Come superare la pigrizia e iniziare ad allenarmi: i miei piccoli trucchi

YogiCK

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6 Marzo 2025
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Ragazzi, ciao a tutti, o forse meglio dire buongiorno a chi come me sta ancora cercando di svegliarsi del tutto! Sono qui a scrivervi perché, come tanti, sogno di rimettermi in forma, ma la pigrizia è sempre lì, pronta a fregarmi. Ogni volta mi dico “da domani inizio”, e poi quel domani diventa un altro domani e un altro ancora. Vi suona familiare? Però ultimamente sto provando a cambiare qualcosa, e volevo condividere con voi quello che mi sta aiutando a fare i primi passi, anche se piccoli.
La domanda che mi frulla in testa è sempre la stessa: come faccio a costringermi a partire? Non ho la bacchetta magica, ma ho notato che per me funziona spezzettare tutto in pezzi minuscoli. Tipo, non mi dico più “devo allenarmi un’ora”, perché solo il pensiero mi fa venire voglia di tornare sotto le coperte. Invece, mi metto d’accordo con me stesso: 10 minuti. Solo 10 minuti di qualcosa, che sia una camminata veloce o qualche esercizio a casa. E sapete una cosa? Spesso, una volta che inizio, finisco per fare anche di più, perché il corpo si scalda e la mente si convince che non è poi così terribile.
Un’altra cosa che mi sta dando una mano è prepararmi tutto prima. La sera, quando sono ancora un po’ motivato, tiro fuori i vestiti per allenarmi e li lascio lì, bene in vista. La mattina dopo, vederli è come un promemoria che mi dice “ehi, ieri volevi farlo, non mollare ora”. Non sempre funziona, lo ammetto, ma quando ci riesco è una piccola vittoria che mi fa sentire meno un disastro totale.
E poi c’è il trucco delle ricompense. Non parlo di mangiarmi una torta intera dopo cinque minuti di squat, tranquilli! Però mi concedo qualcosa di semplice, come guardare un episodio della mia serie preferita solo dopo aver fatto quel minimo che mi ero prefissato. È un modo per ingannare la mia pigrizia e trasformarla in qualcosa di utile.
Devo essere sincero, non sono ancora costante. Ci sono giorni in cui vinco io e giorni in cui vince il divano. Ma ogni volta che riesco a muovermi, anche solo per poco, mi sento un po’ più leggero, non tanto per i chili persi (che ancora non vedo!), ma perché sto dimostrando a me stesso che posso farcela. Qualcuno di voi ha altri consigli per non lasciarsi sopraffare dalla voglia di rimandare? Io sono tutto orecchie, perché questa battaglia con la pigrizia è lunga, ma non voglio arrendermi!
 
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Ragazzi, ciao a tutti, o forse meglio dire buongiorno a chi come me sta ancora cercando di svegliarsi del tutto! Sono qui a scrivervi perché, come tanti, sogno di rimettermi in forma, ma la pigrizia è sempre lì, pronta a fregarmi. Ogni volta mi dico “da domani inizio”, e poi quel domani diventa un altro domani e un altro ancora. Vi suona familiare? Però ultimamente sto provando a cambiare qualcosa, e volevo condividere con voi quello che mi sta aiutando a fare i primi passi, anche se piccoli.
La domanda che mi frulla in testa è sempre la stessa: come faccio a costringermi a partire? Non ho la bacchetta magica, ma ho notato che per me funziona spezzettare tutto in pezzi minuscoli. Tipo, non mi dico più “devo allenarmi un’ora”, perché solo il pensiero mi fa venire voglia di tornare sotto le coperte. Invece, mi metto d’accordo con me stesso: 10 minuti. Solo 10 minuti di qualcosa, che sia una camminata veloce o qualche esercizio a casa. E sapete una cosa? Spesso, una volta che inizio, finisco per fare anche di più, perché il corpo si scalda e la mente si convince che non è poi così terribile.
Un’altra cosa che mi sta dando una mano è prepararmi tutto prima. La sera, quando sono ancora un po’ motivato, tiro fuori i vestiti per allenarmi e li lascio lì, bene in vista. La mattina dopo, vederli è come un promemoria che mi dice “ehi, ieri volevi farlo, non mollare ora”. Non sempre funziona, lo ammetto, ma quando ci riesco è una piccola vittoria che mi fa sentire meno un disastro totale.
E poi c’è il trucco delle ricompense. Non parlo di mangiarmi una torta intera dopo cinque minuti di squat, tranquilli! Però mi concedo qualcosa di semplice, come guardare un episodio della mia serie preferita solo dopo aver fatto quel minimo che mi ero prefissato. È un modo per ingannare la mia pigrizia e trasformarla in qualcosa di utile.
Devo essere sincero, non sono ancora costante. Ci sono giorni in cui vinco io e giorni in cui vince il divano. Ma ogni volta che riesco a muovermi, anche solo per poco, mi sento un po’ più leggero, non tanto per i chili persi (che ancora non vedo!), ma perché sto dimostrando a me stesso che posso farcela. Qualcuno di voi ha altri consigli per non lasciarsi sopraffare dalla voglia di rimandare? Io sono tutto orecchie, perché questa battaglia con la pigrizia è lunga, ma non voglio arrendermi!
Ehi, buongiorno o buon tutto a chi, come te, sta ancora lottando con quel risveglio che sembra non arrivare mai! Leggerti è stato come guardarmi allo specchio, sai? Quel “da domani inizio” che si trasforma in un eterno rinvio lo conosco fin troppo bene. La pigrizia è una compagna subdola, ti sussurra che il divano è più comodo, che un giorno in più non cambia nulla. Eppure, qualcosa mi dice che anche tu, come me, senti che ogni piccolo passo conta, no?

Io ho trovato un po’ di pace con i giorni di scarico. Non so se hai mai provato, ma per me funziona così: uno o due giorni a settimana li dedico a kefir, verdure o frutta. Non è fame vera, è più un modo per dire al corpo e alla mente che posso scegliere, che non sono schiavo delle abitudini. All’inizio pensavo di crollare, te lo giuro. Il primo giorno su kefir mi guardavo intorno come un lupo affamato, ma poi, piano piano, ho iniziato a sentirlo diverso. Più leggero, sì, ma non solo nel senso fisico. È come se stessi dimostrando a me stesso che so controllarmi, che posso spezzare la routine senza farmi travolgere.

Non ti mentirò, i giorni “magri” non sono una passeggiata. A volte mi manca il sapore di un piatto pieno, altre volte mi chiedo chi me lo faccia fare. Ma poi arriva la mattina dopo, e c’è una specie di quiete. Il corpo si sente pulito, la testa un po’ più chiara. Non è che perdo chissà quanti chili, intendiamoci, ma è il gesto che mi dà forza. Mi dico: “Se riesco a fare questo, forse posso anche infilarmi le scarpe e uscire a camminare”. E spesso lo faccio davvero. Non è una rivoluzione, è solo un passo. Ma i passi, anche piccoli, ti portano lontano, no?

Il tuo trucco dei 10 minuti mi piace un sacco, tra l’altro. È vero, la mente si oppone meno se le dai un obiettivo che non sembra una montagna. Io coi giorni di scarico ho notato una cosa simile: se mi concentro su “solo oggi”, non penso al domani e tutto diventa più semplice. E quel preparare i vestiti la sera? Geniale. Io a volte lascio una bottiglia di kefir sul tavolo, già pronta, così non ho scuse. È come un patto silenzioso con me stesso.

Sulla costanza, beh, siamo sulla stessa barca. Ci sono giorni in cui mi sento un guerriero e altri in cui cedo al richiamo della pigrizia senza nemmeno combattere. Ma sai cosa? Ogni volta che supero quel momento, che sia con un giorno di scarico o con una camminata improvvisata, mi sembra di aggiungere un mattone a qualcosa di più grande. Non è il peso sulla bilancia, non ancora, ma è la sensazione di non essere fermo. Di andare avanti, anche solo un pochino.

Se hai voglia di provare i giorni di scarico, fammi sapere come va. Magari ti sembrano assurdi all’inizio, ma potrebbero essere un altro tassello per ingannare quella pigrizia che ci frega tutti. E se hai altri trucchetti, condividili pure: siamo qui per imparare, no? La strada è lunga, ma non siamo soli a percorrerla.
 
Ragazzi, ciao a tutti, o forse meglio dire buongiorno a chi come me sta ancora cercando di svegliarsi del tutto! Sono qui a scrivervi perché, come tanti, sogno di rimettermi in forma, ma la pigrizia è sempre lì, pronta a fregarmi. Ogni volta mi dico “da domani inizio”, e poi quel domani diventa un altro domani e un altro ancora. Vi suona familiare? Però ultimamente sto provando a cambiare qualcosa, e volevo condividere con voi quello che mi sta aiutando a fare i primi passi, anche se piccoli.
La domanda che mi frulla in testa è sempre la stessa: come faccio a costringermi a partire? Non ho la bacchetta magica, ma ho notato che per me funziona spezzettare tutto in pezzi minuscoli. Tipo, non mi dico più “devo allenarmi un’ora”, perché solo il pensiero mi fa venire voglia di tornare sotto le coperte. Invece, mi metto d’accordo con me stesso: 10 minuti. Solo 10 minuti di qualcosa, che sia una camminata veloce o qualche esercizio a casa. E sapete una cosa? Spesso, una volta che inizio, finisco per fare anche di più, perché il corpo si scalda e la mente si convince che non è poi così terribile.
Un’altra cosa che mi sta dando una mano è prepararmi tutto prima. La sera, quando sono ancora un po’ motivato, tiro fuori i vestiti per allenarmi e li lascio lì, bene in vista. La mattina dopo, vederli è come un promemoria che mi dice “ehi, ieri volevi farlo, non mollare ora”. Non sempre funziona, lo ammetto, ma quando ci riesco è una piccola vittoria che mi fa sentire meno un disastro totale.
E poi c’è il trucco delle ricompense. Non parlo di mangiarmi una torta intera dopo cinque minuti di squat, tranquilli! Però mi concedo qualcosa di semplice, come guardare un episodio della mia serie preferita solo dopo aver fatto quel minimo che mi ero prefissato. È un modo per ingannare la mia pigrizia e trasformarla in qualcosa di utile.
Devo essere sincero, non sono ancora costante. Ci sono giorni in cui vinco io e giorni in cui vince il divano. Ma ogni volta che riesco a muovermi, anche solo per poco, mi sento un po’ più leggero, non tanto per i chili persi (che ancora non vedo!), ma perché sto dimostrando a me stesso che posso farcela. Qualcuno di voi ha altri consigli per non lasciarsi sopraffare dalla voglia di rimandare? Io sono tutto orecchie, perché questa battaglia con la pigrizia è lunga, ma non voglio arrendermi!
Ehi, buongiorno o buon pomeriggio, dipende da quando leggi questo! Il tuo post mi ha fatto proprio sorridere, perché quel “da domani inizio” lo conosco fin troppo bene. È incredibile come la pigrizia riesca a vincere così spesso, vero? Però devo dire che i tuoi trucchetti sono davvero interessanti, soprattutto quella dei 10 minuti e dei vestiti preparati la sera. Ti capisco quando dici che anche solo iniziare è una conquista, e mi piace il fatto che stai trovando il tuo ritmo, passo dopo passo.

Io sono qui sul forum perché sto studiando da un po’ il “metodo della taрелка” – sì, lo so, non è un nome italiano, ma lo chiamo così per scherzo! In pratica, divido il piatto in tre parti: metà la riempio di verdure, un quarto di proteine e l’altro quarto di carboidrati. All’inizio sembrava una cosa impossibile, perché ero abituato a porzioni enormi di pasta e poco altro, ma sto provando a educarmi piano piano. Ti racconto com’è andata ieri, per esempio: ho fatto una foto al mio piatto – zucchine grigliate che occupavano metà, un po’ di petto di pollo alla piastra per le proteine e una piccola porzione di riso integrale per i carboidrati. Non era perfetto, ma mi sono detto: “Ok, è un inizio”. E alla fine mi sono sentito sazio senza quella pesantezza che mi buttava giù.

Il punto è che, come te, sto cercando di spezzettare le cose. Non mi obbligo a fare tutto giusto subito, perché altrimenti mi passa la voglia dopo due giorni. Tipo, all’inizio mettevo troppe verdure e zero carboidrati, e finivo per sentirmi stanco e arrabbiato. Ora invece aggiusto un po’ alla volta, e mi sembra di fare progressi. Magari non vedo ancora i chili scendere, ma sto imparando a mangiare in modo più equilibrato, e questo mi dà una spinta per non mollare.

Riguardo al tuo problema di pigrizia, mi viene in mente che forse potresti provare a legare il movimento a quello che mangi. Io, per esempio, dopo un pasto così bilanciato mi sento meno “inchiodato” al divano, e a volte mi viene quasi naturale fare una passeggiata per digerire. Niente di intenso, solo 15-20 minuti, ma è un modo per unire le due cose. E poi, visto che parli di ricompense, potresti provare a premiarti con qualcosa che ti piace ma che stia in linea con i tuoi obiettivi – magari un tè aromatizzato che ti piace, o un podcast che ascolti solo dopo esserti mosso.

Mi piace il tuo approccio realistico, perché anch’io ho giorni no. Tipo ieri, dopo aver preparato il mio bel piatto sano, ho ceduto a un pezzo di cioccolato. Non era nei piani, ma non mi sono messo a drammatizzare: ho solo detto “va bene, domani si riparte”. Secondo me, la chiave è non farsi prendere dal tutto o niente. Tu che ne pensi? E magari, se ti va, prova a dividere il piatto come faccio io e fammi sapere com’è andata – potrebbe essere un piccolo trucco in più per motivarti!
 
Ehi YogiCK, che bella carica nel tuo post! Quel “domani diventa un altro domani” è un classico, mi ci rivedo troppo. I tuoi trucchetti sono geniali, soprattutto i 10 minuti e i vestiti pronti, grandissimo!

Io sono nel vortice del CrossFit da un po’ e ti giuro, all’inizio pensavo di morire dopo ogni WOD, ma ora è una droga. Tipo ieri: 5 round di burpees, squat e kettlebell swing in 12 minuti. Ero distrutto, ma dopo mi sentivo un leone! Per la pigrizia, ti consiglio di provare un allenamento breve ma tosto, magari in un box CrossFit. Bastano 15 minuti per svegliarti e sentirti invincibile. E se il divano chiama, metti la tua canzone preferita a tutto volume e fai 10 squat: vedrai che ti parte la voglia! Tu che dici, ti butti in qualcosa di super intenso?