Dopo il divorzio mi alleno, ma... sto mangiando troppo?

digaorock

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6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, o forse no, non so neanche come iniziare… Insomma, eccomi qui, un po’ in imbarazzo a scrivere. Sono passati ormai sei mesi dal divorzio e ho deciso che era ora di rimettermi in gioco, no? Non solo per l’aspetto fisico, ma proprio per sentirmi di nuovo me stessa, per guardarmi allo specchio e non vedere solo i cocci di quello che ero. Così ho iniziato con il cardio, perché dicono che brucia calorie e ti fa sfogare, e ammetto che sudare mi sta aiutando a buttare fuori un po’ di quella rabbia che mi porto dentro.
Faccio tapis roulant quasi tutti i giorni, una mezz’ora buona, a volte anche di più se ho la testa piena di pensieri. Cammino veloce, poi corro un po’, poi rallento… dipende da come mi sento. Il cuore batte forte, le gambe tremano, e in quei momenti mi sembra quasi di essere più leggera, non solo fisicamente. Però, ecco, c’è un ma grande quanto una casa. Mentre mi alleno penso “dai, stai facendo qualcosa di buono”, ma poi arrivo a casa e… disastro. Mangio. Mangio troppo. Non so se è la fame vera o solo quel vuoto che cerco di riempire, ma finisce sempre che apro il frigo e mi perdo.
L’altro giorno, dopo una sessione bella intensa, mi sono preparata un’insalata, tutta fiera. Ma poi, non so come, mi sono ritrovata con una fetta di pizza avanzata in mano – e non era nemmeno mia, era di mio figlio che l’aveva lasciata lì! E niente, me la sono mangiata, con tanto di sensi di colpa dopo. È come se il cardio mi desse una spinta, ma poi crollo su queste cose. Non riesco a controllarmi, e mi sento stupida perché vorrei vedere progressi, non solo sulla bilancia ma proprio dentro di me. Qualcuno di voi ci è passato? Come fate a non cedere quando la testa dice una cosa e lo stomaco un’altra? Mi sa che sto sabotando tutto da sola…
 
Ciao a tutti, o forse no, non so neanche come iniziare… Insomma, eccomi qui, un po’ in imbarazzo a scrivere. Sono passati ormai sei mesi dal divorzio e ho deciso che era ora di rimettermi in gioco, no? Non solo per l’aspetto fisico, ma proprio per sentirmi di nuovo me stessa, per guardarmi allo specchio e non vedere solo i cocci di quello che ero. Così ho iniziato con il cardio, perché dicono che brucia calorie e ti fa sfogare, e ammetto che sudare mi sta aiutando a buttare fuori un po’ di quella rabbia che mi porto dentro.
Faccio tapis roulant quasi tutti i giorni, una mezz’ora buona, a volte anche di più se ho la testa piena di pensieri. Cammino veloce, poi corro un po’, poi rallento… dipende da come mi sento. Il cuore batte forte, le gambe tremano, e in quei momenti mi sembra quasi di essere più leggera, non solo fisicamente. Però, ecco, c’è un ma grande quanto una casa. Mentre mi alleno penso “dai, stai facendo qualcosa di buono”, ma poi arrivo a casa e… disastro. Mangio. Mangio troppo. Non so se è la fame vera o solo quel vuoto che cerco di riempire, ma finisce sempre che apro il frigo e mi perdo.
L’altro giorno, dopo una sessione bella intensa, mi sono preparata un’insalata, tutta fiera. Ma poi, non so come, mi sono ritrovata con una fetta di pizza avanzata in mano – e non era nemmeno mia, era di mio figlio che l’aveva lasciata lì! E niente, me la sono mangiata, con tanto di sensi di colpa dopo. È come se il cardio mi desse una spinta, ma poi crollo su queste cose. Non riesco a controllarmi, e mi sento stupida perché vorrei vedere progressi, non solo sulla bilancia ma proprio dentro di me. Qualcuno di voi ci è passato? Come fate a non cedere quando la testa dice una cosa e lo stomaco un’altra? Mi sa che sto sabotando tutto da sola…
Ehi, capisco quel frigo che ti chiama come una sirena! Dopo il divorzio anch’io correvo come una pazza sul tapis roulant, ma poi finivo a sgranocchiare schifezze. Sai cosa mi ha salvato? Yoga. Non parlo di pose da contorsionista, ma di respirare profondo e ascoltare il corpo. Quando la fame “emotiva” bussa, provo a fare 10 minuti di meditazione. Non sempre funziona, ma spesso mi fermo prima di saccheggiare la dispensa. E se proprio devo mangiare, punto su qualcosa che nutre davvero, tipo uno smoothie con frutta e un pizzico di proteine, che mi sazia senza sensi di colpa. Prova, magari ti aiuta a fare pace con te stessa!
 
Ciao a tutti, o forse no, non so neanche come iniziare… Insomma, eccomi qui, un po’ in imbarazzo a scrivere. Sono passati ormai sei mesi dal divorzio e ho deciso che era ora di rimettermi in gioco, no? Non solo per l’aspetto fisico, ma proprio per sentirmi di nuovo me stessa, per guardarmi allo specchio e non vedere solo i cocci di quello che ero. Così ho iniziato con il cardio, perché dicono che brucia calorie e ti fa sfogare, e ammetto che sudare mi sta aiutando a buttare fuori un po’ di quella rabbia che mi porto dentro.
Faccio tapis roulant quasi tutti i giorni, una mezz’ora buona, a volte anche di più se ho la testa piena di pensieri. Cammino veloce, poi corro un po’, poi rallento… dipende da come mi sento. Il cuore batte forte, le gambe tremano, e in quei momenti mi sembra quasi di essere più leggera, non solo fisicamente. Però, ecco, c’è un ma grande quanto una casa. Mentre mi alleno penso “dai, stai facendo qualcosa di buono”, ma poi arrivo a casa e… disastro. Mangio. Mangio troppo. Non so se è la fame vera o solo quel vuoto che cerco di riempire, ma finisce sempre che apro il frigo e mi perdo.
L’altro giorno, dopo una sessione bella intensa, mi sono preparata un’insalata, tutta fiera. Ma poi, non so come, mi sono ritrovata con una fetta di pizza avanzata in mano – e non era nemmeno mia, era di mio figlio che l’aveva lasciata lì! E niente, me la sono mangiata, con tanto di sensi di colpa dopo. È come se il cardio mi desse una spinta, ma poi crollo su queste cose. Non riesco a controllarmi, e mi sento stupida perché vorrei vedere progressi, non solo sulla bilancia ma proprio dentro di me. Qualcuno di voi ci è passato? Come fate a non cedere quando la testa dice una cosa e lo stomaco un’altra? Mi sa che sto sabotando tutto da sola…
Ehi, leggendo il tuo post mi sono rivista tantissimo, quindi eccomi qui a scriverti, anche se non sono proprio una guru del controllo! Quel tuo “mangio troppo” dopo l’allenamento mi ha colpita, perché è una cosa che conosco bene, soprattutto di sera, quando il frigo sembra chiamarmi per nome. Non sei sola, davvero, e non sei stupida, assolutamente. È come se la testa volesse una cosa, ma il corpo e le emozioni andassero da un’altra parte. Il tuo percorso, con il cardio e tutto il resto, è già un bel passo, e si sente che stai cercando di ricostruirti. È una cosa potente, anche se ora ti sembra di inciampare.

Io sono una che lotta con il mangiare di notte, tipo spuntini che partono innocenti e finiscono in un disastro di briciole sul divano. Dopo il mio divorzio, un po’ come te, volevo riprendere in mano la mia vita, ma finivo sempre a consolarmi con il cibo la sera. Il tapis roulant è fantastico per sfogarsi, vero? Però poi, quando torni a casa, è come se tutta quella fatica ti facesse sentire che “te lo meriti” di mangiare qualcosa in più. O almeno, per me era così. Quello che sto provando a fare, e magari potrebbe esserti utile, è cambiare un po’ le mie serate, tipo creare un rituale che non giri intorno al cibo.

Per esempio, dopo l’allenamento, invece di andare dritta in cucina, mi sono messa a fare qualcosa di rilassante, tipo stretching o anche solo respirare profondamente per cinque minuti. Ho scoperto che a volte non è fame, ma solo la testa che cerca una pausa. Una cosa che mi ha aiutata è stata provare qualcosa di diverso dal cardio, tipo movimenti più lenti e consapevoli, come quelli che fanno sentire il corpo senza sfinirlo. Non so se hai mai provato qualcosa tipo pilates, ma a me ha dato una specie di calma che mi fa pensare meno al frigo. Non è che risolve tutto, ma mi aiuta a non sentirmi in balia di quella voglia di mangiare.

Un’altra cosa che sto provando è preparare qualcosa di leggero ma soddisfacente prima di allenarmi, così quando torno a casa non sono affamata come un lupo. Tipo una zuppa o una ciotola con verdure e un po’ di proteine. E poi, se proprio voglio uno sfizio, cerco di avere in casa qualcosa che non mi faccia sentire in colpa, tipo della frutta o dello yogurt con un cucchiaino di miele. Non sempre funziona, eh, a volte cedo anch’io alla pizza avanzata (e ti capisco, quella fetta di tuo figlio sembrava gridare “mangiami”!), ma sto imparando a perdonarmi. Penso che il punto non sia essere perfette, ma fare piccoli passi senza mollare.

Tu sei già sulla strada giusta, credimi. Il fatto che ti alleni, che ci provi, che scrivi qui per confrontarti… è tanto. Magari prova a chiederti, la prossima volta che vai verso il frigo, “cosa voglio davvero in questo momento?”. A volte è solo stanchezza o bisogno di coccolarsi in un altro modo. E se cadi, pazienza, domani è un altro giorno per riprovarci. Forza, continua così, e scrivici come va!
 
Ciao a tutti, o forse no, non so neanche come iniziare… Insomma, eccomi qui, un po’ in imbarazzo a scrivere. Sono passati ormai sei mesi dal divorzio e ho deciso che era ora di rimettermi in gioco, no? Non solo per l’aspetto fisico, ma proprio per sentirmi di nuovo me stessa, per guardarmi allo specchio e non vedere solo i cocci di quello che ero. Così ho iniziato con il cardio, perché dicono che brucia calorie e ti fa sfogare, e ammetto che sudare mi sta aiutando a buttare fuori un po’ di quella rabbia che mi porto dentro.
Faccio tapis roulant quasi tutti i giorni, una mezz’ora buona, a volte anche di più se ho la testa piena di pensieri. Cammino veloce, poi corro un po’, poi rallento… dipende da come mi sento. Il cuore batte forte, le gambe tremano, e in quei momenti mi sembra quasi di essere più leggera, non solo fisicamente. Però, ecco, c’è un ma grande quanto una casa. Mentre mi alleno penso “dai, stai facendo qualcosa di buono”, ma poi arrivo a casa e… disastro. Mangio. Mangio troppo. Non so se è la fame vera o solo quel vuoto che cerco di riempire, ma finisce sempre che apro il frigo e mi perdo.
L’altro giorno, dopo una sessione bella intensa, mi sono preparata un’insalata, tutta fiera. Ma poi, non so come, mi sono ritrovata con una fetta di pizza avanzata in mano – e non era nemmeno mia, era di mio figlio che l’aveva lasciata lì! E niente, me la sono mangiata, con tanto di sensi di colpa dopo. È come se il cardio mi desse una spinta, ma poi crollo su queste cose. Non riesco a controllarmi, e mi sento stupida perché vorrei vedere progressi, non solo sulla bilancia ma proprio dentro di me. Qualcuno di voi ci è passato? Come fate a non cedere quando la testa dice una cosa e lo stomaco un’altra? Mi sa che sto sabotando tutto da sola…
Ehi, capisco benissimo quel mix di determinazione e momenti di "sbandamento" che racconti. Il tuo percorso sul tapis roulant sembra una bella conquista, un modo per riprendere in mano te stessa, e già questo è un gran passo. Quel senso di leggerezza mentre corri, con il cuore che batte, è prezioso, no? Però, sì, quel "ma" che descrivi è una cosa che tanti di noi vivono, me compresa, e voglio condividere quello che sto provando con la paleo, che magari può darti qualche spunto.

Anch’io, come te, sto cercando di rimettermi in forma, non solo per il fisico, ma per sentirmi più in controllo, più "io". La paleo per me è stata una svolta perché mi ha fatto riscoprire il cibo vero, quello che non arriva da una scatola o da un take-away. Non fraintendermi, non è che sono diventata una purista che mangia solo bacche e carne cruda, ma eliminare gli alimenti processati mi ha aiutato a capire meglio cosa mi chiede il corpo. Tipo, quando finisco di allenarmi e sento quella fame che sembra un buco nero, invece di buttarmi su qualcosa di pronto (come la tua fetta di pizza, ti capisco!), cerco di avere a portata di mano qualcosa di semplice ma nutriente. Un esempio? Una manciata di noci con qualche fettina di mela. Riempie, dà energia, e non mi fa sentire in colpa dopo.

Un trucco che mi sta salvando è preparare prima. Dopo l’allenamento, quando sei stanca e la testa è un caos, è facilissimo cedere a quello che trovi in frigo. Io mi organizzo il giorno prima: magari cuocio del pollo con delle spezie (il curry è il mio amore) e lo abbino a verdure grigliate. Oppure faccio una bowl con avocado, uova sode e un po’ di spinaci. Sono piatti veloci, che non richiedono chissà che sforzo, ma ti fanno sentire soddisfatta senza quel peso di “ho mangiato schifezze”. E, credimi, all’inizio facevo fatica anch’io a rinunciare a certi cibi, tipo il pane o i dolci, ma dopo un po’ il corpo si abitua e inizi a sentire la differenza, anche nell’energia.

Sul senso di colpa, ti dico una cosa che mi ha aiutato: non punirti troppo. Quella fetta di pizza non cancella i tuoi sforzi sul tapis roulant, né la voglia di cambiare. Magari prova a vedere il cibo non come un nemico, ma come un alleato per stare meglio. La paleo mi ha insegnato proprio questo: scegliere cibi che mi nutrono davvero, non solo che riempiono un vuoto. E se qualche volta sgarri, amen, sei umana. L’importante è riprendere il giorno dopo.

Un’ultima cosa che sto sperimentando è bere qualcosa di caldo dopo l’allenamento, tipo una tisana o un caffè leggero, senza zuccheri ovviamente. Non è che il caffè in sé sia magico, ma quel momento di pausa mi aiuta a non correre subito al frigo. Magari prova, potrebbe essere un piccolo rituale per darti il tempo di ascoltarti.

Forza, non stai sabotando nulla, stai solo cercando la tua strada. Se vuoi, posso passarti qualche ricetta paleo super pratica per il post-allenamento, fammi sapere!