Come l'acquafitness mi ha aiutato a superare i limiti: un'analisi del mio percorso

paulista1978

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6 Marzo 2025
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Ehi, ciao a tutti, o forse meglio dire "immersione totale" per chi come me ha trovato nell'acqua una chiave per cambiare. Scrivo qui perché voglio condividere con voi un'analisi del mio percorso, sperando che possa essere utile a qualcuno che sta lottando contro i propri limiti. Quando ho iniziato, non avrei mai pensato che l'acquafitness potesse diventare la mia svolta, eppure eccoci qua.
All'inizio, il mio ostacolo più grande era il senso di pesantezza, non solo fisica ma anche mentale. Pesavo troppo, mi sentivo bloccata, e ogni tentativo di dieta o palestra finiva con me che mollavo dopo poche settimane. Poi, quasi per caso, una amica mi ha trascinato a una lezione di acquaaerobica. Non ero convinta, pensavo fosse roba da anziani o da chi vuole solo rilassarsi. Invece, mi sbagliavo di grosso.
La prima cosa che ho notato è stata la leggerezza. In acqua, il mio corpo non sembrava più un peso da trascinare, ma qualcosa che potevo muovere senza sentirmi giudicata o schiacciata dalla gravità. Gli esercizi, anche se semplici all'inizio, mi facevano sudare e lavorare i muscoli in un modo che non avevo mai provato a terra. La resistenza dell'acqua era un avversario silenzioso, ma costante: non ti urla contro come un allenatore, eppure ti spinge a dare di più.
Col tempo, ho visto i risultati. Non parlo solo di chili persi - che comunque sono stati una decina in sei mesi - ma di come il mio corpo ha iniziato a cambiare forma. Le braccia, che prima evitavo di mostrare, hanno preso tonicità. Le gambe, sempre gonfie, si sono sgonfiate grazie al movimento e alla pressione dell'acqua. E la pancia, beh, quella è stata la sorpresa più grande: non è sparita del tutto, ma si è ridotta in un modo che non credevo possibile senza morire di fame.
Non è stato tutto facile, sia chiaro. Superare la pigrizia per andare in piscina tre volte a settimana era una lotta. A volte il freddo dell'acqua mi faceva venir voglia di scappare, o i giorni in cui mi sentivo stanca mi convincevano quasi a saltare. Ma ho imparato a vedere questi momenti come ostacoli da affrontare, non come scuse per arrendersi. L'acquafitness mi ha insegnato a essere costante, perché i progressi arrivano piano, ma arrivano.
Un altro aspetto che mi ha colpita è il lato mentale. Stare in acqua ha un effetto quasi meditativo: ti concentri sul respiro, sui movimenti, e per un'ora smetti di pensare a tutto il resto. Questo mi ha aiutato a gestire lo stress, che prima mi portava a mangiare per consolarmi. Non dico che sia una cura magica, ma per me ha fatto la differenza.
Ora, dopo un anno, non sono più la stessa persona che si nascondeva sotto maglie larghe. Non sono perfetta, e non è quello il punto. Il punto è che ho superato un limite che pensavo invalicabile, e l'ho fatto grazie a qualcosa che all'inizio sottovalutavo. Se state cercando un modo per muovervi senza sentirvi sopraffatti, provate l'acqua. Potrebbe sorprendervi come ha sorpreso me.