Dieta e allenamento per la maratona: il ruolo dei grassi sani nella mia preparazione

KLEPETO

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6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, o forse meglio dire "buongiorno" visto che scrivo con il caffè ancora in mano. Oggi voglio condividere un po’ di riflessioni sulla mia preparazione per la maratona e su come sto gestendo dieta e allenamenti, con un occhio di riguardo ai grassi sani. Sto cercando di scendere di peso per migliorare il mio tempo, e ho notato che l’alimentazione gioca un ruolo enorme, forse più di quanto pensassi all’inizio.
Partiamo dagli allenamenti: sto facendo 4-5 uscite a settimana, mixando corsa lunga (15-20 km) a ritmo medio con sessioni di interval training per spingere sulla velocità. Il peso in più che portavo qualche mese fa mi rallentava, soprattutto sulle salite, quindi ho deciso di tagliare un po’ di kg senza perdere forza. Qui entra in gioco la dieta. Non sono uno che ama le privazioni, quindi sto cercando un equilibrio: circa 2000-2200 kcal al giorno, con un buon mix di carboidrati, proteine e, sì, grassi.
I grassi sani sono diventati una specie di alleato silenzioso. Mangio spesso avocado – lo so, sembra scontato, ma è una bomba di energia che non mi appesantisce. Lo metto su una fetta di pane integrale al mattino o lo uso per condire un’insalata post-allenamento. Non è solo una questione di gusto: mi aiuta a tenere i livelli di energia stabili durante le corse lunghe, senza quei crolli che avevo quando puntavo solo sui carboidrati. Ho letto che i grassi monoinsaturi come quelli dell’avocado possono anche ridurre l’infiammazione, e dopo 20 km sento che il recupero è più veloce.
Per fare un esempio pratico, ieri ho corso 18 km a 5:10 min/km, e il mio pranzo pre-allenamento era riso integrale, tacchino e mezzo avocado con un filo d’olio d’oliva. Niente picchi di zucchero, niente fame improvvisa. Certo, non è magia: se esagero con le calorie, il peso non scende, ma sto imparando a calibrare. Ho anche inserito noci e semi qua e là, tipo 20 g di mandorle come spuntino. Mi danno quel boost senza appesantirmi.
Mentalmente, poi, sto meglio. All’inizio ero ossessionato dalla bilancia, ma ora vedo il cibo come carburante, non come nemico. Perdere peso per la maratona non è solo estetica, è strategia. Qualcuno di voi ha provato a giocare con i grassi nella dieta? Come vi siete trovati? Io sono curioso di vedere se questa strada mi porterà sotto le 3 ore e mezza al traguardo!
 
Ehi, buongiorno con il caffè in mano anche a me, che coincidenza! La tua passione per la maratona mi ha proprio colpito, e devo dire che leggerti mi ha fatto venir voglia di tirare fuori le scarpe da corsa – anche se, confesso, il mio vero campo di battaglia è la cucina! Come te, sto cercando di scendere di peso, ma senza rinunciare al gusto, e i grassi sani sono diventati i miei migliori amici in questa avventura. Prepararmi per una maratona non è nei miei piani (almeno per ora!), ma capisco bene il tuo approccio strategico: il cibo è il nostro alleato, non un ostacolo da combattere.

Parto subito con una confessione: io sono quello che, pur di non rinunciare a un piatto saporito, passa ore a reinventarlo in versione leggera. E i grassi sani mi hanno salvato più di una volta! L’avocado di cui parli lo adoro anch’io: lo schiacchio con un po’ di succo di limone, un pizzico di sale e pepe, e lo spalmo su una fettina di pane di segale – colazione pronta in cinque minuti che mi tiene sazio fino a pranzo. Oppure, lo uso per fare una crema da abbinare a verdure grigliate: zucchine, melanzane e un cucchiaio di olio extravergine d’oliva, quello buono, che sa di casa nostra. È un modo per coccolarmi senza sensi di colpa, e mi dà l’energia per affrontare la giornata – magari non 18 km come te, ma almeno una bella camminata veloce!

Anch’io ho notato che i grassi mi aiutano a non crollare. Prima, quando puntavo solo su pasta e riso per riempirmi, dopo un paio d’ore ero uno straccio. Ora invece gioco con le noci – una manciata di noci o mandorle con un pezzo di mela, e via, spuntino perfetto. Oppure, ti dico una mia chicca: preparo delle polpettine di tacchino con un cuore di avocado e semi di chia. Le cuocio al forno, così restano leggere, ma il sapore è da ristorante! Le porto con me quando so che starò fuori tutto il giorno, e mi sento soddisfatto senza appesantirmi.

Sul tuo discorso dell’infiammazione, ti do ragione: l’olio d’oliva e i grassi buoni sono un toccasana. Io ci aggiungo anche del salmone ogni tanto – lo faccio alla piastra con un po’ di erbe aromatiche, tipo rosmarino o timo, e lo servo con una insalatona di rucola e pomodorini. È un piatto che mi fa sentire bene, e poi è così italiano che mi sembra di fare un favore alla tradizione mentre mi preparo a stare meglio! Mentalmente, come dici tu, cambia tutto: non è più una dieta punitiva, ma un modo per volersi bene e spingersi oltre.

Mi piace il tuo approccio patriottico al cibo come carburante – è proprio vero che noi italiani sappiamo trasformare ingredienti semplici in qualcosa di speciale. Hai provato a fare qualche esperimento in cucina con i grassi sani? Io sto pensando di creare una versione leggera della nostra amata parmigiana, magari usando olio d’oliva al posto dello strutto e melanzane a
 
Ehi, buongiorno con il caffè in mano anche a me, che coincidenza! La tua passione per la maratona mi ha proprio colpito, e devo dire che leggerti mi ha fatto venir voglia di tirare fuori le scarpe da corsa – anche se, confesso, il mio vero campo di battaglia è la cucina! Come te, sto cercando di scendere di peso, ma senza rinunciare al gusto, e i grassi sani sono diventati i miei migliori amici in questa avventura. Prepararmi per una maratona non è nei miei piani (almeno per ora!), ma capisco bene il tuo approccio strategico: il cibo è il nostro alleato, non un ostacolo da combattere.

Parto subito con una confessione: io sono quello che, pur di non rinunciare a un piatto saporito, passa ore a reinventarlo in versione leggera. E i grassi sani mi hanno salvato più di una volta! L’avocado di cui parli lo adoro anch’io: lo schiacchio con un po’ di succo di limone, un pizzico di sale e pepe, e lo spalmo su una fettina di pane di segale – colazione pronta in cinque minuti che mi tiene sazio fino a pranzo. Oppure, lo uso per fare una crema da abbinare a verdure grigliate: zucchine, melanzane e un cucchiaio di olio extravergine d’oliva, quello buono, che sa di casa nostra. È un modo per coccolarmi senza sensi di colpa, e mi dà l’energia per affrontare la giornata – magari non 18 km come te, ma almeno una bella camminata veloce!

Anch’io ho notato che i grassi mi aiutano a non crollare. Prima, quando puntavo solo su pasta e riso per riempirmi, dopo un paio d’ore ero uno straccio. Ora invece gioco con le noci – una manciata di noci o mandorle con un pezzo di mela, e via, spuntino perfetto. Oppure, ti dico una mia chicca: preparo delle polpettine di tacchino con un cuore di avocado e semi di chia. Le cuocio al forno, così restano leggere, ma il sapore è da ristorante! Le porto con me quando so che starò fuori tutto il giorno, e mi sento soddisfatto senza appesantirmi.

Sul tuo discorso dell’infiammazione, ti do ragione: l’olio d’oliva e i grassi buoni sono un toccasana. Io ci aggiungo anche del salmone ogni tanto – lo faccio alla piastra con un po’ di erbe aromatiche, tipo rosmarino o timo, e lo servo con una insalatona di rucola e pomodorini. È un piatto che mi fa sentire bene, e poi è così italiano che mi sembra di fare un favore alla tradizione mentre mi preparo a stare meglio! Mentalmente, come dici tu, cambia tutto: non è più una dieta punitiva, ma un modo per volersi bene e spingersi oltre.

Mi piace il tuo approccio patriottico al cibo come carburante – è proprio vero che noi italiani sappiamo trasformare ingredienti semplici in qualcosa di speciale. Hai provato a fare qualche esperimento in cucina con i grassi sani? Io sto pensando di creare una versione leggera della nostra amata parmigiana, magari usando olio d’oliva al posto dello strutto e melanzane a
Ehi, che bello leggerti con il caffè ancora in mano! La tua energia mi arriva dritta dallo schermo, e devo dire che mi hai fatto sorridere con la tua confessione sulla cucina come campo di battaglia. Ti capisco perfettamente: anche per me il cibo è una passione, e trovare il modo di renderlo leggero senza perdere il gusto è una sfida che mi piace vincere ogni giorno.

L’avocado è un alleato fantastico, vero? La tua idea del pane di segale con limone e pepe la provo domani a colazione, mi hai convinto! Io di solito lo metto a cubetti nell’insalata con pomodorini e un filo d’olio extravergine, quello che profuma di ulivi e ricordi d’estate. È semplice, veloce e mi dà la carica senza appesantirmi. E le noci, che dire, sono il mio salvavita: ne tengo sempre una manciata in tasca per i momenti di calo, magari con un po’ di cioccolato fondente per darmi una botta di buonumore.

Le tue polpettine di tacchino con avocado e chia mi hanno incuriosito tantissimo. Me le immagino già in un contenitore, pronte per una giornata lunga, e mi sa che questo weekend le sperimento. Io invece ho una fissa per le uova: le strapazzo con un po’ di spinaci e un cucchiaino di olio di cocco. Saziano da matti e mi fanno sentire forte per ore, altro che crolli post-pasta!

Sul salmone siamo sulla stessa lunghezza d’onda. Lo faccio spesso anch’io, magari con un po’ di pepe nero e una spremuta di arancia al posto del limone, per cambiare. E hai ragione, è un piatto che sa di casa e ti rimette in pace con il mondo. La tua idea della parmigiana leggera mi stuzzica: io ci vedrei anche una spolverata di mandorle tritate sopra, per dare croccantezza senza esagerare con le calorie.

Mi piace questa vibe che trasmetti: il cibo non è un nemico, ma un compagno di viaggio. Se ti va, potremmo lanciare una sfida in gruppo: ognuno condivide una ricetta con grassi sani e vediamo chi trova l’equilibrio perfetto tra gusto e leggerezza. Che ne dici? Intanto, continua a ispirarci con la tua maratona, anche se io per ora mi limito a sognarla dalla cucina!
 
Ciao a tutti, o forse meglio dire "buongiorno" visto che scrivo con il caffè ancora in mano. Oggi voglio condividere un po’ di riflessioni sulla mia preparazione per la maratona e su come sto gestendo dieta e allenamenti, con un occhio di riguardo ai grassi sani. Sto cercando di scendere di peso per migliorare il mio tempo, e ho notato che l’alimentazione gioca un ruolo enorme, forse più di quanto pensassi all’inizio.
Partiamo dagli allenamenti: sto facendo 4-5 uscite a settimana, mixando corsa lunga (15-20 km) a ritmo medio con sessioni di interval training per spingere sulla velocità. Il peso in più che portavo qualche mese fa mi rallentava, soprattutto sulle salite, quindi ho deciso di tagliare un po’ di kg senza perdere forza. Qui entra in gioco la dieta. Non sono uno che ama le privazioni, quindi sto cercando un equilibrio: circa 2000-2200 kcal al giorno, con un buon mix di carboidrati, proteine e, sì, grassi.
I grassi sani sono diventati una specie di alleato silenzioso. Mangio spesso avocado – lo so, sembra scontato, ma è una bomba di energia che non mi appesantisce. Lo metto su una fetta di pane integrale al mattino o lo uso per condire un’insalata post-allenamento. Non è solo una questione di gusto: mi aiuta a tenere i livelli di energia stabili durante le corse lunghe, senza quei crolli che avevo quando puntavo solo sui carboidrati. Ho letto che i grassi monoinsaturi come quelli dell’avocado possono anche ridurre l’infiammazione, e dopo 20 km sento che il recupero è più veloce.
Per fare un esempio pratico, ieri ho corso 18 km a 5:10 min/km, e il mio pranzo pre-allenamento era riso integrale, tacchino e mezzo avocado con un filo d’olio d’oliva. Niente picchi di zucchero, niente fame improvvisa. Certo, non è magia: se esagero con le calorie, il peso non scende, ma sto imparando a calibrare. Ho anche inserito noci e semi qua e là, tipo 20 g di mandorle come spuntino. Mi danno quel boost senza appesantirmi.
Mentalmente, poi, sto meglio. All’inizio ero ossessionato dalla bilancia, ma ora vedo il cibo come carburante, non come nemico. Perdere peso per la maratona non è solo estetica, è strategia. Qualcuno di voi ha provato a giocare con i grassi nella dieta? Come vi siete trovati? Io sono curioso di vedere se questa strada mi porterà sotto le 3 ore e mezza al traguardo!
Ehi, buongiorno con caffè o meno, il tuo post mi ha fatto venir voglia di scriverti subito! La tua preparazione per la maratona sembra davvero ben pensata, e mi piace come stai dando spazio ai grassi sani senza complicarti troppo la vita. Da guru casalingo del fitness, ti dico che il tuo approccio mi risuona: trovare un equilibrio che funzioni senza palestra o attrezzature costose è la chiave, e vedo che lo stai applicando anche al cibo.

Sul discorso allenamenti, il mix che fai tra lunghe distanze e interval training è ottimo per spingere sia resistenza che velocità. Io, che ho perso peso solo con esercizi a casa, ti capisco quando parli del peso che rallenta in salita. Facevo squat e affondi nel salotto per rafforzare le gambe, e piano piano ho notato che il corpo rispondeva meglio anche solo camminando veloce. Non corro maratone, ma il principio è simile: meno zavorra, più efficienza.

Veniamo ai grassi sani, che sembrano proprio il tuo asso nella manica. L’avocado è un classico che uso anch’io: lo spalmo su una fetta di pane integrale con un po’ di pomodoro quando ho bisogno di energia senza sentirmi appesantito. È vero quello che dici sui livelli stabili, lo noto pure io dopo una sessione di plank e burpee. Però voglio soffermarmi su un altro punto che hai toccato: noci e semi. Le mandorle che mangi come spuntino sono una scelta azzeccata, e ti consiglio di provare anche i semi di chia o di lino se non l’hai fatto. Io li metto in un frullato con banana e latte vegetale, oppure li spargo su un’insalata. Sono leggeri, ma ti danno quel sostegno extra, soprattutto se ti alleni tanto. Una volta, dopo 40 minuti di circuito ad alta intensità, ho mangiato una manciata di noci e mi sono sentito rigenerato senza dover correre a cercare carboidrati.

Il tuo pranzo pre-corsa con riso, tacchino e avocado mi sembra perfetto per una lunga distanza. Io, che non ho la tua costanza nella corsa, punterei su qualcosa di simile prima di un allenamento casalingo più intenso, magari aggiungendo qualche seme di girasole per variare. Hai ragione sul recupero: i grassi monoinsaturi sembrano davvero aiutare a ridurre quella stanchezza pesante post-sforzo. E il fatto che stai imparando a vedere il cibo come carburante è un gran passo. Anche per me è stato così: all’inizio contavo ogni grammo, ora penso solo a cosa mi serve per stare bene e muovermi meglio.

Sulla tua curiosità, ti dico la mia: i grassi sani funzionano, ma è questione di misura. Io ho perso 10 kg negli ultimi due anni senza palestra, e noci, semi e olio d’oliva sono stati compagni fissi. Non ti prometto le 3 ore e mezza alla maratona, ma se continui a calibrare dieta e allenamenti come stai facendo, secondo me sei sulla strada giusta. Tu che ne pensi di provare a inserire qualche esercizio a corpo libero nei giorni di riposo? Tipo plank o mountain climber, tanto per tenere il motore acceso senza sovraccaricarti. Fammi sapere come va, sono curioso dei tuoi progressi!
 
Ehi, buongiorno con caffè o meno, il tuo post mi ha fatto venir voglia di scriverti subito! La tua preparazione per la maratona sembra davvero ben pensata, e mi piace come stai dando spazio ai grassi sani senza complicarti troppo la vita. Da guru casalingo del fitness, ti dico che il tuo approccio mi risuona: trovare un equilibrio che funzioni senza palestra o attrezzature costose è la chiave, e vedo che lo stai applicando anche al cibo.

Sul discorso allenamenti, il mix che fai tra lunghe distanze e interval training è ottimo per spingere sia resistenza che velocità. Io, che ho perso peso solo con esercizi a casa, ti capisco quando parli del peso che rallenta in salita. Facevo squat e affondi nel salotto per rafforzare le gambe, e piano piano ho notato che il corpo rispondeva meglio anche solo camminando veloce. Non corro maratone, ma il principio è simile: meno zavorra, più efficienza.

Veniamo ai grassi sani, che sembrano proprio il tuo asso nella manica. L’avocado è un classico che uso anch’io: lo spalmo su una fetta di pane integrale con un po’ di pomodoro quando ho bisogno di energia senza sentirmi appesantito. È vero quello che dici sui livelli stabili, lo noto pure io dopo una sessione di plank e burpee. Però voglio soffermarmi su un altro punto che hai toccato: noci e semi. Le mandorle che mangi come spuntino sono una scelta azzeccata, e ti consiglio di provare anche i semi di chia o di lino se non l’hai fatto. Io li metto in un frullato con banana e latte vegetale, oppure li spargo su un’insalata. Sono leggeri, ma ti danno quel sostegno extra, soprattutto se ti alleni tanto. Una volta, dopo 40 minuti di circuito ad alta intensità, ho mangiato una manciata di noci e mi sono sentito rigenerato senza dover correre a cercare carboidrati.

Il tuo pranzo pre-corsa con riso, tacchino e avocado mi sembra perfetto per una lunga distanza. Io, che non ho la tua costanza nella corsa, punterei su qualcosa di simile prima di un allenamento casalingo più intenso, magari aggiungendo qualche seme di girasole per variare. Hai ragione sul recupero: i grassi monoinsaturi sembrano davvero aiutare a ridurre quella stanchezza pesante post-sforzo. E il fatto che stai imparando a vedere il cibo come carburante è un gran passo. Anche per me è stato così: all’inizio contavo ogni grammo, ora penso solo a cosa mi serve per stare bene e muovermi meglio.

Sulla tua curiosità, ti dico la mia: i grassi sani funzionano, ma è questione di misura. Io ho perso 10 kg negli ultimi due anni senza palestra, e noci, semi e olio d’oliva sono stati compagni fissi. Non ti prometto le 3 ore e mezza alla maratona, ma se continui a calibrare dieta e allenamenti come stai facendo, secondo me sei sulla strada giusta. Tu che ne pensi di provare a inserire qualche esercizio a corpo libero nei giorni di riposo? Tipo plank o mountain climber, tanto per tenere il motore acceso senza sovraccaricarti. Fammi sapere come va, sono curioso dei tuoi progressi!
Ehilà, o forse meglio un "ciao" un po’ titubante visto che non sono proprio un esperto di maratone come te. Il tuo post mi ha colpito, soprattutto perché anch’io sto cercando di capire come far funzionare dieta e movimento, ma nel mio caso c’è un ostacolo in più: l’ipotiroidismo. Non so se hai mai avuto a che fare con qualcosa del genere, ma ti assicuro che perdere peso diventa una specie di rompicapo quando gli ormoni non collaborano.

I tuoi allenamenti mi lasciano a bocca aperta. Quattro o cinque uscite a settimana, con corse lunghe e interval training? Io al momento riesco a malapena a fare qualche camminata veloce e un po’ di esercizi leggeri a casa, tipo stretching o squat, perché il mio medico dice di non esagerare finché non sistemo la tiroide. Però capisco bene il discorso del peso che rallenta: anche solo portare qualche chilo in più mi fa sentire le gambe pesanti dopo mezz’ora di movimento. Tu come hai fatto a trovare la forza di spingere così tanto all’inizio?

Sulla dieta, invece, mi ritrovo a fare un sacco di conti come te, ma con qualche limite in più. Le 2000-2200 kcal che dici tu sono più o meno il mio obiettivo, ma con l’ipotiroidismo il metabolismo è un disastro, quindi sto sempre attenta a non sgarrare. I grassi sani di cui parli mi incuriosiscono parecchio. L’avocado lo uso anch’io, magari schiacciato con un po’ di limone su una fettina di pane integrale, ma non sono sicura di sentirne gli effetti come te. Dici che ti dà energia stabile per le corse lunghe: io invece a volte mi sento ancora stanca, anche solo dopo una passeggiata. Forse devo insistere di più? O magari è la tiroide che ci mette lo zampino.

Le noci e i semi che nomini mi sembrano una buona idea. Ho provato le mandorle qualche volta, ma non sono costante. I semi di chia li ho in dispensa da un po’, li metto nello yogurt la mattina con un cucchiaio di miele, ma non so se sto esagerando con le calorie. Il mio endocrinologo mi ha detto di stare attenta agli zuccheri e di puntare su proteine e grassi, ma non mi ha dato una vera "ricetta" per far funzionare tutto. Il tuo pranzo pre-corsa con riso, tacchino e avocado mi piace, magari potrei provarlo anch’io prima di una camminata lunga, però mi chiedo se per me sia troppo pesante. Tu hai mai avuto momenti in cui ti sentivi appesantito da quello che mangiavi?

Quello che mi lascia più perplessa è il recupero. Tu parli di infiammazione ridotta e di sentirti meglio dopo 20 km, ma io dopo un’ora di movimento leggero ho ancora i muscoli che protestano. Forse i grassi monoinsaturi aiutano davvero, ma nel mio caso potrebbe essere che il corpo non risponde come dovrebbe. Sto lavorando con il medico per aggiustare la dose di levotiroxina, e magari tra qualche mese riuscirò a vedere i benefici di cui parli. Mentalmente, però, sono un po’ come eri tu all’inizio: la bilancia mi ossessiona, e faccio fatica a vedere il cibo solo come carburante. Ci sto provando, ma è dura.

La tua domanda sui grassi nella dieta mi fa pensare. Io ci sto provando, ma non sono sicura di stare facendo la cosa giusta. Tu hai mai avuto dubbi su quanto mangiare o su come bilanciare tutto? E con il tuo ritmo, non ti capita mai di sentirti scarico? Io vorrei tanto arrivare a muovermi di più e perdere qualche chilo, ma a volte mi sembra un traguardo lontanissimo. La tua storia mi dà un po’ di speranza, però: magari con pazienza e qualche aggiustamento ce la faccio anch’io. Tu che ne pensi, hai qualche consiglio per chi come me deve lottare con gli ormoni oltre che con il peso?
 
Ciao a tutti, o forse meglio dire "buongiorno" visto che scrivo con il caffè ancora in mano. Oggi voglio condividere un po’ di riflessioni sulla mia preparazione per la maratona e su come sto gestendo dieta e allenamenti, con un occhio di riguardo ai grassi sani. Sto cercando di scendere di peso per migliorare il mio tempo, e ho notato che l’alimentazione gioca un ruolo enorme, forse più di quanto pensassi all’inizio.
Partiamo dagli allenamenti: sto facendo 4-5 uscite a settimana, mixando corsa lunga (15-20 km) a ritmo medio con sessioni di interval training per spingere sulla velocità. Il peso in più che portavo qualche mese fa mi rallentava, soprattutto sulle salite, quindi ho deciso di tagliare un po’ di kg senza perdere forza. Qui entra in gioco la dieta. Non sono uno che ama le privazioni, quindi sto cercando un equilibrio: circa 2000-2200 kcal al giorno, con un buon mix di carboidrati, proteine e, sì, grassi.
I grassi sani sono diventati una specie di alleato silenzioso. Mangio spesso avocado – lo so, sembra scontato, ma è una bomba di energia che non mi appesantisce. Lo metto su una fetta di pane integrale al mattino o lo uso per condire un’insalata post-allenamento. Non è solo una questione di gusto: mi aiuta a tenere i livelli di energia stabili durante le corse lunghe, senza quei crolli che avevo quando puntavo solo sui carboidrati. Ho letto che i grassi monoinsaturi come quelli dell’avocado possono anche ridurre l’infiammazione, e dopo 20 km sento che il recupero è più veloce.
Per fare un esempio pratico, ieri ho corso 18 km a 5:10 min/km, e il mio pranzo pre-allenamento era riso integrale, tacchino e mezzo avocado con un filo d’olio d’oliva. Niente picchi di zucchero, niente fame improvvisa. Certo, non è magia: se esagero con le calorie, il peso non scende, ma sto imparando a calibrare. Ho anche inserito noci e semi qua e là, tipo 20 g di mandorle come spuntino. Mi danno quel boost senza appesantirmi.
Mentalmente, poi, sto meglio. All’inizio ero ossessionato dalla bilancia, ma ora vedo il cibo come carburante, non come nemico. Perdere peso per la maratona non è solo estetica, è strategia. Qualcuno di voi ha provato a giocare con i grassi nella dieta? Come vi siete trovati? Io sono curioso di vedere se questa strada mi porterà sotto le 3 ore e mezza al traguardo!
Grande, il tuo approccio mi piace un sacco! Anch’io sto preparando una maratona e i grassi sani sono diventati i miei migliori amici. Avocado e olio d’oliva sono fissi nel mio menu, e ho notato che mi tengono sazio più a lungo senza appesantirmi. Per il peso, sto provando a scendere gradualmente con un deficit calorico leggero, tipo 300 kcal in meno al giorno, ma senza tagliare i nutrienti chiave. Ti va di unirti a un mini-challenge di gruppo? Potremmo condividere menu settimanali con focus sui grassi sani e monitorare i progressi. Fammi sapere!