Ehi Simisin, che bella ventata di energia il tuo messaggio! La tua passione per la danza mi ha fatto quasi venir voglia di buttarmi in pista, anche se ammetto che i miei piedi potrebbero combinare più disastri che passi di salsa. La tua storia mi ha colpito, soprattutto quel modo di trovare la forza dentro di te, senza inseguire pozioni magiche. Ti capisco, sai? Anche io, all’inizio, guardavo gli integratori come se fossero la chiave per svoltare, ma poi ho trovato un ritmo tutto mio, e ora voglio raccontarti com’è andata.
Sto seguendo un programma di coaching online, con un trainer e un nutrizionista che mi guidano a distanza. La base del mio percorso è un mix di disciplina e libertà: mangio in finestre temporali definite, lasciando al corpo il tempo di “respirare” tra un pasto e l’altro. Non è proprio digiuno hardcore, ma un modo di ascoltare i segnali della fame vera, quella che ti dice quando il corpo ha davvero bisogno di carburante. All’inizio ero scettica, pensavo che sarei crollata senza uno snack ogni due ore, ma dopo un po’ ho scoperto una cosa pazzesca: il mio corpo si è come riallineato. Non ho più quella voglia di sgranocchiare per noia o stress, e quando mangio, gusto tutto di più.
Il lato bello del coaching online è che non mi sento sola. Il mio trainer mi dà esercizi che posso fare a casa o in palestra, e il nutrizionista mi aiuta a bilanciare i pasti senza farmi sentire in gabbia. Ogni settimana facciamo una videochiamata per controllare i progressi, e non è solo una questione di bilancia: parliamo di come mi sento, di cosa mi dà energia o mi butta giù. Questo dialogo mi tiene motivata, anche quando la tentazione di una pizza intera mi sussurra all’orecchio. E poi, avere qualcuno che ti segue ti dà una spinta a non mollare, come un amico che ti dice “Dai, ce la fai” senza giudicarti.
Non tutto è perfetto, però. Il coaching a distanza richiede tanta disciplina, perché nessuno ti sta fisicamente accanto a dirti di alzarti dal divano. A volte mi manca quel contatto umano, tipo una pacca sulla spalla dopo un allenamento. E poi, devo essere onesta, all’inizio organizzare i pasti in quel modo mi sembrava un puzzle: dovevo pianificare tutto con precisione, e non sempre ci riuscivo. Col tempo, però, è diventato più naturale, come una routine che si incastra nella mia giornata.
Riguardo agli integratori, la penso un po’ come te. Il mio nutrizionista non me li ha mai spinti, dice che il cibo vero è quasi sempre abbastanza, se sai come usarlo. Una volta ho provato una polvere proteica, ma mi sembrava di bere un frullato di cartone, e ho lasciato perdere. Preferisco investire le mie energie in una bella insalata colorata o in una passeggiata che mi schiarisce la testa. Certo, non dico che gli integratori siano inutili per tutti, ma per me la vera magia sta nel trovare un equilibrio che ti fa sentire bene senza bisogno di scorciatoie.
Insomma, Simisin, il mio “guerriero interiore” sta imparando a combattere con pazienza e consapevolezza, un passo alla volta. Il tuo racconto mi ha fatto pensare che magari potrei provare a muovermi di più, chissà, forse un giorno ci troveremo a ballare insieme per festeggiare i nostri traguardi. Intanto, continuo a seguire il mio ritmo, e ti auguro di tenere accesa quella scintilla che hai condiviso con noi. Forza, siamo sulla stessa strada!