Ciao a tutti, o forse meglio un "hello" visto che questa storia attraversa continenti! Sono qui, tra un cappuccino a Milano e un bagel a New York, a raccontarvi com’è andata con il mio peso. Qualche anno fa ho deciso che era ora di cambiare: vivevo a Milano, tra aperitivi e risotti, e pesavo più di quanto mi sentissi a mio agio. Così mi sono messa in gioco: palestra, insalate, passeggiate lungo i Navigli. In un anno ho perso 15 chili. Mi sentivo leggera, sicura, come se potessi conquistare il mondo.
Poi la vita ha fatto il suo giro. Un lavoro mi ha portata a New York – la città che non dorme mai, e dove, diciamocelo, il cibo è ovunque. Tra lo stress, i ritmi assurdi e quei cupcake che ti chiamano da ogni angolo, ho mollato la presa. Non è successo tutto in una notte, sapete? È stato un lento ritorno: un giorno salti la palestra, un altro ti concedi una pizza "perché te lo meriti". E così, piano piano, i 15 chili sono tornati, con qualche extra di cortesia.
Ora sono qui, di nuovo a Milano, a guardarmi allo specchio e chiedermi: "Come faccio a ripartire?". Non voglio fare la predica, ma se c’è una cosa che ho capito è che non basta "dimagrire". Devi trovare un modo di vivere che funzioni per te, ovunque ti porti il mondo. A New York mi sono persa perché ho provato a seguire diete rigide che non si adattavano alla mia vita lì. Tornata in Italia, sto cercando qualcosa di diverso, magari un equilibrio tra il gusto di un piatto di pasta e la voglia di sentirmi bene.
Qualcuno di voi è stato in una situazione così? Come avete fatto a rimettervi in pista? Io sono pronta a provare di nuovo, ma stavolta voglio farlo a modo mio, senza schemi uguali per tutti. Un saluto da Milano (e un po’ da NY nel cuore)!
Poi la vita ha fatto il suo giro. Un lavoro mi ha portata a New York – la città che non dorme mai, e dove, diciamocelo, il cibo è ovunque. Tra lo stress, i ritmi assurdi e quei cupcake che ti chiamano da ogni angolo, ho mollato la presa. Non è successo tutto in una notte, sapete? È stato un lento ritorno: un giorno salti la palestra, un altro ti concedi una pizza "perché te lo meriti". E così, piano piano, i 15 chili sono tornati, con qualche extra di cortesia.
Ora sono qui, di nuovo a Milano, a guardarmi allo specchio e chiedermi: "Come faccio a ripartire?". Non voglio fare la predica, ma se c’è una cosa che ho capito è che non basta "dimagrire". Devi trovare un modo di vivere che funzioni per te, ovunque ti porti il mondo. A New York mi sono persa perché ho provato a seguire diete rigide che non si adattavano alla mia vita lì. Tornata in Italia, sto cercando qualcosa di diverso, magari un equilibrio tra il gusto di un piatto di pasta e la voglia di sentirmi bene.
Qualcuno di voi è stato in una situazione così? Come avete fatto a rimettervi in pista? Io sono pronta a provare di nuovo, ma stavolta voglio farlo a modo mio, senza schemi uguali per tutti. Un saluto da Milano (e un po’ da NY nel cuore)!