Ehi, che piacere leggerti! Mi fa davvero sorridere sapere che il mio smoothie con spinaci, banana, zenzero e limone ti ha incuriosito, e pure il succo di barbabietola e mela sembra averti colpito. È una bella sensazione quando qualcuno trova qualcosa di utile in quello che condividi, no? Mi piace il tuo approccio con la “ta-rel-la” – geniale chiamarla così, tra l’altro – sembra proprio un modo furbo per tenere tutto sotto controllo senza trasformarsi in un contabile del cibo. Quel piatto con zucchine grigliate, pollo e riso integrale che hai descritto? Mi ha fatto venire fame solo a leggerti, ma di quella fame buona, quella che ti fa venir voglia di cucinare qualcosa di sano.
Io, come sai, sono un fanatico della camminata nordica. È stata la mia salvezza qualche anno fa, quando pesavo una decina di chili in più e mi sentivo sempre stanco. Non è che sia una magia, ma quel movimento con i bastoncini, quel ritmo costante, mi ha aiutato a rimettermi in carreggiata. All’inizio uscivo con un paio di bastoni presi in prestito da un amico, niente di speciale, giusto per provare. Poi ho visto che mi piaceva, che mi sentivo più leggero, e ho deciso di farci sul serio. Ora ho i miei bastoncini regolabili, leggeri ma robusti, e un paio di scarpe comode con una suola che non mi fa scivolare neanche sui sentieri un po’ sconnessi. Non serve chissà che attrezzatura, ma avere qualcosa di decente fa la differenza, soprattutto se cammini tanto.
La tecnica, te lo dico, è tutto. Non basta agitare i bastoni come capita: devi spingere con le braccia, tenere il passo fluido, quasi come se stessi sciando senza sci. All’inizio ero un disastro, sembravo un pinguino con le stampelle, ma poi ho preso il ritmo. E il bello è che non solo perdi peso – io ho lasciato per strada quei chili quasi senza accorgermene – ma ti senti anche più forte, più energico. È un allenamento che non ti spacca, ma ti costruisce piano piano. E poi, stare all’aria aperta, magari in un parco o lungo un fiume, ti rimette in pace con il mondo.
Tornando ai tuoi succhi e piatti, il succo di barbabietola e mela te lo consiglio davvero prima di un allenamento leggero, tipo la tua corsetta. La barbabietola dà una spinta naturale, ti senti meno affaticato, e la mela lo rende dolce al punto giusto. Io di solito lo bevo un’oretta prima di uscire a camminare, e poi, quando torno, mi preparo qualcosa di semplice ma sostanzioso: magari del tacchino grigliato con un po’ di verdure al forno e una patata dolce. Niente di complicato, ma mi tiene sazio e soddisfatto. Come dici tu, strafare con i succhi e basta è un biglietto per il disastro – lo so bene, ci sono passato anch’io con quei giorni in cui pensavo di poter vivere di frullati e poi finivo per sognarmi una pizza intera.
Il tuo modo di vedere il cibo come carburante mi piace un sacco. È lo stesso motivo per cui la camminata nordica mi ha preso: non è una punizione, è un aiuto. E poi, sai, io sono uno che ama i sapori veri, quindi cerco sempre di rendere i miei smoothie o i miei piatti qualcosa che mi faccia dire “buono”, non solo “sano”. Tipo, l’altro giorno ho provato a mixare carota, mela, un pezzetto di curcuma fresca e una spremuta d’arancia: fresco, leggero, e mi ha dato una carica che non ti dico. Potresti provarlo, magari prima di una delle tue sessioni con i pesi, e poi mi dici com’è andata.
Grazie per il tuo racconto, mi ha fatto piacere leggerti e sapere che siamo sulla stessa lunghezza d’onda. Se ti va, prova a buttarti su una camminata nordica un giorno, anche solo per vedere com’è – non serve essere dei campioni, basta iniziare. E se hai altri piatti o mix da condividere, scrivili pure, che io prendo appunti. Passo dopo passo, come dici tu, si arriva lontano, senza bisogno di fare gli eroi. Alla fine, l’importante è stare bene, no? Fammi sapere come va col succo di barbabietola, sono curioso!