Il mio coach online mi sta salvando o mi sta fregando? La verità sul percorso a distanza

kavyamali

Membro
6 Marzo 2025
74
3
8
Ciao a tutti, o forse no, non so nemmeno perché sto scrivendo qua. Sono tre mesi che seguo questo benedetto programma con un coach online e un dietologo che mi controllano da lontano, e vi dico la verità: non so se mi stanno salvando la vita o se mi stanno prendendo in giro. All’inizio ero gasatissima, mi mandano i piani alimentari, gli esercizi, mi scrivono "brava, continua così" ogni volta che mando i miei report settimanali. Ma sapete qual è il problema? Non li vedo mai in faccia! Tutto dietro uno schermo, tutto asettico, e io che mi sento un numero su una lista infinita di clienti.
I lati positivi? Beh, qualcosa c’è. Non devo uscire di casa per andare in palestra o stare in imbarazzo davanti a qualcuno che mi pesa come fossi una mucca al mercato. Il piano è fatto su misura, o almeno così dicono, e in effetti ho perso 5 chili. Cinque! Non è male, no? Mi mandano pure delle ricette decenti, tipo un’insalata di pollo che non sa di cartone, e mi tengono d’occhio con ‘ste videochiamate ogni due settimane. Però, ragazzi, la motivazione va e viene come il vento. Un giorno mi sento una guerriera, il giorno dopo mi chiedo chi me l’ha fatto fare.
E ora veniamo ai contro, perché ce ne sono eccome. Il coach mi scrive "spingi di più" o "non mollare", ma come faccio a spingere se non c’è nessuno che mi guarda negli occhi e mi dice "ce la puoi fare"? Mi manca quel contatto umano, quel calcio nel sedere reale quando sto per cedere alla pizza il sabato sera. E il dietologo? Sempre gentile, ma ogni tanto mi piazza delle regole assurde tipo "niente carboidrati dopo le 18". Ma stiamo scherzando? Vivo in Italia, la pasta è la mia religione! E poi, siamo sinceri, a volte mi sembra che mi mandino messaggi copia-incolla, tanto per farmi vedere che esistono.
Le consulenze regolari sono un’arma a doppio taglio. Da una parte mi tengono in riga, dall’altra mi stressano. Mi peso, mi misuro, faccio foto da mandare – e ogni volta è un’ansia pazzesca. L’ultima volta il coach mi ha detto che sto andando bene ma devo "lavorare sulla costanza". Grazie, genio, lo so da me che sono incostante, dimmi qualcosa che non so! Però, devo ammetterlo, se non fosse per ‘sti controlli a distanza, forse avrei mollato tutto e ora starei abbracciata a un barattolo di Nutella.
Insomma, sto programma mi sta aiutando, sì, ma mi sta anche facendo impazzire. Qualcuno di voi ha provato ‘sta roba del coaching online? Vi sentite motivati o vi sembra di essere lasciati a voi stessi? Io sono qua che combatto, ma ogni tanto mi chiedo se ne valga davvero la pena o se dovrei mandare tutto all’aria e cercarmi un trainer in carne e ossa. Fatemi sapere, che magari mi date una svegliata!
 
Ehi, capisco bene il tuo casino, sai? Io col coaching online non ci provo nemmeno, troppo freddo per i miei gusti, ma ti dico come sto tirando avanti: intervalli su per le scale. Altro che stadio o tapis roulant, qua si suda sul serio! Sprints veloci su per i gradini e poi scendo piano, con calma, per riprendere fiato. Ti giuro, le gambe e il culo dopo un mese sono di marmo, roba che non credevo possibile. È una botta assurda, altro che "spingi di più" scritto su WhatsApp! Certo, è una guerra con me stessa ogni volta che attacco la rampa, ma almeno non ho nessuno che mi rompe con regole tipo "niente pasta dopo le 18". Mangio quello che mi pare, basta che sto sotto coi numeri, e funziona. Se ti manca il contatto umano, prova a coinvolgere un amico o pure il vicino di casa, ma per me ‘ste scale sono meglio di qualsiasi coach, online o no. Fossi in te, mollerei i messaggi copia-incolla e mi troverei un sistema così, che ti spacca ma ti dà soddisfazione vera.
 
  • Mi piace
Reazioni: Abenazel e tomy92
Ciao a tutti, o forse no, non so nemmeno perché sto scrivendo qua. Sono tre mesi che seguo questo benedetto programma con un coach online e un dietologo che mi controllano da lontano, e vi dico la verità: non so se mi stanno salvando la vita o se mi stanno prendendo in giro. All’inizio ero gasatissima, mi mandano i piani alimentari, gli esercizi, mi scrivono "brava, continua così" ogni volta che mando i miei report settimanali. Ma sapete qual è il problema? Non li vedo mai in faccia! Tutto dietro uno schermo, tutto asettico, e io che mi sento un numero su una lista infinita di clienti.
I lati positivi? Beh, qualcosa c’è. Non devo uscire di casa per andare in palestra o stare in imbarazzo davanti a qualcuno che mi pesa come fossi una mucca al mercato. Il piano è fatto su misura, o almeno così dicono, e in effetti ho perso 5 chili. Cinque! Non è male, no? Mi mandano pure delle ricette decenti, tipo un’insalata di pollo che non sa di cartone, e mi tengono d’occhio con ‘ste videochiamate ogni due settimane. Però, ragazzi, la motivazione va e viene come il vento. Un giorno mi sento una guerriera, il giorno dopo mi chiedo chi me l’ha fatto fare.
E ora veniamo ai contro, perché ce ne sono eccome. Il coach mi scrive "spingi di più" o "non mollare", ma come faccio a spingere se non c’è nessuno che mi guarda negli occhi e mi dice "ce la puoi fare"? Mi manca quel contatto umano, quel calcio nel sedere reale quando sto per cedere alla pizza il sabato sera. E il dietologo? Sempre gentile, ma ogni tanto mi piazza delle regole assurde tipo "niente carboidrati dopo le 18". Ma stiamo scherzando? Vivo in Italia, la pasta è la mia religione! E poi, siamo sinceri, a volte mi sembra che mi mandino messaggi copia-incolla, tanto per farmi vedere che esistono.
Le consulenze regolari sono un’arma a doppio taglio. Da una parte mi tengono in riga, dall’altra mi stressano. Mi peso, mi misuro, faccio foto da mandare – e ogni volta è un’ansia pazzesca. L’ultima volta il coach mi ha detto che sto andando bene ma devo "lavorare sulla costanza". Grazie, genio, lo so da me che sono incostante, dimmi qualcosa che non so! Però, devo ammetterlo, se non fosse per ‘sti controlli a distanza, forse avrei mollato tutto e ora starei abbracciata a un barattolo di Nutella.
Insomma, sto programma mi sta aiutando, sì, ma mi sta anche facendo impazzire. Qualcuno di voi ha provato ‘sta roba del coaching online? Vi sentite motivati o vi sembra di essere lasciati a voi stessi? Io sono qua che combatto, ma ogni tanto mi chiedo se ne valga davvero la pena o se dovrei mandare tutto all’aria e cercarmi un trainer in carne e ossa. Fatemi sapere, che magari mi date una svegliata!
No response.
 
Ciao a tutti, o forse no, non so nemmeno perché sto scrivendo qua. Sono tre mesi che seguo questo benedetto programma con un coach online e un dietologo che mi controllano da lontano, e vi dico la verità: non so se mi stanno salvando la vita o se mi stanno prendendo in giro. All’inizio ero gasatissima, mi mandano i piani alimentari, gli esercizi, mi scrivono "brava, continua così" ogni volta che mando i miei report settimanali. Ma sapete qual è il problema? Non li vedo mai in faccia! Tutto dietro uno schermo, tutto asettico, e io che mi sento un numero su una lista infinita di clienti.
I lati positivi? Beh, qualcosa c’è. Non devo uscire di casa per andare in palestra o stare in imbarazzo davanti a qualcuno che mi pesa come fossi una mucca al mercato. Il piano è fatto su misura, o almeno così dicono, e in effetti ho perso 5 chili. Cinque! Non è male, no? Mi mandano pure delle ricette decenti, tipo un’insalata di pollo che non sa di cartone, e mi tengono d’occhio con ‘ste videochiamate ogni due settimane. Però, ragazzi, la motivazione va e viene come il vento. Un giorno mi sento una guerriera, il giorno dopo mi chiedo chi me l’ha fatto fare.
E ora veniamo ai contro, perché ce ne sono eccome. Il coach mi scrive "spingi di più" o "non mollare", ma come faccio a spingere se non c’è nessuno che mi guarda negli occhi e mi dice "ce la puoi fare"? Mi manca quel contatto umano, quel calcio nel sedere reale quando sto per cedere alla pizza il sabato sera. E il dietologo? Sempre gentile, ma ogni tanto mi piazza delle regole assurde tipo "niente carboidrati dopo le 18". Ma stiamo scherzando? Vivo in Italia, la pasta è la mia religione! E poi, siamo sinceri, a volte mi sembra che mi mandino messaggi copia-incolla, tanto per farmi vedere che esistono.
Le consulenze regolari sono un’arma a doppio taglio. Da una parte mi tengono in riga, dall’altra mi stressano. Mi peso, mi misuro, faccio foto da mandare – e ogni volta è un’ansia pazzesca. L’ultima volta il coach mi ha detto che sto andando bene ma devo "lavorare sulla costanza". Grazie, genio, lo so da me che sono incostante, dimmi qualcosa che non so! Però, devo ammetterlo, se non fosse per ‘sti controlli a distanza, forse avrei mollato tutto e ora starei abbracciata a un barattolo di Nutella.
Insomma, sto programma mi sta aiutando, sì, ma mi sta anche facendo impazzire. Qualcuno di voi ha provato ‘sta roba del coaching online? Vi sentite motivati o vi sembra di essere lasciati a voi stessi? Io sono qua che combatto, ma ogni tanto mi chiedo se ne valga davvero la pena o se dovrei mandare tutto all’aria e cercarmi un trainer in carne e ossa. Fatemi sapere, che magari mi date una svegliata!
Ehi, capisco perfettamente quel mix di emozioni che stai provando, sembra di essere su una giostra che non si ferma mai. Io sono una di quelle che ha mollato i coach online e le diete rigide da un pezzo, quindi ti dico la mia senza girarci troppo intorno. Tutto questo controllo a distanza, i piani alimentari, le regole tipo "niente carboidrati dopo le 18" – ma davvero? Sembra più una punizione che un aiuto. E poi, come fai a sentirti sostenuta se manca quel contatto umano che, diciamocelo, a volte è l’unica cosa che ti tira fuori dal divano?

Io sono passata all’approccio opposto: niente più bilancia che mi giudica o tabelle da seguire. Sto provando a mangiare quello che mi va, ascoltando il mio corpo invece di un’app o di un coach che non sa nemmeno che faccia ho. Non fraintendermi, perdere 5 chili è una gran cosa e se ti senti bene per questo, chapeau! Ma se ogni giorno è una lotta tra ansia e pizza, forse non è il percorso giusto. Magari il problema non è la costanza, ma il fatto che ti stanno infilando in uno stampino che non ti appartiene.

Il coaching online può funzionare per qualcuno, ma se ti manca quel "calcio nel sedere reale", come dici tu, forse è il momento di chiederti: voglio davvero vivere così? Io ho scoperto che lavorare sulle mie abitudini, sui perché mangio e non su cosa mangio, mi sta dando più pace di qualsiasi dieta. Non è facile, eh, ci vuole tempo per capirsi, ma almeno non mi sento un numero. Tu che ne pensi, ti sei mai chiesta cosa vuoi davvero da tutto questo?
 
Ciao a tutti, o forse no, non so nemmeno perché sto scrivendo qua. Sono tre mesi che seguo questo benedetto programma con un coach online e un dietologo che mi controllano da lontano, e vi dico la verità: non so se mi stanno salvando la vita o se mi stanno prendendo in giro. All’inizio ero gasatissima, mi mandano i piani alimentari, gli esercizi, mi scrivono "brava, continua così" ogni volta che mando i miei report settimanali. Ma sapete qual è il problema? Non li vedo mai in faccia! Tutto dietro uno schermo, tutto asettico, e io che mi sento un numero su una lista infinita di clienti.
I lati positivi? Beh, qualcosa c’è. Non devo uscire di casa per andare in palestra o stare in imbarazzo davanti a qualcuno che mi pesa come fossi una mucca al mercato. Il piano è fatto su misura, o almeno così dicono, e in effetti ho perso 5 chili. Cinque! Non è male, no? Mi mandano pure delle ricette decenti, tipo un’insalata di pollo che non sa di cartone, e mi tengono d’occhio con ‘ste videochiamate ogni due settimane. Però, ragazzi, la motivazione va e viene come il vento. Un giorno mi sento una guerriera, il giorno dopo mi chiedo chi me l’ha fatto fare.
E ora veniamo ai contro, perché ce ne sono eccome. Il coach mi scrive "spingi di più" o "non mollare", ma come faccio a spingere se non c’è nessuno che mi guarda negli occhi e mi dice "ce la puoi fare"? Mi manca quel contatto umano, quel calcio nel sedere reale quando sto per cedere alla pizza il sabato sera. E il dietologo? Sempre gentile, ma ogni tanto mi piazza delle regole assurde tipo "niente carboidrati dopo le 18". Ma stiamo scherzando? Vivo in Italia, la pasta è la mia religione! E poi, siamo sinceri, a volte mi sembra che mi mandino messaggi copia-incolla, tanto per farmi vedere che esistono.
Le consulenze regolari sono un’arma a doppio taglio. Da una parte mi tengono in riga, dall’altra mi stressano. Mi peso, mi misuro, faccio foto da mandare – e ogni volta è un’ansia pazzesca. L’ultima volta il coach mi ha detto che sto andando bene ma devo "lavorare sulla costanza". Grazie, genio, lo so da me che sono incostante, dimmi qualcosa che non so! Però, devo ammetterlo, se non fosse per ‘sti controlli a distanza, forse avrei mollato tutto e ora starei abbracciata a un barattolo di Nutella.
Insomma, sto programma mi sta aiutando, sì, ma mi sta anche facendo impazzire. Qualcuno di voi ha provato ‘sta roba del coaching online? Vi sentite motivati o vi sembra di essere lasciati a voi stessi? Io sono qua che combatto, ma ogni tanto mi chiedo se ne valga davvero la pena o se dovrei mandare tutto all’aria e cercarmi un trainer in carne e ossa. Fatemi sapere, che magari mi date una svegliata!
Ehi, capisco perfettamente il tuo sfogo, sembra quasi che tu abbia scritto quello che mi frulla in testa da un po’! Anch’io sto seguendo un percorso di dimagrimento, ma nel mio caso mi sono buttata sul “metodo della ta-rel-la” – sì, lo chiamo così perché all’inizio mi sembrava una cosa da matti dividere tutto come fossi un geometra della cucina. Metà piatto verdure, un quarto proteine, un quarto carboidrati. Ti dico la mia esperienza, magari ti dà uno spunto.

All’inizio è stato un disastro. Ero lì con il righello a misurare porzioni, sembrava un’operazione chirurgica più che un pasto. Però, dopo un po’, ho iniziato a farci la mano. Ti faccio vedere come funziona con me: ieri, per esempio, avevo mezzo piatto di zucchine grigliate e insalata, un quarto di petto di pollo alla piastra e un quarto di riso integrale. Niente di che, ma ti giuro che mi sazia e non mi sento una martire a tavola. Posto una foto sul mio profilo ogni tanto, così tengo traccia e mi ricordo com’era all’inizio, quando riempivo il piatto di pasta come se non ci fosse un domani.

Sul tuo coach online, ti capisco eccome. Anche io ho bisogno di qualcuno che mi sproni davvero, non solo di un “brava” mandato via WhatsApp. Però forse il metodo della ta-rella potrebbe darti una mano a sentirti meno persa, perché ti dà una struttura semplice da seguire anche quando la motivazione va a farsi benedire. Certo, il contatto umano manca pure a me – tipo, chi mi ferma quando vedo una carbonara e sto per crollare? Nessuno, solo io e la mia forza di volontà, che a volte è pari a zero.

I tuoi 5 chili sono un gran risultato, non scherzo! Io sono scesa di 4 in due mesi con questo sistema, ma la cosa bella è che sto imparando a gestire le porzioni senza sentirmi in gabbia. Sul dietologo che ti vieta i carboidrati dopo le 18… beh, ti do ragione, è una follia! Io la pasta me la tengo, magari non a cena tutti i giorni, ma eliminarla del tutto? Siamo italiani, non robot! Forse potresti provare a personalizzare un po’ il loro piano con qualcosa tipo il mio metodo, così non ti senti solo un numero e hai più controllo.

Il tuo stress per i controlli lo sento anch’io. Misurarsi e mandare foto è un incubo, sembra di essere sotto esame. Io mi peso una volta a settimana e stop, altrimenti impazzisco. Magari prova a dirgli di rallentare con ‘ste consulenze, o chiedi qualcosa di più concreto oltre al “lavora sulla costanza”. Tipo, io ho chiesto al mio medico di base di darmi un obiettivo chiaro sulle verdure da mangiare, e mi ha aiutato a non brancolare nel buio.

Insomma, secondo me il coaching online può funzionare, ma devi adattarlo a te. Se ti manca il contatto umano, cerca almeno un’amica con cui condividere il percorso, io lo faccio e mi salva nei momenti no. Fammi sapere che ne pensi, e se vuoi ti mando una foto del mio prossimo piatto – niente di gourmet, ma almeno è reale! Forza, non mollare, che tra una lamentela e l’altra stai comunque andando avanti.
 
Ragazzi, leggere il tuo post mi ha fatto venire i brividi, perché sembra la mia storia sputata fuori da un altro cervello! Ti scrivo da una che c’è passata, ha perso i chili e poi… zac, li ha ripresi tutti, con gli interessi. Quindi, prima di tutto, ti dico: quei 5 chili che hai perso sono una vittoria vera, non lasciartela scappare dalla testa, anche se ora ti senti in bilico tra il “ce la faccio” e il “mollo tutto”.

Io ho fatto un percorso simile al tuo, ma senza coach online. Mi ero messa in testa di dimagrire da sola, con una dieta trovata su internet – estate di due anni fa, caldo assurdo, e io che sognavo di entrare nei vestiti leggeri senza sembrare un sacco di patate. All’inizio funzionava: insalate fresche, pollo alla griglia, qualche fettina di melone come premio. Ho perso 7 chili in tre mesi, mi sentivo una regina. Poi è arrivato l’autunno, le giornate corte, la voglia di lasagna della mamma… e addio. In sei mesi ho ripreso tutto, più altri 2 chili di bonus, tanto per gradire. La motivazione? Sparita, come il sole a novembre.

Il tuo coach online mi sembra un’arma a doppio taglio, proprio come dici tu. Da una parte ti dà una strada, dall’altra ti lascia sola a camminarci sopra. Io, dopo il mio fallimento, ho capito una cosa: senza un minimo di contatto vero, è dura. Non parlo per forza di un trainer che ti urla in palestra, ma almeno qualcuno che ti guarda e capisce se stai per cedere. Tipo, mia sorella: ora mi manda un messaggio ogni tanto, “che mangi oggi?”, e mi fa sentire meno un’isola deserta. Il tuo “spingi di più” via chat sa di freddo, lo capisco. Quando io stavo per mollare, mi sarebbe servito un “ehi, ti vedo, non sei sola” detto con un tono umano, non un copia-incolla.

Sulle regole assurde tipo niente carboidrati dopo le 18, ti appoggio al 100%. L’estate scorsa ho riprovato a rimettermi in riga, e mi sono detta: basta privazioni da pazzi. Ho preso spunto da quello che facevo bene prima – piatti semplici, colorati, che mi facessero venire voglia di mangiarli. Tipo, oggi ho fatto un’insalata di rucola e pomodorini con un po’ di feta, un pezzetto di pane integrale tostato e due fettine di tacchino. Non sarà da chef, ma mi riempie e non mi fa sentire punita. Magari potresti provare a “rubare” qualcosa dal loro piano e renderlo più tuo, più italiano. La pasta? Tienila, magari a pranzo, con un sugo leggero e tante verdure, così non ti senti in guerra con te stessa.

I controlli che ti stressano li capisco fin troppo. Io mi pesavo ogni giorno, e ogni grammo in più era una tragedia. Ora ho deciso: bilancia una volta ogni due settimane, e misuro solo la vita con un metro, che è meno crudele. Potresti chiedere al tuo coach di cambiare ritmo, o di darti un obiettivo più chiaro, tipo “aggiungi una passeggiata di 20 minuti al giorno” invece di quel “costanza” che non ti dice niente. A me ha aiutato avere piccole cose da fare, tipo bere più acqua o provare una ricetta nuova – roba fattibile, che mi tiene la testa occupata.

Il mio consiglio da ex-ricaduta? Non mandare tutto all’aria, ma cerca un equilibrio che ti somigli. Il coaching online può essere un aiuto, ma non deve essere il tuo unico capo. Io sto ripartendo ora, piano piano, con un’amica che mi sprona e qualche trucco che ho imparato dai miei errori. Tipo, tengo in frigo delle verdure già tagliate per quando sono pigra, così non ho scuse. Tu che fai nei momenti no? Magari scrivici, che ci scambiamo idee. E tieni duro, perché anche se ora ti sembra di combattere contro i mulini a vento, quei 5 chili sono la prova che puoi farcela.
 
  • Mi piace
Reazioni: Aleksa Radovic
Ciao ragazzi, leggere il tuo racconto mi ha fatto proprio pensare a quanto sia una giostra questo percorso! Io sono una che vive per i fitness marathon online, quei challenge dove ti buttano in gruppo e ti spronano a sudare insieme, anche se ognuno è a casa sua. Ti capisco quando dici che il coach online ti dà una direzione ma poi ti lascia lì a pedalare da sola. Nei miei m Marathon, la spinta viene dal vedere gli altri che postano i loro workout o i piatti sani – tipo ieri, una ragazza ha messo una foto di un’insalata con avocado e salmone che sembrava un quadro, e mi ha fatto venire voglia di provarla.

Io sono partita due anni fa con un challenge estivo: 30 giorni di esercizi a corpo libero e dieta leggera. Sudavo come una pazza, ma vedere i progressi degli altri mi teneva accesa. Ho tirato giù 6 chili, e la cosa bella era il gruppo: ci scrivevamo “forza, oggi tocca a te!” e sembrava di avere una squadra. Poi, finito il marathon, mi sono persa. Senza quella carica quotidiana, ho mollato piano piano e qualche chilo è tornato a salutarmi. La motivazione dei challenge è pazzesca, ma quando finisce ti ritrovi a dover correre da sola, e non è sempre facile.

Sul tuo coach, capisco quel “spingi di più” che sa di messaggio automatico. Nei miei Marathon, i trainer buttano lì consigli tipo “aggiungi 10 minuti di camminata veloce” o “prova a fare una cena proteica”, e anche se sono online, li senti più vicini perché li vedi in diretta che si allenano con te. Magari potresti chiedere al tuo coach qualcosa di più concreto, tipo un mini-obiettivo giornaliero, o cercarti un challenge online per mischiare le cose. Io, per esempio, nei momenti no mi salvo tenendo un’agenda dove segno cosa mangio e come mi muovo – niente di pesante, giusto due righe, ma mi aiuta a non deragliare.

Sulle regole tipo niente carboidrati dopo le 18, anche io le ho provate e le ho odiate. Ora nei Marathon tengo la mia pasta a pranzo, magari integrale con zucchine e gamberetti, e non mi sento in colpa. L’importante è che sia qualcosa che ti piace, sennò diventa una punizione. E per i controlli, pure io ero fissata con la bilancia, ma ora punto su come mi sento nei jeans o su quanta energia ho quando faccio una passeggiata lunga. Piccole vittorie che tengono su il morale.

Non mollare quei 5 chili, sono un traguardo vero! Io nei giorni storti mi metto un video di un vecchio marathon e mi ricordo perché ho iniziato. Tu che fai per tirarti su? Magari possiamo scambiarci qualche trucco per non cedere. Forza, che la strada è lunga ma non sei da sola!
 
Ehi, che bella energia che trasmetti con il tuo racconto! Leggerti mi ha fatto ripensare a quanto sia importante trovare quel ritmo che ti fa sentire bene, dentro e fuori. Io sono una fan sfegatata delle functional training a casa, soprattutto con esercizi a corpo libero e qualche sessione di TRX che mi sono montata in salotto. Due anni fa pesavo 10 chili in più, e il mio percorso è partito proprio da lì, con workout che potevo fare senza palestra e con quello che avevo a disposizione.

Sul tuo punto dei challenge, ti capisco alla grande. Quella spinta di gruppo è magica, ma quando finisce ti senti un po’ persa. A me è successa la stessa cosa dopo un programma di 8 settimane che avevo seguito online. Finito il programma, mi sono ritrovata a chiedermi: “E ora?”. Per non mollare, ho iniziato a costruirmi delle mini-routine a casa, tipo 20 minuti di circuiti con squat, plank e affondi, mescolando un po’ di cardio. Non serve chissà cosa: un tappetino, una playlist che pompa e via. Per esempio, una cosa che mi salva è alternare giorni intensi con giorni più soft, tipo una camminata lunga o una sessione di stretching. Mi aiuta a non sentirmi in colpa se non sono sempre al massimo.

Sul coach online, concordo che a volte quei messaggi standard sanno di freddo. Io ho trovato il mio equilibrio seguendo qualche profilo su Instagram di trainer che postano workout gratuiti. Non è proprio un coach personale, ma mi danno idee per variare. Tipo ieri ho provato un circuito di 5 esercizi con una sedia: affondi, dip e step-up. Semplice ma ti fa sudare! Magari potresti chiedere al tuo coach di darti una routine personalizzata per casa, qualcosa che ti diverta e non sembri un compito.

Per la motivazione, io tengo un quaderno dove segno i miei workout e come mi sento dopo. Non è niente di complicato, ma vedere che ho fatto qualcosa, anche piccola, mi dà una spinta. E sul cibo, la penso come te: le regole troppo rigide non funzionano. Io amo la mia bowl di riso integrale con verdure grigliate e un po’ di feta a cena, e non mi privo di un quadratino di cioccolato fondente. L’importante è che sia un piacere, non una lotta.

Quei 5 chili sono un super traguardo, continua così! Nei giorni no, io mi metto a fare una passeggiata con un podcast che mi piace o provo un esercizio nuovo per spezzare la monotonia. Tu come fai a ricaricarti? Se hai qualche trucco, condividi, che qui siamo tutti in viaggio insieme!