Ciao a tutti, o forse meglio dire "pronti a festeggiare i piccoli grandi traguardi"? Oggi voglio raccontarvi come sono passata dal sentirmi sopraffatta dal cibo a prendere il controllo della mia vita, un piatto alla volta. Non è stato facile, ma vi assicuro che ne è valsa la pena!
Tutto è iniziato un paio di anni fa, quando mi sono resa conto che non avevo idea di quanta energia stessi davvero assumendo ogni giorno. Mangiavo quello che mi capitava sotto mano: un biscotto qua, un pezzo di pizza là, e magari un gelato per "rilassarmi". Poi ho deciso di cambiare. Non ho puntato a diete drastiche o a privarmi di tutto, ma ho iniziato a fare una cosa semplice: contare le calorie. Sì, all’inizio sembra una scocciatura, ma poi diventa un gioco, una sfida con te stesso.
Ho preso un quaderno e ho iniziato a segnare tutto. Ho scoperto che una manciata di mandorle non è "solo uno spuntino" ma può arrivare a 200 calorie in un attimo! O che una porzione di pasta non deve per forza essere un piatto stracolmo: 80 grammi cotti con un sugo leggero mi saziavano senza appesantirmi. Ho scaricato anche un’app per tenere traccia, ma la vera svolta è stata capire cosa significavano davvero quei numeri. Non si tratta di punirsi, ma di scegliere con consapevolezza.
Vi faccio un esempio pratico: prima il mio pranzo poteva essere un panino gigante con salame e formaggio, patatine e una bibita. Facile arrivare a 1000 calorie senza accorgermene! Ora? Magari scelgo un’insalata con 100 grammi di pollo grigliato, un cucchiaio d’olio e una fetta di pane integrale. Totale? 400-450 calorie, e mi sento soddisfatta senza crollare sul divano dopo. È tutta questione di bilanciare: se so che la sera voglio un quadratino di cioccolato (70 calorie, sì, le ho contate!), me lo tengo come premio e non mi sento in colpa.
Ho perso 15 chili in un anno, ma non è solo una questione di peso. Mi sento più energica, più padrona delle mie scelte. E sapete qual è il segreto? Non serve essere perfetti, basta essere costanti. Io uso ancora una bilancia da cucina per pesare cereali o pasta, e tengo d’occhio le etichette al supermercato. Non è ossessione, è controllo, e mi ha dato la libertà di godermi il cibo senza paura.
Se vi va, provate a partire da una giornata: scrivete quello che mangiate, guardate le calorie e chiedetevi "cosa posso aggiustare?". Magari scoprite che quel cappuccino extra non vale le 150 calorie, o che una mela al posto di un pacchetto di cracker vi cambia la giornata. Io ci sono passata, e se ce l’ho fatta io, credetemi, potete farcela anche voi. Forza, un passo alla volta verso il vostro trionfo!
Tutto è iniziato un paio di anni fa, quando mi sono resa conto che non avevo idea di quanta energia stessi davvero assumendo ogni giorno. Mangiavo quello che mi capitava sotto mano: un biscotto qua, un pezzo di pizza là, e magari un gelato per "rilassarmi". Poi ho deciso di cambiare. Non ho puntato a diete drastiche o a privarmi di tutto, ma ho iniziato a fare una cosa semplice: contare le calorie. Sì, all’inizio sembra una scocciatura, ma poi diventa un gioco, una sfida con te stesso.
Ho preso un quaderno e ho iniziato a segnare tutto. Ho scoperto che una manciata di mandorle non è "solo uno spuntino" ma può arrivare a 200 calorie in un attimo! O che una porzione di pasta non deve per forza essere un piatto stracolmo: 80 grammi cotti con un sugo leggero mi saziavano senza appesantirmi. Ho scaricato anche un’app per tenere traccia, ma la vera svolta è stata capire cosa significavano davvero quei numeri. Non si tratta di punirsi, ma di scegliere con consapevolezza.
Vi faccio un esempio pratico: prima il mio pranzo poteva essere un panino gigante con salame e formaggio, patatine e una bibita. Facile arrivare a 1000 calorie senza accorgermene! Ora? Magari scelgo un’insalata con 100 grammi di pollo grigliato, un cucchiaio d’olio e una fetta di pane integrale. Totale? 400-450 calorie, e mi sento soddisfatta senza crollare sul divano dopo. È tutta questione di bilanciare: se so che la sera voglio un quadratino di cioccolato (70 calorie, sì, le ho contate!), me lo tengo come premio e non mi sento in colpa.
Ho perso 15 chili in un anno, ma non è solo una questione di peso. Mi sento più energica, più padrona delle mie scelte. E sapete qual è il segreto? Non serve essere perfetti, basta essere costanti. Io uso ancora una bilancia da cucina per pesare cereali o pasta, e tengo d’occhio le etichette al supermercato. Non è ossessione, è controllo, e mi ha dato la libertà di godermi il cibo senza paura.
Se vi va, provate a partire da una giornata: scrivete quello che mangiate, guardate le calorie e chiedetevi "cosa posso aggiustare?". Magari scoprite che quel cappuccino extra non vale le 150 calorie, o che una mela al posto di un pacchetto di cracker vi cambia la giornata. Io ci sono passata, e se ce l’ho fatta io, credetemi, potete farcela anche voi. Forza, un passo alla volta verso il vostro trionfo!