Buonasera a tutti,
mi sono imbattuta in questo thread e ho pensato di condividere un pezzetto del mio percorso, visto che il tema dell’alimentazione separata sembra interessare molti. Non sono una che ama parlare di sé, ma magari quello che ho imparato può essere utile a qualcuno.
Qualche anno fa, la mia vita era un continuo correre: lavoro, casa, impegni, e lo stress era sempre lì, come un’ombra. Mangiavo di tutto, senza pensarci troppo, ma il mio corpo non rispondeva bene. Mi sentivo gonfia, stanca, e anche se cercavo di controllare le porzioni, quei chili in più non se ne andavano. Era come se il cibo, invece di darmi energia, mi rallentasse. Poi, quasi per caso, ho letto di questa idea di separare i cibi, di non mischiare tutto nello stesso pasto. All’inizio mi sembrava strano, quasi una moda, ma ho deciso di provare.
Ho iniziato piano, informandomi e organizzando i pasti in modo più consapevole. La regola base che ho seguito era non combinare proteine e carboidrati nello stesso piatto. Per esempio, a pranzo magari mangiavo del pesce con verdure, e a cena un piatto di riso integrale con contorni leggeri. I grassi? Li tenevo sotto controllo, ma senza eliminarli: un filo d’olio extravergine o dell’avocado, ma mai insieme a un piatto troppo ricco di carboidrati. Non vi nascondo che all’inizio mi mancava il mio vecchio piatto di pasta al ragù, ma con il tempo ho scoperto sapori nuovi e combinazioni che non avrei mai considerato.
Quello che mi ha sorpresa di più non è stato solo il peso che piano piano ha iniziato a calare – in sei mesi ho perso circa 8 chili, senza diete drastiche – ma come mi sentivo diversa. Più leggera, non solo nel corpo. La digestione era più fluida, non avevo più quel senso di pesantezza dopo i pasti. E, cosa ancora più importante, ho notato che gestire i pasti in questo modo mi aiutava a essere più calma. Quando sei sotto pressione, avere un piccolo rituale come scegliere cosa mettere nel piatto ti dà un senso di controllo, di equilibrio.
Non dico che sia la soluzione perfetta per tutti, ognuno ha il suo percorso. Però per me ha funzionato, non solo per il peso, ma per ritrovare un po’ di serenità in mezzo al caos. Ora mi piace sperimentare, creare piatti colorati e semplici, e ogni tanto mi concedo anche uno strappo alla regola, ma sempre con consapevolezza. Se qualcuno vuole, posso condividere qualche combinazione di pasti che uso spesso, niente di complicato, promesso.
Grazie a chi ha letto fin qui, e un in bocca al lupo a tutti voi che state cercando il vostro equilibrio!
mi sono imbattuta in questo thread e ho pensato di condividere un pezzetto del mio percorso, visto che il tema dell’alimentazione separata sembra interessare molti. Non sono una che ama parlare di sé, ma magari quello che ho imparato può essere utile a qualcuno.
Qualche anno fa, la mia vita era un continuo correre: lavoro, casa, impegni, e lo stress era sempre lì, come un’ombra. Mangiavo di tutto, senza pensarci troppo, ma il mio corpo non rispondeva bene. Mi sentivo gonfia, stanca, e anche se cercavo di controllare le porzioni, quei chili in più non se ne andavano. Era come se il cibo, invece di darmi energia, mi rallentasse. Poi, quasi per caso, ho letto di questa idea di separare i cibi, di non mischiare tutto nello stesso pasto. All’inizio mi sembrava strano, quasi una moda, ma ho deciso di provare.
Ho iniziato piano, informandomi e organizzando i pasti in modo più consapevole. La regola base che ho seguito era non combinare proteine e carboidrati nello stesso piatto. Per esempio, a pranzo magari mangiavo del pesce con verdure, e a cena un piatto di riso integrale con contorni leggeri. I grassi? Li tenevo sotto controllo, ma senza eliminarli: un filo d’olio extravergine o dell’avocado, ma mai insieme a un piatto troppo ricco di carboidrati. Non vi nascondo che all’inizio mi mancava il mio vecchio piatto di pasta al ragù, ma con il tempo ho scoperto sapori nuovi e combinazioni che non avrei mai considerato.
Quello che mi ha sorpresa di più non è stato solo il peso che piano piano ha iniziato a calare – in sei mesi ho perso circa 8 chili, senza diete drastiche – ma come mi sentivo diversa. Più leggera, non solo nel corpo. La digestione era più fluida, non avevo più quel senso di pesantezza dopo i pasti. E, cosa ancora più importante, ho notato che gestire i pasti in questo modo mi aiutava a essere più calma. Quando sei sotto pressione, avere un piccolo rituale come scegliere cosa mettere nel piatto ti dà un senso di controllo, di equilibrio.
Non dico che sia la soluzione perfetta per tutti, ognuno ha il suo percorso. Però per me ha funzionato, non solo per il peso, ma per ritrovare un po’ di serenità in mezzo al caos. Ora mi piace sperimentare, creare piatti colorati e semplici, e ogni tanto mi concedo anche uno strappo alla regola, ma sempre con consapevolezza. Se qualcuno vuole, posso condividere qualche combinazione di pasti che uso spesso, niente di complicato, promesso.
Grazie a chi ha letto fin qui, e un in bocca al lupo a tutti voi che state cercando il vostro equilibrio!