“Frutta e verdura dal mio balcone: meno centimetri senza bilancia?”

Antonio63

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6 Marzo 2025
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Ehi, qualcuno di voi ha mai provato a indovinare i centimetri in meno senza nemmeno sfiorare un metro da sarta? Beh, io ci sto provando, e tutto grazie a quello che cresce sul mio balcone! Sì, lo so, sembra un po’ strano detto così, ma lasciate che vi racconti come le mie zucchine, i pomodorini e quel cespuglio di rucola un po’ ribelle mi stanno aiutando a… diciamo, “sentirmi più leggera”, senza ossessionarmi con numeri e calcoli.
Tutto è iniziato quando ho deciso di trasformare il mio balcone in una specie di mini-orto urbano. Non è che abbia chissà quanto spazio, ma tra vasi, cassette e un po’ di pazienza, ora ho un angolino verde che mi dà verdure fresche quasi tutto l’anno. E sapete qual è la cosa bella? Non solo so esattamente cosa mangio – niente pesticidi, niente schifezze chimiche – ma ho anche iniziato a cucinare in modo diverso, più… istintivo, ecco. Non peso niente, non conto calorie, eppure i miei jeans sembrano dirmi che qualcosa sta cambiando.
Per esempio, ieri ho raccolto un po’ di pomodorini ciliegini e qualche foglia di basilico, e ho fatto una specie di insalata-non-insalata: ho aggiunto un filo d’olio extravergine (poco, eh, non esageriamo!) e un pizzico di sale. Poi, siccome avevo delle zucchine piccole piccole, le ho grigliate con un po’ di pepe e le ho mangiate così, senza nemmeno un condimento extra. Non so se è il sapore più intenso delle verdure appena raccolte o il fatto che mi sento così soddisfatta nel mangiarle, ma non ho avuto nessuna voglia di buttarmi su snack o schifezze confezionate. E questo, per me, è già un cambiamento enorme.
Ma torniamo al punto: come faccio a sapere se sto davvero perdendo centimetri? Beh, non lo so con precisione, e forse è proprio questo il bello. Non uso bilance, non misuro niente, ma i vestiti parlano, no? E poi, c’è quella sensazione… come dire, mi sento meno “gonfia”, più energica. Forse è perché sto mangiando cose vive, fresche, che ho coltivato io stessa, e non roba che sta in frigo da settimane o che arriva da chissà dove. O forse è solo suggestione, chi lo sa? Però, vi giuro, quando raccolgo un pomodoro o una zucchina, mi sembra di avere il controllo totale su quello che metto nel piatto, e questo mi dà una soddisfazione che nessuna dieta al mondo potrebbe darmi.
E poi, parliamoci chiaro: coltivare le proprie verdure è un workout di per sé! Spostare vasi, annaffiare, raccogliere… non sarà la palestra, ma vi assicuro che qualche caloria la bruci. E se penso che ogni foglia di insalata o pomodorino è una vittoria contro le schifezze industriali, beh, mi sembra già di essere a metà strada verso… boh, qualsiasi sia il mio obiettivo. Non lo so nemmeno io, forse è proprio questo il punto: non avere un obiettivo preciso, ma solo sentirsi bene.
Voi che ne pensate? Qualcuno di voi ha provato a fare qualcosa di simile? O sono solo io che mi sto illudendo che il mio balcone possa sostituire una bilancia e un nutrizionista? Fatemi sapere, sono curiosa! E magari, se vi va, condividete qualche ricetta con quello che coltivate voi… o con quello che comprate, eh, non voglio fare la talebana dell’orto! 😄
 
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Ehi, qualcuno di voi ha mai provato a indovinare i centimetri in meno senza nemmeno sfiorare un metro da sarta? Beh, io ci sto provando, e tutto grazie a quello che cresce sul mio balcone! Sì, lo so, sembra un po’ strano detto così, ma lasciate che vi racconti come le mie zucchine, i pomodorini e quel cespuglio di rucola un po’ ribelle mi stanno aiutando a… diciamo, “sentirmi più leggera”, senza ossessionarmi con numeri e calcoli.
Tutto è iniziato quando ho deciso di trasformare il mio balcone in una specie di mini-orto urbano. Non è che abbia chissà quanto spazio, ma tra vasi, cassette e un po’ di pazienza, ora ho un angolino verde che mi dà verdure fresche quasi tutto l’anno. E sapete qual è la cosa bella? Non solo so esattamente cosa mangio – niente pesticidi, niente schifezze chimiche – ma ho anche iniziato a cucinare in modo diverso, più… istintivo, ecco. Non peso niente, non conto calorie, eppure i miei jeans sembrano dirmi che qualcosa sta cambiando.
Per esempio, ieri ho raccolto un po’ di pomodorini ciliegini e qualche foglia di basilico, e ho fatto una specie di insalata-non-insalata: ho aggiunto un filo d’olio extravergine (poco, eh, non esageriamo!) e un pizzico di sale. Poi, siccome avevo delle zucchine piccole piccole, le ho grigliate con un po’ di pepe e le ho mangiate così, senza nemmeno un condimento extra. Non so se è il sapore più intenso delle verdure appena raccolte o il fatto che mi sento così soddisfatta nel mangiarle, ma non ho avuto nessuna voglia di buttarmi su snack o schifezze confezionate. E questo, per me, è già un cambiamento enorme.
Ma torniamo al punto: come faccio a sapere se sto davvero perdendo centimetri? Beh, non lo so con precisione, e forse è proprio questo il bello. Non uso bilance, non misuro niente, ma i vestiti parlano, no? E poi, c’è quella sensazione… come dire, mi sento meno “gonfia”, più energica. Forse è perché sto mangiando cose vive, fresche, che ho coltivato io stessa, e non roba che sta in frigo da settimane o che arriva da chissà dove. O forse è solo suggestione, chi lo sa? Però, vi giuro, quando raccolgo un pomodoro o una zucchina, mi sembra di avere il controllo totale su quello che metto nel piatto, e questo mi dà una soddisfazione che nessuna dieta al mondo potrebbe darmi.
E poi, parliamoci chiaro: coltivare le proprie verdure è un workout di per sé! Spostare vasi, annaffiare, raccogliere… non sarà la palestra, ma vi assicuro che qualche caloria la bruci. E se penso che ogni foglia di insalata o pomodorino è una vittoria contro le schifezze industriali, beh, mi sembra già di essere a metà strada verso… boh, qualsiasi sia il mio obiettivo. Non lo so nemmeno io, forse è proprio questo il punto: non avere un obiettivo preciso, ma solo sentirsi bene.
Voi che ne pensate? Qualcuno di voi ha provato a fare qualcosa di simile? O sono solo io che mi sto illudendo che il mio balcone possa sostituire una bilancia e un nutrizionista? Fatemi sapere, sono curiosa! E magari, se vi va, condividete qualche ricetta con quello che coltivate voi… o con quello che comprate, eh, non voglio fare la talebana dell’orto! 😄
Ciao! La tua storia mi ha colpita davvero, forse perché anch’io sto cercando di “sentirmi più leggera” in tutti i sensi, dopo il mio divorzio. Non ho un balcone grande come il tuo, ma ti capisco quando parli di quella soddisfazione che arriva dal mettere nel piatto qualcosa di semplice e vero. Io ho iniziato a cambiare un po’ le mie abitudini proprio quando ho toccato il fondo emotivo: dopo la separazione mi guardavo allo specchio e non mi riconoscevo più, non tanto per i chili, ma per come mi sentivo dentro. Così ho deciso di provarci, di fare qualcosa per me stessa, e sto scoprendo che il cibo può essere un alleato, non un nemico.

Non coltivo zucchine o pomodorini – magari un giorno ci proverò, mi hai ispirata! – ma sto imparando a fidarmi di quello che sento, proprio come dici tu. I jeans che iniziano a calzare meglio, quella sensazione di non essere più così appesantita… è buffo, no? Pensavo che servissero bilance e numeri per capire se stessi andando avanti, invece ora mi accorgo che il corpo parla da solo. Tipo, l’altro giorno ho fatto una cosa simile alla tua insalata-non-insalata: ho preso dei pomodori dal mercato, un po’ di rucola fresca e ho aggiunto giusto un goccio d’olio e un po’ di origano. Niente di complicato, eppure mi sono sentita sazia e… non so, quasi orgogliosa di me stessa. È una sensazione nuova, dopo mesi in cui mi buttavo sul divano con una busta di patatine per non pensare.

Quello che dici sul controllo mi risuona tantissimo. Dopo il divorzio mi sembrava di aver perso la presa su tutto, e rimettere insieme i pezzi è stato un casino. Ma cucinare, scegliere cosa mangiare, anche solo decidere di non cedere alla tentazione di un dolce confezionato… è come riprendere in mano la mia vita, un pomodoro alla volta, per dirla come te! Non so se sto perdendo centimetri – non ho il coraggio di misurarmi, forse per paura di deludermi – ma di sicuro mi sento più energica, meno gonfia, come se stessi tornando a essere me stessa. E sì, i vestiti parlano eccome: una gonna che non indossavo da un anno ora mi entra senza tirare la zip con le pinze, e per me è una piccola vittoria.

Sul fatto che coltivare sia un workout, ti do ragione! Io non ho un orto, ma passo un sacco di tempo a camminare per scegliere cose fresche al mercato, e poi a casa mi muovo tra pentole e taglieri. Non sarà la palestra, ma è qualcosa. E poi, come te, sto cercando di non fissarmi su un obiettivo preciso. Dopo la separazione mi sono detta: “Basta numeri, basta pressioni”. Voglio solo stare bene, sentirmi di nuovo a mio agio nella mia pelle. Il tuo balcone sembra un’idea geniale per questo: non solo ti dà da mangiare, ma ti tiene impegnata, ti fa sentire utile. Magari proverò con un vaso di erbe aromatiche, giusto per iniziare.

M
 
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Ehi, qualcuno di voi ha mai provato a indovinare i centimetri in meno senza nemmeno sfiorare un metro da sarta? Beh, io ci sto provando, e tutto grazie a quello che cresce sul mio balcone! Sì, lo so, sembra un po’ strano detto così, ma lasciate che vi racconti come le mie zucchine, i pomodorini e quel cespuglio di rucola un po’ ribelle mi stanno aiutando a… diciamo, “sentirmi più leggera”, senza ossessionarmi con numeri e calcoli.
Tutto è iniziato quando ho deciso di trasformare il mio balcone in una specie di mini-orto urbano. Non è che abbia chissà quanto spazio, ma tra vasi, cassette e un po’ di pazienza, ora ho un angolino verde che mi dà verdure fresche quasi tutto l’anno. E sapete qual è la cosa bella? Non solo so esattamente cosa mangio – niente pesticidi, niente schifezze chimiche – ma ho anche iniziato a cucinare in modo diverso, più… istintivo, ecco. Non peso niente, non conto calorie, eppure i miei jeans sembrano dirmi che qualcosa sta cambiando.
Per esempio, ieri ho raccolto un po’ di pomodorini ciliegini e qualche foglia di basilico, e ho fatto una specie di insalata-non-insalata: ho aggiunto un filo d’olio extravergine (poco, eh, non esageriamo!) e un pizzico di sale. Poi, siccome avevo delle zucchine piccole piccole, le ho grigliate con un po’ di pepe e le ho mangiate così, senza nemmeno un condimento extra. Non so se è il sapore più intenso delle verdure appena raccolte o il fatto che mi sento così soddisfatta nel mangiarle, ma non ho avuto nessuna voglia di buttarmi su snack o schifezze confezionate. E questo, per me, è già un cambiamento enorme.
Ma torniamo al punto: come faccio a sapere se sto davvero perdendo centimetri? Beh, non lo so con precisione, e forse è proprio questo il bello. Non uso bilance, non misuro niente, ma i vestiti parlano, no? E poi, c’è quella sensazione… come dire, mi sento meno “gonfia”, più energica. Forse è perché sto mangiando cose vive, fresche, che ho coltivato io stessa, e non roba che sta in frigo da settimane o che arriva da chissà dove. O forse è solo suggestione, chi lo sa? Però, vi giuro, quando raccolgo un pomodoro o una zucchina, mi sembra di avere il controllo totale su quello che metto nel piatto, e questo mi dà una soddisfazione che nessuna dieta al mondo potrebbe darmi.
E poi, parliamoci chiaro: coltivare le proprie verdure è un workout di per sé! Spostare vasi, annaffiare, raccogliere… non sarà la palestra, ma vi assicuro che qualche caloria la bruci. E se penso che ogni foglia di insalata o pomodorino è una vittoria contro le schifezze industriali, beh, mi sembra già di essere a metà strada verso… boh, qualsiasi sia il mio obiettivo. Non lo so nemmeno io, forse è proprio questo il punto: non avere un obiettivo preciso, ma solo sentirsi bene.
Voi che ne pensate? Qualcuno di voi ha provato a fare qualcosa di simile? O sono solo io che mi sto illudendo che il mio balcone possa sostituire una bilancia e un nutrizionista? Fatemi sapere, sono curiosa! E magari, se vi va, condividete qualche ricetta con quello che coltivate voi… o con quello che comprate, eh, non voglio fare la talebana dell’orto! 😄
Ehi, che bello leggerti! Il tuo balcone sembra proprio un angolo magico, e sai una cosa? Mi hai fatto venir voglia di trasformare il mio in qualcosa di simile, anche se per ora ci tengo solo una sedia e un tavolino per il caffè. La tua storia mi parla tantissimo, perché anch’io sono una che lotta ogni giorno con la pigrizia, quella vocina che mi dice “ma sì, inizia domani”. Però leggere di come le tue zucchine e i tuoi pomodorini ti stanno dando una mano mi ha acceso una lampadina.

Io sono il tipo che si fissa con bilance e numeri, ma alla fine mi stresso e mollo tutto. Quello che dici sui jeans che “parlano” mi ha fatto sorridere, perché è vero: a volte basta sentirsi un po’ più a proprio agio nei vestiti per capire che qualcosa sta funzionando. E poi, quel senso di controllo che descrivi, il sapere esattamente cosa metti nel piatto, è una cosa che mi manca. Di solito apro il frigo, guardo quello che c’è e finisco per mangiare la prima cosa che mi capita sotto mano, spesso qualcosa di confezionato che poi mi lascia con quel senso di colpa assurdo.

La tua insalata-non-insalata coi pomodorini e il basilico sembra così semplice ma così buona che quasi la sento da qui. E le zucchine grigliate con un po’ di pepe? Mi sa che te le copierò, perché anch’io ho bisogno di qualcosa di veloce ma che mi faccia sentire soddisfatta senza appesantirmi. Ultimamente sto provando a darmi una spinta con il caffè – non so se lo usi anche tu – perché mi dà quell’energia in più per muovermi e non crollare sul divano dopo cena. Piccola vittoria personale: ieri ho resistito alla tentazione di un pacchetto di biscotti e ho preso una mela. Non sarà un pomodoro del balcone, ma per me è già un passo avanti!

Tornando alla tua domanda, come costringersi a iniziare… credo che il trucco sia proprio quello che stai facendo tu: rendere tutto più naturale, meno forzato. Il tuo orto sembra una motivazione perfetta, perché non è solo “mangiare sano”, ma anche creare qualcosa di tuo. Io sto pensando di partire con poco, magari un vaso di erbe aromatiche, giusto per vedere se riesco a prendermene cura. Se poi mi aiuta a evitare le schifezze, ancora meglio! E sì, hai ragione, spostare vasi e annaffiare è un mini-allenamento: l’altro giorno ho portato su per le scale un sacco di terra e mi sono sentita una campionessa.

Non sei sola, comunque. Anch’io a volte mi illudo che piccole cose possano fare la differenza, ma forse non è un’illusione: magari è proprio così che si cambia, un pomodorino alla volta. Mi piace il tuo approccio senza bilancia, senza ossessioni. Io per ora mi limito a “sentire” se sto meglio, come dici tu, e quando supero una giornata senza cedere alla pigrizia mi sembra già di aver vinto. Tipo ieri: invece di accendere la tv, ho fatto una passeggiata veloce dopo il caffè pomeridiano. Niente di che, ma mi sono sentita leggera, proprio come racconti tu.

Fammi sapere come procedi con il tuo balcone! E se hai altre idee per ricette facili con le verdure, condividile, ti prego: ho bisogno di ispirazione per non cadere sempre nei soliti piatti noiosi. Grazie per aver scritto, mi hai dato una bella carica!
 
Ehi Antonio, il tuo post mi ha colpita dritto al cuore, ma te lo dico subito: io sono in una fase un po’ diversa, e leggerti mi ha fatto quasi tremare dall’ansia. Non fraintendermi, il tuo balcone e le tue verdure sono una meraviglia, davvero, e quel tuo modo di vivere tutto in modo così naturale mi affascina. Però io sono ferma, bloccata, e non so più cosa inventarmi. Mi sa che sono proprio nel mezzo di quel famoso “plato” di cui parlano tutti, e sto iniziando a pensare che non ne uscirò mai.

Sai, all’inizio ero piena di energia: controllavo cosa mangiavo, camminavo ogni giorno, mi sentivo bene. I pantaloni cominciavano a starmi larghi, e quella sensazione di leggerezza di cui parli tu la capivo perfettamente. Ma ora? È come se il mio corpo si fosse messo d’accordo per non collaborare più. Non perdo un centimetro, non cambia niente, e i jeans che prima mi davano speranza adesso sembrano prendermi in giro. Ho provato di tutto: ho tagliato i carboidrati, ho aumentato l’acqua, ho persino fatto quelle tisane detox che sanno di erba bagnata… niente. Zero. Mi guardo allo specchio e mi chiedo se sto sbagliando qualcosa o se semplicemente il mio corpo ha deciso di arrendersi.

Il tuo orto mi fa invidia, te lo confesso. Non ho un balcone grande come il tuo, solo un angolo minuscolo vicino alla finestra, ma mi hai fatto venir voglia di provare a mettere almeno un vaso di qualcosa, tipo rucola o basilico. Magari avere qualcosa di vivo da curare mi tira fuori da questa specie di limbo. Però ho paura, sai? Paura di iniziare e poi lasciar morire pure le piante, come se fosse un altro fallimento da aggiungere alla lista. Tu come fai a non mollare? Cioè, capisco che raccogliere un pomodorino ti dà soddisfazione, ma non ti viene mai quel momento di sconforto in cui ti chiedi se ne vale la pena?

Io sto cercando di non pesarmi, come fai tu, perché ogni volta che salgo sulla bilancia e vedo lo stesso numero mi prende un nodo allo stomaco. Però non misurare niente mi lascia ancora più persa: come faccio a sapere se sto andando avanti o se sto solo girando in tondo? I vestiti, ok, possono dire qualcosa, ma a volte penso che sia solo la mia testa a illudermi. Tipo ieri: ho messo una maglia che mi sembrava più morbida sulle spalle, ma poi mi sono convinta che era solo perché l’avevo stirata male. È una lotta continua tra quello che sento e quello che temo sia vero.

Le tue zucchine grigliate con pepe mi hanno fatto venire l’acquolina, comunque. Oggi ho provato a fare qualcosa di simile: ho preso delle zucchine dal mercato – non ho il tuo orto, ahimè – le ho tagliate sottili, grigliate con un filo d’olio e un po’ di sale. Le ho mangiate piano, cercando di godermele, ma subito dopo mi sono chiesta se fosse abbastanza, se dovevo aggiungere altro, fare di più. È come se non riuscissi a rilassarmi e basta, a godermi il momento come sembri fare tu. Forse è questo il mio problema: sono sempre in ansia, sempre a pensare al passo successivo.

Coltivare qualcosa potrebbe aiutarmi, dici? Non lo so, ma ci sto pensando sul serio. Magari inizio con poco, giusto per vedere se riesco a non combinare disastri. Intanto, però, mi sento ferma, e questa cosa mi sta mangiando viva. Tu hai mai avuto un momento così, in cui sembrava che niente funzionasse più? Come ne sei uscita? Perché io ora come ora mi sento come quelle piante che non crescono, bloccate a metà strada. Il tuo post mi ha dato uno spiraglio, ma sono ancora qui che giro intorno allo stesso peso, alla stessa frustrazione. Se hai un consiglio, anche piccolo, te ne sarei grata. E sì, magari una ricetta in più con quelle verdure del tuo balcone… potrebbe essere la spinta che mi serve per non crollare del tutto.
 
Ciao a tutti, che bella idea coltivare frutta e verdura sul balcone! Io sto piano piano tornando in forma dopo un periodo duro, con la malattia e tutto il resto. Il peso preso in ospedale non è stato facile da accettare, ma ora sto provando a muovermi di più. Niente di troppo intenso, solo cose leggere per sentirmi meglio. Mangiare qualcosa di fresco e naturale come quello che cresce da voi mi sembra un modo perfetto per aiutare il corpo senza stressarlo. Grazie per l’ispirazione, continuo a leggervi!
 
Ciao a tutti,

devo dire che leggendo il tema di questa discussione mi sono sentita proprio ispirata! Coltivare frutta e verdura sul balcone è una cosa che mi sta dando tanta soddisfazione. Non so voi, ma per me vedere crescere qualcosa con le mie mani è già una piccola vittoria. Questo mese ho perso solo 1 kg, lo so, non è tanto, ma mi sento bene perché sto andando avanti piano piano, senza forzarmi troppo.

Mangiare quello che coltivo mi aiuta a sentirmi più connessa al cibo. Le insalate fresche, qualche pomodorino, le erbe aromatiche... non solo mi riempiono la pancia, ma mi fanno sentire leggera, come se stessi nutrendo il corpo con qualcosa di vero. Non ho una bilancia ossessiva in casa, però i vestiti iniziano a starmi un po’ meglio, e questo mi dà la carica per continuare.

A volte mi prende quella voglia di abbuffarmi, sapete, quei momenti in cui sembra che il frigo ti chiami. Però sto imparando a gestire queste giornate, magari con una tisana fatta con la menta del mio balcone o preparando una ciotola colorata con quello che ho raccolto. Non è sempre facile, ma sento che sto costruendo un rapporto più sano con il cibo, e questo per me vale più di qualsiasi numero sulla bilancia.

Voi come fate a resistere alle tentazioni? E qualcuno ha qualche trucco per far crescere meglio le verdure sul balcone? Le mie zucchine fanno un po’ fatica! Grazie per questo spazio, mi piace leggere le vostre storie e sapere che non sono sola in questo percorso.
 
Ehi, qualcuno di voi ha mai provato a indovinare i centimetri in meno senza nemmeno sfiorare un metro da sarta? Beh, io ci sto provando, e tutto grazie a quello che cresce sul mio balcone! Sì, lo so, sembra un po’ strano detto così, ma lasciate che vi racconti come le mie zucchine, i pomodorini e quel cespuglio di rucola un po’ ribelle mi stanno aiutando a… diciamo, “sentirmi più leggera”, senza ossessionarmi con numeri e calcoli.
Tutto è iniziato quando ho deciso di trasformare il mio balcone in una specie di mini-orto urbano. Non è che abbia chissà quanto spazio, ma tra vasi, cassette e un po’ di pazienza, ora ho un angolino verde che mi dà verdure fresche quasi tutto l’anno. E sapete qual è la cosa bella? Non solo so esattamente cosa mangio – niente pesticidi, niente schifezze chimiche – ma ho anche iniziato a cucinare in modo diverso, più… istintivo, ecco. Non peso niente, non conto calorie, eppure i miei jeans sembrano dirmi che qualcosa sta cambiando.
Per esempio, ieri ho raccolto un po’ di pomodorini ciliegini e qualche foglia di basilico, e ho fatto una specie di insalata-non-insalata: ho aggiunto un filo d’olio extravergine (poco, eh, non esageriamo!) e un pizzico di sale. Poi, siccome avevo delle zucchine piccole piccole, le ho grigliate con un po’ di pepe e le ho mangiate così, senza nemmeno un condimento extra. Non so se è il sapore più intenso delle verdure appena raccolte o il fatto che mi sento così soddisfatta nel mangiarle, ma non ho avuto nessuna voglia di buttarmi su snack o schifezze confezionate. E questo, per me, è già un cambiamento enorme.
Ma torniamo al punto: come faccio a sapere se sto davvero perdendo centimetri? Beh, non lo so con precisione, e forse è proprio questo il bello. Non uso bilance, non misuro niente, ma i vestiti parlano, no? E poi, c’è quella sensazione… come dire, mi sento meno “gonfia”, più energica. Forse è perché sto mangiando cose vive, fresche, che ho coltivato io stessa, e non roba che sta in frigo da settimane o che arriva da chissà dove. O forse è solo suggestione, chi lo sa? Però, vi giuro, quando raccolgo un pomodoro o una zucchina, mi sembra di avere il controllo totale su quello che metto nel piatto, e questo mi dà una soddisfazione che nessuna dieta al mondo potrebbe darmi.
E poi, parliamoci chiaro: coltivare le proprie verdure è un workout di per sé! Spostare vasi, annaffiare, raccogliere… non sarà la palestra, ma vi assicuro che qualche caloria la bruci. E se penso che ogni foglia di insalata o pomodorino è una vittoria contro le schifezze industriali, beh, mi sembra già di essere a metà strada verso… boh, qualsiasi sia il mio obiettivo. Non lo so nemmeno io, forse è proprio questo il punto: non avere un obiettivo preciso, ma solo sentirsi bene.
Voi che ne pensate? Qualcuno di voi ha provato a fare qualcosa di simile? O sono solo io che mi sto illudendo che il mio balcone possa sostituire una bilancia e un nutrizionista? Fatemi sapere, sono curiosa! E magari, se vi va, condividete qualche ricetta con quello che coltivate voi… o con quello che comprate, eh, non voglio fare la talebana dell’orto! 😄
Ehi, che bella ispirazione il tuo balcone-orto! 😍 Devo dire che leggerti mi ha fatto quasi venir voglia di trasformare il mio angolino di cemento in una giungla di pomodori e zucchine, anche se, confesso, il mio pollice è più nero che verde! 🌱 Però la tua storia mi ha colpito, soprattutto quel “sentirsi più leggera” senza bilance o metri. È proprio il tipo di approccio che sto cercando anch’io, visto che il mio obiettivo non è tanto un numero, ma sentirmi al top per le mie corse e le pedalate. 🚴‍♀️

Io sono una di quelle che si allena un sacco – corro tre volte a settimana, faccio qualche uscita in bici e ogni tanto mi butto in piscina per spezzare la routine. Il punto è che, per migliorare i tempi e sentirmi più scattante, sto cercando di ottimizzare il peso senza diventare schiava di diete super rigide. E il tuo post mi ha fatto pensare: forse la chiave è proprio tornare a cose semplici, come le verdure fresche che coltivi tu. Non ho un balcone grande come il tuo, ma sto iniziando a fare la spesa in modo più consapevole, puntando su frutta e verdura di stagione, possibilmente dal mercato vicino casa. 🥕🍅

Per esempio, ultimamente sono fissata con le insalate super colorate che mi porto anche come pranzo post-allenamento. Tipo: spinaci freschi, qualche fettina di avocado (ok, non proprio a km zero, ma ci sta!), pomodorini, un po’ di ceci per le proteine e un filo d’olio. Non peso niente, non conto calorie, ma è incredibile come queste cose mi facciano sentire sazia e piena di energia senza appesantirmi. E poi, sai quella sensazione di “gambe leggere” quando corri dopo aver mangiato bene? Ecco, per me è oro puro. 🏃‍♀️ Non so se sono i nutrienti o solo il fatto di mangiare qualcosa di vivo, ma funziona.

Sul discorso centimetri, ti capisco alla grande. Anch’io non uso la bilancia, ma i miei shorts da corsa parlano chiaro: stanno decisamente più comodi sui fianchi e… diciamo che il lato B sembra più “in forma” senza bisogno di misurarlo! 😜 Non so se è perché sto mangiando meglio o perché le salite in bici stanno facendo il loro lavoro, ma la combo allenamento + alimentazione fresca mi sta dando una marcia in più. E, come dici tu, c’è quella soddisfazione di sapere esattamente cosa metti nel piatto. Anche se non coltivo niente, scegliere verdure croccanti e frutta succosa mi dà quasi la stessa vibe di “controllo” di cui parli tu.

E sai una cosa? Anche senza orto, sto cercando di rendere la cucina un po’ un gioco, come fai tu con le tue zucchine grigliate. Per esempio, l’altro giorno ho provato a fare delle chips di cavolo nero al forno (solo un po’ di olio e spezie) e… oddio, sono sparite in 10 minuti! 😅 Non dico che sostituiranno mai le patatine, ma è un modo per non cadere nella trappola degli snack confezionati. E poi, dopo una corsa lunga, mi piace premiarmi con un frullato di frutta fresca – tipo banana, mirtilli e un po’ di latte vegetale. È come una coccola che non mi fa sentire in colpa e mi ricarica per la prossima sessione.

Sul “workout da balcone” che dici, ti do ragione! Spostare vasi e annaffiare non sarà una maratona, ma tutto conta, no? Io ogni tanto aggiungo qualche esercizio a corpo libero post-allenamento – squat, affondi, roba così – per dare una spinta in più al tono muscolare. Non dico di avere il fisico di un’atleta olimpica, ma sto vedendo dei bei risultati, soprattutto su cosce e glutei, che in bici fanno la differenza. 💪

Insomma, il tuo post mi ha fatto riflettere: forse non serve ossessionarsi con i numeri, ma basta ascoltare il corpo e dargli cose buone, fresche, vere. Tu continua a coltivare il tuo balcone magico, che mi sa che sei sulla strada giusta! 🌿 E se hai qualche ricetta super semplice con le tue verdure, buttala qui, che sono sempre in cerca di idee per non annoiarmi a tavola. Magari un giorno ti copierò e metterò un vaso di basilico sul davanzale… chi lo sa? 😉 Tu che verdure consigli per chi come me vuole energia per lo sport senza appesantirsi? E qualcuno di voi altri ha trucchi per mangiare sano senza diventare matti con le porzioni? Raccontate, che sono tutta orecchie! 😄