Ragazzi, voglio raccontarvi come sto vivendo le mie giornate di digiuno leggero, che ormai sono diventate una parte importante della mia routine. Da qualche mese ho deciso di dedicare uno o due giorni a settimana a un’alimentazione super leggera: kefir, verdure crude o cotte al vapore e un po’ di frutta fresca. Non è una scelta casuale, ma un modo per dare al mio corpo una pausa senza stressarlo troppo.
All’inizio non ero sicuro di come avrei gestito queste giornate. Pensavo che la fame mi avrebbe fatto impazzire o che mi sarei sentito senza energie. Invece, con il tempo, ho scoperto che il corpo si adatta in fretta. Il primo giorno è sempre il più strano: la testa è abituata a voler “qualcosa di più”, ma poi il kefir mi dà quella sensazione di sazietà leggera, le verdure mi tengono impegnato a masticare e la frutta mi regala un po’ di dolcezza naturale. Dopo un paio di volte, ho iniziato a godermele davvero.
Cosa noto? Intanto, mi sento più leggero, non solo fisicamente ma anche mentalmente. È come se il corpo ringraziasse per questa piccola tregua. Non peso ogni grammo che perdo, ma dopo queste giornate vedo una differenza: la pancia è meno gonfia, la pelle sembra più luminosa e mi sento più concentrato. Non sto dicendo che sia la soluzione a tutto, ma per me funziona. Non mi impongo regole ferree: se un giorno ho più fame, aggiungo una manciata di noci o un avocado. Ascolto il corpo, non lo forzo.
Un altro aspetto che mi piace è la semplicità. Non devo passare ore a cucinare o a pianificare. Una bottiglia di kefir, un po’ di carote, zucchine, mele o frutti di bosco, e sono a posto. È anche un modo per risparmiare tempo e soldi, che non guasta mai. Certo, non è per tutti: c’è chi si sente debole o nervoso con un’alimentazione così leggera. Io però ho trovato il mio ritmo, e dopo queste giornate mi sembra di tornare alla routine con più energia.
Non sono un fanatico di numeri o bilance, ma credo che il vero risultato sia sentirsi bene con sé stessi. Non è solo una questione di chili, ma di come ti percepisci. Per me, questi giorni sono un piccolo reset che mi aiuta a rimanere in pista senza ossessioni. Se qualcuno di voi ci sta pensando, provate senza paura: magari iniziate con un solo giorno e vedete come va. Ogni corpo è diverso, ma ascoltarlo è sempre la chiave.
All’inizio non ero sicuro di come avrei gestito queste giornate. Pensavo che la fame mi avrebbe fatto impazzire o che mi sarei sentito senza energie. Invece, con il tempo, ho scoperto che il corpo si adatta in fretta. Il primo giorno è sempre il più strano: la testa è abituata a voler “qualcosa di più”, ma poi il kefir mi dà quella sensazione di sazietà leggera, le verdure mi tengono impegnato a masticare e la frutta mi regala un po’ di dolcezza naturale. Dopo un paio di volte, ho iniziato a godermele davvero.
Cosa noto? Intanto, mi sento più leggero, non solo fisicamente ma anche mentalmente. È come se il corpo ringraziasse per questa piccola tregua. Non peso ogni grammo che perdo, ma dopo queste giornate vedo una differenza: la pancia è meno gonfia, la pelle sembra più luminosa e mi sento più concentrato. Non sto dicendo che sia la soluzione a tutto, ma per me funziona. Non mi impongo regole ferree: se un giorno ho più fame, aggiungo una manciata di noci o un avocado. Ascolto il corpo, non lo forzo.
Un altro aspetto che mi piace è la semplicità. Non devo passare ore a cucinare o a pianificare. Una bottiglia di kefir, un po’ di carote, zucchine, mele o frutti di bosco, e sono a posto. È anche un modo per risparmiare tempo e soldi, che non guasta mai. Certo, non è per tutti: c’è chi si sente debole o nervoso con un’alimentazione così leggera. Io però ho trovato il mio ritmo, e dopo queste giornate mi sembra di tornare alla routine con più energia.
Non sono un fanatico di numeri o bilance, ma credo che il vero risultato sia sentirsi bene con sé stessi. Non è solo una questione di chili, ma di come ti percepisci. Per me, questi giorni sono un piccolo reset che mi aiuta a rimanere in pista senza ossessioni. Se qualcuno di voi ci sta pensando, provate senza paura: magari iniziate con un solo giorno e vedete come va. Ogni corpo è diverso, ma ascoltarlo è sempre la chiave.