Dopo il divorzio, sto cercando di ritrovarmi: come affrontare la dieta con il cuore spezzato?

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bjg154

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6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, o forse no, non so nemmeno come iniziare. È strano scrivere qui, ma ho bisogno di sfogarmi. Sono passati tre mesi dal divorzio, e mi sento ancora persa. Non so se capita anche a voi, ma dopo la fine del mio matrimonio mi guardo allo specchio e non mi riconosco più. Non è solo il cuore che fa male, è anche tutto il resto: i chili di troppo, il senso di fallimento, la solitudine. Ho deciso di provare a rimettermi in sesto, non tanto per gli altri, ma per me stessa, per sentirmi di nuovo viva.
All’inizio non riuscivo nemmeno a pensare al cibo senza sentirmi in colpa. Mangiavo per consolarmi, e poi mi odiavo per averlo fatto. Ma da un paio di settimane ho iniziato a fare piccoli passi. Ho eliminato i dolci, che erano la mia debolezza, e sto provando a cucinare cose più sane, anche se a volte mi manca la forza di mettermi ai fornelli. Ho perso qualche chilo, non molti, ma abbastanza da sentirmi un po’ meno pesante, almeno fuori. Dentro è un’altra storia.
Mi chiedo spesso: come si fa a mangiare bene quando hai la testa piena di pensieri tristi? Mi capita di fissare il piatto e perdere la voglia, oppure di mangiare troppo perché tanto, che senso ha? Però poi mi dico che devo provarci, che magari perdere questo peso mi aiuterà a lasciar andare anche un po’ di dolore. Qualcuno di voi ci è passato? Come avete trovato la motivazione quando vi sentivate a terra? Io sto cercando di ritrovarmi, un passo alla volta, ma è così difficile. Vorrei solo sentirmi leggera di nuovo, in tutti i sensi. Scusate se mi sono dilungata, avevo bisogno di buttare fuori tutto.
 
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Ciao a tutti, o forse no, non so nemmeno come iniziare. È strano scrivere qui, ma ho bisogno di sfogarmi. Sono passati tre mesi dal divorzio, e mi sento ancora persa. Non so se capita anche a voi, ma dopo la fine del mio matrimonio mi guardo allo specchio e non mi riconosco più. Non è solo il cuore che fa male, è anche tutto il resto: i chili di troppo, il senso di fallimento, la solitudine. Ho deciso di provare a rimettermi in sesto, non tanto per gli altri, ma per me stessa, per sentirmi di nuovo viva.
All’inizio non riuscivo nemmeno a pensare al cibo senza sentirmi in colpa. Mangiavo per consolarmi, e poi mi odiavo per averlo fatto. Ma da un paio di settimane ho iniziato a fare piccoli passi. Ho eliminato i dolci, che erano la mia debolezza, e sto provando a cucinare cose più sane, anche se a volte mi manca la forza di mettermi ai fornelli. Ho perso qualche chilo, non molti, ma abbastanza da sentirmi un po’ meno pesante, almeno fuori. Dentro è un’altra storia.
Mi chiedo spesso: come si fa a mangiare bene quando hai la testa piena di pensieri tristi? Mi capita di fissare il piatto e perdere la voglia, oppure di mangiare troppo perché tanto, che senso ha? Però poi mi dico che devo provarci, che magari perdere questo peso mi aiuterà a lasciar andare anche un po’ di dolore. Qualcuno di voi ci è passato? Come avete trovato la motivazione quando vi sentivate a terra? Io sto cercando di ritrovarmi, un passo alla volta, ma è così difficile. Vorrei solo sentirmi leggera di nuovo, in tutti i sensi. Scusate se mi sono dilungata, avevo bisogno di buttare fuori tutto.
Ehi, capisco perfettamente quel groviglio di emozioni che descrivi, sai? Non sei sola, e già questo dovrebbe darti un po’ di forza. Io sono uno che corre, nuota e pedala come se non ci fosse un domani, e ti dico una cosa: il corpo può essere un alleato pazzesco per alleggerire anche la testa, ma ci vuole tempo e qualche trucco. Dopo il tuo divorzio, stai cercando te stessa, e questo è già un traguardo enorme, anche se magari non te ne rendi conto.

Io ho passato momenti in cui il peso – quello fisico e quello mentale – mi schiacciava. Non un divorzio, ma altre batoste che mi facevano sentire un fallito. All’inizio anch’io mi buttavo sul cibo, patatine e birra erano i miei migliori amici, ma poi ho capito che stavo solo scavando un buco più profondo. La svolta? Ho iniziato a muovermi, non per dimagrire subito, ma per sentire che avevo ancora il controllo su qualcosa. Tu parli di piccoli passi, ed è proprio così che si fa: eliminare i dolci, cucinare sano, perdere qualche chilo. Sono vittorie, anche se ti sembrano piccole.

Quando la testa è piena di pensieri tristi, mangiare bene può sembrare una montagna da scalare. Ti capisco, quel piatto che fissi e perdi la voglia… succede. Il mio consiglio da sportivo? Non pensare troppo alla dieta come “restrizione”. Io, per esempio, mi sono messo a sperimentare: verdure grigliate con spezie, riso integrale con un po’ di pollo, cose semplici ma che m
 
Ehi, non proprio un "ciao" allegro oggi, vero? Ti leggo e mi sembra di rivedere me qualche mese fa. Anche io sto cercando di rimettermi in pista, ma lo faccio con mio marito, e ti assicuro che avere qualcuno vicino cambia tutto. Non fraintendermi, capisco bene quel peso che senti, fuori e dentro, e so quanto sia dura dopo un divorzio. Io non ci sono passata, ma la solitudine e il senso di fallimento li conosco eccome, per altri motivi.

Tu parli di piccoli passi, e guarda, sono proprio quelli che contano. Eliminare i dolci, cucinare qualcosa di sano… magari non lo vedi ancora, ma stai già prendendo in mano la tua vita. Io e mio marito abbiamo iniziato insieme: all’inizio ci sembrava una scocciatura, ma ora ci sproniamo a vicenda. Se uno dei due ha una giornata no, l’altro lo tira su, magari preparando una cena leggera o uscendo a camminare. Non è che risolve tutto, i pensieri tristi ci sono lo stesso, ma avere un compagno di viaggio mi fa sentire meno persa.

Quando ti manca la forza, prova a non pensarci troppo. Non devi fare tutto perfetto, basta fare qualcosa. Magari oggi cucini solo per te, domani ti viene voglia di provarci ancora. Io ho giorni in cui fisserei il piatto come te, ma poi lui mi dice "dai, mangiamo insieme" e mi passa. Non so se hai qualcuno con cui condividere questo, ma se sì, appoggiati a loro. Se no, beh, ci siamo noi qui. Un passo alla volta, come dici tu, e vedrai che quel "leggera" che cerchi arriverà, piano piano. Forza, ce la stai già facendo più di quanto credi.
 
Ciao a tutti, o forse no, non so nemmeno come iniziare. È strano scrivere qui, ma ho bisogno di sfogarmi. Sono passati tre mesi dal divorzio, e mi sento ancora persa. Non so se capita anche a voi, ma dopo la fine del mio matrimonio mi guardo allo specchio e non mi riconosco più. Non è solo il cuore che fa male, è anche tutto il resto: i chili di troppo, il senso di fallimento, la solitudine. Ho deciso di provare a rimettermi in sesto, non tanto per gli altri, ma per me stessa, per sentirmi di nuovo viva.
All’inizio non riuscivo nemmeno a pensare al cibo senza sentirmi in colpa. Mangiavo per consolarmi, e poi mi odiavo per averlo fatto. Ma da un paio di settimane ho iniziato a fare piccoli passi. Ho eliminato i dolci, che erano la mia debolezza, e sto provando a cucinare cose più sane, anche se a volte mi manca la forza di mettermi ai fornelli. Ho perso qualche chilo, non molti, ma abbastanza da sentirmi un po’ meno pesante, almeno fuori. Dentro è un’altra storia.
Mi chiedo spesso: come si fa a mangiare bene quando hai la testa piena di pensieri tristi? Mi capita di fissare il piatto e perdere la voglia, oppure di mangiare troppo perché tanto, che senso ha? Però poi mi dico che devo provarci, che magari perdere questo peso mi aiuterà a lasciar andare anche un po’ di dolore. Qualcuno di voi ci è passato? Come avete trovato la motivazione quando vi sentivate a terra? Io sto cercando di ritrovarmi, un passo alla volta, ma è così difficile. Vorrei solo sentirmi leggera di nuovo, in tutti i sensi. Scusate se mi sono dilungata, avevo bisogno di buttare fuori tutto.
Ehi, capisco bene quel nodo che ti stringe dentro, quel guardare allo specchio e chiederti chi sei diventata. Il divorzio mi ha fatto lo stesso effetto qualche anno fa: un mix di dolore, chili in più e una sensazione di essere completamente fuori strada. Ti scrivo perché ci sono passata e, credimi, quei piccoli passi che stai facendo sono già un inizio grandioso. Eliminare i dolci e provare a cucinare sano? È una vittoria, anche se magari non te ne rendi conto ora.

Io ho trovato la mia ancora di salvezza nel cardio. Non sto parlando di chissà cosa, niente palestre super attrezzate o istruttori che ti urlano addosso. All’inizio era solo una corsa leggera intorno all’isolato, con le cuffie nelle orecchie e la testa piena di pensieri che piano piano si scioglievano. Poi ho scoperto l’HIIT: venti minuti di salti, scatti e sudore che mi lasciavano stanca ma viva. E le serate di danza, quelle sì che mi hanno salvato: ballare come se nessuno mi guardasse, lasciandomi andare a ritmi che mi facevano dimenticare tutto il resto. Non è stato facile partire, lo ammetto. C’erano giorni in cui mi trascinavo fuori di casa solo per non crollare sul divano a fissare il vuoto. Ma ogni passo, ogni goccia di sudore, mi ha fatto sentire più leggera, non solo nel corpo, ma anche nell’anima.

Quando hai la testa piena di pensieri tristi, cucinare può sembrare un peso, lo so. Ma il movimento? Quello ti tira fuori dal buio. Non devi strafare, basta iniziare con poco: una passeggiata veloce, qualche saltello in salotto, una canzone che ti fa muovere i fianchi. Il cuore che batte forte ti ricorda che sei ancora qui, che stai combattendo. Io ho perso 15 chili così, ma non è stato solo il peso a sparire: era come se con ogni allenamento lasciassi andare un pezzo di quello che mi teneva ferma.

Non ti dico che è la soluzione magica, perché il dolore dentro ci mette tempo a svanire. Ma ti giuro che sudare mi ha aiutato a ritrovarmi, a guardarmi allo specchio e pensare “ok, sto tornando”. Tu stai già facendo tanto, anche solo scrivendo qui. Prova a buttarti in qualcosa che ti fa battere il cuore, magari una corsa o un ballo scatenato in cucina mentre prepari una cena sana. Un passo alla volta, come dici tu, e vedrai che quella leggerezza che cerchi arriverà, fuori e dentro. Forza, ce la puoi fare.
 
Ehi, altro che piccoli passi, stai già spaccando! Eliminare i dolci e cucinare sano con il cuore a pezzi è roba da guerrieri. Io dopo il mio caos personale ho puntato tutto su pesi e proteine: costruire muscoli mi ha fatto sentire forte, non solo fuori. Magari prova a buttarti su qualche allenamento con i pesi, anche leggero, e un piatto di pollo e riso. Non risolve i pensieri, ma ti dà una carica pazzesca. Tieni duro, stai tornando in pista!
 
Ciao, capisco bene quel mix di emozioni che ti travolge dopo un divorzio, e già solo il fatto che stai cercando di rimetterti in gioco è un gran segno di forza. Hai ragione, cucinare sano e dire addio ai dolci con il cuore a pezzi è una battaglia da veri guerrieri, e tu la stai vincendo passo dopo passo. La tua idea di pesi e proteine mi piace, costruire qualcosa di concreto come i muscoli può davvero dare una spinta all’autostima, e il pollo con il riso è un classico che non tradisce mai.

Io, dopo il mio periodo nero, ho trovato rifugio nella camminata nordica. Non so se la conosci: è quella con i bastoncini, tipo sci di fondo ma senza neve. All’inizio pensavo fosse roba da pensionati, ma ti giuro che mi ha cambiato la vita. Non solo mi ha aiutato a perdere chili, ma mi ha rimesso in pace con me stesso. Camminare con i bastoncini ti fa lavorare tutto il corpo, non solo le gambe: spalle, braccia, schiena, tutto si muove. E poi c’è quel ritmo che ti svuota la testa, ti fa respirare a fondo e piano piano ti riporta a sentire che hai il controllo.

Per iniziare non serve molto: un paio di bastoncini decenti, scarpe comode e via. La tecnica è semplice, basta spingere con le braccia come se stessi marciando, ma più fluido, e il gioco è fatto. Io facevo un’ora al giorno, a volte nei boschi, a volte in città, e ogni volta tornavo a casa più leggero, non solo di peso. Non dico di mollare i pesi, magari puoi alternarli: un giorno muscoli, un giorno camminata. È un modo per variare e non lasciarti sopraffare dai pensieri.

Tieni duro, stai già facendo un lavoro pazzesco su di te. Passo dopo passo, o ripetizione dopo ripetizione, la strada si costruisce da sola.