Ragazzi, non so se sia proprio una "storia di successo" da gridare ai quattro venti, ma voglio raccontarvi come sto provando a cambiare un po' le cose, passo dopo passo, senza strafare. Vivo in un dormitorio, con un budget che definire ristretto è un eufemismo, e il tempo sempre incastrato tra lezioni, studio e lavoretti vari. Eppure, qualcosa si muove.
All'inizio mi pesavo ossessivamente, ogni giorno, e ogni volta che il numero non cambiava mi sentivo uno schifo. Poi ho capito che non era quella cifra a dirmi chi ero o quanto valessi. Ho smesso di fissarmi e ho iniziato a concentrarmi su quello che potevo fare con quello che avevo. La bilancia è diventata più un'amica che mi dà un feedback ogni tanto, non un giudice supremo.
Per mangiare meglio senza spendere una fortuna, mi sono buttato sui legumi secchi: lenticchie, ceci, fagioli. Costano poco, li trovi ovunque e puoi farci di tutto. La mia specialità è una specie di zuppa con quello che c’è in dispensa: un po’ di pomodoro, cipolla, magari una carota se sono fortunato. Cuoce mentre studio, e con una manciata di riso integrale diventa un pasto completo. Non sarà alta cucina, ma mi fa sentire bene, pieno di energia e non appesantito. Quando voglio variare, faccio delle gallette di avena: fiocchi, acqua, un pizzico di sale, le schiaffi in padella e via. Economiche e perfette per uno spuntino.
Per muovermi, niente palestra, ovviamente. Non ho né i soldi né il tempo. Però il campus è grande, e ho iniziato a sfruttarlo. Cammino veloce tra una lezione e l’altra, a volte faccio le scale di corsa, anche se dopo due piani mi maledico. In camera, quando sono solo, faccio circuiti semplici: squat, piegamenti, plank. Ho trovato un canale YouTube con workout di 15 minuti che puoi fare in uno spazio minuscolo, senza attrezzi. Non è da bodybuilder, ma sudo e mi sento più forte ogni settimana. A volte, se il tempo è decente, corro un po’ nel parco vicino. Non sono un atleta, ma quei 20 minuti con la musica nelle orecchie mi fanno sentire vivo.
Non vi mentirò: ci sono giorni in cui vorrei solo pizza e divano. Ma quello che mi tiene andare è vedere che, piano piano, mi sento meglio. Non parlo solo di vestiti che calzano diversamente, ma di come mi sento più leggero dentro, con più voglia di fare. Non ho un obiettivo pazzesco, tipo addominali scolpiti o chissà cosa. Voglio solo essere una versione di me che si piace di più, che non si nasconde dietro scuse.
Non so dove mi porterà questo viaggio, ma per ora mi godo i piccoli momenti: una cintura che stringo un buco in più, una corsa senza sentirmi morire, una ciotola di zuppa che sa di casa anche se sono lontano. Se avete qualche trucco per mangiare bene spendendo poco o per allenarvi in un angolino di stanza, scrivetelo, che qui ogni idea è oro!
All'inizio mi pesavo ossessivamente, ogni giorno, e ogni volta che il numero non cambiava mi sentivo uno schifo. Poi ho capito che non era quella cifra a dirmi chi ero o quanto valessi. Ho smesso di fissarmi e ho iniziato a concentrarmi su quello che potevo fare con quello che avevo. La bilancia è diventata più un'amica che mi dà un feedback ogni tanto, non un giudice supremo.
Per mangiare meglio senza spendere una fortuna, mi sono buttato sui legumi secchi: lenticchie, ceci, fagioli. Costano poco, li trovi ovunque e puoi farci di tutto. La mia specialità è una specie di zuppa con quello che c’è in dispensa: un po’ di pomodoro, cipolla, magari una carota se sono fortunato. Cuoce mentre studio, e con una manciata di riso integrale diventa un pasto completo. Non sarà alta cucina, ma mi fa sentire bene, pieno di energia e non appesantito. Quando voglio variare, faccio delle gallette di avena: fiocchi, acqua, un pizzico di sale, le schiaffi in padella e via. Economiche e perfette per uno spuntino.
Per muovermi, niente palestra, ovviamente. Non ho né i soldi né il tempo. Però il campus è grande, e ho iniziato a sfruttarlo. Cammino veloce tra una lezione e l’altra, a volte faccio le scale di corsa, anche se dopo due piani mi maledico. In camera, quando sono solo, faccio circuiti semplici: squat, piegamenti, plank. Ho trovato un canale YouTube con workout di 15 minuti che puoi fare in uno spazio minuscolo, senza attrezzi. Non è da bodybuilder, ma sudo e mi sento più forte ogni settimana. A volte, se il tempo è decente, corro un po’ nel parco vicino. Non sono un atleta, ma quei 20 minuti con la musica nelle orecchie mi fanno sentire vivo.
Non vi mentirò: ci sono giorni in cui vorrei solo pizza e divano. Ma quello che mi tiene andare è vedere che, piano piano, mi sento meglio. Non parlo solo di vestiti che calzano diversamente, ma di come mi sento più leggero dentro, con più voglia di fare. Non ho un obiettivo pazzesco, tipo addominali scolpiti o chissà cosa. Voglio solo essere una versione di me che si piace di più, che non si nasconde dietro scuse.
Non so dove mi porterà questo viaggio, ma per ora mi godo i piccoli momenti: una cintura che stringo un buco in più, una corsa senza sentirmi morire, una ciotola di zuppa che sa di casa anche se sono lontano. Se avete qualche trucco per mangiare bene spendendo poco o per allenarvi in un angolino di stanza, scrivetelo, che qui ogni idea è oro!