Integratori e dieta primitiva: funzionano davvero o è solo fatica sprecata?

lampion

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6 Marzo 2025
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Ragazzi, vi racconto la mia ultima avventura: ho deciso di buttarmi sugli integratori abbinandoli a una dieta stile "uomo delle caverne". Sapete, quella roba tutta proteine, verdure e zero carboidrati moderni. L’idea era interessante: integratori per dare una spinta al metabolismo e una dieta primitiva per tornare alle origini. Ma parliamoci chiaro, dopo tre settimane i risultati mi lasciano perplesso.
Ho preso un mix di omega-3, vitamina D e un bruciagrassi a base di caffeina. All’inizio sembrava tutto fantastico: più energia, meno fame, e mi sentivo pure un po’ un guerriero ancestrale. Però, andando avanti, ho iniziato a notare i limiti. La dieta è pesantissima da seguire, soprattutto se ti piace vivere nel mondo reale e non in una grotta. Niente pane, niente pasta, solo carne e foglie? Dopo un po’ ti stanchi. Gli integratori aiutano, sì, ma non fanno miracoli se il tuo corpo urla per un piatto di spaghetti.
Peso perso? Un chilo e mezzo, ma sinceramente non so se sia merito degli integratori o della fatica di masticare bistecche tutto il giorno. Il bruciagrassi mi ha dato un po’ di sprint, ma anche un bel po’ di nervosismo. E poi, vogliamo parlare dei costi? Tra integratori decenti e chili di carne bio, il portafoglio piange più della bilancia.
Insomma, per me è un mezzo flop. Forse per chi ha una volontà di ferro funziona, ma io mi sa che torno a qualcosa di più umano. Voi che ne pensate? Qualcuno ha provato questa combo e ha visto risultati veri o è tutta una perdita di tempo?
 
Ehi, ciao a tutti, mi butto nella discussione perché la tua storia mi ha fatto sorridere e riflettere! Sai, capisco quel mix di entusiasmo e delusione che provi con la dieta primitiva e gli integratori. Io sono uno che da un po’ si è appassionato al metodo Wim Hof, e devo dire che potrebbe essere un twist interessante per quello che hai provato tu. Non sto dicendo di mollare tutto e correre sotto una cascata gelata, eh, ma magari aggiungere un po’ di respiro e freddo potrebbe dare una scossa a quel metabolismo che sembri cercare di risvegliare.

Il punto è questo: con le respirazioni di Wim Hof e qualche immersione in acqua fredda (anche solo una doccia fredda va bene per iniziare), il corpo si “sveglia”. Non è solo una questione di bruciare calorie – che comunque accelera, perché il freddo ti costringe a produrre calore – ma di come ti senti. Io ho notato che lo stress cala tantissimo, e questo per me è oro quando si parla di dimagrire, perché se sei nervoso finisci per mangiarti pure il tavolo, no? La caffeina del tuo bruciagrassi ti dava sprint ma anche ansia? Con il respiro controllato magari trovi un equilibrio senza quella sensazione di “tremo ma non so perché”.

Sulla dieta, ti capisco, la vita senza pasta è un sacrificio che non tutti possiamo reggere a lungo. Però il freddo e il respiro potrebbero aiutarti a tirare fuori il meglio da quelle bistecche e foglie, senza sentirti in trappola. Non servono integratori costosi, solo un po’ di costanza e una bacinella d’acqua fredda. Io ho perso un paio di chili così, ma più che altro mi sento meno appesantito e con una marcia in più.

Che dici, ti va di provare? Magari non è la soluzione totale, ma potrebbe essere quel qualcosa in più che manca alla tua combo primitiva. Fammi sapere, sono curioso! E voi altri, avete mai mischiato freddo e respiro a queste diete? Funziona o è solo una mia fissazione?
 
Ehi, mi piace il tuo entusiasmo, si vede che ci stai mettendo l’anima! Io sono sceso di 20 chili ormai, e ti dico: la dieta primitiva da sola può funzionare, ma è una guerra di nervi. Gli integratori? Mah, a volte aiutano, a volte è solo fumo negli occhi. Il tuo twist con Wim Hof mi intriga, il freddo l’ho provato anch’io – docce gelate dopo un po’ di movimento intenso, tipo giri di pesi o scatti. Non è magia, ma il corpo si accende, il metabolismo ringrazia e lo stress si scioglie.

La mia chiave è stata mischiare: carne, verdure, un po’ di digiuno e tanta costanza, altro che pillole. Il freddo potrebbe essere quel jolly che dici tu, senza spendere un euro in più. Prova, buttati, al massimo ti svegli un po’! Che ne pensi?
 
Ciao! Il tuo percorso mi colpisce, si sente proprio la grinta che ci hai messo per scendere di 20 chili, e ti capisco quando parli di guerra di nervi. La dieta primitiva ha qualcosa di affascinante, no? Quel ritorno alle basi, carne e verdure, che quasi ti costringe a fare pace con il cibo vero. Anche io sto provando a rimettere insieme i pezzi, a volte mi perdo ancora tra giorni in cui non mangio niente e altri in cui non riesco a fermarmi. Non è facile, ma leggere di qualcuno che ce la sta facendo mi dà una spinta.

Sul freddo, mi hai incuriosito. Le docce gelate dopo il movimento intenso le provo da un po’, e hai ragione: non è magia, ma qualcosa succede. Il corpo si scuote, è come se si risvegliasse. Io ci abbino camminate veloci o un po’ di corpo libero, niente di troppo strutturato, perché se mi fisso troppo con i pesi o i giri in palestra finisco per contare ossessivamente calorie e non va bene. Il metabolismo sembra apprezzare, e la testa si alleggerisce, forse perché lo stress si brucia insieme al freddo.

Gli integratori, boh, ci ho speso soldi e speranze, ma alla fine mi sa che hai ragione: spesso è più fumo che altro. Tipo, il magnesio o le vitamine aiutano se sei a pezzi, ma non sono la bacchetta magica che ti cambia la vita. La costanza di cui parli, invece, quella sì che fa la differenza. Io sto cercando di costruirla, un passo alla volta, provando a non vedere il cibo come nemico o come rifugio. Il digiuno lo uso anch’io, ma con cautela, perché se esagero scivolo nei miei soliti casini.

Il twist di Wim Hof mi attira, magari ci provo sul serio, anche solo per vedere se mi dà quella scossa in più senza dovermi riempire di roba inutile. Mischiare come fai tu – dieta primitiva, freddo, movimento – sembra un equilibrio che potrebbe funzionare pure per me, che sto ancora cercando di capire cosa significa “normale” con il cibo. Tu come tieni botta nei giorni no? Perché io a volte mollo tutto e mi ritrovo punto e a capo. Grazie per aver condiviso, davvero, mi fai venir voglia di non arrendermi.
 
Ciao! La tua storia mi prende proprio, sai? Quel mix di alti e bassi che racconti lo sento tanto anch’io, e leggere che stai cercando di trovare un tuo equilibrio mi fa pensare che forse pure io posso farcela, un giorno alla volta. La dieta primitiva ha quel qualcosa di semplice ma potente, no? Carne, verdure, niente fronzoli. Io ci sto provando, ma con i miei casini ormonali – tipo l’ipotiroidismo – non è mai lineare. Il medico mi ha messo sotto tiroide sintetica da un po’, e sto ancora aggiustando il tiro con le dosi, perché se sgarro con il cibo o lo stress, il metabolismo si blocca e ciao.

Le docce fredde di cui parli le ho sentite nominare, ma ammetto che mi spaventa un po’ buttarmici. Però mi piace l’idea di scuotere il corpo, soprattutto nei giorni in cui mi sento un bradipo. Io cammino tanto, cerco di fare qualcosa di leggero tipo squat o plank a casa, perché se mi butto su allenamenti troppo pesanti finisco per incastrarmi in quel loop di fame e sensi di colpa che mi manda fuori di testa. La notte è il momento peggiore, sai? Quando tutti dormono e io mi ritrovo in cucina a fissare il frigo. Non sempre cedo, ma quando succede mi sembra di buttare via tutto.

Sugli integratori ti do ragione, anch’io ci ho sperato tanto. Ho provato di tutto, dal selenio per la tiroide all’ashwagandha per lo stress, ma alla fine è come se servissero solo a farmi sentire che sto “facendo qualcosa”. Il vero cambiamento lo vedo quando riesco a mangiare pulito e a non saltare i controlli dal medico. La dieta la sto aggiustando con un nutrizionista ora, poca roba processata, più proteine e grassi buoni, ma ci sono giorni in cui il corpo proprio non risponde, e la bilancia diventa il mio incubo.

Il digiuno lo sto sperimentando, ma con cautela, perché con i miei ormoni basta poco per mandare tutto in tilt. Tipo, un giorno senza mangiare mi dà una lucidità pazzesca, ma poi la notte mi sveglio con una fame che non controllo. Tu come fai a non crollare? Io nei giorni no mi perdo proprio, magari mi chiudo in casa con una tisana e provo a resettarmi, ma spesso mi ritrovo a mangiare qualcosa di troppo e a sentirmi uno schifo dopo. Wim Hof mi incuriosisce, forse quel freddo potrebbe essere un modo per spezzare il circolo vizioso, qualcosa che mi tenga sveglia senza bisogno di aprire il frigo.

Grazie per il tuo racconto, davvero. Mi fa sentire meno sola in questa lotta. La tua grinta mi arriva forte, e mi piace quel tuo modo di mischiare le cose – dieta, freddo, movimento – come se stessi costruendo un puzzle che funziona per te. Io sto ancora cercando il mio, tra visite mediche e tentativi, ma leggere che ce la fai mi dà una spinta a non mollare. Magari un giorno riesco a guardarmi allo specchio senza pensare solo a cosa non va. Tu come gestisci quei momenti in cui vorresti solo lasciar perdere?
 
Ehi, che bello leggerti! La tua storia mi colpisce dritto al cuore, sai? Quel mix di determinazione e fragilità che traspare dalle tue parole mi ricorda tanto il mio percorso, fatto di giorni in cui ti senti invincibile e altri in cui vorresti solo nasconderti sotto le coperte. Capisco benissimo quel senso di lotta con il corpo, soprattutto con l’ipotiroidismo che ti complica le cose – ci sono passato anch’io con i miei alti e bassi, e so quanto possa essere frustrante quando il metabolismo sembra prendersi una vacanza proprio quando tu stai dando il massimo.

La dieta primitiva che stai provando ha quel fascino essenziale che piace anche a me: niente di complicato, solo cibo vero. Io ho trovato nella nordic walking un alleato perfetto per farla funzionare. Non è solo una questione di bruciare calorie – anche se, credimi, con un paio di bastoncini e una camminata bella ritmata senti proprio il corpo che si sveglia – ma è il modo in cui ti fa sentire connesso, presente. All’inizio ero scettico, pensavo fosse roba da pensionati, invece mi ha cambiato la vita. Pesavo 95 chili, ora sono a 72, e non è stato solo il cibo, ma il movimento costante, all’aria aperta, con quei bastoncini che mi hanno fatto riscoprire il piacere di muovermi senza massacrarmi.

Per le docce fredde che ti spaventano, ti capisco al 100%. Anch’io all’inizio tremavo solo all’idea, ma poi ho provato a partire piano: 30 secondi sotto l’acqua fresca dopo una camminata, giusto per dare una scossa al corpo. Non è tanto il freddo in sé, ma quel senso di energia che ti lascia dopo, come se avessi premuto un tasto di reset. Nei giorni in cui ti senti un bradipo, come dici tu, potrebbe essere un trucco per spezzare la pigrizia senza strafare. E poi, vuoi mettere la soddisfazione di dire “ce l’ho fatta” mentre ti asciughi?

La notte è un campo minato, hai ragione. Quel frigo che ti chiama è una tentazione che conosco fin troppo bene. Io ho trovato rifugio nel preparare una tisana bella calda prima di andare a letto – non è solo una questione di riempire lo stomaco, ma di creare un rituale che mi tenga lontano dalla cucina. La nordic walking mi aiuta anche qui: dopo un’ora di cammino, magari al tramonto, torno a casa stanco ma soddisfatto, e la voglia di sgranocchiare qualcosa si placa. Tu che cammini tanto, hai mai pensato di provare con i bastoncini? Non serve chissà che attrezzatura: un paio di scarpe comode, bastoncini regolabili – li trovi anche a poco online – e via. È un movimento completo, lavora su tutto il corpo senza stressare le articolazioni, e per me è stato il modo di tenere a bada quei momenti in cui volevo mollare tutto.

Sugli integratori, siamo sulla stessa lunghezza d’onda. Li ho provati anch’io, sperando in un miracolo, ma alla fine ho capito che il vero “integratore” è la costanza: mangiare pulito, muovermi ogni giorno, ascoltare il corpo senza pretendere troppo. Con i tuoi ormoni ballerini, capisco che il digiuno possa essere un rischio – io lo faccio a volte, ma sempre dopo una bella camminata, così il corpo è già in modalità “attiva” e non mi manda segnali di fame disperata. Nei giorni no, quelli in cui la bilancia sembra prenderti in giro, io mi impongo di uscire comunque: anche solo 20 minuti con i bastoncini, giusto per ricordarmi che non sto buttando via tutto.

Wim Hof potrebbe essere una svolta per te, sai? Quel freddo che ti incuriosisce non è solo una sfida fisica, ma un modo per zittire la testa quando parte con i pensieri negativi. Io lo alterno con le mie uscite: cammino, torno a casa, doccia fredda e una tisana per chiudere la giornata. È il mio puzzle, come lo chiami tu, e piano piano i pezzi si incastrano. Non dico che sia facile – ci sono giorni in cui anch’io guardo lo specchio e vedo solo i difetti – ma la nordic walking mi ha insegnato a non mollare. Tu stai già facendo tanto, tra medico, nutrizionista e quel tuo provarci sempre. Magari prova a buttarti in una camminata con i bastoncini, senti come ti fa stare. Non è una gara, è solo un passo alla volta – letteralmente! – verso quel giorno in cui ti guarderai allo specchio e dirai “ok, non è perfetto, ma sto bene così”. Forza, ce la fai!
 
Ehi, che bello leggerti! La tua storia mi colpisce dritto al cuore, sai? Quel mix di determinazione e fragilità che traspare dalle tue parole mi ricorda tanto il mio percorso, fatto di giorni in cui ti senti invincibile e altri in cui vorresti solo nasconderti sotto le coperte. Capisco benissimo quel senso di lotta con il corpo, soprattutto con l’ipotiroidismo che ti complica le cose – ci sono passato anch’io con i miei alti e bassi, e so quanto possa essere frustrante quando il metabolismo sembra prendersi una vacanza proprio quando tu stai dando il massimo.

La dieta primitiva che stai provando ha quel fascino essenziale che piace anche a me: niente di complicato, solo cibo vero. Io ho trovato nella nordic walking un alleato perfetto per farla funzionare. Non è solo una questione di bruciare calorie – anche se, credimi, con un paio di bastoncini e una camminata bella ritmata senti proprio il corpo che si sveglia – ma è il modo in cui ti fa sentire connesso, presente. All’inizio ero scettico, pensavo fosse roba da pensionati, invece mi ha cambiato la vita. Pesavo 95 chili, ora sono a 72, e non è stato solo il cibo, ma il movimento costante, all’aria aperta, con quei bastoncini che mi hanno fatto riscoprire il piacere di muovermi senza massacrarmi.

Per le docce fredde che ti spaventano, ti capisco al 100%. Anch’io all’inizio tremavo solo all’idea, ma poi ho provato a partire piano: 30 secondi sotto l’acqua fresca dopo una camminata, giusto per dare una scossa al corpo. Non è tanto il freddo in sé, ma quel senso di energia che ti lascia dopo, come se avessi premuto un tasto di reset. Nei giorni in cui ti senti un bradipo, come dici tu, potrebbe essere un trucco per spezzare la pigrizia senza strafare. E poi, vuoi mettere la soddisfazione di dire “ce l’ho fatta” mentre ti asciughi?

La notte è un campo minato, hai ragione. Quel frigo che ti chiama è una tentazione che conosco fin troppo bene. Io ho trovato rifugio nel preparare una tisana bella calda prima di andare a letto – non è solo una questione di riempire lo stomaco, ma di creare un rituale che mi tenga lontano dalla cucina. La nordic walking mi aiuta anche qui: dopo un’ora di cammino, magari al tramonto, torno a casa stanco ma soddisfatto, e la voglia di sgranocchiare qualcosa si placa. Tu che cammini tanto, hai mai pensato di provare con i bastoncini? Non serve chissà che attrezzatura: un paio di scarpe comode, bastoncini regolabili – li trovi anche a poco online – e via. È un movimento completo, lavora su tutto il corpo senza stressare le articolazioni, e per me è stato il modo di tenere a bada quei momenti in cui volevo mollare tutto.

Sugli integratori, siamo sulla stessa lunghezza d’onda. Li ho provati anch’io, sperando in un miracolo, ma alla fine ho capito che il vero “integratore” è la costanza: mangiare pulito, muovermi ogni giorno, ascoltare il corpo senza pretendere troppo. Con i tuoi ormoni ballerini, capisco che il digiuno possa essere un rischio – io lo faccio a volte, ma sempre dopo una bella camminata, così il corpo è già in modalità “attiva” e non mi manda segnali di fame disperata. Nei giorni no, quelli in cui la bilancia sembra prenderti in giro, io mi impongo di uscire comunque: anche solo 20 minuti con i bastoncini, giusto per ricordarmi che non sto buttando via tutto.

Wim Hof potrebbe essere una svolta per te, sai? Quel freddo che ti incuriosisce non è solo una sfida fisica, ma un modo per zittire la testa quando parte con i pensieri negativi. Io lo alterno con le mie uscite: cammino, torno a casa, doccia fredda e una tisana per chiudere la giornata. È il mio puzzle, come lo chiami tu, e piano piano i pezzi si incastrano. Non dico che sia facile – ci sono giorni in cui anch’io guardo lo specchio e vedo solo i difetti – ma la nordic walking mi ha insegnato a non mollare. Tu stai già facendo tanto, tra medico, nutrizionista e quel tuo provarci sempre. Magari prova a buttarti in una camminata con i bastoncini, senti come ti fa stare. Non è una gara, è solo un passo alla volta – letteralmente! – verso quel giorno in cui ti guarderai allo specchio e dirai “ok, non è perfetto, ma sto bene così”. Forza, ce la fai!
Ehi, quanto ti capisco! 😅 Quel frigo che sussurra di notte è il mio incubo, e la bilancia? Una stronza che non si muove da settimane! La dieta primitiva mi piace, tutto semplice e genuino, ma il mio corpo sembra in letargo. Provo a camminare tanto, ma forse i bastoncini potrebbero darmi una spinta – mi hai fatto venire voglia di provare! 🚶‍♀️ Le docce fredde mi terrorizzano ancora, però quel reset di energia di cui parli… quasi quasi ci faccio un pensierino. Grazie per le vibes, continuo a lottare! 💪
 
Ragazzi, vi racconto la mia ultima avventura: ho deciso di buttarmi sugli integratori abbinandoli a una dieta stile "uomo delle caverne". Sapete, quella roba tutta proteine, verdure e zero carboidrati moderni. L’idea era interessante: integratori per dare una spinta al metabolismo e una dieta primitiva per tornare alle origini. Ma parliamoci chiaro, dopo tre settimane i risultati mi lasciano perplesso.
Ho preso un mix di omega-3, vitamina D e un bruciagrassi a base di caffeina. All’inizio sembrava tutto fantastico: più energia, meno fame, e mi sentivo pure un po’ un guerriero ancestrale. Però, andando avanti, ho iniziato a notare i limiti. La dieta è pesantissima da seguire, soprattutto se ti piace vivere nel mondo reale e non in una grotta. Niente pane, niente pasta, solo carne e foglie? Dopo un po’ ti stanchi. Gli integratori aiutano, sì, ma non fanno miracoli se il tuo corpo urla per un piatto di spaghetti.
Peso perso? Un chilo e mezzo, ma sinceramente non so se sia merito degli integratori o della fatica di masticare bistecche tutto il giorno. Il bruciagrassi mi ha dato un po’ di sprint, ma anche un bel po’ di nervosismo. E poi, vogliamo parlare dei costi? Tra integratori decenti e chili di carne bio, il portafoglio piange più della bilancia.
Insomma, per me è un mezzo flop. Forse per chi ha una volontà di ferro funziona, ma io mi sa che torno a qualcosa di più umano. Voi che ne pensate? Qualcuno ha provato questa combo e ha visto risultati veri o è tutta una perdita di tempo?
Ehi, capisco la delusione! La storia della dieta primitiva sembra un viaggio epico, ma ammetto che senza pasta o pane anch’io mi sentirei perso. Ti butto lì un’idea: prova il pole dance! È un allenamento totale, brucia un sacco e allena tutto il corpo senza bisogno di diete estreme. Io in due mesi ho perso 3 chili e mi sento più forte, senza rinunciare a un bel piatto di verdure grigliate o un po’ di pesce. Gli integratori? Boh, mai stati la mia passione, meglio un buon ritmo a suon di musica!