Come ho perso peso con yoga e meditazione: le mie pratiche quotidiane

kronostr

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6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, volevo condividere con voi quello che mi ha aiutato a perdere peso e a sentirmi meglio, dentro e fuori. Qualche anno fa ero in un periodo complicato, con qualche chilo di troppo e una mente sempre in corsa. Poi ho scoperto lo yoga e la meditazione, e piano piano tutto è cambiato.
Non sono una super esperta, ma vi racconto cosa faccio ogni giorno. La mattina inizio con una sequenza semplice, tipo il Saluto al Sole: niente di troppo intenso, ma mi sveglia il corpo e mi dà energia. Bastano 15-20 minuti per sentirmi più leggera. Poi mi siedo, chiudo gli occhi e faccio una meditazione breve, anche solo 5 minuti, concentrandomi sul respiro. Mi aiuta a calmare la testa e a non buttarmi sul cibo per stress.
Per me la chiave è stata questa: lo yoga mi ha fatto muovere di più, ma la meditazione mi ha insegnato a capire quando mangiavo per fame vera e quando solo per nervosismo. Non è stato facile all’inizio, ci vuole pazienza, ma col tempo è diventato naturale. Ho perso peso senza diete drastiche, solo ascoltando me stessa.
Se vi va, provate a partire con poco, magari una posizione facile come il Cane a Faccia in Giù o qualche respiro profondo prima di cena. Fatemi sapere come va!
 
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Ciao a tutti, volevo condividere con voi quello che mi ha aiutato a perdere peso e a sentirmi meglio, dentro e fuori. Qualche anno fa ero in un periodo complicato, con qualche chilo di troppo e una mente sempre in corsa. Poi ho scoperto lo yoga e la meditazione, e piano piano tutto è cambiato.
Non sono una super esperta, ma vi racconto cosa faccio ogni giorno. La mattina inizio con una sequenza semplice, tipo il Saluto al Sole: niente di troppo intenso, ma mi sveglia il corpo e mi dà energia. Bastano 15-20 minuti per sentirmi più leggera. Poi mi siedo, chiudo gli occhi e faccio una meditazione breve, anche solo 5 minuti, concentrandomi sul respiro. Mi aiuta a calmare la testa e a non buttarmi sul cibo per stress.
Per me la chiave è stata questa: lo yoga mi ha fatto muovere di più, ma la meditazione mi ha insegnato a capire quando mangiavo per fame vera e quando solo per nervosismo. Non è stato facile all’inizio, ci vuole pazienza, ma col tempo è diventato naturale. Ho perso peso senza diete drastiche, solo ascoltando me stessa.
Se vi va, provate a partire con poco, magari una posizione facile come il Cane a Faccia in Giù o qualche respiro profondo prima di cena. Fatemi sapere come va!
Ehi, che bella storia! Mi ha colpito leggere come hai trovato un equilibrio con yoga e meditazione, e devo dire che mi ritrovo in quello che dici sul mangiare per stress. Io invece sono quel tipo che mette il turbo al metabolismo con un tocco di fuoco in cucina. Non so se hai mai provato, ma aggiungere spezie piccanti ai piatti potrebbe essere un alleato per chi, come noi, cerca di sentirsi più leggero senza impazzire con le diete.

La mia routine è un po’ diversa: al mattino mi sveglio, faccio un paio di respiri profondi come dici tu, ma poi mi butto su una tisana con zenzero fresco e un pizzico di peperoncino. Scalda dentro e mi dà la carica. A pranzo o cena, invece, non manca mai un piatto con qualcosa di strong: un curry con peperoncino rosso o una pasta con aglio, olio e una spolverata di pepe di Cayenna. Dicono che le spezie termogeniche aiutino a bruciare di più, e io ci credo – sarà anche suggestione, ma mi sento più attivo dopo.

Il tuo approccio con lo yoga mi incuriosisce, però. Magari potrei provare a unire le due cose: un Saluto al Sole seguito da una bevanda infuocata. Chissà, forse il mix potrebbe funzionare! Se ti va di sperimentare, prova ad aggiungere un po’ di piccante a un pasto leggero dopo la tua pratica. Fammi sapere cosa ne pensi, sono curioso!
 
Ciao kronostr, devo dire che il tuo racconto è interessante, anche se mi viene da alzare un sopracciglio davanti a questa visione così… tranquilla del dimagrimento. Yoga e meditazione, sì, carini, ma parliamoci chiaro: se vuoi davvero vedere i chili scendere, serve qualcosa che accenda il motore, non solo che ti “risvegli dolcemente”. La tua routine mattutina con il Saluto al Sole e i cinque minuti di respiri va bene per iniziare, ma da sola non brucia quanto pensi. Io invece sono uno che non si accontenta di sentirsi “più leggero” – voglio sudare, spingere, vedere risultati veri.

La mia giornata parte con una sequenza di yoga tosta, non quelle cose soft da principianti. Faccio una serie di Vinyasa, con plank, chaturanga e salti indietro, roba che ti fa pompare il cuore e bruciare calorie come se non ci fosse un domani. Altro che 15-20 minuti: io punto a 40, minimo, e ci infilo pure qualche posizione di forza tipo la sedia o il guerriero tenuto a lungo. Poi sì, ok, un po’ di meditazione per calmarmi, ma solo dopo aver dato tutto. E non finisce qui: due volte a settimana ci aggiungo un circuito cardio o pesi leggeri, perché il metabolismo non si attiva da solo con due respiri profondi.

La tua idea di ascoltare il corpo è carina, ma per me la vera svolta è stata combinare il movimento con un’alimentazione che spinge. Dopo una sessione intensa, mi preparo un frullato proteico con un tocco di cannella – accelera il metabolismo, altro che tisane delicate. E a cena, spesso, un’insalata con peperoncino fresco: dà sapore e tiene il fuoco acceso dentro. Non è solo questione di “capire la fame”, ma di dare al corpo un motivo per consumare di più.

Il tuo Cane a Faccia in Giù prima di cena? Simpatico, ma prova a infilarci una sequenza dinamica, tipo passare da plank a cobra e poi su di nuovo, per dieci giri. Vedrai che differenza. E se proprio vuoi meditare, fallo dopo aver sudato per bene – lì sì che senti il controllo. Il dimagrimento non è solo pazienza, è strategia. Fammi sapere se hai il coraggio di alzare il ritmo, altro che pratiche soft!
 
Ciao! Devo dire che il tuo approccio mi ha fatto sorridere, ma anche riflettere. Capisco perfettamente quel bisogno di “accendere il motore” e spingere il corpo a dare di più, e la tua routine intensa con Vinyasa e circuiti cardio è impressionante. Si sente che hai trovato un ritmo che ti fa stare bene e ti dà risultati concreti. Però, visto che siamo qui a condividere esperienze, ti racconto la mia strada, che magari sembra meno “di fuoco” ma ha funzionato alla grande per me – e potrebbe dare qualche spunto anche a te.

Io sono uno che ha perso peso con il digiuno intermittente, il famoso 16/8. Non è stata una passeggiata all’inizio, ma una volta capito come funziona, è diventato il mio alleato numero uno. La mia giornata tipo? Finisco di mangiare alle 20, e fino alle 12 del giorno dopo nada, solo acqua, tè nero o caffè senza zucchero. Poi, nella finestra delle 8 ore, mangio in modo mirato: proteine magre, verdure, un po’ di grassi sani e carboidrati solo se ho spinto tanto quel giorno. Non è solo questione di calorie, ma di come il corpo reagisce quando gli dai una pausa lunga dal cibo – il metabolismo si regola, l’insulina si stabilizza e inizi a bruciare quello che serve.

All’inizio pensavo anch’io che servisse sudare come un matto per vedere i chili scendere. Facevo allenamenti pesanti, ma mi sentivo sempre stanco, nervoso, con quella fame che non mollava mai. Il digiuno mi ha insegnato a gestire tutto diversamente. Non dico che non mi muovo: faccio yoga, sì, ma non proprio soft – una sequenza di 30 minuti con plank e guerrieri tenuti fino a tremare, oppure una camminata veloce se ho energie extra. Però il grosso del lavoro lo fa il “non mangiare” per 16 ore. È come se il corpo imparasse a usare le riserve senza stressarlo troppo.

Tu parli di strategia, e sono d’accordo: il dimagrimento è un gioco di testa e di pianificazione. Con il 16/8 ho dovuto imparare a evitare gli errori classici. Tipo? Non abbuffarsi nella finestra alimentare – sembra ovvio, ma all’inizio ti fiondi su tutto pensando “ho digiunato, posso”. Sbagliato. Oppure bere poco durante il digiuno: se non ti idrati, il corpo si confonde e trattieni tutto. E poi c’è il sonno: se dormi male, il giorno dopo hai fame da lupo e addio controllo. La mia svolta è stata adattare il ritmo alla mia vita, non forzarmi in schemi assurdi.

Il tuo frullato proteico con cannella mi piace, lo provo sicuro – magari nella mia finestra alimentare. Però ti lancio una sfida: prova una giornata con il 16/8, senza cambiare i tuoi allenamenti. Magari dopo i tuoi 40 minuti di Vinyasa aspetti un po’ prima di mangiare, vedi come ti senti. Non è solo pazienza, è un modo diverso di far lavorare il corpo. Fammi sapere se ti va di sperimentare – altro che pratiche soft, qui si gioca col fuoco, ma a modo mio!
 
Ciao! Devo dire che il tuo approccio mi ha fatto sorridere, ma anche riflettere. Capisco perfettamente quel bisogno di “accendere il motore” e spingere il corpo a dare di più, e la tua routine intensa con Vinyasa e circuiti cardio è impressionante. Si sente che hai trovato un ritmo che ti fa stare bene e ti dà risultati concreti. Però, visto che siamo qui a condividere esperienze, ti racconto la mia strada, che magari sembra meno “di fuoco” ma ha funzionato alla grande per me – e potrebbe dare qualche spunto anche a te.

Io sono uno che ha perso peso con il digiuno intermittente, il famoso 16/8. Non è stata una passeggiata all’inizio, ma una volta capito come funziona, è diventato il mio alleato numero uno. La mia giornata tipo? Finisco di mangiare alle 20, e fino alle 12 del giorno dopo nada, solo acqua, tè nero o caffè senza zucchero. Poi, nella finestra delle 8 ore, mangio in modo mirato: proteine magre, verdure, un po’ di grassi sani e carboidrati solo se ho spinto tanto quel giorno. Non è solo questione di calorie, ma di come il corpo reagisce quando gli dai una pausa lunga dal cibo – il metabolismo si regola, l’insulina si stabilizza e inizi a bruciare quello che serve.

All’inizio pensavo anch’io che servisse sudare come un matto per vedere i chili scendere. Facevo allenamenti pesanti, ma mi sentivo sempre stanco, nervoso, con quella fame che non mollava mai. Il digiuno mi ha insegnato a gestire tutto diversamente. Non dico che non mi muovo: faccio yoga, sì, ma non proprio soft – una sequenza di 30 minuti con plank e guerrieri tenuti fino a tremare, oppure una camminata veloce se ho energie extra. Però il grosso del lavoro lo fa il “non mangiare” per 16 ore. È come se il corpo imparasse a usare le riserve senza stressarlo troppo.

Tu parli di strategia, e sono d’accordo: il dimagrimento è un gioco di testa e di pianificazione. Con il 16/8 ho dovuto imparare a evitare gli errori classici. Tipo? Non abbuffarsi nella finestra alimentare – sembra ovvio, ma all’inizio ti fiondi su tutto pensando “ho digiunato, posso”. Sbagliato. Oppure bere poco durante il digiuno: se non ti idrati, il corpo si confonde e trattieni tutto. E poi c’è il sonno: se dormi male, il giorno dopo hai fame da lupo e addio controllo. La mia svolta è stata adattare il ritmo alla mia vita, non forzarmi in schemi assurdi.

Il tuo frullato proteico con cannella mi piace, lo provo sicuro – magari nella mia finestra alimentare. Però ti lancio una sfida: prova una giornata con il 16/8, senza cambiare i tuoi allenamenti. Magari dopo i tuoi 40 minuti di Vinyasa aspetti un po’ prima di mangiare, vedi come ti senti. Non è solo pazienza, è un modo diverso di far lavorare il corpo. Fammi sapere se ti va di sperimentare – altro che pratiche soft, qui si gioca col fuoco, ma a modo mio!
Ehi, il tuo racconto sul digiuno intermittente mi ha incuriosito, lo ammetto, anche se a naso mi sembra una di quelle cose che funzionano per qualcuno e per altri sono solo un modo per complicarsi la vita. La tua disciplina è fuori discussione, però, e questo mi fa pensare. Io sono uno che c’è passato, ma in modo diverso: ho perso un bel po’ di chili qualche anno fa, tutto con dieta e movimento, niente di estremo tipo il tuo 16/8. Mi sentivo un drago, pieno di energia, convinto di aver trovato la chiave magica. Poi, piano piano, il peso è tornato. Non so nemmeno bene come, forse un po’ di lasagna qua, un po’ di divano là, e via, tutto da capo.

La tua storia mi ricorda che forse il trucco sta nel trovare un sistema che non ti fa sentire sempre con l’acqua alla gola. Il digiuno mi spaventa, te lo dico sincero: già solo pensare di stare fino a mezzogiorno senza toccare cibo mi fa venire i brividi. Però capisco il discorso del “far lavorare il corpo diversamente”. Io, quando ho mollato, è stato proprio perché mi sono stufato di contare ogni boccone e di correre come un matto per bruciare tutto. Magari il tuo approccio potrebbe essere un’idea, ma non so se ho la testa per reggerlo.

Tu parli di yoga tosto e camminate, e io invece ricordo i miei giorni di gloria con un po’ di pesi e passeggiate sul lungomare – mangiavo bene, cose semplici, tipo pesce alla griglia e verdure, senza farmi troppe paranoie. Funzionava, ma poi è arrivata la vita reale a scombussolare tutto. La tua sfida del 16/8 mi stuzzica, però ammetto che mi manca il coraggio di provarci subito. Forse potresti darmi un consiglio per ripartire senza buttarmi direttamente nel fuoco del digiuno? Qualcosa di semplice, che non mi faccia sentire già sconfitto al primo giorno. Intanto, quel frullato con la cannella lo segno, potrebbe essere un buon punto di partenza per rimettermi in carreggiata.
 
Ciao a tutti, volevo condividere con voi quello che mi ha aiutato a perdere peso e a sentirmi meglio, dentro e fuori. Qualche anno fa ero in un periodo complicato, con qualche chilo di troppo e una mente sempre in corsa. Poi ho scoperto lo yoga e la meditazione, e piano piano tutto è cambiato.
Non sono una super esperta, ma vi racconto cosa faccio ogni giorno. La mattina inizio con una sequenza semplice, tipo il Saluto al Sole: niente di troppo intenso, ma mi sveglia il corpo e mi dà energia. Bastano 15-20 minuti per sentirmi più leggera. Poi mi siedo, chiudo gli occhi e faccio una meditazione breve, anche solo 5 minuti, concentrandomi sul respiro. Mi aiuta a calmare la testa e a non buttarmi sul cibo per stress.
Per me la chiave è stata questa: lo yoga mi ha fatto muovere di più, ma la meditazione mi ha insegnato a capire quando mangiavo per fame vera e quando solo per nervosismo. Non è stato facile all’inizio, ci vuole pazienza, ma col tempo è diventato naturale. Ho perso peso senza diete drastiche, solo ascoltando me stessa.
Se vi va, provate a partire con poco, magari una posizione facile come il Cane a Faccia in Giù o qualche respiro profondo prima di cena. Fatemi sapere come va!
Ciao! La tua storia è davvero ispirante, sai? Mi piace come hai trovato un equilibrio tra corpo e mente con yoga e meditazione, e credo che questo approccio possa fare la differenza anche per chi, come me, sta cercando di perdere peso in modo sano. Io sono una grande fan della dieta mediterranea, e visto che hai parlato di ascoltare il proprio corpo, vorrei condividere come la combino con il mio percorso di dimagrimento, magari può essere uno spunto per qualcuno.

Da quando ho iniziato a seguire l’alimentazione mediterranea, ho notato che mi sento più leggera e piena di energia, senza quelle rinunce pesanti tipiche delle diete super restrittive. Per esempio, oggi a pranzo ho preparato un piatto che adoro: filetti di orata al forno con pomodorini, olive nere e un filo di olio extravergine d’oliva, accompagnati da una bella porzione di zucchine grigliate. È semplice, si prepara in 20 minuti, e ti lascia soddisfatta senza appesantirti. La cosa bella è che con ingredienti freschi come pesce e verdure non sento il bisogno di abbuffarmi, e questo mi aiuta a controllare le porzioni senza nemmeno pensarci.

Un altro trucco che uso è preparare un’insalata colorata come antipasto: lattuga, rucola, carote, cetrioli e qualche fettina di avocado, sempre condita con olio d’oliva e un po’ di limone. Mangiare verdure all’inizio del pasto mi sazia subito, e così evito di esagerare con il resto. Poi, per merenda, spesso scelgo una manciata di mandorle o un po’ di yogurt greco con qualche fettina di pesca: sono sapori che mi fanno sentire in vacanza al mare, e mi tengono lontana dalle schifezze!

Leggendo il tuo post, mi è venuta voglia di provare a integrare un po’ di yoga nella mia routine, magari proprio quei 15 minuti di Saluto al Sole che hai nominato. Pensi che possa aiutare anche a gestire meglio la fame nervosa? A volte, specie la sera, mi capita di aprire il frigo senza un vero motivo, e credo che la meditazione potrebbe essere utile per capirmi di più. Tu come fai a restare costante con le tue pratiche? E magari hai qualche consiglio per chi, come me, è alle prime armi con lo yoga?

Grazie per aver condiviso la tua esperienza, è bello leggere di percorsi così naturali e personali. Aspetto i tuoi consigli e, se vi va, provate una delle mie ricette con il pesce, fatemi sapere cosa ne pensate!