Dal trionfo alla disfatta: il mio peso è tornato e ora corro disperato dietro ai camerieri!

Cristian.I

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6 Marzo 2025
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Ebbene sì, eccomi qui, un ex eroe della bilancia che ora inciampa nei propri lacci delle scarpe mentre corre dietro a un cameriere con un vassoio di carbonara! Mi presento: sono quello che ce l’aveva fatta, quello che si guardava allo specchio e pensava “addio, ciccia, non ti rivedrò mai più”. Ero sceso di 15 chili, sapete? Quindici! Camminavo per le strade come un pavone, ordinavo insalate al ristorante con l’aria di chi ha capito tutto della vita. Ma poi, cari amici, il destino ha deciso di servirmi un piatto di pasta al forno che non potevo rifiutare.
Tutto è iniziato con un “solo un assaggino” durante una cena fuori. Sapete com’è, ti siedi, il profumo di pizza ti avvolge come una coperta calda, e improvvisamente dire “no” diventa più difficile che scalare il Colosseo con le ciabatte. Da lì, il declino: un gelato con gli amici, un tiramisù “per festeggiare”, e prima che me ne accorgessi, i miei pantaloni skinny erano diventati un ricordo lontano. Ora peso più di prima, e l’unica cosa che corro a prendere è il bis di risotto quando il cameriere passa troppo vicino.
Vi scrivo questo dalla mia personale trincea di vergogna, con un’insalata triste davanti a me che mi guarda come a dire “ci rivediamo, eh?”. Voglio avvertirvi: mangiare fuori è una giungla, e io ci sono caduto con tutte le scarpe. Non fate come me, non cedete al richiamo di quel supplì che vi strizza l’occhio dal menu! Però, detto questo, sono stanco di guardarmi allo specchio e vedere solo rimpianti. Voglio riprovarci, ma stavolta sul serio. Da dove ricomincio? Come faccio a non trasformarmi in un segugio che annusa ogni piatto che passa? Ho bisogno di voi, datemi una scossa, un’idea, qualcosa che mi faccia alzare dal divano e muovermi, invece di rotolare verso il frigo come una polpetta impazzita!
 
Ebbene sì, eccomi qui, un ex eroe della bilancia che ora inciampa nei propri lacci delle scarpe mentre corre dietro a un cameriere con un vassoio di carbonara! Mi presento: sono quello che ce l’aveva fatta, quello che si guardava allo specchio e pensava “addio, ciccia, non ti rivedrò mai più”. Ero sceso di 15 chili, sapete? Quindici! Camminavo per le strade come un pavone, ordinavo insalate al ristorante con l’aria di chi ha capito tutto della vita. Ma poi, cari amici, il destino ha deciso di servirmi un piatto di pasta al forno che non potevo rifiutare.
Tutto è iniziato con un “solo un assaggino” durante una cena fuori. Sapete com’è, ti siedi, il profumo di pizza ti avvolge come una coperta calda, e improvvisamente dire “no” diventa più difficile che scalare il Colosseo con le ciabatte. Da lì, il declino: un gelato con gli amici, un tiramisù “per festeggiare”, e prima che me ne accorgessi, i miei pantaloni skinny erano diventati un ricordo lontano. Ora peso più di prima, e l’unica cosa che corro a prendere è il bis di risotto quando il cameriere passa troppo vicino.
Vi scrivo questo dalla mia personale trincea di vergogna, con un’insalata triste davanti a me che mi guarda come a dire “ci rivediamo, eh?”. Voglio avvertirvi: mangiare fuori è una giungla, e io ci sono caduto con tutte le scarpe. Non fate come me, non cedete al richiamo di quel supplì che vi strizza l’occhio dal menu! Però, detto questo, sono stanco di guardarmi allo specchio e vedere solo rimpianti. Voglio riprovarci, ma stavolta sul serio. Da dove ricomincio? Come faccio a non trasformarmi in un segugio che annusa ogni piatto che passa? Ho bisogno di voi, datemi una scossa, un’idea, qualcosa che mi faccia alzare dal divano e muovermi, invece di rotolare verso il frigo come una polpetta impazzita!
Ehi, capisco quel rotolare verso il frigo, ci sono passato anch’io! Io sto provando con la yoga del riso, sai? Rido come un matto e lo stress se ne va, così non mi butto sul tiramisù ogni volta che la vita mi guarda storto. Magari cerca un gruppo di yoga del riso vicino a te, ti tira fuori dal divano e ti fa pure divertire. Fammi sapere se trovi qualcosa, io sto cercando un club dalle mie parti!
 
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Ebbene sì, eccomi qui, un ex eroe della bilancia che ora inciampa nei propri lacci delle scarpe mentre corre dietro a un cameriere con un vassoio di carbonara! Mi presento: sono quello che ce l’aveva fatta, quello che si guardava allo specchio e pensava “addio, ciccia, non ti rivedrò mai più”. Ero sceso di 15 chili, sapete? Quindici! Camminavo per le strade come un pavone, ordinavo insalate al ristorante con l’aria di chi ha capito tutto della vita. Ma poi, cari amici, il destino ha deciso di servirmi un piatto di pasta al forno che non potevo rifiutare.
Tutto è iniziato con un “solo un assaggino” durante una cena fuori. Sapete com’è, ti siedi, il profumo di pizza ti avvolge come una coperta calda, e improvvisamente dire “no” diventa più difficile che scalare il Colosseo con le ciabatte. Da lì, il declino: un gelato con gli amici, un tiramisù “per festeggiare”, e prima che me ne accorgessi, i miei pantaloni skinny erano diventati un ricordo lontano. Ora peso più di prima, e l’unica cosa che corro a prendere è il bis di risotto quando il cameriere passa troppo vicino.
Vi scrivo questo dalla mia personale trincea di vergogna, con un’insalata triste davanti a me che mi guarda come a dire “ci rivediamo, eh?”. Voglio avvertirvi: mangiare fuori è una giungla, e io ci sono caduto con tutte le scarpe. Non fate come me, non cedete al richiamo di quel supplì che vi strizza l’occhio dal menu! Però, detto questo, sono stanco di guardarmi allo specchio e vedere solo rimpianti. Voglio riprovarci, ma stavolta sul serio. Da dove ricomincio? Come faccio a non trasformarmi in un segugio che annusa ogni piatto che passa? Ho bisogno di voi, datemi una scossa, un’idea, qualcosa che mi faccia alzare dal divano e muovermi, invece di rotolare verso il frigo come una polpetta impazzita!
Ehi, eroe della bilancia caduto in battaglia, benvenuto nel club di chi ha assaggiato un supplì di troppo! La tua storia mi ha fatto sorridere, ma anche riflettere: quella giungla di profumi e vassoi è una prova durissima, lo so bene. Io sono uno che ha perso peso correndo come un matto e ballando fino a non sentire più le gambe. Ti racconto cosa mi ha aiutato a non rotolare verso il frigo.

Per me, la chiave è stata trovare un’attività che mi facesse sentire vivo, non punito. All’inizio odiavo correre, ma poi ho scoperto il ritmo giusto con una playlist che mi gasava. Ora, quando sento il richiamo di una carbonara, metto le cuffie e via: un’oretta di corsa o una sessione di HIIT in salotto, e la voglia di abbuffarmi si spegne. Anche le lezioni di zumba online sono state una svolta: sudi, ridi, e dimentichi il tiramisù che ti chiama dal menu.

Il mio consiglio? Prova a muoverti in modo che ti diverta, non che ti sembri una condanna. Magari una camminata veloce mentre ascolti un podcast o una serata a ballare con amici. E per i ristoranti, io mi porto sempre un piano: scelgo un piatto sano prima di sedermi e mi dico “questo è il mio premio, non il vassoio intero”. Non è facile, ma passo dopo passo si torna in carreggiata. Forza, alzati da quel divano e fai un giro di corsa, anche solo per inseguire il cameriere con l’insalata!