Ragazzi, oggi voglio aprire il cuore.
Non è facile per me scrivere qui, in mezzo a voi che parlate di calorie bruciate e allenamenti intensi, perché per tanto tempo il mio rapporto con il cibo e il mio corpo è stato un campo di battaglia. Ho lottato con la bulimia per anni, un tunnel oscuro dove ogni morso era un senso di colpa e ogni specchio un nemico. Ma sto imparando a vedere la luce, passo dopo passo, e voglio condividere un pezzo del mio viaggio. 
Non vi parlerò di cardio in senso stretto, ma di come sto riscoprendo il mio corpo attraverso il movimento e, soprattutto, l’alimentazione. All’inizio pensavo che “mangiare sano” significasse contare ogni caloria, eliminare tutto ciò che amavo, privarmi. Ma poi ho capito una cosa: il cibo non è solo carburante, è vita, è energia, è cura.
Ho iniziato a lavorare con una nutrizionista che mi ha fatto vedere i nutrienti come alleati, non come numeri da temere. Sapete, cose come il magnesio per calmare i nervi dopo una giornata pesante, o le proteine per sentirmi più forte durante una camminata veloce. Non parlo di integratori magici, ma di piccole scelte: un avocado al posto di un pacchetto di patatine, una manciata di noci quando la fame mi prende all’improvviso. 
Il cardio, per me, non è solo correre o saltare su una cyclette. È muovermi per sentirmi viva, non per punirmi. Una passeggiata al parco, con la musica nelle orecchie, mi sta aiutando a riconnettermi con me stessa. Non guardo più il contapassi ossessivamente, ma ascolto il mio respiro, il battito del cuore. È come se il mio corpo mi dicesse: “Ehi, ci sono, ti sto portando avanti”. E io lo sto ascoltando.
Non fraintendetemi, ci sono giorni in cui scivolo indietro. A volte il desiderio di controllare tutto torna, e mi ritrovo a fissare il piatto con ansia. Ma sto imparando a perdonarmi. Ogni piccolo passo conta: un pasto equilibrato, una corsa leggera, un sorriso allo specchio. Non sono ancora arrivata alla meta, ma sono in cammino. E se io posso farlo, potete farcela anche voi, qualunque sia la vostra lotta.
Voi come fate a trovare equilibrio tra movimento e alimentazione? Avete qualche trucco per non lasciarvi sopraffare dai pensieri negativi? Condividete, mi farebbe bene leggervi.


Non vi parlerò di cardio in senso stretto, ma di come sto riscoprendo il mio corpo attraverso il movimento e, soprattutto, l’alimentazione. All’inizio pensavo che “mangiare sano” significasse contare ogni caloria, eliminare tutto ciò che amavo, privarmi. Ma poi ho capito una cosa: il cibo non è solo carburante, è vita, è energia, è cura.


Il cardio, per me, non è solo correre o saltare su una cyclette. È muovermi per sentirmi viva, non per punirmi. Una passeggiata al parco, con la musica nelle orecchie, mi sta aiutando a riconnettermi con me stessa. Non guardo più il contapassi ossessivamente, ma ascolto il mio respiro, il battito del cuore. È come se il mio corpo mi dicesse: “Ehi, ci sono, ti sto portando avanti”. E io lo sto ascoltando.

Non fraintendetemi, ci sono giorni in cui scivolo indietro. A volte il desiderio di controllare tutto torna, e mi ritrovo a fissare il piatto con ansia. Ma sto imparando a perdonarmi. Ogni piccolo passo conta: un pasto equilibrato, una corsa leggera, un sorriso allo specchio. Non sono ancora arrivata alla meta, ma sono in cammino. E se io posso farlo, potete farcela anche voi, qualunque sia la vostra lotta.

Voi come fate a trovare equilibrio tra movimento e alimentazione? Avete qualche trucco per non lasciarvi sopraffare dai pensieri negativi? Condividete, mi farebbe bene leggervi.
