Io e il mio coach online: pianificazione pasti per essere al top, ma solo se mi va

Sounthar02

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6 Marzo 2025
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Ragazzi, sapete qual è la vera libertà? Decidere cosa mangiare solo quando ne ho voglia, ma con il mio coach online che mi tiene d’occhio. Sono nel mezzo di questo programma da un po’ ormai, e vi dico com’è andata finora con la pianificazione dei pasti. Spoiler: funziona, ma solo perché sono io a dettare le regole.
Il coach mi manda questi piani dettagliati ogni settimana: tipo “colazione con yogurt greco e frutta”, “pranzo con riso integrale e pollo”, “cena leggera con verdure”. Carino, no? Ma io, onestamente, li seguo solo se mi gira. Se ho voglia di una carbonara, me la faccio, e poi gli scrivo “ops, oggi ho sgarrato”. Lui non si arrabbia, mi risponde con robe tipo “ok, aggiustiamo il tiro domani” o “fai 20 minuti di corsa per bilanciare”. È come avere un babysitter, ma uno che non rompe troppo le scatole.
Il lato positivo? Non devo pensare a niente. Mi arriva tutto pronto: lista della spesa, calorie contate, persino i tempi di cottura. La mia testa è libera per cose più importanti, tipo scegliere quale playlist mettere mentre corro. E sì, sto vedendo risultati: i jeans mi entrano meglio, e le gambe sono più toniche. Il dietologo poi è un genio, mi ha fatto scoprire che posso mangiare cose buone senza sentirmi in colpa, tipo avocado con un po’ di sale – chi lo sapeva che era così semplice?
Ma ci sono anche i contro, eh. A volte mi stufo di sentirmi dire “bevi più acqua” o “non saltare la colazione”. Cioè, lo so, ma se voglio un caffè e basta alle 7 di mattina, non mi va di sentirmi giudicata da uno schermo. E poi le videochiamate: ok, sono comode, non devo uscire di casa, ma ogni tanto mi scoccia accendere la webcam e fare la brava mentre mi controllano il diario alimentare. L’ultima volta gli ho detto “guarda, questa settimana ho mangiato quello che mi pareva, analizza questo!” e lui, tranquillo, mi ha risposto con un piano per “recuperare”. Mitico.
Comunque, l’altro giorno mi ha mandato un’idea per una bowl post-allenamento: quinoa, salmone affumicato, un po’ di hummus e spinaci. L’ho provata, più che altro perché avevo fame dopo una corsa, e devo dire: non male. M
 
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Reazioni: stoneisland
Ehi, ciao a tutti, o forse no, magari vi scrivo direttamente senza troppi giri! La tua storia mi ha fatto sorridere, perché ti capisco benissimo: avere un coach online è un po’ come un angelo custode che ti segue, ma con quella libertà di dire “oggi faccio di testa mia” che alla fine ci salva la giornata. Io però sono quella fissata con l’orto sul balcone – zucchine, pomodori, persino fragole se il tempo tiene! – e ti assicuro che questo mi ha cambiato il gioco.

Tipo, il tuo coach ti manda “verdure a cena”? Io me le coltivo, le raccolgo quando mi va e so esattamente cosa ci metto sopra: un filo d’olio, un pizzico di sale, niente schifezze. La mia bowl post-allenamento è un po’ come la tua: quinoa (che ormai amo), spinaci del vaso e magari due pomodorini che ho strappato cinque minuti prima. Non c’è coach che tenga, decido io, ma il bello è che così non mi sento mai in colpa. È tutto fresco, mio, e le calorie le tengo d’occhio senza impazzire.

A volte penso che il vero trucco sia questo: avere qualcuno che ti guida, sì, ma anche qualcosa di tuo da controllare. Il mio balcone è il mio regno, e se sgarro con una fettina di pane fatto in casa (eh, capita!), so che domani torno in riga con un’insalata che profuma di terra. I jeans? Anche i miei ringraziano, e pure lo specchio non mente più. Magari prova a piantare due erbette, vedrai che soddisfazione!
 
Ragazzi, sapete qual è la vera libertà? Decidere cosa mangiare solo quando ne ho voglia, ma con il mio coach online che mi tiene d’occhio. Sono nel mezzo di questo programma da un po’ ormai, e vi dico com’è andata finora con la pianificazione dei pasti. Spoiler: funziona, ma solo perché sono io a dettare le regole.
Il coach mi manda questi piani dettagliati ogni settimana: tipo “colazione con yogurt greco e frutta”, “pranzo con riso integrale e pollo”, “cena leggera con verdure”. Carino, no? Ma io, onestamente, li seguo solo se mi gira. Se ho voglia di una carbonara, me la faccio, e poi gli scrivo “ops, oggi ho sgarrato”. Lui non si arrabbia, mi risponde con robe tipo “ok, aggiustiamo il tiro domani” o “fai 20 minuti di corsa per bilanciare”. È come avere un babysitter, ma uno che non rompe troppo le scatole.
Il lato positivo? Non devo pensare a niente. Mi arriva tutto pronto: lista della spesa, calorie contate, persino i tempi di cottura. La mia testa è libera per cose più importanti, tipo scegliere quale playlist mettere mentre corro. E sì, sto vedendo risultati: i jeans mi entrano meglio, e le gambe sono più toniche. Il dietologo poi è un genio, mi ha fatto scoprire che posso mangiare cose buone senza sentirmi in colpa, tipo avocado con un po’ di sale – chi lo sapeva che era così semplice?
Ma ci sono anche i contro, eh. A volte mi stufo di sentirmi dire “bevi più acqua” o “non saltare la colazione”. Cioè, lo so, ma se voglio un caffè e basta alle 7 di mattina, non mi va di sentirmi giudicata da uno schermo. E poi le videochiamate: ok, sono comode, non devo uscire di casa, ma ogni tanto mi scoccia accendere la webcam e fare la brava mentre mi controllano il diario alimentare. L’ultima volta gli ho detto “guarda, questa settimana ho mangiato quello che mi pareva, analizza questo!” e lui, tranquillo, mi ha risposto con un piano per “recuperare”. Mitico.
Comunque, l’altro giorno mi ha mandato un’idea per una bowl post-allenamento: quinoa, salmone affumicato, un po’ di hummus e spinaci. L’ho provata, più che altro perché avevo fame dopo una corsa, e devo dire: non male. M
Ciao a tutti, o meglio, buonasera visto che scrivo mentre i bimbi finalmente dormono! Ragazzi, ti capisco proprio quando dici che la vera libertà è decidere cosa mangiare solo quando ti va. Io sono quella che corre dietro a due terremoti tutto il giorno e poi cerca di incastrare lavoro, casa e – miracolo dei miracoli – un po’ di tempo per me stessa. Il tuo coach online sembra un santo, davvero, perché pure io ho un’app che mi segue e un tizio dall’altra parte dello schermo che prova a tenermi in riga, ma con la mia vita è una specie di danza tra “faccio la brava” e “Signore, dammi la forza di non aprire il frigo alle 10 di sera”.

La pianificazione dei pasti è una benedizione, te lo dico. Anche a me arrivano questi piani super organizzati – tipo “uova strapazzate con spinaci a colazione” o “salmone con verdure al vapore per cena” – e pure io li seguo… quando mi ricordo. Però sai qual è il mio trucco? Preparo tutto la domenica pomeriggio, mentre i bimbi guardano un cartone. Metto il riso a cuocere, taglio verdure, griglio il pollo: una specie di catena di montaggio sacra! Così durante la settimana è tutto pronto e non devo pregare per un miracolo tra una riunione e l’allenamento. Se poi mi prende la voglia di un piatto di gnocchi al gorgonzola – che Dio mi perdoni – amen, me lo concedo e pace all’anima mia. L’importante è non farne un’abitudine, no?

Il tuo avocado con sale mi ha fatto sorridere, perché pure io ho scoperto queste cosine semplici che ti fanno sentire a posto col mondo. Tipo, io mi sono innamorata delle mele cotte con un po’ di cannella: le preparo in cinque minuti e mi salvo da quelle voglie serali che arrivano come tentazioni diab
 
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Reazioni: Sergey_P
Ehi, ciao! Ti leggo e mi sembra di guardarmi allo specchio, sai? Anche io sono nel vortice della pianificazione con un coach online, e pure io mi muovo tra il "faccio tutto per bene" e il "oggi proprio non ce la faccio". Corro, non per i bimbi come te – chapeau per la tua energia! – ma per prepararmi a un mezzo maratona che mi aspetta tra qualche mese. Il peso lo sto tirando giù per volare un po’ di più sull’asfalto, e il coach è il mio faro nella nebbia.

I piani che mi manda sono una salvezza: tipo “fiocchi d’avena con mirtilli a colazione” o “tacchino con quinoa e broccoli a pranzo”. Li seguo quasi sempre, perché so che mi servono per rendere meglio in pista, ma se mi parte la voglia di una pizza margherita dopo un lungo, non mi faccio troppi problemi. Gli scrivo “ho deviato, coach” e lui, serafico, mi risponde “ok, domani più proteine e un giro di fartlek”. È come avere un angelo custode con la calcolatrice.

Il bello è che non devo spremermi le meningi: mi arriva la lista della spesa, le porzioni, tutto. Io poi sono un disastro a improvvisare in cucina, quindi sapere che c’è qualcuno che pensa al posto mio mi toglie un peso. E funziona: le gambe girano meglio, il fiato tiene di più. L’altro giorno, dopo un allenamento tosto, ho provato una sua idea: riso basmati, tonno al naturale e un filo d’olio. Semplice, ma mi ha rimesso in piedi. Però, confesso, pure a me ogni tanto pesano quei “bevi di più” o “non saltare lo spuntino”. Lo so che ha ragione, ma alle 6 di mattina un caffè nero è tutto quello che voglio, punto.

Tu come fai a non crollare con la tua routine? Io già mi perdo tra lavoro e corsa, figurati con due bimbi!
 
Ehi, che bella energia che trasmetti! Leggerti mi ha fatto quasi venir voglia di infilarmi le scarpe da corsa, anche se io resto fedele al mio tappetino in salotto. La tua storia con il coach online è super, e sai una cosa? Anche io ho i miei momenti di "oggi proprio no", nonostante i bimbi o la mezza maratona non siano nel mio radar. Però capisco quel mix di disciplina e "vabbè, una pizza ci sta".

Sul discorso della routine, ti dico come faccio a non mollare: punto molto su cose semplici, che non mi fanno sentire in gabbia. Tipo, invece di pensare "devo bere tot litri d’acqua", mi sono presa una borraccia carina che tengo sempre in vista. La riempio un paio di volte al giorno, ci butto dentro qualche fettina di limone o cetriolo se voglio fare la sofisticata, e senza accorgermene sto idratata. Non so se lo sai, ma quando bevi abbastanza, il corpo sembra girare meglio: meno fame nervosa, meno stanchezza. Io lo noto tantissimo dopo i miei allenamenti casalinghi, che sono robe basic: squat, plank, un po’ di jumping jack per scaldarmi. Niente di epico, ma mi tengono in pista.

Il tuo coach sembra un mito con quei piani precisi. Io non ne ho uno, ma mi sono fatta una specie di regola: se sgarro, il giorno dopo non mi punisco, semplicemente riprendo con un paio di esercizi in più e un occhio all’acqua. Magari prova a rendere il “bevi di più” un gioco, tipo segnarti quante borracce svuoti. A me aiuta non pensarci troppo. Tu come gestisci quando proprio non hai voglia di seguire la riga? Fammi sapere, che magari rubo qualche trucco!
 
Ciao! La tua energia mi ha davvero colpita, sai? Leggerti mi dà quella spinta in più, anche se ammetto che a volte faccio fatica a tenere il passo con me stessa. La tua borraccia carina con limone e cetriolo? Idea geniale! Quasi quasi ci provo anch’io, perché bere acqua per me è sempre un po’ una missione.

Sul discorso della routine, ti racconto come sto cercando di organizzarmi. Punto tutto sui miei amati minestroni e zuppe di verdure. Li preparo con quello che ho in frigo: zucchine, carote, un po’ di sedano, magari qualche pomodorino per dare sapore. Non peso niente, vado a occhio, così non mi sembra di essere in laboratorio. L’idea è che siano leggeri, con poche calorie, ma belli pieni di verdure per sentirmi sazia. A volte ci aggiungo un cucchiaio di legumi o un po’ di quinoa per renderli più sostanziosi, ma senza esagerare. Mi piace perché mi scalda, mi riempie e non mi fa sentire in colpa se magari a cena mi scappa un pezzetto di pane in più.

Però, non ti nascondo che ho i miei momenti di dubbi. Tipo, mi chiedo se sto davvero bilanciando tutto bene. Ho paura di esagerare con le verdure e magari trascurare le proteine o altro. Per non parlare della fame: ci sono giorni in cui dopo un piatto di zuppa mi sento a posto, ma poi magari dopo un’ora lo stomaco brontola. Sto provando a fare spuntini leggeri, tipo una manciata di mandorle o uno yogurt, ma non voglio neanche mangiucchiare tutto il giorno. Tu che sei così sul pezzo con la tua routine, hai qualche trucco per non sentirti mai a corto di energie? O magari per capire se quello che mangi ti sta davvero dando tutto quello che serve?

Quando non ho voglia di seguire il piano, cerco di non farmi prendere dal panico. Tipo, se una sera mi scappa una fetta di pizza, il giorno dopo torno alla mia zuppa e magari faccio una passeggiata in più. Però ammetto che a volte mi sento un po’ persa, come se stessi andando a tentoni. Il tuo modo di rendere tutto più giocoso, con la borraccia e i tuoi allenamenti casalinghi, mi piace un sacco. Magari mi manca proprio quello: un po’ di leggerezza per non prendere tutto troppo sul serio. Tu come fai a non farti sopraffare dai “devo fare questo, devo fare quello”? Raccontami, che prendo appunti!
 
Ciao! La tua energia mi ha davvero colpita, sai? Leggerti mi dà quella spinta in più, anche se ammetto che a volte faccio fatica a tenere il passo con me stessa. La tua borraccia carina con limone e cetriolo? Idea geniale! Quasi quasi ci provo anch’io, perché bere acqua per me è sempre un po’ una missione.

Sul discorso della routine, ti racconto come sto cercando di organizzarmi. Punto tutto sui miei amati minestroni e zuppe di verdure. Li preparo con quello che ho in frigo: zucchine, carote, un po’ di sedano, magari qualche pomodorino per dare sapore. Non peso niente, vado a occhio, così non mi sembra di essere in laboratorio. L’idea è che siano leggeri, con poche calorie, ma belli pieni di verdure per sentirmi sazia. A volte ci aggiungo un cucchiaio di legumi o un po’ di quinoa per renderli più sostanziosi, ma senza esagerare. Mi piace perché mi scalda, mi riempie e non mi fa sentire in colpa se magari a cena mi scappa un pezzetto di pane in più.

Però, non ti nascondo che ho i miei momenti di dubbi. Tipo, mi chiedo se sto davvero bilanciando tutto bene. Ho paura di esagerare con le verdure e magari trascurare le proteine o altro. Per non parlare della fame: ci sono giorni in cui dopo un piatto di zuppa mi sento a posto, ma poi magari dopo un’ora lo stomaco brontola. Sto provando a fare spuntini leggeri, tipo una manciata di mandorle o uno yogurt, ma non voglio neanche mangiucchiare tutto il giorno. Tu che sei così sul pezzo con la tua routine, hai qualche trucco per non sentirti mai a corto di energie? O magari per capire se quello che mangi ti sta davvero dando tutto quello che serve?

Quando non ho voglia di seguire il piano, cerco di non farmi prendere dal panico. Tipo, se una sera mi scappa una fetta di pizza, il giorno dopo torno alla mia zuppa e magari faccio una passeggiata in più. Però ammetto che a volte mi sento un po’ persa, come se stessi andando a tentoni. Il tuo modo di rendere tutto più giocoso, con la borraccia e i tuoi allenamenti casalinghi, mi piace un sacco. Magari mi manca proprio quello: un po’ di leggerezza per non prendere tutto troppo sul serio. Tu come fai a non farti sopraffare dai “devo fare questo, devo fare quello”? Raccontami, che prendo appunti!
Ehi, che bello leggerti! La tua energia è contagiosa, sai? Mi fa un sacco piacere che la mia borraccia con limone e cetriolo ti abbia ispirata. È una di quelle cosine semplici che ti fanno sentire un po’ più “fresco” mentre cammini, e poi dà un tocco di allegria alla giornata.

La tua routine con minestroni e zuppe mi piace da matti! È un po’ come la mia filosofia con la nordic walking: semplice, efficace e ti fa sentire bene senza complicarti la vita. Io non sono un’esperta di nutrizione, ma ti racconto come faccio a sentirmi a posto con le energie e a non andare in crisi quando lo stomaco brontola. Quando ho iniziato a camminare con i bastoncini, ho notato che il mio corpo aveva bisogno di un po’ più di “carburante” per reggere il ritmo. All’inizio facevo come te, puntavo su verdure e piatti leggeri, ma a volte mi sentivo stanca o con quella fame che non spiegavo. Così ho provato ad aggiungere qualcosa di più sostanzioso, tipo una fettina di tacchino grigliato o un uovo sodo accanto alla mia insalata o zuppa. Non esagero con le porzioni, ma quel tocco di proteine mi tiene sazia più a lungo. Magari potresti provare a inserire un po’ più di proteine magre nei tuoi minestroni, tipo dei ceci o del pesce, se ti piace. Io spesso butto dentro un po’ di merluzzo o gamberetti, e cambia tutto.

Per gli spuntini, le mandorle sono una scelta top, ma ti do un trucchetto che uso io: preparo delle “mini-porzioni” pronte. Tipo, metto in un contenitore piccolo una manciata di noci, qualche fettina di mela e un pezzetto di grana. Lo porto con me quando esco per camminare, così se mi viene fame non finisco per sognare una barretta al cioccolato. È come un piccolo premio che mi fa sentire coccolata senza sgarrare.

Sul discorso di non farsi sopraffare, ti confesso che anch’io ho i miei momenti “boh, e ora che faccio?”. La nordic walking per me è stata una svolta proprio perché mi dà quell’equilibrio tra impegno e leggerezza. Non è come correre o andare in palestra, che a volte mi sembravano un obbligo. Camminare con i bastoncini è un po’ come meditare in movimento: metto la mia musica preferita, scelgo un parco o un sentiero carino, e via. Non mi peso, non mi misuro, non conto le calorie bruciate. Mi godo il momento e basta. Questo mi aiuta a non vedere la mia routine come una lista di “devo”. Se una sera ti scappa la pizza, goditela! Il giorno dopo, magari, fai come me: prendi i bastoncini, vai a fare una camminata un po’ più lunga, respira a fondo e lascia andare i sensi di colpa. È tutto un gioco di equilibrio, no?

Un’altra cosa che mi ha aiutato è stata trovare un ritmo con le camminate. Tipo, faccio 3-4 uscite a settimana, di solito 40-60 minuti, a passo sostenuto ma senza ammazzarmi. Uso i bastoncini per coinvolgere tutto il corpo, e questo mi fa sentire che sto lavorando senza stressarmi. Se vuoi, ti racconto di più sulla tecnica o su come scegliere i bastoncini giusti, perché all’inizio sembrano solo “due pezzi di plastica”, ma fanno la differenza. E poi, camminare in compagnia o con un gruppo di nordic walking è un modo per rendere tutto più divertente. Io a volte mi unisco a un gruppetto vicino casa, e tra una chiacchiera e l’altra il tempo vola.

Insomma, il mio consiglio è: vai avanti con le tue zuppe, aggiungi un pizzico di proteine se senti che ti manca qualcosa, e prova a trovare un’attività che ti faccia sorridere. Non deve essere per forza nordic walking, ma qualcosa che ti faccia dire “ok, questa è la mia pausa felice”. E se qualche giorno vai a tentoni, tranquilla, ci sta. L’importante è non smettere di provare. Raccontami come va, ok? E se provi la borraccia con limone e cetriolo, dimmi se ti ha dato quella marcia in più!
 
Ehi, che bella la tua passione per le zuppe, mi ci ritrovo un sacco! Senti, per non sentirti mai a corto di energie, ti racconto un trucco che uso io: nelle mie insalatone o passati di verdure aggiungo sempre un po’ di legumi, tipo lenticchie o fagioli cannellini. Sono leggeri, ma danno quella spinta in più per non crollare dopo un’ora. Per esempio, un cucchiaio di ceci nel tuo minestrone potrebbe fare la differenza, senza appesantirti.

Quando mi prende la fame tra i pasti, punto su un pezzetto di frutta con qualche mandorla, come fai tu, ma lo preparo già porzionato così non sgarro. Per non stressarmi con i “devo”, cerco di rendere tutto semplice: una camminata veloce con un podcast che mi piace, o una zuppa colorata che mi fa venire voglia di mangiarla. Se scappa la pizza, pace, il giorno dopo torno in pista senza drammi. Prova a mettere un tocco di “tuo” nei piatti, tipo un’erba aromatica che adori, e vedrai che ti senti meno in gabbia. Fammi sapere come va!