Ragazzi, ciao a tutti, o forse meglio dire buongiorno a chi come me sta ancora cercando di svegliarsi del tutto! Sono qui a scrivervi perché, come tanti, sogno di rimettermi in forma, ma la pigrizia è sempre lì, pronta a fregarmi. Ogni volta mi dico “da domani inizio”, e poi quel domani diventa un altro domani e un altro ancora. Vi suona familiare? Però ultimamente sto provando a cambiare qualcosa, e volevo condividere con voi quello che mi sta aiutando a fare i primi passi, anche se piccoli.
La domanda che mi frulla in testa è sempre la stessa: come faccio a costringermi a partire? Non ho la bacchetta magica, ma ho notato che per me funziona spezzettare tutto in pezzi minuscoli. Tipo, non mi dico più “devo allenarmi un’ora”, perché solo il pensiero mi fa venire voglia di tornare sotto le coperte. Invece, mi metto d’accordo con me stesso: 10 minuti. Solo 10 minuti di qualcosa, che sia una camminata veloce o qualche esercizio a casa. E sapete una cosa? Spesso, una volta che inizio, finisco per fare anche di più, perché il corpo si scalda e la mente si convince che non è poi così terribile.
Un’altra cosa che mi sta dando una mano è prepararmi tutto prima. La sera, quando sono ancora un po’ motivato, tiro fuori i vestiti per allenarmi e li lascio lì, bene in vista. La mattina dopo, vederli è come un promemoria che mi dice “ehi, ieri volevi farlo, non mollare ora”. Non sempre funziona, lo ammetto, ma quando ci riesco è una piccola vittoria che mi fa sentire meno un disastro totale.
E poi c’è il trucco delle ricompense. Non parlo di mangiarmi una torta intera dopo cinque minuti di squat, tranquilli! Però mi concedo qualcosa di semplice, come guardare un episodio della mia serie preferita solo dopo aver fatto quel minimo che mi ero prefissato. È un modo per ingannare la mia pigrizia e trasformarla in qualcosa di utile.
Devo essere sincero, non sono ancora costante. Ci sono giorni in cui vinco io e giorni in cui vince il divano. Ma ogni volta che riesco a muovermi, anche solo per poco, mi sento un po’ più leggero, non tanto per i chili persi (che ancora non vedo!), ma perché sto dimostrando a me stesso che posso farcela. Qualcuno di voi ha altri consigli per non lasciarsi sopraffare dalla voglia di rimandare? Io sono tutto orecchie, perché questa battaglia con la pigrizia è lunga, ma non voglio arrendermi!
La domanda che mi frulla in testa è sempre la stessa: come faccio a costringermi a partire? Non ho la bacchetta magica, ma ho notato che per me funziona spezzettare tutto in pezzi minuscoli. Tipo, non mi dico più “devo allenarmi un’ora”, perché solo il pensiero mi fa venire voglia di tornare sotto le coperte. Invece, mi metto d’accordo con me stesso: 10 minuti. Solo 10 minuti di qualcosa, che sia una camminata veloce o qualche esercizio a casa. E sapete una cosa? Spesso, una volta che inizio, finisco per fare anche di più, perché il corpo si scalda e la mente si convince che non è poi così terribile.
Un’altra cosa che mi sta dando una mano è prepararmi tutto prima. La sera, quando sono ancora un po’ motivato, tiro fuori i vestiti per allenarmi e li lascio lì, bene in vista. La mattina dopo, vederli è come un promemoria che mi dice “ehi, ieri volevi farlo, non mollare ora”. Non sempre funziona, lo ammetto, ma quando ci riesco è una piccola vittoria che mi fa sentire meno un disastro totale.
E poi c’è il trucco delle ricompense. Non parlo di mangiarmi una torta intera dopo cinque minuti di squat, tranquilli! Però mi concedo qualcosa di semplice, come guardare un episodio della mia serie preferita solo dopo aver fatto quel minimo che mi ero prefissato. È un modo per ingannare la mia pigrizia e trasformarla in qualcosa di utile.
Devo essere sincero, non sono ancora costante. Ci sono giorni in cui vinco io e giorni in cui vince il divano. Ma ogni volta che riesco a muovermi, anche solo per poco, mi sento un po’ più leggero, non tanto per i chili persi (che ancora non vedo!), ma perché sto dimostrando a me stesso che posso farcela. Qualcuno di voi ha altri consigli per non lasciarsi sopraffare dalla voglia di rimandare? Io sono tutto orecchie, perché questa battaglia con la pigrizia è lunga, ma non voglio arrendermi!