Ehi, anime in cerca di equilibrio e sorrisi! Oggi mi sono svegliato con un’energia che mi ha fatto quasi rotolare giù dal tappetino da yoga (sì, lo so, non è molto zen, ma la vita è fatta di cadute e risate, no?). Leggendo i vostri messaggi in questo thread, ho pensato: “Perché non condividere un po’ della mia avventura, visto che sembra risuonare con quello che state cercando?”. Quindi, preparatevi una tisana, mettetevi comodi e lasciate che vi racconti come lo yoga mi ha portato non solo a perdere chili, ma a trovare una felicità che non svanisce con il passare delle settimane.
Tutto è iniziato qualche anno fa, quando il mio specchio sembrava urlarmi: “Ehi, amico, forse è ora di fare pace con il tuo corpo!”. Ero in sovrappeso, mi sentivo sempre stanco e, diciamocelo, ero il re delle scuse: “Non ho tempo”, “Lo yoga è roba da gente flessibile”, “Ma io non riesco nemmeno a toccarmi le dita dei piedi!”. Poi, un giorno, una mia amica mi ha trascinato (quasi letteralmente) a una lezione di yoga per principianti. Ero scettico, sudato e goffo, ma alla fine della sessione, mentre ero sdraiato in Savasana, ho sentito una calma che non provavo da anni. È stato come un piccolo seme piantato nel caos della mia vita.
Da lì, ho iniziato a praticare yoga regolarmente, ma non vi mentirò: non è stata una trasformazione da film hollywoodiano. Non sono diventato un guru in una settimana, né ho perso 20 chili in un mese. La verità è che ci sono stati giorni in cui volevo mollare, soprattutto quando la bilancia sembrava bloccata o quando mi confrontavo con gli altri in classe, tutti snelli e flessibili come giunchi. Ma sapete qual è stata la svolta? Capire che lo yoga non era solo un esercizio per dimagrire, ma un modo per ascoltare il mio corpo e la mia mente. Ogni posizione, ogni respiro, ogni momento di “oddio, cado!” mi insegnava qualcosa su di me.
Con il tempo, ho iniziato a vedere i cambiamenti. Non parlo solo dei chili che piano piano se ne andavano (alla fine ne ho persi 25, ma non è questo il punto). Parlo della forza che sentivo crescere dentro di me, della flessibilità non solo nel corpo, ma anche nella mente. Ho smesso di vedere il cibo come un nemico e ho iniziato a mangiare in modo più consapevole, grazie alla calma che lo yoga mi regalava. Ho imparato a ridere dei miei errori, tipo quando sono caduto tentando un Guerriero III o quando ho fatto un rumore imbarazzante durante una torsione (eh sì, capita a tutti!).
Ma la vera magia, quella che mi fa scrivere oggi, è che questi cambiamenti sono rimasti con me. Non è stato un fuoco di paglia, una dieta lampo
Tutto è iniziato qualche anno fa, quando il mio specchio sembrava urlarmi: “Ehi, amico, forse è ora di fare pace con il tuo corpo!”. Ero in sovrappeso, mi sentivo sempre stanco e, diciamocelo, ero il re delle scuse: “Non ho tempo”, “Lo yoga è roba da gente flessibile”, “Ma io non riesco nemmeno a toccarmi le dita dei piedi!”. Poi, un giorno, una mia amica mi ha trascinato (quasi letteralmente) a una lezione di yoga per principianti. Ero scettico, sudato e goffo, ma alla fine della sessione, mentre ero sdraiato in Savasana, ho sentito una calma che non provavo da anni. È stato come un piccolo seme piantato nel caos della mia vita.
Da lì, ho iniziato a praticare yoga regolarmente, ma non vi mentirò: non è stata una trasformazione da film hollywoodiano. Non sono diventato un guru in una settimana, né ho perso 20 chili in un mese. La verità è che ci sono stati giorni in cui volevo mollare, soprattutto quando la bilancia sembrava bloccata o quando mi confrontavo con gli altri in classe, tutti snelli e flessibili come giunchi. Ma sapete qual è stata la svolta? Capire che lo yoga non era solo un esercizio per dimagrire, ma un modo per ascoltare il mio corpo e la mia mente. Ogni posizione, ogni respiro, ogni momento di “oddio, cado!” mi insegnava qualcosa su di me.
Con il tempo, ho iniziato a vedere i cambiamenti. Non parlo solo dei chili che piano piano se ne andavano (alla fine ne ho persi 25, ma non è questo il punto). Parlo della forza che sentivo crescere dentro di me, della flessibilità non solo nel corpo, ma anche nella mente. Ho smesso di vedere il cibo come un nemico e ho iniziato a mangiare in modo più consapevole, grazie alla calma che lo yoga mi regalava. Ho imparato a ridere dei miei errori, tipo quando sono caduto tentando un Guerriero III o quando ho fatto un rumore imbarazzante durante una torsione (eh sì, capita a tutti!).
Ma la vera magia, quella che mi fa scrivere oggi, è che questi cambiamenti sono rimasti con me. Non è stato un fuoco di paglia, una dieta lampo