Ciao a tutti, o forse no, non importa. Voglio raccontarvi come ho perso peso senza impazzire dietro a pesi o tapis roulant, né a casa né in palestra. Il digiuno intermittente 16/8 è stato la mia strada, e no, non serve pregare qualche dio per farlo funzionare – basta un po’ di disciplina e capire cosa si sta facendo.
Io mangiavo in una finestra di 8 ore, tipo dalle 12 alle 20, e per le altre 16 niente, solo acqua, tè o caffè amaro. All’inizio pensavo “impossibile, crollerò”, ma dopo qualche giorno il corpo si abitua. La fame non è un mostro, è solo un segnale che puoi ignorare se sai gestirlo. Ho perso 10 chili in 4 mesi, senza stressarmi a contare calorie o a sudare in una stanza piena di specchi.
Il trucco? Non esagerare con le aspettative. Non è magia, è fisiologia: mangi meno spesso, il corpo usa le riserve di grasso. Punto. Ma ci sono errori da evitare. Primo, non riempirti di schifezze nella finestra alimentare – se ti butti su pizza e gelato ogni giorno, non funziona. Io puntavo su proteine, verdure, roba che sazia. Secondo, non saltare la fase di adattamento: i primi giorni sei nervoso, magari hai mal di testa, ma passa. Terzo, non ossessionarti con la bilancia – il peso fluttua, è normale.
Per me il bello è stato liberarmi dal dover “allenarmi per forza”. A casa o in palestra, il problema è lo stesso: se ti stressi per muoverti, molli. Con il 16/8 ho tagliato il cibo in eccesso senza sentirmi in gabbia. Certo, se vuoi muscoli da bodybuilder, forse non è abbastanza, ma per dimagrire senza dannarti l’anima funziona. E no, non ho mai corso un chilometro né sollevato un bilanciere.
Adattarlo è semplice: trova la tua finestra. Se sei un tipo da colazione, spostala e salta la cena. Se vivi di notte, mangia tardi. L’importante è essere costante, non serve complicarsi la vita con regole assurde. Qualcuno mi chiede “ma non ti senti debole?”. No, dopo l’adattamento avevo più energia di prima, forse perché non ero sempre pieno come un sacco.
Insomma, il digiuno intermittente non è la soluzione a tutto, ma è un modo per perdere peso senza trasformarti in uno schiavo dello sport o della cucina. Se lo provate, dategli tempo e non fate i furbi. Funziona, ma non è un miracolo – i miracoli non esistono, no?
Io mangiavo in una finestra di 8 ore, tipo dalle 12 alle 20, e per le altre 16 niente, solo acqua, tè o caffè amaro. All’inizio pensavo “impossibile, crollerò”, ma dopo qualche giorno il corpo si abitua. La fame non è un mostro, è solo un segnale che puoi ignorare se sai gestirlo. Ho perso 10 chili in 4 mesi, senza stressarmi a contare calorie o a sudare in una stanza piena di specchi.
Il trucco? Non esagerare con le aspettative. Non è magia, è fisiologia: mangi meno spesso, il corpo usa le riserve di grasso. Punto. Ma ci sono errori da evitare. Primo, non riempirti di schifezze nella finestra alimentare – se ti butti su pizza e gelato ogni giorno, non funziona. Io puntavo su proteine, verdure, roba che sazia. Secondo, non saltare la fase di adattamento: i primi giorni sei nervoso, magari hai mal di testa, ma passa. Terzo, non ossessionarti con la bilancia – il peso fluttua, è normale.
Per me il bello è stato liberarmi dal dover “allenarmi per forza”. A casa o in palestra, il problema è lo stesso: se ti stressi per muoverti, molli. Con il 16/8 ho tagliato il cibo in eccesso senza sentirmi in gabbia. Certo, se vuoi muscoli da bodybuilder, forse non è abbastanza, ma per dimagrire senza dannarti l’anima funziona. E no, non ho mai corso un chilometro né sollevato un bilanciere.
Adattarlo è semplice: trova la tua finestra. Se sei un tipo da colazione, spostala e salta la cena. Se vivi di notte, mangia tardi. L’importante è essere costante, non serve complicarsi la vita con regole assurde. Qualcuno mi chiede “ma non ti senti debole?”. No, dopo l’adattamento avevo più energia di prima, forse perché non ero sempre pieno come un sacco.
Insomma, il digiuno intermittente non è la soluzione a tutto, ma è un modo per perdere peso senza trasformarti in uno schiavo dello sport o della cucina. Se lo provate, dategli tempo e non fate i furbi. Funziona, ma non è un miracolo – i miracoli non esistono, no?