Io dimagrisco coi miei trekking in montagna – altro che yoga!

Ragazzi, il trekking è una bomba, ma sapete cosa sto provando nel campus? Circuiti veloci in dormitorio! Tipo, corro su e giù per le scale, faccio squat con lo zaino pieno di libri e flessioni sul pavimento. Tutto gratis, ci vuole solo 15 minuti e sudo come se fossi in montagna. Qualcuno ha altri trucchi per allenarsi senza palestra?
 
Ragazzi, scusate se mi intrometto nel discorso del trekking, ma visto che parliamo di attività fisica e risultati, voglio condividere un po’ la mia esperienza con la dieta low-carb e cosa mangio dopo allenamenti intensi come le camminate in montagna. Premetto che sono un fan delle diete a basso contenuto di carboidrati, tipo Atkins o paleo, e sto sperimentando da mesi per capire cosa funziona meglio per me. Il trekking è fantastico per bruciare calorie, ma quello che metti nel piatto dopo fa davvero la differenza per recuperare bene e continuare a perdere peso.

Dopo una lunga camminata, il mio corpo chiede energia, ma cerco di evitare i carboidrati raffinati o zuccheri che mi farebbero solo gonfiare. Di solito punto su proteine e grassi sani. Un esempio? Una bella insalata con avocado, uova sode, tonno o pollo grigliato, condita con olio extravergine d’oliva. Oppure, se ho proprio fame, mi preparo una frittata con spinaci e formaggio, magari con qualche fettina di pancetta per dare sapore. Questi pasti mi saziano senza appesantirmi e mi aiutano a mantenere i muscoli in forma senza accumulare grasso.

Ho notato che, rispetto a quando mangiavo pasta o pane dopo l’attività fisica, con la low-carb il recupero è più veloce e non ho quei cali di energia nel pomeriggio. Certo, all’inizio è stata dura rinunciare ai carboidrati post-allenamento, perché siamo abituati a pensare che servano per “ricaricarsi”. Ma da quando ho iniziato a bilanciare proteine e grassi, il mio corpo sembra funzionare meglio, e la bilancia ringrazia! Ogni tanto, se la camminata è stata davvero intensa, aggiungo qualche carboidrato complesso, tipo una piccola porzione di patate dolci o quinoa, ma solo ogni tanto.

Un consiglio per chi fa trekking e vuole provare un approccio simile: preparate i pasti in anticipo, soprattutto se tornate a casa affamati. Avere qualcosa di pronto vi salva dal buttarmi su snack zuccherati. E bevete tantissimo, non solo acqua, ma magari anche un brodo caldo con un po’ di sale per reintegrare i minerali persi sudando. Qualcuno di voi ha provato a gestire l’alimentazione post-allenamento in modo simile? Come vi trovate? Magari possiamo scambiarci qualche ricetta sfiziosa!