Ragazzi, sapete com’è quando hai una giornata piena tra lavoro, figli da portare a scuola, riunioni e magari pure una lavatrice da stendere. Mangiare sano fuori casa sembra un’impresa impossibile, ma vi racconto come sto cercando di cavarmela.
Prima cosa: cerco di pianificare almeno un pasto al giorno. Non parlo di preparare un’insalata gourmet, ma qualcosa di semplice. Per esempio, mi porto dietro un contenitore con del petto di pollo grigliato, un po’ di verdure crude e una fetta di pane integrale. Lo preparo la sera, mentre i bimbi fanno i compiti. Ci vogliono 10 minuti, ma mi salva a pranzo quando sono in ufficio o in giro. Se so che non avrò tempo nemmeno per questo, punto su posti che hanno opzioni decenti. Tipo, una rosticceria vicino al mio ufficio fa delle verdure al vapore e del pesce grigliato. Non sarà da chef stellato, ma è meglio di un panino unto preso al volo.
Poi, cerco di evitare le trappole. Quando sei di corsa, è facile cadere nel “prendo un tramezzino e via”. Ma quei cosi sono bombe di maionese e carboidrati. Piuttosto, se sono in un bar, chiedo una macedonia o uno yogurt greco senza zucchero, magari con qualche fettina di mela che mi porto da casa. Non è il massimo della comodità, ma mi tiene a bada la fame senza appesantirmi.
Un altro trucco è l’acqua. Sembra banale, ma bere tanto mi aiuta a non confondere la sete con la fame. Tengo una bottiglia riutilizzabile sempre in macchina o nello zaino. Se sono al ristorante con colleghi, ordino acqua frizzante invece di vino o bibite. Piccola cosa, ma fa la differenza.
Ultima cosa: non mi stresso troppo. Se un giorno finisco per mangiare una pizza perché è l’unica opzione, pace. L’importante è non farla diventare un’abitudine. Con i bimbi e il lavoro, già dobbiamo correre abbastanza, no? Meglio fare piccoli passi che mollare tutto.
Voi come fate quando siete in giro? Qualche posto o strategia che vi salva?
Prima cosa: cerco di pianificare almeno un pasto al giorno. Non parlo di preparare un’insalata gourmet, ma qualcosa di semplice. Per esempio, mi porto dietro un contenitore con del petto di pollo grigliato, un po’ di verdure crude e una fetta di pane integrale. Lo preparo la sera, mentre i bimbi fanno i compiti. Ci vogliono 10 minuti, ma mi salva a pranzo quando sono in ufficio o in giro. Se so che non avrò tempo nemmeno per questo, punto su posti che hanno opzioni decenti. Tipo, una rosticceria vicino al mio ufficio fa delle verdure al vapore e del pesce grigliato. Non sarà da chef stellato, ma è meglio di un panino unto preso al volo.
Poi, cerco di evitare le trappole. Quando sei di corsa, è facile cadere nel “prendo un tramezzino e via”. Ma quei cosi sono bombe di maionese e carboidrati. Piuttosto, se sono in un bar, chiedo una macedonia o uno yogurt greco senza zucchero, magari con qualche fettina di mela che mi porto da casa. Non è il massimo della comodità, ma mi tiene a bada la fame senza appesantirmi.
Un altro trucco è l’acqua. Sembra banale, ma bere tanto mi aiuta a non confondere la sete con la fame. Tengo una bottiglia riutilizzabile sempre in macchina o nello zaino. Se sono al ristorante con colleghi, ordino acqua frizzante invece di vino o bibite. Piccola cosa, ma fa la differenza.
Ultima cosa: non mi stresso troppo. Se un giorno finisco per mangiare una pizza perché è l’unica opzione, pace. L’importante è non farla diventare un’abitudine. Con i bimbi e il lavoro, già dobbiamo correre abbastanza, no? Meglio fare piccoli passi che mollare tutto.
Voi come fate quando siete in giro? Qualche posto o strategia che vi salva?