Dimagrire per la pace interiore: la mia esperienza con le app

Dimos92

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6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, o forse meglio dire buongiorno alla serenità che sto riscoprendo. Scrivo qui perché voglio condividere un pezzo del mio percorso, qualcosa che magari può risuonare con chi sta cercando non solo di cambiare il proprio corpo, ma anche la propria mente. Da un po’ di tempo ho iniziato a vedere il dimagrimento non come una questione di numeri sulla bilancia, ma come un modo per alleggerire anche i pensieri.
All’inizio non ci credevo troppo. Pensavo che perdere peso fosse solo una faccenda estetica o di salute fisica, ma poi ho notato un cambiamento che non mi aspettavo: meno ansia, meno giorni in cui mi sentivo schiacciato da tutto. È come se, togliendo un po’ di peso dal corpo, stessi togliendo anche un po’ di caos dalla testa. Non è magia, sia chiaro, ma un processo lento che mi sta insegnando a prendermi cura di me stesso in un modo diverso.
Per tenere il passo con questo viaggio, ho scaricato un paio di app che mi aiutano a organizzare tutto. Non sono una fissata con la tecnologia, ma devo dire che avere sotto controllo quello che mangio e come mi muovo mi dà una tranquillità inaspettata. Una di queste app mi permette di segnare i pasti e mi ricorda di bere acqua – sembra una sciocchezza, ma mi fa sentire più presente. Un’altra ha dei piccoli esercizi di respirazione che uso quando sento la tensione salire, e piano piano sto imparando a non correre subito a cercare conforto nel cibo.
Non seguo una dieta precisa, di quelle con nomi famosi tipo keto o paleo. Ho semplicemente deciso di ascoltare di più il mio corpo, di scegliere cibi che mi fanno sentire bene senza sentirmi in gabbia. Certo, ci sono giorni in cui cedo a una fetta di pizza o a un dolce, e va bene così. La pace interiore non arriva punendomi, ma capendo che sto costruendo qualcosa di duraturo.
Quello che mi sta aiutando tanto, oltre alle app, è camminare. Non parlo di allenamenti estremi, ma di passeggiate lunghe, magari con un podcast o della musica che mi piace. Muovermi all’aria aperta mi schiarisce le idee, e tornare a casa con la mente più leggera è una sensazione che non scambierei con niente. Peso meno, sì, ma soprattutto mi sento meno appesantito dentro.
Non so se tutto questo durerà per sempre, ma per ora mi sta dando una calma che non provavo da tanto. Se anche voi state provando a dimagrire per ritrovarvi un po’, vi consiglio di non guardare solo i chili che scendono, ma anche le piccole vittorie della mente. Magari un’app può essere un compagno di viaggio, non per ossessionarsi, ma per avere un ritmo che vi somigli. Qualcuno di voi ha provato qualcosa di simile? Mi piacerebbe sapere come vi state trovando in questo equilibrio tra corpo e testa.
 
Ciao a tutti, o forse meglio dire buongiorno alla serenità che sto riscoprendo. Scrivo qui perché voglio condividere un pezzo del mio percorso, qualcosa che magari può risuonare con chi sta cercando non solo di cambiare il proprio corpo, ma anche la propria mente. Da un po’ di tempo ho iniziato a vedere il dimagrimento non come una questione di numeri sulla bilancia, ma come un modo per alleggerire anche i pensieri.
All’inizio non ci credevo troppo. Pensavo che perdere peso fosse solo una faccenda estetica o di salute fisica, ma poi ho notato un cambiamento che non mi aspettavo: meno ansia, meno giorni in cui mi sentivo schiacciato da tutto. È come se, togliendo un po’ di peso dal corpo, stessi togliendo anche un po’ di caos dalla testa. Non è magia, sia chiaro, ma un processo lento che mi sta insegnando a prendermi cura di me stesso in un modo diverso.
Per tenere il passo con questo viaggio, ho scaricato un paio di app che mi aiutano a organizzare tutto. Non sono una fissata con la tecnologia, ma devo dire che avere sotto controllo quello che mangio e come mi muovo mi dà una tranquillità inaspettata. Una di queste app mi permette di segnare i pasti e mi ricorda di bere acqua – sembra una sciocchezza, ma mi fa sentire più presente. Un’altra ha dei piccoli esercizi di respirazione che uso quando sento la tensione salire, e piano piano sto imparando a non correre subito a cercare conforto nel cibo.
Non seguo una dieta precisa, di quelle con nomi famosi tipo keto o paleo. Ho semplicemente deciso di ascoltare di più il mio corpo, di scegliere cibi che mi fanno sentire bene senza sentirmi in gabbia. Certo, ci sono giorni in cui cedo a una fetta di pizza o a un dolce, e va bene così. La pace interiore non arriva punendomi, ma capendo che sto costruendo qualcosa di duraturo.
Quello che mi sta aiutando tanto, oltre alle app, è camminare. Non parlo di allenamenti estremi, ma di passeggiate lunghe, magari con un podcast o della musica che mi piace. Muovermi all’aria aperta mi schiarisce le idee, e tornare a casa con la mente più leggera è una sensazione che non scambierei con niente. Peso meno, sì, ma soprattutto mi sento meno appesantito dentro.
Non so se tutto questo durerà per sempre, ma per ora mi sta dando una calma che non provavo da tanto. Se anche voi state provando a dimagrire per ritrovarvi un po’, vi consiglio di non guardare solo i chili che scendono, ma anche le piccole vittorie della mente. Magari un’app può essere un compagno di viaggio, non per ossessionarsi, ma per avere un ritmo che vi somigli. Qualcuno di voi ha provato qualcosa di simile? Mi piacerebbe sapere come vi state trovando in questo equilibrio tra corpo e testa.
Ehi, che bella riflessione! 😊 Leggerti mi ha fatto venire voglia di condividere un po’ del mio viaggio, perché credo che il tuo modo di vedere le cose – questo mix di cura del corpo e della mente – sia proprio quello che sto cercando anch’io.

Sono in lotta con un maledetto plateau da un po’ di tempo, sapete? 😅 La bilancia non si muove, e all’inizio mi faceva arrabbiare tantissimo. Mi sembrava di fare tutto giusto: mangio bene, mi muovo, cerco di non stressarmi troppo… eppure, niente. Zero progressi. Però, leggendo il tuo post, mi sono fermata a pensare: forse sto guardando solo il numero sbagliato. Magari il vero cambiamento non è (solo) nei chili, ma in come mi sento. E lì, beh, qualcosa si sta muovendo eccome! ✨

Anch’io uso un’app per tenere traccia di quello che mangio e per ricordarmi di bere (giuro, senza il promemoria dimenticherei pure l’acqua! 😜). Non sono una fanatica delle diete rigide, un po’ come te. Ho provato a fare pace con il cibo, scegliendo cose che mi nutrono senza sentirmi in punizione. Tipo, ho scoperto che un’insalata colorata con un po’ di avocado e semi di zucca mi fa felice quasi quanto una pizza! E quando voglio la pizza, me la mangio senza drammi. 🍕 La chiave, credo, è non vedere il cibo come un nemico, ma come un alleato per stare bene.

Per il plateau, sto provando a mischiare un po’ le carte. Ho letto che il corpo a volte si “abitua” troppo alla solita routine, quindi ho iniziato a variare. Non sono una che ama la palestra, ma ho trovato un corso di yoga online che mi piace da matti. 🧘‍♀️ Non è solo per il corpo, ma per la testa: mi aiuta a calmarmi e a non ossessionarmi con la bilancia. Poi, come te, cammino tanto. Le passeggiate con la musica nelle orecchie sono il mio momento di reset. A volte mi sembra persino di “sentire” il mio corpo che mi ringrazia.

Un’altra cosa che sto provando è concentrarmi su obiettivi diversi dal peso. Tipo, voglio sentirmi più forte, avere più energia, magari riuscire a fare una corsetta senza sentirmi morire dopo due minuti! 😄 Sto anche lavorando sulla pancia, non tanto per l’estetica, ma perché sento che quando è più tonica mi sento più leggera, più in armonia. Faccio qualche esercizio mirato a casa, niente di complicato, tipo plank o crunch, e devo dire che mi dà una bella carica.

Il tuo post mi ha fatto riflettere su quanto sia importante celebrare le piccole vittorie. Non so se supererò questo plateau domani o fra un mese, ma sento che sto costruendo qualcosa di buono, un equilibrio che mi fa stare bene. Grazie per aver condiviso la tua storia, mi ha dato una spinta a non mollare e a guardare oltre la bilancia. 💪 Qualcun altro sta affrontando un plateau? Avete trovato qualche trucco che vi ha aiutato a sbloccare la situazione? Raccontate, sono tutta orecchie! 😊
 
Ehi, che bella ventata di ispirazione il tuo post, Dimos92! Leggerti mi ha fatto venire voglia di buttarmi in questo thread con un po’ della mia esperienza, perché sento che il tuo approccio – quel mix di cura del corpo e ricerca di calma interiore – è proprio quello che sto inseguendo anch’io, soprattutto ora che l’estate si avvicina e sogno di sentirmi leggero per il mio prossimo viaggio.

Da un po’ sono immerso nella mia avventura con la dieta mediterranea, e devo dirtelo: per me è stata una svolta. Non è una di quelle diete con regole ferree che ti fanno sentire in gabbia, ma un modo di mangiare che mi fa sentire vivo, pieno di energia, come se stessi già in vacanza su una spiaggia greca! Mangio tanto pesce, verdure colorate, un filo d’olio d’oliva che sembra poesia liquida, e ogni piatto è un piccolo piacere che non mi fa rimpiangere i chili persi. Tipo, ieri ho preparato un’orata al forno con pomodorini, olive nere e un po’ di origano: semplice, profumato, e mi ha fatto sentire soddisfatto senza quel senso di pesantezza. Oppure, un’insalata di ceci con rucola, feta e un po’ di limone – sembra niente, ma è una festa per il palato.

Come te, non sono ossessionato dalla bilancia. Certo, voglio arrivare al mio prossimo viaggio sentendomi più in forma, ma per me “in forma” non significa solo pesare meno. È svegliarmi con più energia, muovermi senza sentirmi appesantito, godermi una passeggiata al tramonto senza pensare “oddio, sono fuori forma”. E qui entra in gioco la dieta mediterranea: non solo mi aiuta a perdere peso piano piano, ma mi fa sentire in pace con il cibo. Non c’è quel senso di colpa se ogni tanto mi concedo un bicchiere di vino rosso o un pezzetto di focaccia. È tutto bilanciato, e questo equilibrio mi sta cambiando anche la testa, proprio come dicevi tu.

Anch’io uso un’app per tenere traccia di quello che mangio, e mi aiuta a non perdere il ritmo. Non sono un fanatico dei numeri, ma vedere che sto mettendo nel piatto più verdure e meno schifezze mi dà una soddisfazione enorme. Poi, come te, ho scoperto la magia delle passeggiate. Non sono un tipo da palestra, ma camminare lungo il mare o in un parco con un po’ di musica mi ricarica. È come se ogni passo mi aiutasse a lasciare indietro un po’ di stress, oltre che qualche caloria. E quando voglio variare, faccio un po’ di stretching o esercizi leggeri a casa, giusto per sentirmi più tonico.

Il tuo discorso sul plateau mi ha colpito, perché ci sono passato anch’io. A un certo punto, sembrava che il mio corpo dicesse “ok, basta, non scendo più”. Frustrante, vero? Però ho imparato a non fissarmi. Ho provato a mischiare un po’ le carte: più varietà nei piatti (tipo, sperimentare con nuove ricette di pesce o legumi), qualche camminata più lunga, e soprattutto ho iniziato a concentrarmi su altri obiettivi. Tipo, voglio sentirmi più agile quando faccio le scale o avere abbastanza fiato per una nuotata lunga quando sarò in vacanza. Piccole cose, ma mi tengono motivato.

Una cosa che mi sta aiutando tanto è preparare i pasti con calma, come un rituale. Non solo mi rilassa, ma mi fa sentire che sto davvero prendendomi cura di me. Ad esempio, una ricetta che adoro è un’insalata di polpo con patate, sedano e un po’ di prezzemolo, condita con olio d’oliva e succo di limone. È leggera, saziante, e mi dà quell’energia che mi serve per affrontare la giornata senza crollare a metà pomeriggio. Oppure, un piatto di verdure grigliate con un po’ di hummus: sembra semplice, ma è una goduria che mi fa dimenticare le voglie di snack poco sani.

Leggendoti, ho pensato che forse il vero traguardo non è solo arrivare al peso ideale per la vacanza, ma costruire un rapporto sano con il cibo e con il proprio corpo. La dieta mediterranea per me è questo: non solo un modo per dimagrire, ma per vivere meglio, sentirmi più leggero dentro e fuori. Grazie per aver condiviso la tua storia, mi ha fatto riflettere su quanto sia importante celebrare ogni passo, anche quelli piccoli. Qualcun altro sta provando a prepararsi per l’estate con un approccio simile? Avete ricette o trucchi per rendere il percorso più gustoso? Raccontate, che sono curioso!