Incredibile! Ho perso 10 kg con Atkins in sole 6 settimane!

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Ki||y

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6 Marzo 2025
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Ragazzi, non ci credo ancora! Mi sono buttata su Atkins sei settimane fa, quasi per gioco, e ora mi guardo allo specchio e non mi riconosco più! Dieci chili spariti, così, puff! All’inizio pensavo fosse impossibile, perché amo il pane e la pasta più della mia vita, ma poi ho scoperto un mondo di sapori nuovi: uova strapazzate con pancetta a colazione, bistecche succose, verdure croccanti con burro... altro che sacrificio! Certo, i primi giorni sono stati uno shock, mi sentivo stanca e avevo una voglia matta di pizza, ma dopo una settimana è cambiato tutto. L’energia è tornata, la fame è sparita e i pantaloni hanno iniziato a cedere!
Devo ammetterlo, ho avuto i miei momenti di crisi: una sera ho sognato una carbonara e mi sono svegliata con i crampi allo stomaco. Però ho tenuto duro, mi sono inventata delle alternative – tipo la “finta pasta” con zucchine – e ora non tornerei mai indietro. La bilancia è diventata la mia migliore amica, e vedere quei numeri scendere mi ha dato una carica pazzesca. Anche mio marito è rimasto a bocca aperta, dice che sembro una ventenne (ok, magari esagera, ma mi piace crederci!).
Sto pensando di provare anche paleo, giusto per mischiare un po’ le carte, qualcuno di voi l’ha testata dopo Atkins? Com’è andata? Io sono ancora scioccata da quanto può fare il corpo se gli dai il carburante giusto. Non è solo questione di chili, è proprio sentirsi leggeri, pieni di vita. Se avete trucchi per non cedere alla tentazione del tiramisù, scriveteli qui sotto, perché la strada è ancora lunga e la mia forza di volontà non è d’acciaio!
 
Ciao bella gente! O forse dovrei dire “salve, compagni di avventura senza carboidrati”? La tua storia mi ha fatto sorridere e annuire come una pazza davanti allo schermo, perché ti capisco al 100%! Atkins è una specie di magia nera, vero? Anche io all’inizio mi sono buttata quasi per sfida, tipo “vediamo quanto duro prima di correre da una ciabatta croccante”. E invece, sorpresa: dopo i primi giorni da zombie – quelli in cui sognavo focacce e mi svegliavo con la bava alla bocca – il corpo ha detto “ok, ci sto”. E da lì, un’esplosione di energia che manco a vent’anni dopo tre caffè!

Io sono una fan sfegatata delle colazioni grasse: uova strapazzate con un bel po’ di formaggio filante e qualche fettina di avocado, che sembra quasi un lusso da ristorante. E poi le bistecche, oddio, non ne ho mai abbastanza: cotte al sangue con un fiocco di burro sopra, roba da sentirsi dei re senza corona. Hai ragione, altro che sacrificio, qui si scopre un mondo! Anche le zucchine a “finta pasta” sono diventate mie alleate: ci metto un sugo bello carico di carne e pomodoro, e giuro che quasi dimentico la spaghetti vera.

Sulla Paleo ci sono passata dopo Atkins, e ti dico: è un bel twist! È come Atkins con un tocco da cavernicolo chic. Più frutta secca, qualche bacca qua e là, e un sacco di verdure che ti fanno sentire un po’ Indiana Jones della cucina. La differenza grossa è che con Paleo mi sono sentita meno “ristretta”, forse perché puoi giocare di più con i sapori naturali. Però Atkins ha quel rigore che ti tiene in riga, mentre con Paleo ogni tanto rischiavo di esagerare con il miele – sì, lo confesso, sono caduta in tentazione un paio di volte!

Per il tiramisù… amica mia, ti capisco fin troppo bene. Io ho un trucco: quando la voglia mi assale, mi preparo una tazza di caffè bello forte, ci sbatto dentro un cucchiaio di mascarpone e una spolverata di cacao amaro. Non è la stessa cosa, ma mi placa quel demone interiore che urla “zuccherooo!”. Oppure, se proprio sono in crisi, mi butto su una manciata di mandorle tostate con un pizzico di cannella: croccanti, saporite, e ti senti meno in colpa.

Complimenti ancora, sei un’ispirazione! Dieci chili in sei settimane sono un colpaccio, e tuo marito ha ragione: sembri una ventenne, altroché! Continua così, e se provi Paleo fammi sapere come va, che sono curiosa di sentire le tue avventure. La strada è lunga, ma con questi trucchetti e un po’ di creatività, il nostro corpo ci ringrazierà ogni giorno di più. Forza, che siamo più forti di qualsiasi tiramisù!
 
Ragazzi, non ci credo ancora! Mi sono buttata su Atkins sei settimane fa, quasi per gioco, e ora mi guardo allo specchio e non mi riconosco più! Dieci chili spariti, così, puff! All’inizio pensavo fosse impossibile, perché amo il pane e la pasta più della mia vita, ma poi ho scoperto un mondo di sapori nuovi: uova strapazzate con pancetta a colazione, bistecche succose, verdure croccanti con burro... altro che sacrificio! Certo, i primi giorni sono stati uno shock, mi sentivo stanca e avevo una voglia matta di pizza, ma dopo una settimana è cambiato tutto. L’energia è tornata, la fame è sparita e i pantaloni hanno iniziato a cedere!
Devo ammetterlo, ho avuto i miei momenti di crisi: una sera ho sognato una carbonara e mi sono svegliata con i crampi allo stomaco. Però ho tenuto duro, mi sono inventata delle alternative – tipo la “finta pasta” con zucchine – e ora non tornerei mai indietro. La bilancia è diventata la mia migliore amica, e vedere quei numeri scendere mi ha dato una carica pazzesca. Anche mio marito è rimasto a bocca aperta, dice che sembro una ventenne (ok, magari esagera, ma mi piace crederci!).
Sto pensando di provare anche paleo, giusto per mischiare un po’ le carte, qualcuno di voi l’ha testata dopo Atkins? Com’è andata? Io sono ancora scioccata da quanto può fare il corpo se gli dai il carburante giusto. Non è solo questione di chili, è proprio sentirsi leggeri, pieni di vita. Se avete trucchi per non cedere alla tentazione del tiramisù, scriveteli qui sotto, perché la strada è ancora lunga e la mia forza di volontà non è d’acciaio!
Ciao a tutti, o meglio, salve a chi ha la pazienza di leggermi fino in fondo! Complimenti per i tuoi 10 kg, davvero un bel colpo, Atkins sa come fare il suo lavoro, eh? Io invece sono qui, fedele al mio "metodo della taрелка" – sì, lo so, suona strano in italiano, ma lasciatemi spiegare. Divido il piatto come fosse un quadro: metà verdure fresche, una quarto di proteine magre e un quarto di carboidrati, quelli buoni, niente di troppo elaborato. Non è una dieta drastica come la tua, ma un modo per educarmi a porzioni sensate, passo dopo passo.

Ti racconto com’è andata ieri: ho messo insieme un piatto che sembrava quasi da ristorante. Metà pieno di zucchine grigliate e pomodorini saltati con un filo d’olio, un quarto di petto di pollo cotto lento con erbe, e l’altro quarto di riso integrale che profumava di casa. Ho pure scattato una foto – giuro, era troppo bello per non farlo! Te la descriverei meglio, ma non voglio farti morire di invidia. Il punto è che sto imparando a godermi il cibo senza strafare, e la bilancia scende lo stesso, anche se non a razzo come con Atkins.

Capisco il tuo shock iniziale, anch’io all’inizio guardavo il pane con occhi da cucciolo abbandonato. Però questo metodo mi sta insegnando a non demonizzare niente, solo a bilanciare. Certo, non ho l’energia esplosiva che descrivi tu – uova e pancetta non sono il mio stile a colazione, preferisco uno yogurt con frutta – ma mi sento leggera, senza quel senso di privazione che mi faceva crollare dopo una settimana con altre diete. La tua “finta pasta” di zucchine mi ha incuriosito, magari la provo, anche se io di solito ci metto sopra un po’ di salsa fatta in casa, così non mi manca troppo il ragù.

Paleo dopo Atkins? Mah, io non ci penserei proprio, già stai andando alla grande! Io resto sul mio sentiero tranquillo, ogni tanto mi premio con un quadratino di cioccolato fondente – piccolo, eh, ma mi salva dal tiramisù che mi chiama dal frigo della mamma. Un trucco per la tua voglia? Prova a distrarti con qualcosa di croccante, tipo finocchi crudi, funziona per me quando il cervello urla “carboidrati!”. Fammi sapere come procedi, e se vuoi ti mando la foto del mio prossimo piatto – altro che bistecca, qui si gioca con i colori!
 
Ehi, ciao! O forse “ehi tu, fenomeno di Atkins”, perché davvero, 10 kg in sei settimane mi hanno lasciata senza parole! Io sono qui, un po’ intimidita a scriverti, sai, perché non ho una storia così eclatante da raccontare, però mi piace l’idea di unirmi al tuo entusiasmo. Mi sa che siamo proprio agli opposti: tu con le tue bistecche e pancetta, io che cerco di tenere il mio angolino verde e tranquillo. Non sono una di quelle che rivoluziona tutto dall’oggi al domani, ma sto provando a fare pace col cibo in modo soft, senza stravolgimenti.

Tipo, ieri mi sono messa lì, un po’ titubante, a preparare una cosa semplice: una ciotola con rucola e spinacini freschi – metà abbondante, perché mi piace quel verde che scrocchia – poi un pezzetto di tofu grigliato con un goccio di tamari, e un pugnetto di quinoa che avevo cotto con un pizzico di curcuma, tanto per dare colore. Non sarà una bistecca succosa, ma quando ho mescolato tutto con un filo d’olio e un po’ di limone, mi sono sentita quasi una chef! Niente foto, però, sono troppo timida pure per quello, magari la prossima volta mi faccio coraggio.

Capisco bene i tuoi primi giorni, quel senso di “oddio, cosa sto facendo?”, anch’io all’inizio mi guardavo intorno smarrita senza il mio piatto di pasta quotidiano. Però piano piano ho trovato il mio ritmo, e ora non mi pesa più. La tua energia post-Atkins mi fa quasi invidia, io non sono a quel livello di carica, ma sto bene, mi sento meno gonfia, e ogni tanto mi scappa un sorriso quando vedo che i jeans non tirano più come prima. La “finta pasta” di zucchine che hai nominato mi ha fatto brillare gli occhi, la faccio anch’io! Ci metto sopra una salsa di pomodoro leggero, fatta da me, con un po’ di basilico, e giuro che quasi mi dimentico della spaghetti vera.

Paleo dopo Atkins? Sei coraggiosa, io non ce la farei a cambiare così tanto, già sto cercando di non perdermi tra i miei esperimenti verdi! Per il tiramisù, ti capisco eccome, pure a me ogni tanto qualcosa di dolce chiama forte. Il mio trucco è tenere in frigo dei cetrioli, li taglio a bastoncini e li sgranocchio quando la voglia mi assale – non è lo stesso, lo so, ma mi salva dal crollo. Tu continua a raccontare, mi piace leggerti, e magari un giorno ti scrivo con più sicurezza, chissà, potresti ispirarmi a provare qualcosa di più audace! Intanto, complimenti ancora, sei una forza!
 
Ehi, fenomeno di Atkins, mi sa che hai proprio spaccato tutto con quei 10 kg! Io ti leggo e mi viene quasi da applaudire, giuro, ma allo stesso tempo mi sento tipo una tartarughina che cammina lenta lenta mentre tu sfrecci accanto come un razzo. Non fraintendermi, il tuo entusiasmo è contagioso, e mi piace un sacco sbirciare nella tua avventura, anche se io sono più da “faccio un passo alla volta e vediamo che succede”.

Sai, io sono quella che cerca di dimagrire senza troppo casino. Niente diete da manuale o ore in palestra, solo cosine semplici che mi fanno stare bene senza impazzire. Tipo, ultimamente ho preso l’abitudine di camminare un po’ di più – non è che mi metto lì a contare i passi come una fissata con le smarthwatch, però se devo andare al negozio o dal panettiere, mollo la macchina e via a piedi. È un trucco scemo, ma funziona: mi muovo, prendo una boccata d’aria e non mi sembra nemmeno di fare fatica. Poi, sul cibo, sto provando a fare come te con la tua “finta pasta” di zucchine – che idea geniale, tra l’altro! Io ci spalmo sopra un po’ di salsa di pomodoro homemade, giusto un filo d’olio e una foglia di basilico, e mi sento soddisfatta senza appesantirmi.

Non sono una che si lancia in rivoluzioni come te con Atkins o Paleo – mamma mia, solo a pensarci mi gira la testa! – però sto trovando il mio angolino tranquillo. Tipo, ieri ho aperto il frigo e ho tirato fuori due cose: una manciata di spinaci freschi e un po’ di ceci che avevo lessato il giorno prima. Li ho buttati in padella con un goccio d’olio e una spolverata di pepe, cinque minuti ed eccolo lì, un piatto che non mi fa sentire in colpa e che mi riempie giusto quel tanto che basta. Non sarà epico come le tue bistecche, ma quando mi siedo a mangiare e vedo che non ho dovuto passare ore ai fornelli, mi scappa un sorrisetto.

Il tuo racconto sui primi giorni di Atkins mi ha fatto ridere, quel momento di “e ora che faccio?” lo capisco benissimo. Anche a me manca ogni tanto la semplicità di un piatto di pasta, ma sto imparando a godermi queste alternative senza sentirmi in punizione. E sai una cosa? Da quando ho iniziato a muovermi un po’ di più e a mangiare così, senza stress, mi sento più leggera – non solo nei jeans, ma proprio dentro. Niente bilancia ossessiva o conteggi strani, solo la sensazione che sto andando nella direzione giusta.

Per il tiramisù che dicevi, ti do un trucchetto minimalista: io quando ho voglia di dolce, mi taglio una mela a fettine sottili, ci spargo sopra un pizzico di cannella e la metto in forno per un quarto d’ora. Non è la stessa cosa, lo so, ma è semplice, veloce e mi toglie quel languorino senza drammi. Tu continua a scrivere delle tue imprese, mi piace troppo leggerti – sei tipo una spinta gentile a provare qualcosa di nuovo, anche se per ora resto nel mio mondo di zucchine e passeggiate. Chissà, magari un giorno mi butto anch’io su qualcosa di più tosto, ispirata da te. Intanto, grandissima, continua così!
 
Ehi, razzo di Atkins, mi sa che stai proprio volando! Leggerti è un mix di “wow, che forza” e “ok, io invece sono qui che arrancavo con le mie cosine soft”. Non che sia una gara, sia chiaro, ma il tuo sprint mi fa quasi venir voglia di alzarmi dal divano e fare qualcosa di più… quasi, eh! Scherzo, il tuo racconto è una botta di energia, e anche se io sono più da “passettini tranquilli”, mi piace un sacco curiosare nel tuo viaggio.

Sai, io sono partita con questa cosa del dimagrire più per necessità che per altro. Il dottore mi ha fatto un discorsetto serio su diabete e pressione alta, e lì ho capito che dovevo darmi una mossa. Niente di epico come la tua Atkins, però: io sono quella delle soluzioni semplici, che non mi mandano in tilt la giornata. Tipo, ho iniziato a lasciare la macchina in garage e a fare le commissioni a piedi. Non è che mi metto a cronometrare o a contare calorie bruciate, ma alla fine della settimana sento che il corpo ringrazia. È una roba minima, ma mi sta aiutando a sentirmi meno “incastrata” nei vestiti – non so se mi spiego!

Sul mangiare, sto provando a prendere spunto da te, ma a modo mio. La tua finta pasta di zucchine? Genio puro. Io ci metto sopra un sughetto veloce fatto in casa – pomodoro, un goccio d’olio, un po’ di origano – e mi sembra di mangiare qualcosa di speciale senza sgarrare. Poi, l’altro giorno ho fatto un esperimento: ho preso un po’ di melanzane, le ho grigliate e ci ho aggiunto un cucchiaio di yogurt greco con un pizzico di aglio. Cinque minuti di lavoro e mi sono sentita una chef, giuro! Non sarà la tua bistecca succosa, ma mi riempie senza appesantirmi, e per me è già una vittoria.

Devo dirtelo, i tuoi primi giorni di Atkins mi hanno fatto morire dal ridere – quel momento di panico iniziale lo capisco eccome. Anche a me manca ogni tanto un bel piatto di spaghetti, ma sto scoprendo che queste alternative non sono poi così male. Da quando ho iniziato a muovermi di più e a mangiare così, senza farmi troppi film mentali, mi sento diversa. Non è solo questione di chili – che comunque piano piano se ne stanno andando – ma proprio di energia. Mi sveglio la mattina e non mi sento un sacco di patate, e questa per me è una novità pazzesca.

Per il tuo tiramisù “proibito”, ti butto lì una mia idea minimal: quando mi parte la voglia di dolce, prendo una pera, la taglio a cubetti, ci spalmo un velo di ricotta e una spolverata di cacao amaro. Niente di che, ma mi salva senza farmi sentire in colpa. Tu continua a raccontare le tue avventure, che sei una specie di faro per noi tartarughine curiose. Non so se mai mi lancerò in una dieta tosta come la tua, ma leggerti mi dà la spinta a provare qualcosa di nuovo, tipo magari un giorno azzardo una carbonara di zucchine! Intanto, complimenti ancora, sei un’ispirazione – vai avanti così!
 
Ehi, missile Atkins, qua stiamo ancora ammirando la tua scia mentre sfrecci via! Leggerti è come guardare un film d’azione: adrenalina pura, con me che nel frattempo sto ancora scaldando i motori sul divano con una tisana in mano. Non fraintendermi, il tuo racconto mi gasa un casino, ma io sono più il tipo da “piano, piano, che la tartaruga arriva lo stesso”. Però, cavolo, quasi mi fai venir voglia di mollare tutto e buttarmi in una sauna a sudare i miei peccati – quasi, eh, non spingiamo!

Scherzi a parte, il tuo viaggio è uno spettacolo, e io che sono partita con l’idea di “muoviti o il diabete ti prende a schiaffi” ti capisco più di quanto immagini. Niente diete estreme per me, però: io sono quella che si inventa scuse per camminare un po’ di più – tipo “ops, ho dimenticato il latte, tocca tornare al negozio” – e poi si sente una maratoneta. Funziona, sai? I jeans non mi guardano più con disprezzo, e questo mi basta per brindare (con acqua, ovvio).

La tua zucchina-pasta mi ha steso, comunque. Io ci ho provato, ma il mio sugo ha deciso di fare il ribelle e ora ho un piatto che sembra un quadro astratto – buono, eh, ma non vince premi di bellezza. Poi ho avuto il mio momento di gloria: ho preso un cavolfiore, l’ho schiaffato in forno con un po’ di spezie, e mi sono sentita tipo Gordon Ramsay versione light. Non sarà la tua bistecca da urlo, ma mi tiene in piedi senza farmi rotolare, e per me è già oro.

I tuoi inizi con Atkins? Mitici. Quel panico da “oddio, dove sono i carboidrati” me lo sogno ancora la notte. Io invece ogni tanto cedo a un quadratino di cioccolato fondente, ma poi mi assolvo con una passeggiata – bilancia karmica, no? E devo dirtelo, questa cosa del muovermi e mangiare decente mi sta cambiando: non solo perdo qualcosa, ma mi sveglio senza sentirmi un materasso sfondato. Roba da matti.

Per il tuo tiramisù “vietato”, io resto fedele alla mia pera con ricotta e cacao – minimalista ma salva-vita. Tu però continua a sparare i tuoi bollettini dal fronte Atkins, che per noi “passeggiatrici da sauna immaginaria” sei un faro nella nebbia. Magari un giorno mi lancio anch’io in un esperimento pazzo, tipo un finto risotto di cavolfiore… o magari no, e resto a guardarti mentre conquisti il mondo, un chilo alla volta. Grande, continua così!
 
Ehi, fenomeno Atkins, la tua energia mi travolge anche da qui! Io invece continuo col mio rito serale: un paio di km a piedi sotto le stelle, con l’aria fresca che mi resetta la testa. Oggi ho fatto il giro lungo vicino al parco – silenzio, pace, e pure qualche chilo in meno che inizia a farsi vedere. Niente adrenalina da film, ma un bel “ci sono” che mi basta. La tua zucchina-pasta mi tenta, ma per ora resto fedele alle mie camminate e a una pera con ricotta per non sgarrare troppo. Continua a ispirarci, sei un mito!
 
Ragazzi, non ci credo ancora! Mi sono buttata su Atkins sei settimane fa, quasi per gioco, e ora mi guardo allo specchio e non mi riconosco più! Dieci chili spariti, così, puff! All’inizio pensavo fosse impossibile, perché amo il pane e la pasta più della mia vita, ma poi ho scoperto un mondo di sapori nuovi: uova strapazzate con pancetta a colazione, bistecche succose, verdure croccanti con burro... altro che sacrificio! Certo, i primi giorni sono stati uno shock, mi sentivo stanca e avevo una voglia matta di pizza, ma dopo una settimana è cambiato tutto. L’energia è tornata, la fame è sparita e i pantaloni hanno iniziato a cedere!
Devo ammetterlo, ho avuto i miei momenti di crisi: una sera ho sognato una carbonara e mi sono svegliata con i crampi allo stomaco. Però ho tenuto duro, mi sono inventata delle alternative – tipo la “finta pasta” con zucchine – e ora non tornerei mai indietro. La bilancia è diventata la mia migliore amica, e vedere quei numeri scendere mi ha dato una carica pazzesca. Anche mio marito è rimasto a bocca aperta, dice che sembro una ventenne (ok, magari esagera, ma mi piace crederci!).
Sto pensando di provare anche paleo, giusto per mischiare un po’ le carte, qualcuno di voi l’ha testata dopo Atkins? Com’è andata? Io sono ancora scioccata da quanto può fare il corpo se gli dai il carburante giusto. Non è solo questione di chili, è proprio sentirsi leggeri, pieni di vita. Se avete trucchi per non cedere alla tentazione del tiramisù, scriveteli qui sotto, perché la strada è ancora lunga e la mia forza di volontà non è d’acciaio!
Ehi, ciao a tutti, o forse dovrei dire “squadra di guerrieri della bilancia”! Complimenti, sei stata incredibile con Atkins, quei 10 chili in sei settimane sono una vittoria pazzesca! Leggere la tua storia mi ha fatto sorridere, perché capisco benissimo quel mix di stupore e adrenalina quando vedi il tuo corpo cambiare. Io sono una fan sfegatata delle lezioni di gruppo, tipo zumba o pilates, e ti assicuro che il tuo racconto mi ha dato una bella carica per la mia prossima sessione.

Sai, quello che mi piace delle attività in gruppo è proprio quel senso di “ci siamo dentro insieme”. Quando sudo in una sala piena di gente che si muove all’unisono, anche se siamo tutti a livelli diversi, mi sento spinta a non mollare. È un po’ come quello che hai descritto tu con la bilancia che diventa tua amica: vedere i progressi ti dà una motivazione assurda. Io ho iniziato con la zumba perché mi sembrava divertente, quasi un gioco, e poi mi sono accorta che stavo perdendo peso senza nemmeno rendermene conto. Ora alterno con un po’ di boxe, che è fantastica per sfogarsi, e pilates per sentirmi più forte dentro.

Però ti capisco tantissimo sui momenti di crisi. La tua carbonara onirica mi ha fatto ridere, io una volta ho sognato di tuffarmi in una piscina di lasagne! Nei giorni difficili, quello che mi salva è sapere che dopo la lezione c’è sempre qualcuno con cui chiacchierare, magari davanti a un tè o una tisana. Parlando di Atkins, non l’ho mai provata, ma mi incuriosisce questo tuo passaggio a paleo. Io sto cercando di bilanciare le mie passioni culinarie – sì, anch’io amo la pasta – con qualcosa di più leggero, tipo le verdure grigliate che porto alle cene post-allenamento con il gruppo.

Un consiglio per il tiramisù? Ti direi di provare a venire a una lezione con me! Scherzo, ma non troppo: sudare insieme agli altri mi distrae dalle tentazioni. E poi, se hai bisogno di un trucco, io tengo in frigo delle zucchine già tagliate a striscioline, così quando mi viene voglia di qualcosa di “proibito” le salto in padella con un po’ di spezie e mi passa. Non sarà tiramisù, ma mi fa sentire meno in colpa.

Fammi sapere se decidi di provare paleo, sono curiosa di capire com’è dopo Atkins! E se mai ti va di muoverti un po’ con un gruppo, scrivimi, magari troviamo una lezione di zumba da fare insieme. Sentirsi leggeri e pieni di vita, come dici tu, è proprio il motivo per cui non mollo mai la mia playlist e i miei compagni di fatica. Forza, continua così, sei un’ispirazione!
 
Ragazzi, non ci credo ancora! Mi sono buttata su Atkins sei settimane fa, quasi per gioco, e ora mi guardo allo specchio e non mi riconosco più! Dieci chili spariti, così, puff! All’inizio pensavo fosse impossibile, perché amo il pane e la pasta più della mia vita, ma poi ho scoperto un mondo di sapori nuovi: uova strapazzate con pancetta a colazione, bistecche succose, verdure croccanti con burro... altro che sacrificio! Certo, i primi giorni sono stati uno shock, mi sentivo stanca e avevo una voglia matta di pizza, ma dopo una settimana è cambiato tutto. L’energia è tornata, la fame è sparita e i pantaloni hanno iniziato a cedere!
Devo ammetterlo, ho avuto i miei momenti di crisi: una sera ho sognato una carbonara e mi sono svegliata con i crampi allo stomaco. Però ho tenuto duro, mi sono inventata delle alternative – tipo la “finta pasta” con zucchine – e ora non tornerei mai indietro. La bilancia è diventata la mia migliore amica, e vedere quei numeri scendere mi ha dato una carica pazzesca. Anche mio marito è rimasto a bocca aperta, dice che sembro una ventenne (ok, magari esagera, ma mi piace crederci!).
Sto pensando di provare anche paleo, giusto per mischiare un po’ le carte, qualcuno di voi l’ha testata dopo Atkins? Com’è andata? Io sono ancora scioccata da quanto può fare il corpo se gli dai il carburante giusto. Non è solo questione di chili, è proprio sentirsi leggeri, pieni di vita. Se avete trucchi per non cedere alla tentazione del tiramisù, scriveteli qui sotto, perché la strada è ancora lunga e la mia forza di volontà non è d’acciaio!
Ehi, leggere il tuo post mi ha fatto venire i brividi, sai? Quel tuo "puff" dei dieci chili mi ha colpita dritto al cuore, perché anch’io so cosa significa guardarsi allo specchio e non riconoscersi più, ma per me non è sempre stato un "wow" positivo. Tempo fa ero intrappolata in un ciclo di abbuffate che mi lasciava vuota, non solo piena. La bilancia era il mio incubo, non un’amica. Però qualcosa nel tuo racconto mi ha acceso una lampadina: forse il segreto non è solo cosa mangi, ma come ti fa sentire.

Io sto cercando di uscirne, un passo alla volta, e ammetto che l’idea di Atkins mi spaventa un po’. Rinunciare al pane mi sembra una montagna impossibile da scalare, eppure tu parli di bistecche e verdure con burro come se fosse una festa. Mi fai quasi venir voglia di provarci. Anche solo per sentirmi leggera, come dici tu, più che per i numeri. I miei momenti di crisi sono ancora troppi, tipo ieri che ho fissato una ciambella per mezz’ora prima di cedere, ma leggere che hai trovato delle alternative come la finta pasta mi dà speranza.

Paleo dopo Atkins? Non saprei, io sono ancora qui a lottare con le basi, ma se tu sei così carica magari funziona davvero. Quanto al tiramisù… io provo a distrarmi con una tisana quando la voglia mi assale, ma non sempre basta. Magari tu hai trovato il trucco perfetto con quelle zucchine magiche. Grazie per aver condiviso, mi hai fatto sentire meno sola in questa strada tutta curve. Tu come stai tenendo botta adesso che l’entusiasmo iniziale magari si sta calmando?