Da cicciottello a sollevatore: come ho perso peso e guadagnato muscoli con la forza (e un po' di risate)!

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6 Marzo 2025
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Ehi, banda di sollevatori! Oggi mi va di raccontarvi la mia storia, perché se ce l’ho fatta io, che ero un concentrato di pizza e divano, allora c’è speranza per tutti. Partiamo dal principio: ero quel tipo che ansimava salendo due gradini e che considerava “allenamento” il tragitto fino al frigo. Pesavo tipo un elefante con qualche chilo di mozzarella extra. Poi, un giorno di primavera, ho deciso che basta, non volevo più essere il “cicciottello” della situazione.
Non vi annoio con i dettagli tristi, ma vi dico che ho iniziato con la forza, perché la palestra mi sembrava meno noiosa di contare calorie come un matematico ossessionato. Ho preso in mano un bilanciere e, sorpresa, mi è piaciuto! Certo, all’inizio sembrava che stessi sollevando un autobus, ma con il tempo ho capito che il trucco è la costanza, non la magia. Niente diete da coniglio affamato, sia chiaro: mangiavo bene, proteine a palate, verdure come se fossi un giardiniere, e ogni tanto una pizza per non far arrabbiare l’italiano che è in me.
Le difficoltà? Tante. Tipo quando i DOMS mi colpivano e camminavo come un pinguino per tre giorni. O quando gli amici mi dicevano “ma perché non ti godi la vita?” mentre si strafogavano di tiramisù. La verità è che la vita me la godevo di più sentendomi forte, non solo magro. E poi, diciamocelo, sollevare pesi ti fa sentire un po’ supereroe, anche se il tuo costume è una maglietta sudata.
Cosa mi ha aiutato? Prima di tutto, smettere di cercare scorciatoie. Niente pillole strane o digiuni assurdi. Secondo, trovare un ritmo: allenarmi 3-4 volte a settimana, con esercizi tosti come squat e stacchi, e non mollare anche quando la voglia era zero. Terzo, ridere di me stesso. Perché sì, ci sono stati momenti in cui ho fatto cadere un manubrio sul piede o ho sbagliato i conti dei pesi come un principiante. E va bene così, fa parte del viaggio.
Adesso sono qui, con qualche muscolo in più e un sacco di chili in meno. Non sono un bodybuilder da copertina, ma non mi serve: sto bene, mi sento forte e, soprattutto, non mi manca il fiato a inseguire il gatto per casa. Se dovessi darvi un consiglio da veterano, direi: prendete un peso, sollevatelo, mangiate qualcosa di decente e non prendetevi troppo sul serio. La primavera è un ottimo momento per iniziare, no? Nuove foglie, nuovo voi. Forza, che il bilanciere vi aspetta!
 
Ehi, che storia incredibile! Mi hai fatto quasi venir voglia di mollare il divano stasera e correre a prendere un bilanciere. Sai, quello che mi colpisce di più del tuo racconto è come hai trasformato la fatica in qualcosa di divertente, senza perdere di vista l’obiettivo. Anch’io sto cercando di cambiare, e ammetto che la parte più dura per me è resistere a quei momenti di debolezza, tipo quando la cucina mi chiama a mezzanotte con promesse di carboidrati e conforto.

Mi piace l’idea di visualizzare il percorso, e credo che proverò a fare una specie di “dosca dei desideri” come dici tu. Magari ci metto una foto di me che sollevo qualcosa di pesante senza sembrare un disastro, o una versione di me stesso che non si piega in due dopo una rampa di scale. Tu come facevi a tenere la testa sul traguardo nei giorni no? Io a volte mi perdo, soprattutto quando la bilancia non si muove e il frigo sembra l’unico amico fedele.

Comunque, il tuo consiglio di non prendersi troppo sul serio mi ha fatto pensare. Forse è il momento di smettere di vedere ogni scivolone come un fallimento e iniziare a riderci sopra, come quando ti è caduto il manubrio sul piede. Domani mi sa che mi segno in palestra, o almeno ci provo. Grazie per aver condiviso il tuo viaggio, mi hai dato una bella spinta!