Salve a tutti,
vi scrivo mentre sono fermo in una stazione di servizio tra una città e l’altra. Mangiare bene in viaggio è una sfida che affronto da anni, e ho imparato qualche trucco per non cedere alle tentazioni delle aree di sosta o dei menù veloci. Prima di partire, cerco sempre di portarmi dietro qualcosa di semplice ma nutriente: mandorle, frutta fresca come mele o banane, o anche un pacchetto di gallette di riso. Non occupano spazio e mi salvano quando le opzioni intorno sono solo panini pesanti o snack fritti.
In hotel, invece, punto sulla colazione: scelgo yogurt naturale, magari con un po’ di frutta, e evito croissant o cose troppo zuccherate. Se c’è una palestra, anche solo 20 minuti di tapis roulant o esercizi a corpo libero in camera fanno la differenza. Quando sono in giro per lavoro o piacere, cerco di camminare il più possibile – è un modo per bilanciare qualche piatto locale che voglio provare senza esagerare.
Un consiglio che mi ha aiutato tanto è controllare le porzioni: anche se mangio fuori, divido il piatto mentalmente e lascio qualcosa, soprattutto se è troppo calorico. Non è facile, ma con un po’ di pianificazione si riesce a tenere la linea anche vivendo con la valigia in mano. Qualcuno di voi ha altri suggerimenti per non sgarrare troppo on the road?
vi scrivo mentre sono fermo in una stazione di servizio tra una città e l’altra. Mangiare bene in viaggio è una sfida che affronto da anni, e ho imparato qualche trucco per non cedere alle tentazioni delle aree di sosta o dei menù veloci. Prima di partire, cerco sempre di portarmi dietro qualcosa di semplice ma nutriente: mandorle, frutta fresca come mele o banane, o anche un pacchetto di gallette di riso. Non occupano spazio e mi salvano quando le opzioni intorno sono solo panini pesanti o snack fritti.
In hotel, invece, punto sulla colazione: scelgo yogurt naturale, magari con un po’ di frutta, e evito croissant o cose troppo zuccherate. Se c’è una palestra, anche solo 20 minuti di tapis roulant o esercizi a corpo libero in camera fanno la differenza. Quando sono in giro per lavoro o piacere, cerco di camminare il più possibile – è un modo per bilanciare qualche piatto locale che voglio provare senza esagerare.
Un consiglio che mi ha aiutato tanto è controllare le porzioni: anche se mangio fuori, divido il piatto mentalmente e lascio qualcosa, soprattutto se è troppo calorico. Non è facile, ma con un po’ di pianificazione si riesce a tenere la linea anche vivendo con la valigia in mano. Qualcuno di voi ha altri suggerimenti per non sgarrare troppo on the road?