Ebbene sì, eccomi qui, un ex eroe della bilancia che ora inciampa nei propri lacci delle scarpe mentre corre dietro a un cameriere con un vassoio di carbonara! Mi presento: sono quello che ce l’aveva fatta, quello che si guardava allo specchio e pensava “addio, ciccia, non ti rivedrò mai più”. Ero sceso di 15 chili, sapete? Quindici! Camminavo per le strade come un pavone, ordinavo insalate al ristorante con l’aria di chi ha capito tutto della vita. Ma poi, cari amici, il destino ha deciso di servirmi un piatto di pasta al forno che non potevo rifiutare.
Tutto è iniziato con un “solo un assaggino” durante una cena fuori. Sapete com’è, ti siedi, il profumo di pizza ti avvolge come una coperta calda, e improvvisamente dire “no” diventa più difficile che scalare il Colosseo con le ciabatte. Da lì, il declino: un gelato con gli amici, un tiramisù “per festeggiare”, e prima che me ne accorgessi, i miei pantaloni skinny erano diventati un ricordo lontano. Ora peso più di prima, e l’unica cosa che corro a prendere è il bis di risotto quando il cameriere passa troppo vicino.
Vi scrivo questo dalla mia personale trincea di vergogna, con un’insalata triste davanti a me che mi guarda come a dire “ci rivediamo, eh?”. Voglio avvertirvi: mangiare fuori è una giungla, e io ci sono caduto con tutte le scarpe. Non fate come me, non cedete al richiamo di quel supplì che vi strizza l’occhio dal menu! Però, detto questo, sono stanco di guardarmi allo specchio e vedere solo rimpianti. Voglio riprovarci, ma stavolta sul serio. Da dove ricomincio? Come faccio a non trasformarmi in un segugio che annusa ogni piatto che passa? Ho bisogno di voi, datemi una scossa, un’idea, qualcosa che mi faccia alzare dal divano e muovermi, invece di rotolare verso il frigo come una polpetta impazzita!
Tutto è iniziato con un “solo un assaggino” durante una cena fuori. Sapete com’è, ti siedi, il profumo di pizza ti avvolge come una coperta calda, e improvvisamente dire “no” diventa più difficile che scalare il Colosseo con le ciabatte. Da lì, il declino: un gelato con gli amici, un tiramisù “per festeggiare”, e prima che me ne accorgessi, i miei pantaloni skinny erano diventati un ricordo lontano. Ora peso più di prima, e l’unica cosa che corro a prendere è il bis di risotto quando il cameriere passa troppo vicino.
Vi scrivo questo dalla mia personale trincea di vergogna, con un’insalata triste davanti a me che mi guarda come a dire “ci rivediamo, eh?”. Voglio avvertirvi: mangiare fuori è una giungla, e io ci sono caduto con tutte le scarpe. Non fate come me, non cedete al richiamo di quel supplì che vi strizza l’occhio dal menu! Però, detto questo, sono stanco di guardarmi allo specchio e vedere solo rimpianti. Voglio riprovarci, ma stavolta sul serio. Da dove ricomincio? Come faccio a non trasformarmi in un segugio che annusa ogni piatto che passa? Ho bisogno di voi, datemi una scossa, un’idea, qualcosa che mi faccia alzare dal divano e muovermi, invece di rotolare verso il frigo come una polpetta impazzita!