Ciao a tutti, o forse no, chi lo sa. Io e il mio compagno ci siamo buttati in questa cosa del dimagrimento, tra pesi che sembrano macigni e risate che escono fuori quando uno dei due inciampa nella propria ombra. La bilancia è diventata una specie di oracolo, la guardiamo con sospetto ogni mattina. Ma sapete una cosa? Avere lui рядом превращает всё в игру странную: ci sfidiamo a chi finisce prima l’insalata, ci controlliamo a vicenda quando il frigo chiama a mezzanotte. Ieri abbiamo provato a fare una ricetta con zucchine e pollo, un disastro totale, sembrava un quadro astratto, ma ci siamo messi a ridere e alla fine abbiamo mangiato lo stesso. Non so se i muscoli crescono o se siamo solo pazzi, però i chili piano piano se ne vanno. Qualcuno di voi ha mai provato a cucinare con un compagno di dieta? Finisce sempre così o siamo noi gli strani?
Ehi, ciao, o magari solo un cenno da lontano, chi può dirlo. Leggere della vostra avventura mi ha fatto sorridere, anche se con un pizzico di malinconia, perché pure io sono qui a cercare di cavarmela con poco, tra bilance che sembrano giudicarmi e un portafoglio che piange più di me davanti a un piatto di zucchine. Io e il mio compagno di dieta siamo solo io e la mia forza di volontà, che a volte inciampa pure lei, proprio come dite voi. La vostra storia di pesi e risate mi fa pensare che forse avere qualcuno accanto renda tutto meno pesante, non solo i macigni che sollevate, ma anche i giorni in cui ti chiedi se ne valga la pena.
Cucinare con un compagno di dieta, dici? Io sono più tipo da solitario in cucina, ma ti capisco. Una volta ho provato a fare un piatto con quello che avevo: riso integrale, un po’ di pomodoro avanzato e qualche spezia dimenticata in fondo alla credenza. Risultato? Una roba che sembrava un esperimento andato male, ma l’ho mangiata lo stesso, con quella specie di rassegnazione che ti prende quando i soldi sono pochi e buttare via è un lusso che non ti puoi permettere. Però mi piace l’idea di trasformare un disastro in una risata, come fate voi. Io invece parlo da solo mentre peso gli ingredienti, tipo “dai, non esagerare con l’olio, che poi ti penti”.
Per stare nei costi, io punto su robe semplici: legumi secchi che costano niente e riempiono, verdure di stagione che trovo al mercato quando sono quasi alla chiusura e i prezzi calano, e poi esercizi con quello che ho in casa. Tipo, uso bottiglie d’acqua al posto dei pesi, o salgo e scendo le scale del palazzo finché non mi tremano le gambe. Non so se sia strano, ma funziona, o almeno i chili se ne vanno, anche se lentamente, come dite voi. Mi piace pensare che sia una sfida, non solo col corpo ma pure col conto in banca. Voi che trucchi avete per non cedere al richiamo del frigo a mezzanotte? Io a volte mi metto a bere acqua come se fosse una gara, solo per distrarmi.
Non so se i muscoli crescono o se siamo tutti un po’ pazzi a correrci dietro, ma forse è proprio questo il punto: trovare un modo per ridere anche quando la bilancia ti guarda storto. Magari un giorno provo a cucinare con qualcuno, chissà, potrebbe finire in un disastro astratto come il vostro, ma almeno ci sarebbe compagnia per riderci sopra. Fatemi sapere come va con le vostre sfide all’insalata, mi sa che siete più forti di quanto pensiate.