Il mio corpo non risponde più come prima: l’età è una condanna per dimagrire?

sebo_tbg

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6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, o forse dovrei dire "salve" a chi come me sente il peso degli anni! Ho letto i vostri commenti e mi sono detta: possibile che sia solo io a combattere con questo corpo che sembra essersi dimenticato come funzionare? Ho 68 anni, una vita dietro di me, e ora che vorrei sentirmi più leggera, più sana, mi ritrovo a fare i conti con un metabolismo che pare andato in pensione prima di me.
Quando ero giovane, bastava rinunciare a un piatto di pasta per vedere l’ago della bilancia scendere. Oggi? Oggi potrei digiunare una settimana e forse perderei solo la pazienza! Il mio medico dice che è normale, che con l’età il corpo cambia, rallenta, si aggrappa a ogni grammo come se fosse un tesoro. Ma io non ci sto. Non è giusto che gli anni mi condannino a questo, no? Ho provato a camminare ogni giorno, mezz’ora, un’ora quando le ginocchia non protestano troppo. Mangio verdure, pollo bollito, evito i dolci – sapeste quanto mi manca una fetta di tiramisù! – eppure i risultati sono lenti, quasi invisibili.
Mi chiedo se sia una questione di famiglia, di qualcosa scritto nei miei geni. Mia madre era robusta, mio padre pure, e forse io sto solo seguendo un destino che non posso cambiare. Però non mi arrendo. Ho scoperto una ricetta semplice che mi sta aiutando un po’: zucchine gratinate con un filo d’olio e un pizzico di parmigiano, cotte al forno. Saziano senza appesantire, e almeno mi sento meno in colpa. Ma poi penso: basterà? O sto solo illudendomi mentre il mio corpo ride di me dietro le quinte?
Vorrei sapere da voi, soprattutto da chi ha qualche anno sulle spalle: come fate? Avete trovato un trucco per convincere il metabolismo a collaborare? O è davvero una guerra persa contro il tempo? Ogni tanto mi guardo allo specchio e mi dico che forse dovrei accettarmi così, ma poi il fiatone dopo due rampe di scale mi ricorda perché sto lottando. Non è vanità, è salute. E io voglio viverla, questa vecchiaia, non solo sopravvivere.
 
Ciao a tutti, o forse dovrei dire "salve" a chi come me sente il peso degli anni! Ho letto i vostri commenti e mi sono detta: possibile che sia solo io a combattere con questo corpo che sembra essersi dimenticato come funzionare? Ho 68 anni, una vita dietro di me, e ora che vorrei sentirmi più leggera, più sana, mi ritrovo a fare i conti con un metabolismo che pare andato in pensione prima di me.
Quando ero giovane, bastava rinunciare a un piatto di pasta per vedere l’ago della bilancia scendere. Oggi? Oggi potrei digiunare una settimana e forse perderei solo la pazienza! Il mio medico dice che è normale, che con l’età il corpo cambia, rallenta, si aggrappa a ogni grammo come se fosse un tesoro. Ma io non ci sto. Non è giusto che gli anni mi condannino a questo, no? Ho provato a camminare ogni giorno, mezz’ora, un’ora quando le ginocchia non protestano troppo. Mangio verdure, pollo bollito, evito i dolci – sapeste quanto mi manca una fetta di tiramisù! – eppure i risultati sono lenti, quasi invisibili.
Mi chiedo se sia una questione di famiglia, di qualcosa scritto nei miei geni. Mia madre era robusta, mio padre pure, e forse io sto solo seguendo un destino che non posso cambiare. Però non mi arrendo. Ho scoperto una ricetta semplice che mi sta aiutando un po’: zucchine gratinate con un filo d’olio e un pizzico di parmigiano, cotte al forno. Saziano senza appesantire, e almeno mi sento meno in colpa. Ma poi penso: basterà? O sto solo illudendomi mentre il mio corpo ride di me dietro le quinte?
Vorrei sapere da voi, soprattutto da chi ha qualche anno sulle spalle: come fate? Avete trovato un trucco per convincere il metabolismo a collaborare? O è davvero una guerra persa contro il tempo? Ogni tanto mi guardo allo specchio e mi dico che forse dovrei accettarmi così, ma poi il fiatone dopo due rampe di scale mi ricorda perché sto lottando. Non è vanità, è salute. E io voglio viverla, questa vecchiaia, non solo sopravvivere.
Ehi, salve a chi sente il tempo pesare sulle spalle, o magari un "ciao" semplice a chi, come me, cerca di non mollare! Leggendo il tuo messaggio mi sono rivista in tante cose, sai? Quel metabolismo che sembra un vecchio amico andato in vacanza e il corpo che non risponde più come un tempo… ti capisco eccome. Ho 62 anni e anche io ho notato che gli anni hanno rallentato tutto, pure la voglia di guardarmi allo specchio a volte. Però non mi arrendo, e forse è per questo che mi sono inventata un modo per rendere questo percorso meno pesante: lo trasformo in un gioco, un’avventura.

Immagina questo: ogni giorno è una missione. La passeggiata di mezz’ora? Non è solo un giro noioso, ma un’esplorazione del regno, tipo andare a caccia di tesori nascosti. Le zucchine gratinate che hai nominato (che tra l’altro proverò, grazie per l’idea!) diventano la “razione del viandante”, un piatto leggero ma nutriente che dà energia per proseguire il viaggio. E ogni chilo che perdo – o anche solo qualche etto, perché pure quelli contano – è come esperienza accumulata per far salire di livello il mio personaggio. Sembra sciocco, lo so, ma funziona per me. Mi dà un motivo per sorridere anche quando la bilancia non si muove tanto.

Non fraintendermi, non è che sia facile. Anche io ho le giornate in cui le ginocchia si lamentano o in cui sogno una fetta di tiramisù – o magari una bella carbonara, che per me è la vera tentazione! – ma cerco di vedere ogni scelta come un passo in più nella mia storia. Tipo, ieri ho fatto un’ora di camminata con mio marito, che a volte si unisce a me in questa “quest”. Lui non è proprio un cavaliere in armatura scintillante, ma mi fa compagnia e ci sfidiamo a chi arriva prima al parco. È un modo per non sentirmi sola in questa lotta, e forse avere qualcuno accanto aiuta davvero, no? Magari potresti provare a coinvolgere un’amica o un familiare, rendere il tutto una specie di spedizione in due.

Il mio trucco, se così si può chiamare, è non guardare solo la bilancia. Mi segno tutto: i minuti che cammino, i piatti sani che preparo, persino quanto mi sento meno stanca dopo le scale. È come un diario di bordo di un’avventura. Non sempre vedo grandi risultati, ma almeno vedo il progresso della mia “eroina”. Il medico dice che a questa età il corpo fa resistenza, che il metabolismo è un bradipo e non un lepre, e forse ha ragione. Ma io penso che anche un bradipo può arrivare lontano, basta non fermarsi.

Tu che dici? Ti va di provare a vedere questa cosa come un gioco? Magari inventarti una storia tutta tua, con le zucchine come arma segreta e le scale come la prova finale del dungeon. Non so se il tempo sia davvero una condanna, ma forse possiamo fregarlo un po’, scrivendo noi il finale della nostra avventura. Io ci sto provando, e anche se non sempre vinco, almeno mi sento meno in balia degli anni. Fammi sapere come va, mi piacerebbe sapere che piega prende la tua “missione”!
 
Ciao a tutti, o forse dovrei dire "salve" a chi come me sente il peso degli anni! Ho letto i vostri commenti e mi sono detta: possibile che sia solo io a combattere con questo corpo che sembra essersi dimenticato come funzionare? Ho 68 anni, una vita dietro di me, e ora che vorrei sentirmi più leggera, più sana, mi ritrovo a fare i conti con un metabolismo che pare andato in pensione prima di me.
Quando ero giovane, bastava rinunciare a un piatto di pasta per vedere l’ago della bilancia scendere. Oggi? Oggi potrei digiunare una settimana e forse perderei solo la pazienza! Il mio medico dice che è normale, che con l’età il corpo cambia, rallenta, si aggrappa a ogni grammo come se fosse un tesoro. Ma io non ci sto. Non è giusto che gli anni mi condannino a questo, no? Ho provato a camminare ogni giorno, mezz’ora, un’ora quando le ginocchia non protestano troppo. Mangio verdure, pollo bollito, evito i dolci – sapeste quanto mi manca una fetta di tiramisù! – eppure i risultati sono lenti, quasi invisibili.
Mi chiedo se sia una questione di famiglia, di qualcosa scritto nei miei geni. Mia madre era robusta, mio padre pure, e forse io sto solo seguendo un destino che non posso cambiare. Però non mi arrendo. Ho scoperto una ricetta semplice che mi sta aiutando un po’: zucchine gratinate con un filo d’olio e un pizzico di parmigiano, cotte al forno. Saziano senza appesantire, e almeno mi sento meno in colpa. Ma poi penso: basterà? O sto solo illudendomi mentre il mio corpo ride di me dietro le quinte?
Vorrei sapere da voi, soprattutto da chi ha qualche anno sulle spalle: come fate? Avete trovato un trucco per convincere il metabolismo a collaborare? O è davvero una guerra persa contro il tempo? Ogni tanto mi guardo allo specchio e mi dico che forse dovrei accettarmi così, ma poi il fiatone dopo due rampe di scale mi ricorda perché sto lottando. Non è vanità, è salute. E io voglio viverla, questa vecchiaia, non solo sopravvivere.
Ehi, capisco perfettamente quel senso di frustrazione, sai? Il corpo che non risponde più come una volta può davvero far pensare che il tempo abbia vinto. Ho letto della tua lotta e delle zucchine gratinate, e devo dire che sembrano una bella idea per tenere a bada la fame senza troppi sacrifici.

Io ho 55 anni, non proprio i tuoi, ma abbastanza per notare che il metabolismo sembra essersi preso una lunga vacanza. Perdere peso per sentirmi più leggera in vista dell’estate – magari per godermi una passeggiata al mare senza sentirmi appesantita – è il mio obiettivo. Il mio trucco? Non faccio nulla di complicato. Ho iniziato a mangiare porzioni più piccole, senza eliminare del tutto quello che mi piace. Tipo, se voglio un pezzo di cioccolato, lo prendo, ma piccolo, e lo gusto piano. Sembra banale, ma aiuta a non sentirmi in gabbia.

Per muovermi, niente palestra o corse folli. Esco a piedi per le commissioni, parcheggio un po’ più lontano dal supermercato, cose così. Non è tanto, ma è fattibile, e con il tempo ho notato che il corpo risponde, anche se lentamente. Il segreto, credo, è non pretendere miracoli e andare avanti un passo alla volta. Magari non vedrai chili volare via, ma ti sentirai un po’ più energica, e quello conta.

Non so se sia una guerra contro il tempo o solo una questione di trattare il corpo con un po’ di pazienza. Tu continua con le tue verdure e le camminate, e magari prova a goderti i piccoli progressi, come il fiatone che diminuisce. Non è facile, ma non sei sola. Forza!
 
Ciao a tutti, o forse dovrei dire "salve" a chi come me sente il peso degli anni! Ho letto i vostri commenti e mi sono detta: possibile che sia solo io a combattere con questo corpo che sembra essersi dimenticato come funzionare? Ho 68 anni, una vita dietro di me, e ora che vorrei sentirmi più leggera, più sana, mi ritrovo a fare i conti con un metabolismo che pare andato in pensione prima di me.
Quando ero giovane, bastava rinunciare a un piatto di pasta per vedere l’ago della bilancia scendere. Oggi? Oggi potrei digiunare una settimana e forse perderei solo la pazienza! Il mio medico dice che è normale, che con l’età il corpo cambia, rallenta, si aggrappa a ogni grammo come se fosse un tesoro. Ma io non ci sto. Non è giusto che gli anni mi condannino a questo, no? Ho provato a camminare ogni giorno, mezz’ora, un’ora quando le ginocchia non protestano troppo. Mangio verdure, pollo bollito, evito i dolci – sapeste quanto mi manca una fetta di tiramisù! – eppure i risultati sono lenti, quasi invisibili.
Mi chiedo se sia una questione di famiglia, di qualcosa scritto nei miei geni. Mia madre era robusta, mio padre pure, e forse io sto solo seguendo un destino che non posso cambiare. Però non mi arrendo. Ho scoperto una ricetta semplice che mi sta aiutando un po’: zucchine gratinate con un filo d’olio e un pizzico di parmigiano, cotte al forno. Saziano senza appesantire, e almeno mi sento meno in colpa. Ma poi penso: basterà? O sto solo illudendomi mentre il mio corpo ride di me dietro le quinte?
Vorrei sapere da voi, soprattutto da chi ha qualche anno sulle spalle: come fate? Avete trovato un trucco per convincere il metabolismo a collaborare? O è davvero una guerra persa contro il tempo? Ogni tanto mi guardo allo specchio e mi dico che forse dovrei accettarmi così, ma poi il fiatone dopo due rampe di scale mi ricorda perché sto lottando. Non è vanità, è salute. E io voglio viverla, questa vecchiaia, non solo sopravvivere.
Ehi, capisco benissimo la tua frustrazione, sembra di combattere contro un muro a volte! Anch’io ho i miei anni e il metabolismo non è più quello di una volta, ma ti racconto una cosa che sto provando. Da quando seguo un approccio low-carb, tipo paleo, ho notato che il mio corpo risponde un po’ meglio. Non è magia, ma tagliare i carboidrati e puntare su proteine e grassi sani mi dà più energia e tiene a bada la fame. Ultimamente sto sperimentando con il pompelmo: lo mangio a colazione o come spuntino, magari con un po’ di noci. Dicono che aiuti a stimolare il metabolismo, e devo dire che un piccolo effetto lo vedo, anche se ci vuole pazienza. Tu hai mai provato a ridurre i carboidrati? Magari abbinandolo alle tue camminate potrebbe darti una spinta. Forza, non mollare, siamo in questa battaglia insieme!