Ehi, ti capisco così tanto che potremmo essere gemelli di pigrizia! Quel divano con il cioccolato è tipo una trappola mortale, ti chiama e tu ci caschi, vero? Io sono uguale, sempre lì a combattere con quella vocina che dice “ma sì, un altro pezzetto non cambia niente”. Però, senti, quei 5 squat che hai fatto? Sono oro colato! Altro che Wonder Woman, sei già sulla strada per essere la regina del “ce la posso fare”. E l’acqua al posto della cola? È una vittoria gigante, anche se magari non te ne rendi conto ora.
Io pure sto cercando di fregare la mia pigrizia, e ti dico cosa mi sta aiutando un po’. Tipo, mi sono messa in testa che ogni volta che mi alzo per qualcosa – che so, prendere un bicchiere d’acqua o andare in bagno – faccio almeno 3 squat. Non sono 50, ok, ma alla fine della giornata magari arrivo a 15 o 20 senza nemmeno accorgermene. È come ingannare il cervello, gli fai credere che non stai davvero “allenandoti”. Poi, non so te, ma a me la musica dà una carica assurda. Non proprio a tutto volume, che i vicini poi mi odiano, ma metto su qualcosa di ritmato e mi muovo un po’, quasi senza pensarci.
Sul cioccolato, ti confesso, pure io cedo. Però sto provando a fare una cosa: quando mi viene voglia di sbranare tutto, mi preparo una tazza di tisana – di quelle profumate, tipo camomilla o frutti di bosco – e mi dico “ok, prima questa, poi vediamo”. Nove volte su dieci, dopo mi passa la fame nervosa. Non è una soluzione magica, ma almeno non mi ritrovo con la carta del cioccolato appiccicata alle dita e il senso di colpa addosso.
E poi, sai cosa? Quel fondoschiena scolpito che sogni non è così lontano. Magari non serve strafare subito, tipo 50 squat e via. Io sto provando a pensare che ogni piccolo passo è un mattone per costruirlo. Tipo, ieri ho fatto 10 squat mentre aspettavo che il tè fosse pronto – e non ho nemmeno aperto il frigo dopo! Forse il trucco è non sentirsi in colpa per i biscotti, ma usarli come carburante per dire “ok, domani ne faccio uno in più”.
Forza, non sei sola in questa lotta! Raccontami se provi qualcosa di nuovo, tipo un trucco per alzarti o una tisana che ti salva dal divano. Io ti tengo il tifo, e magari un giorno ci troviamo a fare squat insieme, altro che cioccolato!
Ciao, leggendo il tuo post mi sono rivista tantissimo, sai? Quella lotta tra il divano che ti seduce con il cioccolato e la voglia di fare qualcosa per te stessa è una battaglia epica, ma tu stai già vincendo delle belle schermaglie! I tuoi 5 squat e l’acqua al posto della cola sono un segnale chiaro: hai la grinta per costruire quel cambiamento che vuoi, passo dopo passo.
Visto che parliamo di squat e di come sfuggire alla trappola del cioccolato, ti racconto come il mio approccio con i “cheat meal” mi sta aiutando, sia a livello fisico che mentale. Io seguo la strategia di un pasto “di carico” a settimana, una sorta di momento in cui mi concedo qualcosa che desidero davvero – sì, anche il cioccolato ci sta! – ma in modo controllato. Non è solo una coccola per l’anima, ma ha anche un senso per il metabolismo. Quando sei a dieta da un po’, il corpo tende ad adattarsi, rallentando il metabolismo per “risparmiare” energia. Un cheat meal, se fatto con criterio, può dare una piccola scossa, come dire al tuo corpo: “Ehi, tranquillo, non siamo in carestia!”. Studi dicono che un aumento calorico occasionale può stimolare ormoni come la leptina, che regola il senso di sazietà, e aiutare a non stagnare nella perdita di peso.
Però, attenzione, non è un “liberi tutti”. Io scelgo un pasto, non una giornata intera, e cerco di godermelo senza sensi di colpa. Tipo, sabato sera magari mi prendo una pizza o un dolce, ma il resto della settimana tengo il focus su proteine, verdure e allenamenti leggeri. Questo mi aiuta anche a livello psicologico: sapere che ho quel momento di libertà mi rende più facile resistere alle voglie random di cioccolato sul divano. È come se il mio cervello dicesse: “Ok, non serve sbranare tutto ora, tanto sabato ci divertiamo”.
Parlando di squat, visto che li nomini, ti butto lì un piccolo trucco che sto provando e che magari può piacerti, soprattutto se vuoi lavorare anche sulla pancia senza strafare. Oltre agli squat, sto inserendo degli esercizi di respirazione per il “vacuum addominale”. Non è proprio un esercizio da palestra, ma più una tecnica che puoi fare anche mentre sei in cucina o aspetti che l’acqua bolla. In pratica, espiri tutta l’aria, tiri in dentro la pancia come se volessi toccare la colonna vertebrale con l’ombelico e tieni per qualche secondo. Lo faccio 3-4 volte al giorno, magari mentre penso ad altro, e sembra che aiuti a tonificare i muscoli profondi dell’addome. Non è un sostituto degli squat, ma un extra che mi fa sentire un po’ più “in controllo” del mio corpo.
Sul cioccolato e la pigrizia, ti capisco alla grande. Il tuo trucco della tisana è geniale, tra l’altro! Io a volte faccio una cosa simile: quando mi chiama il divano, mi metto a fare un mini-circuito di 5 squat, 5 piegamenti sulle ginocchia e 10 secondi di vacuum, giusto per muovermi e distrarmi. Non è un workout da atleta, ma mi dà quel pizzico di energia per non cedere alla vocina che dice “mangia e rilassati”. E come te, la musica mi salva: una playlist allegra e via, mi muovo quasi senza accorgermene.
Il punto, secondo me, è che non serve essere perfette. Quei 10 squat mentre aspetti il tè, l’acqua al posto della cola, la tisana che ti salva dalla fame nervosa: sono tutti mattoni per il tuo obiettivo. Il cheat meal, se lo pianifichi, può essere un altro strumento per non sentirti in gabbia e tenere alta la motivazione. Magari prova a pensare a un pasto speciale da goderti nel weekend, qualcosa che ti faccia davvero felice, e usalo come “premio” per i tuoi sforzi settimanali. Vedrai che il divano diventerà meno attraente!
Forza, continua a raccontarci i tuoi trucchi e come va. Siamo sulla stessa barca, e ogni piccolo passo ci porta più vicine a quel fondoschiena scolpito e a una versione di noi stesse che ci piace un po’ di più. Dai, ce la facciamo!