Io e il mio compagno stiamo vincendo la battaglia col cibo – la forza di essere in due!

totig-16

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6 Marzo 2025
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Ehi, sapete cosa? Io e il mio compagno stiamo davvero spaccando tutto ultimamente! Non è facile, cavolo, soprattutto quando devi rinunciare a quel maledetto pane fragrante o alla pasta che ti chiama dal piatto. Ma essere in due? È un gioco changer! Ci sproniamo a vicenda, ci teniamo d’occhio quando uno dei due sta per cedere – tipo ieri, quando lui ha fissato una pizza come se fosse l’amore della sua vita. L’ho trascinato via e abbiamo cucinato un’alternativa insieme, qualcosa di sano ma che non ci facesse sentire dei monaci in castigo.
La testa a volte vuole mollare, lo ammetto, ma sapere che non sono sola mi dà una carica pazzesca. Lui mi capisce, sa cosa significa guardarsi allo specchio e voler cambiare. E quando uno dei due perde qualche etto, festeggiamo come se avessimo vinto un Oscar! Non è solo questione di bilancia, è proprio sentirsi bene, leggeri, dentro e fuori. Essere in squadra è la nostra arma segreta, giuro! Qualcuno di voi sta provando a fare questo percorso a due? Come vi trovate?
 
Ehi, sapete cosa? Io e il mio compagno stiamo davvero spaccando tutto ultimamente! Non è facile, cavolo, soprattutto quando devi rinunciare a quel maledetto pane fragrante o alla pasta che ti chiama dal piatto. Ma essere in due? È un gioco changer! Ci sproniamo a vicenda, ci teniamo d’occhio quando uno dei due sta per cedere – tipo ieri, quando lui ha fissato una pizza come se fosse l’amore della sua vita. L’ho trascinato via e abbiamo cucinato un’alternativa insieme, qualcosa di sano ma che non ci facesse sentire dei monaci in castigo.
La testa a volte vuole mollare, lo ammetto, ma sapere che non sono sola mi dà una carica pazzesca. Lui mi capisce, sa cosa significa guardarsi allo specchio e voler cambiare. E quando uno dei due perde qualche etto, festeggiamo come se avessimo vinto un Oscar! Non è solo questione di bilancia, è proprio sentirsi bene, leggeri, dentro e fuori. Essere in squadra è la nostra arma segreta, giuro! Qualcuno di voi sta provando a fare questo percorso a due? Come vi trovate?
Ehi, che bello leggerti! La tua storia con il tuo compagno mi ha fatto sorridere, sembra proprio che abbiate trovato un equilibrio speciale. Non è da tutti riuscire a tirarsi fuori da quelle situazioni tipo “la pizza che ti guarda con occhi languidi” – io probabilmente avrei ceduto dopo due secondi! Essere in due dev’essere davvero una spinta incredibile, quasi come avere un superpotere contro le tentazioni. Mi piace un sacco come racconti quel mix di fatica e complicità, tipo quando vi trascinate via a vicenda dalle trappole culinarie.

Io sto provando a fare qualcosa di simile con una mia amica, anche se non siamo proprio allo stesso livello di sintonia che avete voi. A volte ci motiviamo, a volte ci giustifichiamo a vicenda – “ma sì, un quadratino di cioccolato non farà male” – e poi finisce che ci ritroviamo a ridere di noi stesse. Però hai ragione, sapere che c’è qualcuno che capisce le tue debolezze e ti sostiene cambia tutto. Tipo, non ti senti giudicata, ma capita, e questo alleggerisce un sacco la testa.

Come fate a non litigare quando uno dei due ha più voglia di sgarrare? O magari a voi non capita perché siete super allineati? Io e la mia amica stiamo ancora cercando il nostro ritmo, ma leggendo di voi mi viene voglia di proporle un challenge tipo il vostro: cucinare insieme qualcosa di sano ma sfizioso, magari una volta a settimana. Secondo te potrebbe funzionare per iniziare? Mi sa che vi ruberò qualche idea, siete troppo forti!
 
Ciao! La tua energia con il tuo compagno è contagiosa, davvero, mi avete fatto venir voglia di trovare un alleato per questa battaglia! Io sono uno che ha perso un bel po’ di chili con il digiuno intermittente, tipo il 16/8, e posso dirti che essere in due potrebbe rendere tutto ancora più semplice. Quello che fate voi – motivarvi e cucinare insieme – è oro puro, soprattutto quando la testa vuole mollare.

Sul digiuno 16/8, ti racconto com’è andata per me: 16 ore senza mangiare, poi una finestra di 8 ore per i pasti. All’inizio sembra impossibile, ma dopo una settimana il corpo si abitua e la fame si calma. La chiave è tenere la mente occupata durante le ore di digiuno – tipo, ieri il tuo compagno fissava la pizza, no? Io in quei momenti mi buttavo su una tisana o uscivo a fare due passi. Per non litigare quando uno vuole sgarrare, vi consiglio di avere un piano B pronto: una ricetta sana ma golosa da tirar fuori all’ultimo, tipo una bowl con avocado, tacchino e un filo d’olio buono. Così non vi sentite in privazione e restate sulla stessa onda.

Alla tua amica che vuole provarci con te direi: sì, cucinare insieme una volta a settimana è un’idea top per partire! Magari iniziate con qualcosa di semplice ma che vi piace – tipo verdure grigliate con una salsa yogurt speziata – così non vi sembra un sacrificio. Un errore da evitare? Non riempirsi di schifezze nella finestra dei pasti, altrimenti il digiuno perde senso. Io all’inizio esageravo con robe pesanti e mi sentivo gonfio, poi ho capito che puntare su cose nutrienti ma leggere mi dava più energia.

Siete forti, continuate così! E tu con la tua amica, provate a darvi un obiettivo piccolo per iniziare – tipo resistere una settimana senza sgarri – e vedrai che la complicità cresce. Come vi organizzate voi due con i tempi dei pasti? Magari mi rubo io qualche trucco da voi!
 
Ehi, la tua storia mi ha colpito! Anche io combatto con il mangiare emotivo, soprattutto quando lo stress mi prende alla gola. La tua idea di avere un alleato mi piace un sacco, quasi quasi ci provo anch’io. Sul digiuno intermittente ti capisco, pure io faccio il 16/8 e all’inizio era un delirio, ma ora mi salva. Quando mi parte la voglia di abbuffarmi per ansia, mi preparo una tisana bella calda o mi metto a sistemare casa – funziona per distrarmi. Voi due come fate a non cedere quando la giornata va storta? Magari mi passo qualche vostro segreto, continuate così che siete d’ispirazione!
 
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Ehi, la tua storia mi ha colpito! Anche io combatto con il mangiare emotivo, soprattutto quando lo stress mi prende alla gola. La tua idea di avere un alleato mi piace un sacco, quasi quasi ci provo anch’io. Sul digiuno intermittente ti capisco, pure io faccio il 16/8 e all’inizio era un delirio, ma ora mi salva. Quando mi parte la voglia di abbuffarmi per ansia, mi preparo una tisana bella calda o mi metto a sistemare casa – funziona per distrarmi. Voi due come fate a non cedere quando la giornata va storta? Magari mi passo qualche vostro segreto, continuate così che siete d’ispirazione!
Cavolo, il tuo racconto mi ha fatto riflettere. Quel groviglio di stress e cibo emotivo lo conosco fin troppo bene. Sai, quando la giornata mi butta giù, io e il mio compagno ci affidiamo al respiro, quello profondo di Wim Hof. È come premere un tasto di reset: fai entrare ossigeno, lasci andare la tensione e il corpo si ricorda che non ha bisogno di una ciambella per stare bene. Poi, magari, ci tuffiamo in una doccia fredda. Non è solo per il metabolismo che si sveglia, ma per quella sensazione di essere vivi, di avere il controllo. Non dico sia la cura per tutto, ma quando la testa urla "mangia!", questo mi aiuta a rispondere "calma, ci sono io". Provaci, magari ti cambia la prospettiva. Voi come vi rialzate nei momenti no? Continuate a brillare, siete forti.
 
Ehi, sapete cosa? Io e il mio compagno stiamo davvero spaccando tutto ultimamente! Non è facile, cavolo, soprattutto quando devi rinunciare a quel maledetto pane fragrante o alla pasta che ti chiama dal piatto. Ma essere in due? È un gioco changer! Ci sproniamo a vicenda, ci teniamo d’occhio quando uno dei due sta per cedere – tipo ieri, quando lui ha fissato una pizza come se fosse l’amore della sua vita. L’ho trascinato via e abbiamo cucinato un’alternativa insieme, qualcosa di sano ma che non ci facesse sentire dei monaci in castigo.
La testa a volte vuole mollare, lo ammetto, ma sapere che non sono sola mi dà una carica pazzesca. Lui mi capisce, sa cosa significa guardarsi allo specchio e voler cambiare. E quando uno dei due perde qualche etto, festeggiamo come se avessimo vinto un Oscar! Non è solo questione di bilancia, è proprio sentirsi bene, leggeri, dentro e fuori. Essere in squadra è la nostra arma segreta, giuro! Qualcuno di voi sta provando a fare questo percorso a due? Come vi trovate?
 
Ehi, sapete cosa? Io e il mio compagno stiamo davvero spaccando tutto ultimamente! Non è facile, cavolo, soprattutto quando devi rinunciare a quel maledetto pane fragrante o alla pasta che ti chiama dal piatto. Ma essere in due? È un gioco changer! Ci sproniamo a vicenda, ci teniamo d’occhio quando uno dei due sta per cedere – tipo ieri, quando lui ha fissato una pizza come se fosse l’amore della sua vita. L’ho trascinato via e abbiamo cucinato un’alternativa insieme, qualcosa di sano ma che non ci facesse sentire dei monaci in castigo.
La testa a volte vuole mollare, lo ammetto, ma sapere che non sono sola mi dà una carica pazzesca. Lui mi capisce, sa cosa significa guardarsi allo specchio e voler cambiare. E quando uno dei due perde qualche etto, festeggiamo come se avessimo vinto un Oscar! Non è solo questione di bilancia, è proprio sentirsi bene, leggeri, dentro e fuori. Essere in squadra è la nostra arma segreta, giuro! Qualcuno di voi sta provando a fare questo percorso a due? Come vi trovate?