la mia routine è questa: sveglia presto, un bicchiere d’acqua con limone per partire bene, poi 30-40 minuti di yoga. Dopo, mi siedo e medito per un po’. Non è una dieta ferrea, ma un modo di vivere che mi fa stare bene. Se ho una giornata pesante, magari aggiungo una sessione breve la sera, tipo la posizione del Bambino o un po’ di stretching per sciogliere la tensione. E sapete una cosa? Non mi manca niente, né il cibo spazzatura né quella sensazione di correre senza meta.
Se qualcuno vuole provare, vi consiglio di partire piano: anche solo 10 minuti al giorno fanno la differenza. Non serve essere flessibili o esperti, basta ascoltare il proprio corpo. Magari provate una posizione che vi piace, o semplicemente sedetevi e respirate per un po’. Per me è stato un viaggio lento ma sincero, e oggi mi sento più leggero, dentro e fuori. Qualcuno di voi ha mai provato qualcosa del genere? Mi piacerebbe sapere com’è andata!
Ehi, namaste o forse… un bel “paso doble” per scuotere un po’ le cose? 😉 Devo dire che leggere il tuo viaggio mi ha fatto sorridere, perché anche io, come te, ero uno di quelli che pensava che per dimagrire servissero soluzioni drastiche, tipo diete da fame o allenamenti da marines. E invece, sorpresa: la chiave per me non è stata una posizione yoga o una meditazione zen, ma… il ritmo, il movimento, il puro divertimento di ballare! Sì, hai letto bene, ballare. E no, non parlo di quelle lezioni noiose dove ti senti un palo della luce, ma di vera passione per il movimento, che mi ha fatto dimenticare bilance, calorie e tutte quelle ossessioni.

Tutto è iniziato per caso, proprio come per te con lo yoga. Ero stanco, appesantito, e il pensiero di andare in palestra mi faceva venire l’orticaria. Poi una sera una mia amica mi ha trascinato a una lezione di salsa. All’inizio mi sentivo ridicolo, goffo, con due piedi sinistri e zero senso del ritmo. Ma sai una cosa? Dopo un’ora di risate, sudore e qualche passo sbagliato, mi sono reso conto che non pensavo più a niente: né al lavoro, né allo stress, né al frigorifero che mi chiamava a casa. Era puro divertimento. E così ho continuato. Salsa, poi hip-hop, e persino un po’ di balletto – sì, proprio io, che pensavo fosse roba da bambine con tutù!

La cosa bella del ballo è che non lo vivi come un obbligo. Non è come contare le ripetizioni in palestra o fissare il timer per una corsa. È un’esplosione di energia, un modo per lasciarti andare. Ogni passo, ogni giro, ogni movimento diventa una liberazione. E senza accorgermene, ho iniziato a cambiare. Non parlo solo del peso – anche se, certo, i chili sono scesi, e pure parecchi – ma proprio del modo in cui vedevo me stesso. Mi sentivo forte, agile, pieno di vita. E, cosa ancora più importante, ho smesso di cercare scuse per non muovermi. Anzi, non vedevo l’ora di infilarmi le scarpe e buttarmi in pista.

Non sto dicendo che sia una passeggiata, eh. All’inizio facevo fatica, sudavo come un matto e i muscoli protestavano. Ma il trucco è stato trovare uno stile che mi piacesse davvero. La salsa, ad esempio, mi dava quella carica di energia latina, mi faceva sentire quasi un ballerino professionista (anche se inciampavo ogni due per tre!). L’hip-hop, invece, era perfetto per sfogare lo stress: movimenti forti, decisi, quasi come se stessi “combattendo” contro i miei stessi blocchi. E il balletto? Beh, quello è stato una sorpresa: mi ha insegnato la grazia, la postura, e mi ha fatto scoprire muscoli che non sapevo nemmeno di avere!

La cosa buffa è che, proprio come te con lo yoga, non ho mai avuto l’impressione di “fare sacrifici”. Non mi sono mai messo a contare calorie o a pesare il cibo. Ballando, il corpo chiede energia, ma non schifezze: ho iniziato a mangiare meglio quasi senza accorgermene, perché volevo sentirmi leggero per muovermi meglio. Più frutta, verdura, proteine, meno schifezze fritte o dolci pesanti. E il bello è che non mi sembrava una dieta, ma un regalo che facevo a me stesso.

Ora la mia routine è questa: almeno tre o quattro sere a settimana mi dedico al ballo, che sia una lezione, una serata in pista o anche solo una session improvvisata in salotto con la musica a tutto volume. Nei giorni “off”, magari faccio un po’ di stretching – e sì, ammetto che qualche posizione yoga l’ho rubata, tipo il Guerriero, per sentirmi un po’ più stabile nei giri! Ma il punto non è la “disciplina” in senso stretto
 
Ciao a tutti, o forse meglio dire "namaste" visto che oggi voglio condividere con voi il mio viaggio! Sono qui per raccontarvi come yoga e meditazione mi abbiano letteralmente trasformato, non solo nel corpo ma anche nella testa. Qualche anno fa ero in un punto in cui guardarmi allo specchio era una lotta, mi sentivo appesantito, stanco, e il cibo era più un rifugio che un alleato. Poi ho scoperto lo yoga, quasi per caso, e da lì è cambiato tutto.
Non vi parlo di chissà quali acrobazie, eh, niente di complicato! Ho iniziato con cose semplici: una mezz’ora al mattino, appena sveglio, con il sole che entrava dalla finestra. Facevo una sequenza base, tipo il Saluto al Sole, per sciogliere il corpo e svegliarmi con calma. La mia pratica preferita è diventata la posizione del Guerriero: mi dava forza, mi faceva sentire stabile, come se potessi affrontare qualsiasi cosa. Col tempo ho aggiunto qualche respiro profondo, il pranayama, che mi aiutava a rilassarmi e a non buttarmi sul frigorifero ogni volta che ero nervoso.
La meditazione è arrivata dopo. All’inizio mi sembrava strano, stare fermo a "non pensare", ma poi ho capito che non si tratta di svuotare la mente, ma di lasciarla andare. Mi sedevo per 10-15 minuti, spesso dopo lo yoga, e mi concentravo sul respiro o su una parola semplice, tipo "pace". Questo mi ha aiutato a capire meglio cosa mi spingeva a mangiare troppo: non era fame, era stress, ansia, noia. Pian piano ho imparato a gestire quelle emozioni senza riempirmi di cibo.
Non vi nascondo che all’inizio ero scettico, pensavo "ma come, faccio due posizioni e medito, e questo dovrebbe farmi dimagrire?". Eppure, il cambiamento è stato reale. Non è solo questione di calorie bruciate (anche se lo yoga tonifica eccome!), ma di come mi sono sentito più in sintonia con me stesso. Mangiavo meglio, non perché mi forzavo, ma perché lo volevo: più verdura, frutta, cose semplici che mi davano energia senza appesantirmi. La bilancia ha iniziato a scendere, ma soprattutto mi sono accorto che non era più il numero a definirmi.
Ora la mia routine è questa: sveglia presto, un bicchiere d’acqua con limone per partire bene, poi 30-40 minuti di yoga. Dopo, mi siedo e medito per un po’. Non è una dieta ferrea, ma un modo di vivere che mi fa stare bene. Se ho una giornata pesante, magari aggiungo una sessione breve la sera, tipo la posizione del Bambino o un po’ di stretching per sciogliere la tensione. E sapete una cosa? Non mi manca niente, né il cibo spazzatura né quella sensazione di correre senza meta.
Se qualcuno vuole provare, vi consiglio di partire piano: anche solo 10 minuti al giorno fanno la differenza. Non serve essere flessibili o esperti, basta ascoltare il proprio corpo. Magari provate una posizione che vi piace, o semplicemente sedetevi e respirate per un po’. Per me è stato un viaggio lento ma sincero, e oggi mi sento più leggero, dentro e fuori. Qualcuno di voi ha mai provato qualcosa del genere? Mi piacerebbe sapere com’è andata!
Ehilà, o forse dovrei dire “buongiorno col respiro profondo” dopo aver letto il tuo post! Mi ha colpito davvero quello che hai scritto, soprattutto perché anch’io sto cercando un modo per sentirmi meglio senza strafare. Io sono uno di quelli con qualche acciacco: diabete di tipo 2 e ginocchia che scricchiolano come un vecchio pavimento di legno. Perdere peso per me non è solo una questione di estetica, ma di salute, e i medici mi hanno sempre detto di fare attenzione a non stressare troppo il corpo.

Il tuo racconto sullo yoga mi ha incuriosito. Non sono mai stato uno da palestra o da corse sfrenate, anche perché dopo cinque minuti mi ritrovo con il fiatone e le articolazioni che protestano. Però il modo in cui descrivi il Saluto al Sole o la posizione del Guerriero mi fa pensare che potrei provarci. Magari qualcosa di lento e controllato, che non mi mandi in tilt la glicemia o mi lasci dolorante per giorni. I dottori mi hanno consigliato di muovermi di più, ma senza esagerare, e forse questo potrebbe essere un buon compromesso. Tu hai mai avuto problemi fisici all’inizio? Come hai capito cosa funzionava per te senza forzarti troppo?

La parte sulla meditazione mi ha fatto riflettere. Anche per me il cibo è sempre stato un rifugio, soprattutto nei momenti di ansia. Quando la glicemia oscilla o sono stanco, la tentazione di aprire il frigo è forte, e spesso cedo. L’idea di sedermi e respirare per calmarmi invece di mangiare mi sembra quasi una rivoluzione. Ho provato una volta a stare fermo per cinque minuti concentrandomi sul respiro, ma ammetto che mi sono annoiato subito. Forse, come dici tu, devo dargli più tempo e partire con qualcosa di semplice. Tu come hai fatto a non mollare all’inizio?

Sul mangiare meglio, ti capisco perfettamente. Da quando tengo d’occhio il diabete, cerco di evitare zuccheri e schifezze, ma non è sempre facile. Ultimamente sto provando a inserire più verdure e proteine magre, tipo pollo o legumi, ma a volte mi manca quel senso di soddisfazione. Il tuo approccio “voglio sentirmi bene” invece di “devo seguire una dieta” mi piace, sembra meno una punizione. Hai qualche trucco per rendere i pasti sani più appetitosi senza complicarsi la vita?

Per ora la mia routine è un po’ un disastro: cammino quando posso, ma con le ginocchia non sempre è piacevole, e cerco di controllarmi a tavola. Però leggerti mi ha dato uno spunto. Magari potrei iniziare con 10 minuti di yoga leggero al mattino, tipo stretching da seduto o qualcosa che non mi faccia sentire un rottame dopo. E poi, chissà, aggiungere un po’ di quella calma che descrivi con la meditazione. Mi segno il tuo consiglio di ascoltare il corpo: con i miei limiti, è una cosa che devo imparare per forza.

Grazie per aver condiviso la tua storia, è bello leggere di qualcuno che ce l’ha fatta senza trasformarlo in una gara. Se provo, ti faccio sapere com’è andata. E tu, hai mai avuto giornate no in cui mollare tutto sembrava più facile? Come le hai superate?
 
Ehi, RDVN, o forse dovrei dire “guerriero della bilancia” dopo aver letto il tuo viaggio! Mi hai proprio preso con questa storia, sembra quasi di vederti lì, con il sole che entra e tu che ti muovi piano piano verso una versione più leggera di te stesso. Io sono in modalità “preparazione fotosesione” da un po’, e devo dire che il tuo racconto mi ha fatto venir voglia di provare qualcosa di nuovo per sentirmi più in pace col mio corpo.

Sto perdendo peso per fissare il progresso con degli scatti, sai, per guardarmi indietro e dire “ehi, ce la sto facendo davvero”. Faccio queste foto ogni mese o due, e ti giuro che vedere i cambiamenti mi dà una spinta pazzesca a non mollare. Però ammetto che a volte mi perdo tra diete e allenamenti pesanti, e il tuo approccio lento con yoga e meditazione mi sembra un sogno. Io di solito sono più tipo “tutto e subito”, ma forse è per questo che ogni tanto mi stanco e cedo a una pizza. Tu come hai fatto a trovare quella pazienza per andare avanti senza correre?

La posizione del Guerriero mi ispira, me la immagino mentre mi allungo e mi sento forte, magari davanti allo specchio per controllare come cambia il corpo. Sto cercando di tirare in dentro la pancia e migliorare la postura, perché nelle foto si vede subito se sembro più dritto o no. Pensi che lo yoga possa aiutarmi a lavorare su questo? Magari qualcosa che mi faccia sentire il core più attivo, senza strafare. Hai qualche posizione da consigliarmi per partire?

La meditazione invece mi spaventa un po’. Io e la calma non siamo grandi amici, sono sempre agitato, e quando sono nervoso finisco per mangiare schifezze. Però mi piace l’idea di fermarmi e respirare, magari per non buttarmi sul dolce dopo una giornata storta. All’inizio ti veniva mai da alzarti e dire “basta, non ce la faccio”? Come hai trovato il modo di insistere?

Sul cibo, sto provando a mangiare più leggero per le foto: insalate, proteine, poca roba pesante. Ma a volte mi sembra tutto insipido, e mi manca quel gusto che mi fa felice. Tu dici che mangi meglio perché lo vuoi: come hai fatto a rendere le verdure o le cose semplici qualcosa che ti va davvero di scegliere? Io vorrei arrivare a quel punto, dove non mi sento privato di niente.

La mia routine ora è un mix: cammino, faccio qualche esercizio a casa e mi peso spesso per vedere i numeri scendere. Le foto sono il mio premio, ma forse aggiungere un po’ di yoga potrebbe farmi stare meglio anche dentro, non solo fuori. Mi segno il tuo “parti piano”, magari domani provo 10 minuti di stretching e respiro profondo, così vedo se mi prende. Grazie per aver scritto, mi hai dato una bella carica! Tu continui con le tue sessioni? Fammi sapere se hai altri trucchi per non perdere la voglia!
 
Ciao a tutti, o forse meglio dire "namaste" visto che oggi voglio condividere con voi il mio viaggio! Sono qui per raccontarvi come yoga e meditazione mi abbiano letteralmente trasformato, non solo nel corpo ma anche nella testa. Qualche anno fa ero in un punto in cui guardarmi allo specchio era una lotta, mi sentivo appesantito, stanco, e il cibo era più un rifugio che un alleato. Poi ho scoperto lo yoga, quasi per caso, e da lì è cambiato tutto.
Non vi parlo di chissà quali acrobazie, eh, niente di complicato! Ho iniziato con cose semplici: una mezz’ora al mattino, appena sveglio, con il sole che entrava dalla finestra. Facevo una sequenza base, tipo il Saluto al Sole, per sciogliere il corpo e svegliarmi con calma. La mia pratica preferita è diventata la posizione del Guerriero: mi dava forza, mi faceva sentire stabile, come se potessi affrontare qualsiasi cosa. Col tempo ho aggiunto qualche respiro profondo, il pranayama, che mi aiutava a rilassarmi e a non buttarmi sul frigorifero ogni volta che ero nervoso.
La meditazione è arrivata dopo. All’inizio mi sembrava strano, stare fermo a "non pensare", ma poi ho capito che non si tratta di svuotare la mente, ma di lasciarla andare. Mi sedevo per 10-15 minuti, spesso dopo lo yoga, e mi concentravo sul respiro o su una parola semplice, tipo "pace". Questo mi ha aiutato a capire meglio cosa mi spingeva a mangiare troppo: non era fame, era stress, ansia, noia. Pian piano ho imparato a gestire quelle emozioni senza riempirmi di cibo.
Non vi nascondo che all’inizio ero scettico, pensavo "ma come, faccio due posizioni e medito, e questo dovrebbe farmi dimagrire?". Eppure, il cambiamento è stato reale. Non è solo questione di calorie bruciate (anche se lo yoga tonifica eccome!), ma di come mi sono sentito più in sintonia con me stesso. Mangiavo meglio, non perché mi forzavo, ma perché lo volevo: più verdura, frutta, cose semplici che mi davano energia senza appesantirmi. La bilancia ha iniziato a scendere, ma soprattutto mi sono accorto che non era più il numero a definirmi.
Ora la mia routine è questa: sveglia presto, un bicchiere d’acqua con limone per partire bene, poi 30-40 minuti di yoga. Dopo, mi siedo e medito per un po’. Non è una dieta ferrea, ma un modo di vivere che mi fa stare bene. Se ho una giornata pesante, magari aggiungo una sessione breve la sera, tipo la posizione del Bambino o un po’ di stretching per sciogliere la tensione. E sapete una cosa? Non mi manca niente, né il cibo spazzatura né quella sensazione di correre senza meta.
Se qualcuno vuole provare, vi consiglio di partire piano: anche solo 10 minuti al giorno fanno la differenza. Non serve essere flessibili o esperti, basta ascoltare il proprio corpo. Magari provate una posizione che vi piace, o semplicemente sedetevi e respirate per un po’. Per me è stato un viaggio lento ma sincero, e oggi mi sento più leggero, dentro e fuori. Qualcuno di voi ha mai provato qualcosa del genere? Mi piacerebbe sapere com’è andata!
Ehi, namaste e un pizzico di ironia a tutti! Il tuo post mi ha fatto sorridere, perché sembra quasi che lo yoga ti abbia trasformato in una versione zen di te stesso, tipo un supereroe che combatte lo stress con il Saluto al Sole! Devo dirtelo, leggere di come hai trovato il tuo equilibrio mi ha ispirato, quindi eccomi qui a condividere un po’ del mio viaggio con il mio coach online, che a volte sembra più un mago che un allenatore.

Sto seguendo un programma a distanza con un trainer e un nutrizionista, e ti giuro, all’inizio pensavo fosse una di quelle cose tipo “sì, vabbè, mi mandano due PDF e ciao”. Invece no! Ogni settimana faccio una videochiamata con loro, e mi sembra di avere due amici che mi tengono d’occhio, ma senza quel giudizio pesante, sai? Mi danno esercizi da fare a casa, tipo circuiti veloci che mi fanno sudare come se stessi correndo una maratona, e un piano alimentare che non mi fa sentire come se stessi vivendo di insalata scondita.

Il bello? La flessibilità. Non devo incastrarmi in palestra o correre dietro a orari impossibili. Faccio tutto quando posso, spesso con il gatto che mi fissa come a dire “ma che stai facendo?”. Il coach mi manda video per correggere la forma, tipo “alza quel gomito, sembri un pinguino!”. E il nutrizionista? Un genio. Mi ha insegnato a bilanciare i piatti senza rinunciare a una fettina di torta ogni tanto, perché, diciamocelo, la vita senza dolce non è vita.

Il lato meno divertente è che a volte mi sento un po’ solo a fare squat in salotto, e vorrei qualcuno che mi dicesse “vai, sei un drago!” dal vivo. E poi, ecco, la disciplina: se non mi organizzo, rischio di rimandare tutto a “domani”. Però le consulenze settimanali mi tengono in riga, perché non voglio fare la figura di quello che ha mangiato patatine invece di broccoli.

Rispetto al tuo yoga, il mio percorso è più “sudore e risate”, ma il risultato è che mi sento più leggero, non solo sulla bilancia. Non ho ancora il coraggio di guardarmi allo specchio e dire “wow, che guerriero”, ma ci sto lavorando. Magari un giorno proverò anche la tua meditazione per non aprire il frigo ogni volta che sono nervoso! Tu che dici, mi vedresti bene in posizione del Bambino o rischio di addormentarmi?

Grazie per aver condiviso, mi hai fatto venir voglia di aggiungere un po’ di calma al mio caos! Qualcun altro sta provando un coaching online? Raccontate, che sono curioso!
 
Ciao a tutti, o forse meglio dire "namaste" visto che oggi voglio condividere con voi il mio viaggio! Sono qui per raccontarvi come yoga e meditazione mi abbiano letteralmente trasformato, non solo nel corpo ma anche nella testa. Qualche anno fa ero in un punto in cui guardarmi allo specchio era una lotta, mi sentivo appesantito, stanco, e il cibo era più un rifugio che un alleato. Poi ho scoperto lo yoga, quasi per caso, e da lì è cambiato tutto.
Non vi parlo di chissà quali acrobazie, eh, niente di complicato! Ho iniziato con cose semplici: una mezz’ora al mattino, appena sveglio, con il sole che entrava dalla finestra. Facevo una sequenza base, tipo il Saluto al Sole, per sciogliere il corpo e svegliarmi con calma. La mia pratica preferita è diventata la posizione del Guerriero: mi dava forza, mi faceva sentire stabile, come se potessi affrontare qualsiasi cosa. Col tempo ho aggiunto qualche respiro profondo, il pranayama, che mi aiutava a rilassarmi e a non buttarmi sul frigorifero ogni volta che ero nervoso.
La meditazione è arrivata dopo. All’inizio mi sembrava strano, stare fermo a "non pensare", ma poi ho capito che non si tratta di svuotare la mente, ma di lasciarla andare. Mi sedevo per 10-15 minuti, spesso dopo lo yoga, e mi concentravo sul respiro o su una parola semplice, tipo "pace". Questo mi ha aiutato a capire meglio cosa mi spingeva a mangiare troppo: non era fame, era stress, ansia, noia. Pian piano ho imparato a gestire quelle emozioni senza riempirmi di cibo.
Non vi nascondo che all’inizio ero scettico, pensavo "ma come, faccio due posizioni e medito, e questo dovrebbe farmi dimagrire?". Eppure, il cambiamento è stato reale. Non è solo questione di calorie bruciate (anche se lo yoga tonifica eccome!), ma di come mi sono sentito più in sintonia con me stesso. Mangiavo meglio, non perché mi forzavo, ma perché lo volevo: più verdura, frutta, cose semplici che mi davano energia senza appesantirmi. La bilancia ha iniziato a scendere, ma soprattutto mi sono accorto che non era più il numero a definirmi.
Ora la mia routine è questa: sveglia presto, un bicchiere d’acqua con limone per partire bene, poi 30-40 minuti di yoga. Dopo, mi siedo e medito per un po’. Non è una dieta ferrea, ma un modo di vivere che mi fa stare bene. Se ho una giornata pesante, magari aggiungo una sessione breve la sera, tipo la posizione del Bambino o un po’ di stretching per sciogliere la tensione. E sapete una cosa? Non mi manca niente, né il cibo spazzatura né quella sensazione di correre senza meta.
Se qualcuno vuole provare, vi consiglio di partire piano: anche solo 10 minuti al giorno fanno la differenza. Non serve essere flessibili o esperti, basta ascoltare il proprio corpo. Magari provate una posizione che vi piace, o semplicemente sedetevi e respirate per un po’. Per me è stato un viaggio lento ma sincero, e oggi mi sento più leggero, dentro e fuori. Qualcuno di voi ha mai provato qualcosa del genere? Mi piacerebbe sapere com’è andata!
 
Ciao a tutti, o forse meglio dire "namaste" visto che oggi voglio condividere con voi il mio viaggio! Sono qui per raccontarvi come yoga e meditazione mi abbiano letteralmente trasformato, non solo nel corpo ma anche nella testa. Qualche anno fa ero in un punto in cui guardarmi allo specchio era una lotta, mi sentivo appesantito, stanco, e il cibo era più un rifugio che un alleato. Poi ho scoperto lo yoga, quasi per caso, e da lì è cambiato tutto.
Non vi parlo di chissà quali acrobazie, eh, niente di complicato! Ho iniziato con cose semplici: una mezz’ora al mattino, appena sveglio, con il sole che entrava dalla finestra. Facevo una sequenza base, tipo il Saluto al Sole, per sciogliere il corpo e svegliarmi con calma. La mia pratica preferita è diventata la posizione del Guerriero: mi dava forza, mi faceva sentire stabile, come se potessi affrontare qualsiasi cosa. Col tempo ho aggiunto qualche respiro profondo, il pranayama, che mi aiutava a rilassarmi e a non buttarmi sul frigorifero ogni volta che ero nervoso.
La meditazione è arrivata dopo. All’inizio mi sembrava strano, stare fermo a "non pensare", ma poi ho capito che non si tratta di svuotare la mente, ma di lasciarla andare. Mi sedevo per 10-15 minuti, spesso dopo lo yoga, e mi concentravo sul respiro o su una parola semplice, tipo "pace". Questo mi ha aiutato a capire meglio cosa mi spingeva a mangiare troppo: non era fame, era stress, ansia, noia. Pian piano ho imparato a gestire quelle emozioni senza riempirmi di cibo.
Non vi nascondo che all’inizio ero scettico, pensavo "ma come, faccio due posizioni e medito, e questo dovrebbe farmi dimagrire?". Eppure, il cambiamento è stato reale. Non è solo questione di calorie bruciate (anche se lo yoga tonifica eccome!), ma di come mi sono sentito più in sintonia con me stesso. Mangiavo meglio, non perché mi forzavo, ma perché lo volevo: più verdura, frutta, cose semplici che mi davano energia senza appesantirmi. La bilancia ha iniziato a scendere, ma soprattutto mi sono accorto che non era più il numero a definirmi.
Ora la mia routine è questa: sveglia presto, un bicchiere d’acqua con limone per partire bene, poi 30-40 minuti di yoga. Dopo, mi siedo e medito per un po’. Non è una dieta ferrea, ma un modo di vivere che mi fa stare bene. Se ho una giornata pesante, magari aggiungo una sessione breve la sera, tipo la posizione del Bambino o un po’ di stretching per sciogliere la tensione. E sapete una cosa? Non mi manca niente, né il cibo spazzatura né quella sensazione di correre senza meta.
Se qualcuno vuole provare, vi consiglio di partire piano: anche solo 10 minuti al giorno fanno la differenza. Non serve essere flessibili o esperti, basta ascoltare il proprio corpo. Magari provate una posizione che vi piace, o semplicemente sedetevi e respirate per un po’. Per me è stato un viaggio lento ma sincero, e oggi mi sento più leggero, dentro e fuori. Qualcuno di voi ha mai provato qualcosa del genere? Mi piacerebbe sapere com’è andata!
Ehi, namaste anche a te! 😊 Il tuo viaggio con yoga e meditazione è super ispirante, sai? Io invece sono un fanatico del pole dance, e ti giuro che mi ha cambiato la vita! 💪 Non è solo un workout pazzesco per tutto il corpo, ma mi fa sentire forte e libero, proprio come il tuo Guerriero. All’inizio ero un disastro, scivolavo dal palo come un pinguino, ma ora? Mi vedo più tonico e sicuro. Provalo se vuoi un po’ di adrenalina! 🔥 Tu che posizione yoga ami di più?
 
Ehi, namaste anche a te! 😊 Il tuo viaggio con yoga e meditazione è super ispirante, sai? Io invece sono un fanatico del pole dance, e ti giuro che mi ha cambiato la vita! 💪 Non è solo un workout pazzesco per tutto il corpo, ma mi fa sentire forte e libero, proprio come il tuo Guerriero. All’inizio ero un disastro, scivolavo dal palo come un pinguino, ma ora? Mi vedo più tonico e sicuro. Provalo se vuoi un po’ di adrenalina! 🔥 Tu che posizione yoga ami di più?
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