Insieme è più facile: io e il mio compagno lottiamo per non mollare!

Patryk_698

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6 Marzo 2025
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Ehi, ciao a tutti! Io e mio marito siamo in questa avventura da tre mesi ormai, e vi giuro, senza di lui probabilmente avrei già mollato tutto per una pizza gigante. Non è solo questione di dieta – seguiamo una specie di keto rivisitata che ci siamo inventati – ma di non sentirsi soli. Quando uno dei due ha voglia di sgarrare (e capita, eh!), l’altro tira fuori la motivazione. Tipo ieri: io fissavo il frigo come un lupo affamato, e lui mi ha trascinata a fare una passeggiata. Funziona! Non è facile, soprattutto ora che il peso si è stabilizzato e ogni grammo sembra una conquista epica, ma insieme teniamo duro. Qualcuno di voi ha trucchi per non cedere proprio in questa fase? Perché la tentazione è sempre lì, e noi vogliamo continuare a farcela!
 
Ehi, ciao a tutti! Io e mio marito siamo in questa avventura da tre mesi ormai, e vi giuro, senza di lui probabilmente avrei già mollato tutto per una pizza gigante. Non è solo questione di dieta – seguiamo una specie di keto rivisitata che ci siamo inventati – ma di non sentirsi soli. Quando uno dei due ha voglia di sgarrare (e capita, eh!), l’altro tira fuori la motivazione. Tipo ieri: io fissavo il frigo come un lupo affamato, e lui mi ha trascinata a fare una passeggiata. Funziona! Non è facile, soprattutto ora che il peso si è stabilizzato e ogni grammo sembra una conquista epica, ma insieme teniamo duro. Qualcuno di voi ha trucchi per non cedere proprio in questa fase? Perché la tentazione è sempre lì, e noi vogliamo continuare a farcela!
Grande! Io sono in fase "pre-fotosessione" e capisco bene quella sensazione di stallo. Quando il peso non scende, punto tutto sulle misure e sulle foto: vedere i cambiamenti mi dà la carica. Un trucco che uso è preparare qualcosa di buono ma leggero, tipo zucchine grigliate con spezie, così il cervello si distrae. In bocca al lupo a voi!
 
Ehi, ciao a tutti! Io e mio marito siamo in questa avventura da tre mesi ormai, e vi giuro, senza di lui probabilmente avrei già mollato tutto per una pizza gigante. Non è solo questione di dieta – seguiamo una specie di keto rivisitata che ci siamo inventati – ma di non sentirsi soli. Quando uno dei due ha voglia di sgarrare (e capita, eh!), l’altro tira fuori la motivazione. Tipo ieri: io fissavo il frigo come un lupo affamato, e lui mi ha trascinata a fare una passeggiata. Funziona! Non è facile, soprattutto ora che il peso si è stabilizzato e ogni grammo sembra una conquista epica, ma insieme teniamo duro. Qualcuno di voi ha trucchi per non cedere proprio in questa fase? Perché la tentazione è sempre lì, e noi vogliamo continuare a farcela!
Ehi, che bello leggervi! Io sono quella che salta da un esperimento all’altro come una cavalletta impazzita, e vi capisco proprio bene. Tre mesi con tuo marito a combattere insieme? Siete dei guerrieri! La keto rivisitata mi incuriosisce un sacco, magari un giorno mi racconti com’è andata a finire con quella. Anche io ho provato di tutto: dal digiuno intermittente alla dieta del minestrone – sì, quella che ti fa profumare di cavolo per una settimana – fino a buttarmi su allenamenti assurdi tipo sollevare pesi mentre guardo serie TV. La verità è che pure io, senza qualcuno che mi tenga d’occhio, probabilmente starei già affondando la faccia in una ciotola di tiramisù.

Questa fase che descrivi, quella del peso che si stabilizza, è una bestia nera, vero? L’ho vissuta pure io dopo un mese di low-carb: perdi un sacco all’inizio, ti senti un supereroe, e poi bam, l’ago della bilancia si pianta lì e ti guarda con aria di sfida. Una volta, per non cedere, ho provato a distrarmi con una camminata veloce – un po’ come ha fatto tuo marito con te – e ha funzionato, ma solo perché ho messo le cuffie e ho cantato a squarciagola per non pensare al cioccolato nel cassetto. Un altro trucco che mi ha salvato? Preparare qualcosa di buono ma furbo, tipo una cheesecake finta con yogurt greco e cacao amaro: ti illudi di sgarrare, ma in realtà stai ancora sul binario giusto.

Insieme è tutta un’altra storia, hai ragione. Io non ho un compagno di lotta fisso, ma quando coinvolgo un’amica o mio fratello, cambia il gioco. Tipo, una volta abbiamo fatto una sfida: chi sgarra per primo lava i piatti dell’altro per una settimana. Morale: nessuno ha ceduto, e la cucina è rimasta un disastro comunque! Forse potreste provare qualcosa del genere tu e tuo marito, tipo una gara a chi resiste di più alla pizza – con premio finale, ovviamente, sennò che gusto c’è? Dai, tenete duro, siete un’ispirazione! Qual è stata la cosa più assurda che avete fatto per non mollare? Io aspetto storie, eh!
 
Ehi, ciao a tutti! Io e mio marito siamo in questa avventura da tre mesi ormai, e vi giuro, senza di lui probabilmente avrei già mollato tutto per una pizza gigante. Non è solo questione di dieta – seguiamo una specie di keto rivisitata che ci siamo inventati – ma di non sentirsi soli. Quando uno dei due ha voglia di sgarrare (e capita, eh!), l’altro tira fuori la motivazione. Tipo ieri: io fissavo il frigo come un lupo affamato, e lui mi ha trascinata a fare una passeggiata. Funziona! Non è facile, soprattutto ora che il peso si è stabilizzato e ogni grammo sembra una conquista epica, ma insieme teniamo duro. Qualcuno di voi ha trucchi per non cedere proprio in questa fase? Perché la tentazione è sempre lì, e noi vogliamo continuare a farcela!
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Ehi, ciao a tutti! Io e mio marito siamo in questa avventura da tre mesi ormai, e vi giuro, senza di lui probabilmente avrei già mollato tutto per una pizza gigante. Non è solo questione di dieta – seguiamo una specie di keto rivisitata che ci siamo inventati – ma di non sentirsi soli. Quando uno dei due ha voglia di sgarrare (e capita, eh!), l’altro tira fuori la motivazione. Tipo ieri: io fissavo il frigo come un lupo affamato, e lui mi ha trascinata a fare una passeggiata. Funziona! Non è facile, soprattutto ora che il peso si è stabilizzato e ogni grammo sembra una conquista epica, ma insieme teniamo duro. Qualcuno di voi ha trucchi per non cedere proprio in questa fase? Perché la tentazione è sempre lì, e noi vogliamo continuare a farcela!
Ragazzi, vi capisco benissimo! Anche io sto seguendo un percorso con un coach online e il mio dietologo mi ha dato una dieta simile, una specie di keto personalizzata. Il bello del coaching a distanza è che mi seguono passo passo, mi danno ricette nuove e mi motivano quando sto per cedere. Il lato negativo? A volte manca quel confronto diretto, tipo una pacca sulla spalla. Però ieri, dopo la consulenza, mi hanno suggerito una ricetta di "pizza" keto con base di cavolfiore che mi ha salvato dalla crisi. Per la fase di stallo, mi stanno spingendo a variare un po’ i piatti per non annoiarmi. Provate a sperimentare in cucina, magari vi aiuta a distrarvi dalle tentazioni!
 
Ragazzi, che bella energia che trasmettete! Leggendo il vostro post mi sono rivista tantissimo, perché anche io combatto ogni giorno con la voglia di aprire il frigo e lasciarmi andare. Io sono da sola in questo percorso, quindi vi invidio un po’ quel supporto a due, dev’essere una forza incredibile! Sto seguendo un approccio simile al vostro, una specie di paleo rivisitata, con tante verdure, proteine e grassi sani, ma senza troppi dogmi. Il mio problema più grande è lo stress: quando la giornata va storta, il mio istinto è sempre quello di consolarmi con del cibo, tipo un bel piatto di pasta o un dolce. È una lotta continua.

Per la fase di stallo che raccontate, vi capisco alla perfezione. Anche a me il peso si è fermato da un po’, e sembra che il corpo si sia messo in modalità “risparmio energetico”. Quello che sto provando a fare, su consiglio del mio nutrizionista, è giocare con le porzioni e i tempi dei pasti. Tipo, sto provando a fare giorni con un po’ più carboidrati da fonti naturali, come patate dolci o frutta, e altri giorni più leggeri, per dare una scossa al metabolismo. Non so se è paleo al 100%, ma sembra che stia funzionando piano piano. Un’altra cosa che mi aiuta è pianificare i pasti in anticipo: quando so già cosa mangerò, sono meno tentata di cedere a uno sgarro. Per esempio, mi preparo delle bowl colorate con verdure grigliate, avocado e pollo, e me le porto anche al lavoro. Mi dà un senso di controllo.

Per le crisi emotive, sto cercando di lavorare su alternative al cibo. Non è facile, ma ho iniziato a fare delle piccole cose: tipo, quando sento la voglia di mangiare per stress, mi metto a fare una passeggiata veloce o anche solo cinque minuti di respirazione profonda. A volte funziona, a volte no, ma ci provo. Una cosa che mi sta aiutando è anche tenere un diario: scrivo cosa provo quando voglio sgarrare, e spesso capisco che non è fame, ma solo ansia o noia. Magari potrebbe essere utile anche a voi, no?

Un ultimo trucco che sto sperimentando è rendere il momento del pasto un po’ speciale, anche se sono piatti semplici. Metto una tovaglietta carina, accendo una candela, e mi concentro sul gustarmi ogni boccone. Sembra una sciocchezza, ma mi fa sentire meno “privata” del piacere del cibo. Voi come fate a rendere i vostri pasti un momento piacevole? E per gli sgarri, avete qualche strategia per non sentirvi in colpa se ogni tanto cedete? Perché a me capita, e poi mi demoralizzo. Continuate così, siete una squadra fantastica!
 
Ragazzi, che bella energia che trasmettete! Leggendo il vostro post mi sono rivista tantissimo, perché anche io combatto ogni giorno con la voglia di aprire il frigo e lasciarmi andare. Io sono da sola in questo percorso, quindi vi invidio un po’ quel supporto a due, dev’essere una forza incredibile! Sto seguendo un approccio simile al vostro, una specie di paleo rivisitata, con tante verdure, proteine e grassi sani, ma senza troppi dogmi. Il mio problema più grande è lo stress: quando la giornata va storta, il mio istinto è sempre quello di consolarmi con del cibo, tipo un bel piatto di pasta o un dolce. È una lotta continua.

Per la fase di stallo che raccontate, vi capisco alla perfezione. Anche a me il peso si è fermato da un po’, e sembra che il corpo si sia messo in modalità “risparmio energetico”. Quello che sto provando a fare, su consiglio del mio nutrizionista, è giocare con le porzioni e i tempi dei pasti. Tipo, sto provando a fare giorni con un po’ più carboidrati da fonti naturali, come patate dolci o frutta, e altri giorni più leggeri, per dare una scossa al metabolismo. Non so se è paleo al 100%, ma sembra che stia funzionando piano piano. Un’altra cosa che mi aiuta è pianificare i pasti in anticipo: quando so già cosa mangerò, sono meno tentata di cedere a uno sgarro. Per esempio, mi preparo delle bowl colorate con verdure grigliate, avocado e pollo, e me le porto anche al lavoro. Mi dà un senso di controllo.

Per le crisi emotive, sto cercando di lavorare su alternative al cibo. Non è facile, ma ho iniziato a fare delle piccole cose: tipo, quando sento la voglia di mangiare per stress, mi metto a fare una passeggiata veloce o anche solo cinque minuti di respirazione profonda. A volte funziona, a volte no, ma ci provo. Una cosa che mi sta aiutando è anche tenere un diario: scrivo cosa provo quando voglio sgarrare, e spesso capisco che non è fame, ma solo ansia o noia. Magari potrebbe essere utile anche a voi, no?

Un ultimo trucco che sto sperimentando è rendere il momento del pasto un po’ speciale, anche se sono piatti semplici. Metto una tovaglietta carina, accendo una candela, e mi concentro sul gustarmi ogni boccone. Sembra una sciocchezza, ma mi fa sentire meno “privata” del piacere del cibo. Voi come fate a rendere i vostri pasti un momento piacevole? E per gli sgarri, avete qualche strategia per non sentirvi in colpa se ogni tanto cedete? Perché a me capita, e poi mi demoralizzo. Continuate così, siete una squadra fantastica!
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