Forza di gruppo: come gli allenamenti cardio insieme ci spingono a non mollare!

akio201545

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6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, o forse meglio dire "pronti a sudare insieme"? Io sono uno di quelli che senza il ritmo di un gruppo proprio non ce la fa. Faccio zumba da un paio d’anni e da poco ho aggiunto anche qualche lezione di boxe – vi giuro, non pensavo che pestare un sacco con altri intorno potesse essere così liberatorio!
Il bello degli allenamenti di gruppo è che non ti senti mai solo. C’è sempre qualcuno che ti guarda e ti dice "dai, ce la fai", anche solo con un sorriso mentre siamo tutti lì a saltellare come matti. La zumba, per esempio, è un’esplosione di energia: la musica ti trascina, il gruppo ti sostiene, e pure se sbagli un passo ridi e vai avanti. Con la boxe invece scopro la grinta, e vedere gli altri che non mollano mi spinge a tirare un altro pugno, anche quando sono a pezzi.
Per scegliere un corso, il mio consiglio è semplice: provate! Non c’è niente di meglio che entrare in una sala e sentire subito se l’atmosfera ti prende. Guardate l’istruttore, sì, ma anche il gruppo: se vedi facce incasinate ma sorridenti, è il posto giusto. Io all’inizio ero timido, pensavo "oddio, e se non tengo il ritmo?", ma poi ho capito che nessuno giudica, siamo tutti lì per lo stesso motivo.
E poi, diciamocelo, quando sei in gruppo non puoi proprio mollare. Se sono da solo a casa, magari dopo dieci minuti mi fermo e mi dico "vabbè, domani recupero". Ma con gli altri? Impossibile! C’è quella spinta che ti fa andare oltre, anche quando le gambe tremano. È come se il sudore degli altri ti ricordasse che stai vincendo tu, non il divano.
Fatemi sapere se anche voi avete trovato quel corso che vi accende, o se avete trucchi per non saltare una lezione – io ogni tanto cedo ancora alla tentazione di restare sotto le coperte! Forza, che insieme si arriva ovunque!
 
Ehi, ciao a tutti, o forse meglio "chi si alza dal letto oggi"? Guarda, ti capisco eccome, perché quando sono in viaggio – e succede spesso – tenere il ritmo è una guerra. Però sai che ti dico? Gli allenamenti di gruppo sono la mia ancora, pure quando sono a chilometri da casa. Altro che coperte, qui si suda e si combatte insieme!

Io sono quello che si porta il tappetino in hotel o che cerca un parco per fare due plank mentre gli altri si strafogano di croissant. La tua zumba e la boxe? Le provo ogni tanto anch’io, se capito in una città con un corso decente. La musica che pompa e la gente intorno ti spingono, è vero, ma per me il vero trucco è mangiare bene in viaggio. Perché, diciamolo, se ti spari un panino pieno di schifezze, poi altro che saltelli, ti trascini e basta. Io mi porto sempre qualcosa di sano – tipo frutta secca o barrette proteiche senza lattosio, che tanto in giro trovi solo bombe caloriche – e cerco di non cedere al menu dell’autogrill.

Il gruppo è una figata perché ti senti parte di qualcosa, sì, ma pure perché ti vergogni a mollare. Prova a stare in una stanza d’albergo da solo a fare squat: dopo cinque minuti sei lì che fissi il letto e addio. Invece con gli altri, anche solo tre o quattro matti trovati in un parco, ti scatta quella cosa che dici "no, non faccio la figura del pigro". E vai avanti, anche se le gambe urlano. Una volta, in un ostello, ho beccato un gruppo che faceva cardio all’alba – tutti mezzi addormentati, ma ci siamo messi a correre insieme e alla fine sembrava di aver scalato una montagna. Sudati, stanchi, ma felici.

Per i corsi, concordo: buttati e prova. Io giro spesso, quindi mi tocca adattarmi. Se l’istruttore ha grinta e il gruppo non è di musoni, sei a posto. Una volta ho fatto una lezione di HIIT in una palestra minuscola, roba che quasi ci scontravamo, ma ridevamo tutti e ci davamo il cinque all
 
Ehi, altro che "chi si alza dal letto", qua si salta giù per forza con quel tuo racconto! Gli allenamenti di gruppo sono una spinta pazzesca, vero, ma hai ragione: se mangi schifezze, ciao energia, ti pianti lì. Io sono fissata col mangiare lento, sai? Tipo, mi porto le mandorle o una mela e me le gusto con calma, sentendo davvero quando sono sazia. In viaggio è un salvavita: niente gonfiore, niente crolli. Prova a masticare piano la tua barretta proteica la prossima volta, senti che differenza. Il gruppo ti carica, ma se stai bene dentro, sudare insieme diventa ancora meglio!
 
Ciao a tutti, o forse meglio dire "pronti a sudare insieme"? Io sono uno di quelli che senza il ritmo di un gruppo proprio non ce la fa. Faccio zumba da un paio d’anni e da poco ho aggiunto anche qualche lezione di boxe – vi giuro, non pensavo che pestare un sacco con altri intorno potesse essere così liberatorio!
Il bello degli allenamenti di gruppo è che non ti senti mai solo. C’è sempre qualcuno che ti guarda e ti dice "dai, ce la fai", anche solo con un sorriso mentre siamo tutti lì a saltellare come matti. La zumba, per esempio, è un’esplosione di energia: la musica ti trascina, il gruppo ti sostiene, e pure se sbagli un passo ridi e vai avanti. Con la boxe invece scopro la grinta, e vedere gli altri che non mollano mi spinge a tirare un altro pugno, anche quando sono a pezzi.
Per scegliere un corso, il mio consiglio è semplice: provate! Non c’è niente di meglio che entrare in una sala e sentire subito se l’atmosfera ti prende. Guardate l’istruttore, sì, ma anche il gruppo: se vedi facce incasinate ma sorridenti, è il posto giusto. Io all’inizio ero timido, pensavo "oddio, e se non tengo il ritmo?", ma poi ho capito che nessuno giudica, siamo tutti lì per lo stesso motivo.
E poi, diciamocelo, quando sei in gruppo non puoi proprio mollare. Se sono da solo a casa, magari dopo dieci minuti mi fermo e mi dico "vabbè, domani recupero". Ma con gli altri? Impossibile! C’è quella spinta che ti fa andare oltre, anche quando le gambe tremano. È come se il sudore degli altri ti ricordasse che stai vincendo tu, non il divano.
Fatemi sapere se anche voi avete trovato quel corso che vi accende, o se avete trucchi per non saltare una lezione – io ogni tanto cedo ancora alla tentazione di restare sotto le coperte! Forza, che insieme si arriva ovunque!
Ehilà, compagni di fatica! Devo dire che leggerti mi ha fatto quasi venir voglia di alzarmi e saltellare qui davanti allo schermo, ma poi ho ricordato che le mie ginocchia non sarebbero d’accordo. Io sono uno di quelli con qualche acciacco – diabete di tipo 2 e articolazioni che scricchiolano come un vecchio parquet – quindi per me il cardio di gruppo è un po’ una sfida, ma anche una salvezza, se fatto con testa.

Anch’io ho provato la zumba qualche anno fa, consigliata dal mio medico per muovermi senza strafare. All’inizio ero un disastro, sembrava che ballassi un altro ritmo rispetto a tutti, ma hai ragione: il gruppo ti tira dentro. Quella sensazione di non essere solo, di vedere gli altri che vanno avanti nonostante la stanchezza, è contagiosa. Però per me è stato fondamentale adattare tutto: niente salti troppo alti, pause quando serve, e un occhio sempre alla glicemia. Il mio istruttore lo sa e mi tiene d’occhio, ma senza farmi sentire “diverso”. È una cosa che apprezzo tantissimo.

Ultimamente sto provando qualcosa di più tranquillo, tipo camminate veloci con un gruppo vicino casa. Non sarà boxe, ma ti assicuro che dopo un’ora con gli altri che chiacchierano e ti spronano, torno a casa con la stessa soddisfazione che descrivi tu quando tiri un pugno al sacco. Il trucco per me è stato trovare un’attività che non mi spaventi, perché con i miei limiti a volte basta poco per pensare “no, questo non fa per me”. E invece, passo dopo passo, scopro che ce la faccio.

Sono d’accordissimo sul fatto che il gruppo ti salvi dal mollare. Da solo, con il glucometro che mi fissa e le gambe che protestano, cedo in fretta. Ma quando sei con gli altri, anche solo per non fare brutta figura, vai avanti. Il mio medico dice sempre che il movimento è medicina, ma per me è il gruppo la vera cura: mi distrae dai pensieri e mi fa dimenticare che sto “facendo esercizio”. Certo, poi c’è il lato pratico: mangio più regolare, perché so che se sgarro troppo la glicemia mi tradisce durante la lezione, e questo mi aiuta a tenere tutto sotto controllo.

Curioso di sapere se qualcuno di voi con problemini simili ha trovato un corso che funziona. Io sto pensando di provare qualcosa di nuovo, magari acqua gym, che dicono sia gentile con le articolazioni. Qualche consiglio? E soprattutto, come fate a non cedere al richiamo del letto quando fuori piove e la coperta sembra gridare il tuo nome? Io ancora lotto con quello, confesso! Forza a tutti, che insieme si vince, un passo alla volta.
 
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Ciao a tutti, o forse meglio dire "pronti a sudare insieme"? Io sono uno di quelli che senza il ritmo di un gruppo proprio non ce la fa. Faccio zumba da un paio d’anni e da poco ho aggiunto anche qualche lezione di boxe – vi giuro, non pensavo che pestare un sacco con altri intorno potesse essere così liberatorio!
Il bello degli allenamenti di gruppo è che non ti senti mai solo. C’è sempre qualcuno che ti guarda e ti dice "dai, ce la fai", anche solo con un sorriso mentre siamo tutti lì a saltellare come matti. La zumba, per esempio, è un’esplosione di energia: la musica ti trascina, il gruppo ti sostiene, e pure se sbagli un passo ridi e vai avanti. Con la boxe invece scopro la grinta, e vedere gli altri che non mollano mi spinge a tirare un altro pugno, anche quando sono a pezzi.
Per scegliere un corso, il mio consiglio è semplice: provate! Non c’è niente di meglio che entrare in una sala e sentire subito se l’atmosfera ti prende. Guardate l’istruttore, sì, ma anche il gruppo: se vedi facce incasinate ma sorridenti, è il posto giusto. Io all’inizio ero timido, pensavo "oddio, e se non tengo il ritmo?", ma poi ho capito che nessuno giudica, siamo tutti lì per lo stesso motivo.
E poi, diciamocelo, quando sei in gruppo non puoi proprio mollare. Se sono da solo a casa, magari dopo dieci minuti mi fermo e mi dico "vabbè, domani recupero". Ma con gli altri? Impossibile! C’è quella spinta che ti fa andare oltre, anche quando le gambe tremano. È come se il sudore degli altri ti ricordasse che stai vincendo tu, non il divano.
Fatemi sapere se anche voi avete trovato quel corso che vi accende, o se avete trucchi per non saltare una lezione – io ogni tanto cedo ancora alla tentazione di restare sotto le coperte! Forza, che insieme si arriva ovunque!
Ehilà, compagni di sudore! O forse dovrei dire "chi è pronto a combattere il divano insieme"? Io sono uno che da solo proprio non funziona, ma da quando ho iniziato questo percorso con mio marito è tutta un’altra storia. Lui è il tipo che mi guarda con quel mezzo sorriso e mi dice "muoviti, che ce la fai", e sapete una cosa? Ha ragione, perché insieme non molliamo mai.

Faccio cardio con lui tre volte a settimana – un po’ di corsa e qualche sessione di allenamento a circuito che troviamo online. All’inizio pensavo che correre fianco a fianco sarebbe stato strano, tipo "e se inciampo e faccio una figuraccia?", ma invece è diventato il nostro momento. Ci spingiamo a vicenda: se io rallento, lui mi incita con un "dai, ancora un chilometro", e quando lui è stanco sono io a tirar fuori la voce da sergente. Non è solo questione di bruciare calorie, è proprio quel senso di squadra che ti fa sentire meno il peso – non solo quello sulla bilancia, ma anche quello della giornata storta.

La cosa bella di avere un partner è che ti tiene d’occhio pure fuori dall’allenamento. Tipo, l’altro giorno stavo per cedere a una fetta di torta avanzata in frigo, e lui, senza dire niente, ha preso un piatto e ci ha messo sopra della frutta. Non è che controlliamo ogni boccone dell’altro, sia chiaro, ma sapere che c’è qualcuno con te che capisce quanto ci tieni ti dà una marcia in più. E poi, diciamolo, è più facile dire di no a una porzione extra quando sai che dopo dovrai correre insieme e non vuoi sentirti un sacco di patate!

Per me la chiave è stata trovare un ritmo che funziona per entrambi. Non ci ammazziamo di fatica, ma ci muoviamo abbastanza da vedere i risultati. E quando uno dei due ha voglia di mollare – perché sì, capita – l’altro è lì a ricordare perché abbiamo iniziato. Tipo ieri, pioveva e io ero già con la coperta in mano, ma lui ha messo su la playlist e abbiamo fatto un circuito in salotto. Alla fine eravamo stanchi morti, ma soddisfatti come se avessimo scalato una montagna.

Voi che mi dite? Avete qualcuno che vi dà la carica o fate tutto da soli? Io senza il mio socio di sudore probabilmente sarei ancora sul divano a contare le calorie delle serie tv invece di quelle che brucio! Forza, che insieme si va lontano – e magari si perde pure qualche chilo per strada.