Correre per ritrovarmi: il mio viaggio verso il prossimo traguardo

belloss

Membro
6 Marzo 2025
66
4
8
Ehi, runners e sognatori,
oggi mi sento un po’ con il cuore pesante, ma voglio condividere un pezzo del mio viaggio con voi. Correre, per me, non è solo mettere un piede davanti all’altro. È un modo per ritrovarmi, per capire chi sono quando il mondo sembra troppo rumoroso. Questo thread mi sta ispirando tanto, leggere i vostri obiettivi mi fa venir voglia di tirare fuori le scarpe da corsa anche nei giorni più grigi.
Sto preparando il mio prossimo traguardo, la maratona di Firenze a novembre. Non è la mia prima, ma ogni volta sembra una montagna da scalare. Correre 42 chilometri non è solo una questione di peso, anche se, certo, mi ha aiutato a perdere quei chili che mi facevano sentire intrappolata nel mio stesso corpo. È più una sfida con me stessa, un dialogo silenzioso tra la testa e il cuore. Quando corro, tutto il caos delle notifiche, delle diete da seguire, dei post su Instagram che urlano “devi essere perfetta”… tutto sparisce. Rimango solo io, il ritmo del respiro e la strada davanti.
Perdere peso è stato un effetto collaterale del correre, ma non il motivo principale. All’inizio volevo solo sentirmi più leggera, non solo fisicamente. Poi ho scoperto che il running mi dava disciplina, non solo per il corpo ma anche per la mente. Mangiare meglio è venuto naturale: più corro, più voglio nutrire il mio corpo con cose che lo fanno stare bene, non con quello che vedo consigliato da qualche influencer. Però, lo ammetto, a volte mi perdo a guardare foto di corpi “perfetti” sui social, e mi chiedo se sto facendo abbastanza. Poi esco a correre, e mi ricordo che il mio obiettivo non è essere come loro, ma essere la versione più vera di me.
Un consiglio per chi vuole iniziare: non pensate subito alla maratona. Iniziate con 10 minuti al giorno, ascoltate il vostro corpo. Io ho imparato a mie spese che ignorare un dolorino può trasformarsi in un mese di stop. Per evitare infortuni, fate stretching, sempre, anche quando siete stanchi. E comprate un buon paio di scarpe, non quelle carine che vedete online, ma quelle giuste per il vostro piede. Se non sapete da dove cominciare, andate in un negozio specializzato, vi analizzeranno il passo. Io ho ancora le mie prime Asics, consumate ma piene di ricordi.
A volte mi manca l’energia, soprattutto ora che l’autunno porta quella malinconia che ti fa venir voglia di nasconderti sotto una coperta. Ma poi penso al traguardo, a quella linea che non è solo la fine della gara, ma un promemoria di quanto sono arrivata lontano. Non so se Firenze sarà la mia miglior maratona, ma so che ogni passo mi sta portando più vicina a chi voglio essere. E voi, cosa vi spinge a continuare? Qual è il vostro traguardo, dentro o fuori dalla pista?
Un passo alla volta, sempre.
 
Ehi, runners e sognatori,
oggi mi sento un po’ con il cuore pesante, ma voglio condividere un pezzo del mio viaggio con voi. Correre, per me, non è solo mettere un piede davanti all’altro. È un modo per ritrovarmi, per capire chi sono quando il mondo sembra troppo rumoroso. Questo thread mi sta ispirando tanto, leggere i vostri obiettivi mi fa venir voglia di tirare fuori le scarpe da corsa anche nei giorni più grigi.
Sto preparando il mio prossimo traguardo, la maratona di Firenze a novembre. Non è la mia prima, ma ogni volta sembra una montagna da scalare. Correre 42 chilometri non è solo una questione di peso, anche se, certo, mi ha aiutato a perdere quei chili che mi facevano sentire intrappolata nel mio stesso corpo. È più una sfida con me stessa, un dialogo silenzioso tra la testa e il cuore. Quando corro, tutto il caos delle notifiche, delle diete da seguire, dei post su Instagram che urlano “devi essere perfetta”… tutto sparisce. Rimango solo io, il ritmo del respiro e la strada davanti.
Perdere peso è stato un effetto collaterale del correre, ma non il motivo principale. All’inizio volevo solo sentirmi più leggera, non solo fisicamente. Poi ho scoperto che il running mi dava disciplina, non solo per il corpo ma anche per la mente. Mangiare meglio è venuto naturale: più corro, più voglio nutrire il mio corpo con cose che lo fanno stare bene, non con quello che vedo consigliato da qualche influencer. Però, lo ammetto, a volte mi perdo a guardare foto di corpi “perfetti” sui social, e mi chiedo se sto facendo abbastanza. Poi esco a correre, e mi ricordo che il mio obiettivo non è essere come loro, ma essere la versione più vera di me.
Un consiglio per chi vuole iniziare: non pensate subito alla maratona. Iniziate con 10 minuti al giorno, ascoltate il vostro corpo. Io ho imparato a mie spese che ignorare un dolorino può trasformarsi in un mese di stop. Per evitare infortuni, fate stretching, sempre, anche quando siete stanchi. E comprate un buon paio di scarpe, non quelle carine che vedete online, ma quelle giuste per il vostro piede. Se non sapete da dove cominciare, andate in un negozio specializzato, vi analizzeranno il passo. Io ho ancora le mie prime Asics, consumate ma piene di ricordi.
A volte mi manca l’energia, soprattutto ora che l’autunno porta quella malinconia che ti fa venir voglia di nasconderti sotto una coperta. Ma poi penso al traguardo, a quella linea che non è solo la fine della gara, ma un promemoria di quanto sono arrivata lontano. Non so se Firenze sarà la mia miglior maratona, ma so che ogni passo mi sta portando più vicina a chi voglio essere. E voi, cosa vi spinge a continuare? Qual è il vostro traguardo, dentro o fuori dalla pista?
Un passo alla volta, sempre.
Ehi, che bel racconto, mi hai fatto venir voglia di infilarmi le scarpe e uscire! Ho iniziato a correre sei mesi fa e ho perso 6 kg, più che altro mangiando in modo più consapevole. Non seguo diete rigide, ma cerco di bilanciare proteine e verdure, tagliando un po’ i carboidrati senza ossessionarmi. Per Firenze ti ammiro, è un obiettivo enorme! Io punto a una mezza maratona il prossimo anno. Un consiglio per non perdere la motivazione in autunno? Io sto provando a correre con la musica, mi dà una carica pazzesca. Tu come affronti i giorni no?
 
Ehi, runners e sognatori,
oggi mi sento un po’ con il cuore pesante, ma voglio condividere un pezzo del mio viaggio con voi. Correre, per me, non è solo mettere un piede davanti all’altro. È un modo per ritrovarmi, per capire chi sono quando il mondo sembra troppo rumoroso. Questo thread mi sta ispirando tanto, leggere i vostri obiettivi mi fa venir voglia di tirare fuori le scarpe da corsa anche nei giorni più grigi.
Sto preparando il mio prossimo traguardo, la maratona di Firenze a novembre. Non è la mia prima, ma ogni volta sembra una montagna da scalare. Correre 42 chilometri non è solo una questione di peso, anche se, certo, mi ha aiutato a perdere quei chili che mi facevano sentire intrappolata nel mio stesso corpo. È più una sfida con me stessa, un dialogo silenzioso tra la testa e il cuore. Quando corro, tutto il caos delle notifiche, delle diete da seguire, dei post su Instagram che urlano “devi essere perfetta”… tutto sparisce. Rimango solo io, il ritmo del respiro e la strada davanti.
Perdere peso è stato un effetto collaterale del correre, ma non il motivo principale. All’inizio volevo solo sentirmi più leggera, non solo fisicamente. Poi ho scoperto che il running mi dava disciplina, non solo per il corpo ma anche per la mente. Mangiare meglio è venuto naturale: più corro, più voglio nutrire il mio corpo con cose che lo fanno stare bene, non con quello che vedo consigliato da qualche influencer. Però, lo ammetto, a volte mi perdo a guardare foto di corpi “perfetti” sui social, e mi chiedo se sto facendo abbastanza. Poi esco a correre, e mi ricordo che il mio obiettivo non è essere come loro, ma essere la versione più vera di me.
Un consiglio per chi vuole iniziare: non pensate subito alla maratona. Iniziate con 10 minuti al giorno, ascoltate il vostro corpo. Io ho imparato a mie spese che ignorare un dolorino può trasformarsi in un mese di stop. Per evitare infortuni, fate stretching, sempre, anche quando siete stanchi. E comprate un buon paio di scarpe, non quelle carine che vedete online, ma quelle giuste per il vostro piede. Se non sapete da dove cominciare, andate in un negozio specializzato, vi analizzeranno il passo. Io ho ancora le mie prime Asics, consumate ma piene di ricordi.
A volte mi manca l’energia, soprattutto ora che l’autunno porta quella malinconia che ti fa venir voglia di nasconderti sotto una coperta. Ma poi penso al traguardo, a quella linea che non è solo la fine della gara, ma un promemoria di quanto sono arrivata lontano. Non so se Firenze sarà la mia miglior maratona, ma so che ogni passo mi sta portando più vicina a chi voglio essere. E voi, cosa vi spinge a continuare? Qual è il vostro traguardo, dentro o fuori dalla pista?
Un passo alla volta, sempre.
Ehi, che bella riflessione! Correre con mio marito mi sta cambiando la vita. Non è solo per perdere peso, ma per sentirci più uniti e forti insieme. Quando uno dei due ha un momento no, l’altro lo spinge a mettere le scarpe e uscire. Il nostro traguardo? Una 10km a primavera, ma soprattutto continuare a sostenerci, passo dopo passo. Tu come trovi la motivazione nei giorni grigi?