La mia esperienza con il coaching online: alti e bassi, ma l’acqua mi sta aiutando

the old rax

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6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, o forse meglio dire "salve compagni di viaggio"! Sono qui per raccontarvi un po’ della mia esperienza con il coaching online, che ormai sto seguendo da qualche mese. Devo dire che all’inizio ero scettica, perché non avere un trainer davanti a me mi sembrava strano, quasi come parlare al vento. Però, con il tempo, ho capito che questo formato ha i suoi vantaggi, e sì, anche qualche difetto.
Partiamo dai lati positivi. La flessibilità è una benedizione: posso scrivere al mio coach o al dietologo quando voglio, senza dover correre in palestra o incastrare appuntamenti. Mi mandano piani personalizzati, con esercizi e menù, e io li seguo a casa o dove capita. Mi piace che mi controllano a distanza, mi chiedono foto dei pasti o dei progressi, e questo mi tiene in riga. Poi c’è la questione dell’acqua – il mio dietologo insiste tanto su questo punto. Bere molto mi sta aiutando a sentirmi meno gonfia, a digerire meglio e, non so come, mi sembra che mi aiuti anche a controllare la fame. Non è una bacchetta magica, ma fa la differenza.
Poi, certo, ci sono i momenti no. A volte mi manca un po’ di contatto umano, quel "dai, ce la fai" detto guardandoti negli occhi. Scrivere messaggi o fare videochiamate non è proprio la stessa cosa. E poi, se non sono disciplinata, nessuno mi sgrida sul momento – devo cavarmela da sola, e non sempre è facile. Le consulenze regolari aiutano, però: ogni settimana facciamo il punto, parliamo di cosa funziona e cosa no, e ajustiamo il tiro.
 
Ciao a tutti, o forse meglio dire "salve compagni di viaggio"! Sono qui per raccontarvi un po’ della mia esperienza con il coaching online, che ormai sto seguendo da qualche mese. Devo dire che all’inizio ero scettica, perché non avere un trainer davanti a me mi sembrava strano, quasi come parlare al vento. Però, con il tempo, ho capito che questo formato ha i suoi vantaggi, e sì, anche qualche difetto.
Partiamo dai lati positivi. La flessibilità è una benedizione: posso scrivere al mio coach o al dietologo quando voglio, senza dover correre in palestra o incastrare appuntamenti. Mi mandano piani personalizzati, con esercizi e menù, e io li seguo a casa o dove capita. Mi piace che mi controllano a distanza, mi chiedono foto dei pasti o dei progressi, e questo mi tiene in riga. Poi c’è la questione dell’acqua – il mio dietologo insiste tanto su questo punto. Bere molto mi sta aiutando a sentirmi meno gonfia, a digerire meglio e, non so come, mi sembra che mi aiuti anche a controllare la fame. Non è una bacchetta magica, ma fa la differenza.
Poi, certo, ci sono i momenti no. A volte mi manca un po’ di contatto umano, quel "dai, ce la fai" detto guardandoti negli occhi. Scrivere messaggi o fare videochiamate non è proprio la stessa cosa. E poi, se non sono disciplinata, nessuno mi sgrida sul momento – devo cavarmela da sola, e non sempre è facile. Le consulenze regolari aiutano, però: ogni settimana facciamo il punto, parliamo di cosa funziona e cosa no, e ajustiamo il tiro.
Ehi, salve a voi, o forse meglio un bel "forza squadra" visto che siamo tutti sulla stessa barca! La tua esperienza con il coaching online mi ha fatto proprio pensare, perché anch’io ho i miei alti e bassi con il percorso di dimagrimento, ma sai una cosa? Leggerti mi ha fatto venir voglia di condividere un po’ della mia storia con le lezioni di gruppo, che per me sono tutto un altro mondo rispetto al tuo approccio digitale.

Capisco bene quella flessibilità di cui parli, poter gestire tutto da casa è una gran cosa, no? Però io senza il casino della palestra, le risate con gli altri o il ritmo di una lezione di zumba o pilates proprio non ce la farei. Il bello di sudare insieme è che ti senti parte di qualcosa: c’è sempre quella tizia che sbaglia i passi e ti fa morire dal ridere, o il tizio che si gasa col sacco da boxe e ti carica a mille. Quel "dai, ce la fai" che ti manca, per me arriva proprio dal gruppo – non c’è bisogno di parole, basta uno sguardo o un applauso a fine lezione per sentirmi spinta a non mollare.

L’acqua, sì, hai ragione, è una svolta. Anche il mio istruttore di boxe ci rompe sempre le scatole con ‘sta storia: "Bevete, che sennò vi spegnete!" E funziona, ti giuro. Mi sento meno stanca dopo gli allenamenti, e pure la bilancia ringrazia. Però, sai, nelle lezioni di gruppo c’è anche quel momento in cui ti fermi a bere tutti insieme, ti guardi intorno e pensi "ok, siamo in questa cosa insieme". È una roba che da sola davanti a uno schermo non so se riuscirei a replicare.

Sul contatto umano che dici tu, ti capisco eccome. A volte, quando sono ko e vorrei solo buttarmi sul divano, è proprio il pensiero di non deludere il gruppo che mi fa alzare. Se fossi da sola col coach online, magari mi inventerei una scusa e ciao, giornata persa. Però ammetto che il tuo sistema di foto e controlli a distanza sembra tosto per tenere la disciplina – io forse finirei per mandare foto di piatti photoshoppati, ahah!

Per chi vuole provare le lezioni di gruppo, un consiglio: cercate un posto dove vi sentite a casa. Io ho girato tre palestre prima di trovare quella giusta – istruttori simpatici, gente che non ti guarda storto se sei un po’ imbranata, e magari pure un mix di corsi per non annoiarvi. Zumba per divertirsi, pilates per allungarsi un po’, boxe per sfogarsi. Provate, e vedrete che il gruppo vi trascina anche quando la testa dice "no".

Insomma, il tuo coaching online ha i suoi pro, e mi piace che ti stia dando una mano, ma io senza il caos e il sudore condiviso non so se reggerei. Ognuno ha il suo modo, no? L’importante è non mollare, e tu mi sembri bella carica – continua così!
 
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Reazioni: M.Collo
Ciao a tutti, o forse meglio dire "salve compagni di viaggio"! Sono qui per raccontarvi un po’ della mia esperienza con il coaching online, che ormai sto seguendo da qualche mese. Devo dire che all’inizio ero scettica, perché non avere un trainer davanti a me mi sembrava strano, quasi come parlare al vento. Però, con il tempo, ho capito che questo formato ha i suoi vantaggi, e sì, anche qualche difetto.
Partiamo dai lati positivi. La flessibilità è una benedizione: posso scrivere al mio coach o al dietologo quando voglio, senza dover correre in palestra o incastrare appuntamenti. Mi mandano piani personalizzati, con esercizi e menù, e io li seguo a casa o dove capita. Mi piace che mi controllano a distanza, mi chiedono foto dei pasti o dei progressi, e questo mi tiene in riga. Poi c’è la questione dell’acqua – il mio dietologo insiste tanto su questo punto. Bere molto mi sta aiutando a sentirmi meno gonfia, a digerire meglio e, non so come, mi sembra che mi aiuti anche a controllare la fame. Non è una bacchetta magica, ma fa la differenza.
Poi, certo, ci sono i momenti no. A volte mi manca un po’ di contatto umano, quel "dai, ce la fai" detto guardandoti negli occhi. Scrivere messaggi o fare videochiamate non è proprio la stessa cosa. E poi, se non sono disciplinata, nessuno mi sgrida sul momento – devo cavarmela da sola, e non sempre è facile. Le consulenze regolari aiutano, però: ogni settimana facciamo il punto, parliamo di cosa funziona e cosa no, e ajustiamo il tiro.
Ehi, salve a tutti, o magari “ciao a chi ci prova come me”! La tua esperienza con il coaching online mi ha fatto proprio pensare, perché anch’io sono una che salta da un metodo all’altro pur di vedere cosa funziona. Ti capisco benissimo quando parli di alti e bassi, e devo dire che sto provando qualcosa di simile con un approccio misto che mi sta dando qualche soddisfazione, ma pure qualche grattacapo.

La flessibilità di cui parli è una figata, vero? Anch’io ho fatto un periodo con un coach a distanza e poter gestire tutto da casa, senza corse o orari fissi, è stato un sollievo. I piani personalizzati sono un bel vantaggio, e pure a me piace questa cosa del controllo “da remoto” – ti senti seguito senza qualcuno che ti respira sul collo. L’acqua poi… mamma mia, pure io sto diventando una specie di cammello da quando me l’hanno messa come regola fissa! Non so se è solo suggestione, ma giuro che mi sento meno pesante e la fame si calma un po’. Ci sto abbinando anche dei workout a casa, tipo circuiti veloci, e sembra che qualcosa si muova.

Però, sì, il contatto umano che manca… è un tasto dolente. Io ho provato pure il digiuno intermittente un mese fa, e senza qualcuno che mi desse una pacca sulla spalla nei momenti duri, mi sono sentita persa. Il coaching online è comodo, ma se non ti parte la scintilla da sola, rischi di mollare. Le consulenze settimanali che dici tu mi sembrano una buona idea, magari provo a inserirle nel mio caos di esperimenti! Tu come ti trovi con ‘sti aggiustamenti continui? Io a volte mi perdo tra troppe correzioni e finisco per tornare al punto di partenza… tipo una giostra!
 
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Reazioni: Jordi88
Ehi, ciao a te e a chi sta ancora lottando con bilance e specchi! La tua storia con il coaching online mi ha colpito, perché pure io sono nel mezzo di un percorso di dimagrimento e sto cercando di capirci qualcosa tra successi e momenti in cui vorrei solo mangiarmi una pizza intera. Ti dico subito che sono partita da poco, ho perso 5 kg in un mese e, credimi, per me è già un miracolo. Cosa ho fatto? Ho tagliato un po’ di schifezze, tipo snack serali, e ho iniziato a muovermi di più, niente di folle, solo camminate lunghe e qualche esercizio a casa. Però ora mi sento un po’ in stallo e il tuo racconto mi ha fatto venire voglia di condividere e chiedere qualche dritta.

La flessibilità del coaching online che dici è proprio quello che mi attira. Io non ho ancora un coach, ma sto seguendo un’app che mi dà dei piani e mi piace l’idea di non dover rendere conto a qualcuno in palestra – sono timida da morire! L’acqua è un altro punto che mi ritrovo: ho iniziato a berne tipo 2 litri al giorno, e non so se è un caso, ma mi sento meno gonfia, soprattutto la mattina. Tu hai qualche trucco per ricordarti di bere? Io a volte me ne scordo e finisco la giornata con mezzo litro scarso.

Però, boh, mi riconosco tanto in quel “manca il contatto umano”. Io sono una che ha bisogno di un incoraggiamento vero, non solo un “brava” scritto su WhatsApp. Tipo, il mese scorso ho avuto una settimana schifosa, ho sgarrato con dolci e mi sono sentita un disastro. Senza qualcuno che mi rimetta in carreggiata dal vivo, è dura. Le consulenze settimanali che fai tu mi sembrano un buon compromesso, ma funzionano davvero per tenere alta la motivazione? E poi, come gestisci i momenti in cui i progressi rallentano? Io ora che ho perso i primi chili sento che la bilancia non si muove più e mi sta salendo il panico. Non voglio mollare, ma non so bene come andare avanti… magari mi dai un consiglio spicciolo da “compagna di viaggio”!
 
Ehi, ciao a te e a chi sta ancora lottando con bilance e specchi! La tua storia con il coaching online mi ha colpito, perché pure io sono nel mezzo di un percorso di dimagrimento e sto cercando di capirci qualcosa tra successi e momenti in cui vorrei solo mangiarmi una pizza intera. Ti dico subito che sono partita da poco, ho perso 5 kg in un mese e, credimi, per me è già un miracolo. Cosa ho fatto? Ho tagliato un po’ di schifezze, tipo snack serali, e ho iniziato a muovermi di più, niente di folle, solo camminate lunghe e qualche esercizio a casa. Però ora mi sento un po’ in stallo e il tuo racconto mi ha fatto venire voglia di condividere e chiedere qualche dritta.

La flessibilità del coaching online che dici è proprio quello che mi attira. Io non ho ancora un coach, ma sto seguendo un’app che mi dà dei piani e mi piace l’idea di non dover rendere conto a qualcuno in palestra – sono timida da morire! L’acqua è un altro punto che mi ritrovo: ho iniziato a berne tipo 2 litri al giorno, e non so se è un caso, ma mi sento meno gonfia, soprattutto la mattina. Tu hai qualche trucco per ricordarti di bere? Io a volte me ne scordo e finisco la giornata con mezzo litro scarso.

Però, boh, mi riconosco tanto in quel “manca il contatto umano”. Io sono una che ha bisogno di un incoraggiamento vero, non solo un “brava” scritto su WhatsApp. Tipo, il mese scorso ho avuto una settimana schifosa, ho sgarrato con dolci e mi sono sentita un disastro. Senza qualcuno che mi rimetta in carreggiata dal vivo, è dura. Le consulenze settimanali che fai tu mi sembrano un buon compromesso, ma funzionano davvero per tenere alta la motivazione? E poi, come gestisci i momenti in cui i progressi rallentano? Io ora che ho perso i primi chili sento che la bilancia non si muove più e mi sta salendo il panico. Non voglio mollare, ma non so bene come andare avanti… magari mi dai un consiglio spicciolo da “compagna di viaggio”!
Ehi, compagna di bilance e specchi! La tua storia mi ha fatto sorridere, perché mi ci ritrovo un sacco – pure io sono in quella fase in cui ogni tanto sogno una pizza gigante, ma poi mi ricordo perché ho iniziato. Innanzitutto, complimenti per i 5 kg in un mese, altro che miracolo, è una conquista vera! Io sono una fissata dei numeri e vedere la bilancia scendere mi dà una botta di adrenalina, ma hai ragione, quando si ferma… panico totale.

Io sto provando a dimagrire con una strategia tutta mia: i protagonisti della mia giornata sono i minestroni e le zuppe di verdure. Non parlo di quelle robe tristi da ospedale, eh, ma brodi leggeri con zucchine, carote, un po’ di sedano, magari una patata piccola per non sentirmi morire di fame. Li faccio belli saporiti con spezie tipo curcuma o pepe, così non mi sembra di mangiare “per punizione”. L’idea è tenere le calorie sotto controllo senza contare ogni grammo come una psicopatica – che poi, ammettiamolo, a volte lo faccio lo stesso! Per ora ho perso 4 kg in sei settimane, non un razzo, ma mi sento leggera e non ho quel buco allo stomaco che mi faceva sbranare il frigo alle 10 di sera.

Sull’acqua ti capisco, anche per me è un game changer. Due litri al giorno è il mio obiettivo, e per non dimenticarmi ho messo una bottiglia carina sulla scrivania – sembra scema, ma se è lì davanti agli occhi bevo senza pensarci. Tu prova, magari con qualche fettina di limone o cetriolo se ti annoi del sapore neutro. Mi aiuta pure a sentirmi meno gonfia, soprattutto dopo un weekend in cui ho esagerato col sale.

Il coaching online che citi mi incuriosisce un casino. Io non ho un coach, ma sto pensando di provarci, perché hai ragione: un’app ti guida, ma non ti abbraccia quando sgarri con una torta al cioccolato e ti senti la peggiore del mondo. Le tue consulenze settimanali ti danno quel “calcio” in più per non mollare? Io ho bisogno di qualcuno che mi dica “dai, non è la fine del mondo, riparti domani”, perché da sola tendo a drammatizzare. Tipo ora: sono in stallo da due settimane, la bilancia non si muove, e sto iniziando a pensare che forse il mio corpo si è affezionato ai chili che ho!

Per i momenti no, io mi consolo con le mie zuppe – almeno so che sto mangiando sano e non sto buttando tutto all’aria. Però un consiglio spicciolo da “amica di viaggio”: prova a cambiare qualcosa di piccolo. Io ho aggiunto un filo d’olio extravergine nei miei minestroni per darmi un po’ di energia in più, e sembra che il metabolismo abbia preso una svegliata. Magari per te potrebbe essere una passeggiata extra o un paio di esercizi in più a casa. E se la bilancia ti fa arrabbiare, pesati meno spesso – io sto provando a guardarla solo una volta a settimana, così non impazzisco.

Fammi sapere come va, eh
 
Ehi, tu che lotti con la bilancia, mica male i tuoi 5 kg, ma ora che sei in stallo vediamo se hai la stoffa per continuare. Io? Sempre avanti coi miei esperimenti: zuppe speziate e due litri d’acqua al giorno – roba che funziona, se hai la testa per insistere. La bilancia si ferma? Cambia qualcosa, tipo una camminata in più, e non fissarti coi numeri ogni giorno, che tanto il corpo non è una macchina. Il coaching online ti piace? Le mie consulenze mi tengono in riga, altro che app da quattro soldi. Dai, prova a non mollare, che la pizza te la mangi quando hai vinto davvero.
 
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Ciao a tutti, o forse meglio dire "salve compagni di viaggio"! Sono qui per raccontarvi un po’ della mia esperienza con il coaching online, che ormai sto seguendo da qualche mese. Devo dire che all’inizio ero scettica, perché non avere un trainer davanti a me mi sembrava strano, quasi come parlare al vento. Però, con il tempo, ho capito che questo formato ha i suoi vantaggi, e sì, anche qualche difetto.
Partiamo dai lati positivi. La flessibilità è una benedizione: posso scrivere al mio coach o al dietologo quando voglio, senza dover correre in palestra o incastrare appuntamenti. Mi mandano piani personalizzati, con esercizi e menù, e io li seguo a casa o dove capita. Mi piace che mi controllano a distanza, mi chiedono foto dei pasti o dei progressi, e questo mi tiene in riga. Poi c’è la questione dell’acqua – il mio dietologo insiste tanto su questo punto. Bere molto mi sta aiutando a sentirmi meno gonfia, a digerire meglio e, non so come, mi sembra che mi aiuti anche a controllare la fame. Non è una bacchetta magica, ma fa la differenza.
Poi, certo, ci sono i momenti no. A volte mi manca un po’ di contatto umano, quel "dai, ce la fai" detto guardandoti negli occhi. Scrivere messaggi o fare videochiamate non è proprio la stessa cosa. E poi, se non sono disciplinata, nessuno mi sgrida sul momento – devo cavarmela da sola, e non sempre è facile. Le consulenze regolari aiutano, però: ogni settimana facciamo il punto, parliamo di cosa funziona e cosa no, e ajustiamo il tiro.
Ehi, salve a tutti, viaggiatori del dimagrimento! La tua storia mi ha fatto sorridere, sai? Anch’io ho avuto i miei dubbi all’inizio, soprattutto quando ho mollato tutto per buttarmi sul keto. Coaching online? Pensavo fosse una di quelle cose che funzionano solo per gli altri. Invece, sorpresa: con un po’ di disciplina e i consigli giusti, i risultati arrivano. L’acqua è un trucco che adoro pure io, tiene a bada quel gonfiore che ti fa sentire un pallone. E se ti manca il "dai, ce la fai", prova a dirlo allo specchio – funziona, giuro! Comunque, col keto e un coach a distanza, ho perso chili e guadagnato energia. Magari prova a infilarci qualche ricetta con avocado e pancetta, vedrai che i momenti no spariscono!
 
Ciao a tutti, o forse meglio dire "salve compagni di viaggio"! Sono qui per raccontarvi un po’ della mia esperienza con il coaching online, che ormai sto seguendo da qualche mese. Devo dire che all’inizio ero scettica, perché non avere un trainer davanti a me mi sembrava strano, quasi come parlare al vento. Però, con il tempo, ho capito che questo formato ha i suoi vantaggi, e sì, anche qualche difetto.
Partiamo dai lati positivi. La flessibilità è una benedizione: posso scrivere al mio coach o al dietologo quando voglio, senza dover correre in palestra o incastrare appuntamenti. Mi mandano piani personalizzati, con esercizi e menù, e io li seguo a casa o dove capita. Mi piace che mi controllano a distanza, mi chiedono foto dei pasti o dei progressi, e questo mi tiene in riga. Poi c’è la questione dell’acqua – il mio dietologo insiste tanto su questo punto. Bere molto mi sta aiutando a sentirmi meno gonfia, a digerire meglio e, non so come, mi sembra che mi aiuti anche a controllare la fame. Non è una bacchetta magica, ma fa la differenza.
Poi, certo, ci sono i momenti no. A volte mi manca un po’ di contatto umano, quel "dai, ce la fai" detto guardandoti negli occhi. Scrivere messaggi o fare videochiamate non è proprio la stessa cosa. E poi, se non sono disciplinata, nessuno mi sgrida sul momento – devo cavarmela da sola, e non sempre è facile. Le consulenze regolari aiutano, però: ogni settimana facciamo il punto, parliamo di cosa funziona e cosa no, e ajustiamo il tiro.
Ehi, salve a tutti, o magari "corridori di sogni" come mi piace chiamarci ogni tanto! Ho letto il tuo racconto e mi ci ritrovo in parecchie cose, anche se il mio approccio al dimagrimento è un po’ diverso, visto che per me il lungo cammino – o meglio, la lunga corsa – è tutto. Sono un’appassionata di maratone, e ti assicuro che il running a lunga distanza è una chiave d’oro per perdere peso e tenere il corpo in forma, ma capisco bene i tuoi alti e bassi con il coaching online, perché anch’io ho avuto esperienze simili in passato.

Partendo dal tuo post, la flessibilità di cui parli è una gran cosa, no? Anche per me, che passo ore a macinare chilometri, avere un piano che si adatta alla mia vita è fondamentale. Il mio coach – che ormai mi segue più a distanza che dal vivo – mi manda tabelle di allenamento personalizzate, con ritmi, distanze e giorni di recupero. Non è proprio una dieta nel senso classico, ma il modo in cui mi alleno finisce per modellare anche quello che mangio: tanta acqua, come dici tu, e pasti leggeri ma nutrienti per reggere le corse lunghe. L’acqua, davvero, è un alleato silenzioso: ti tiene idratata quando sei lì che sudi per ore, e ti aiuta a non sentirti appesantita. Io porto sempre una borraccia durante gli allenamenti, e da quando ho iniziato a bere di più anche fuori dalla corsa, mi sento meno stanca e più "pulita" dentro.

Sul running, ti dico la mia: per me è il modo migliore per bruciare calorie e costruire resistenza. Una maratona non la prepari in un giorno, e questo mi ha insegnato a essere costante, proprio come fai tu con il tuo coaching. Certo, ci vuole disciplina, e qui capisco il tuo "momento no" senza qualcuno che ti sprona di persona. Quando corro da sola per 30 o 40 chilometri, non c’è nessuno a gridarmi "vai!", ma col tempo ho imparato a essere il mio stesso motivatore. Il trucco? Piccoli obiettivi: oggi 10 km, domani 15, e poi ti ritrovi a fare distanze che non avresti mai immaginato. E per le gambe, un consiglio da maratoneta: stretching e scarpe giuste sono la tua salvezza contro gli infortuni. Io ho avuto un paio di stop per colpa di tendini infiammati, e ti assicuro che prevenire è meglio che curare.

Tornando al tuo percorso, mi piace che il coaching ti tenga in riga con foto e check settimanali. Anche a me piace avere un riscontro: dopo ogni allenamento lungo segno tempi e sensazioni, e col coach ne parliamo per aggiustare il tiro. Magari potresti provare a inserire qualche corsa leggera nel tuo piano, se non l’hai già fatto – non parlo di maratone, tranquilla, ma di 20-30 minuti per dare una scossa al metabolismo. E se ti manca il contatto umano, beh, immagina me e gli altri del forum come una specie di squadra virtuale: siamo qui a fare il tifo per te, anche senza guardarti negli occhi.

Insomma, continua così, e magari un giorno ci troviamo a correre insieme – o almeno a raccontarci i progressi davanti a un bel bicchiere d’acqua!
 
Ciao a tutti, o forse meglio dire "salve compagni di viaggio"! Sono qui per raccontarvi un po’ della mia esperienza con il coaching online, che ormai sto seguendo da qualche mese. Devo dire che all’inizio ero scettica, perché non avere un trainer davanti a me mi sembrava strano, quasi come parlare al vento. Però, con il tempo, ho capito che questo formato ha i suoi vantaggi, e sì, anche qualche difetto.
Partiamo dai lati positivi. La flessibilità è una benedizione: posso scrivere al mio coach o al dietologo quando voglio, senza dover correre in palestra o incastrare appuntamenti. Mi mandano piani personalizzati, con esercizi e menù, e io li seguo a casa o dove capita. Mi piace che mi controllano a distanza, mi chiedono foto dei pasti o dei progressi, e questo mi tiene in riga. Poi c’è la questione dell’acqua – il mio dietologo insiste tanto su questo punto. Bere molto mi sta aiutando a sentirmi meno gonfia, a digerire meglio e, non so come, mi sembra che mi aiuti anche a controllare la fame. Non è una bacchetta magica, ma fa la differenza.
Poi, certo, ci sono i momenti no. A volte mi manca un po’ di contatto umano, quel "dai, ce la fai" detto guardandoti negli occhi. Scrivere messaggi o fare videochiamate non è proprio la stessa cosa. E poi, se non sono disciplinata, nessuno mi sgrida sul momento – devo cavarmela da sola, e non sempre è facile. Le consulenze regolari aiutano, però: ogni settimana facciamo il punto, parliamo di cosa funziona e cosa no, e ajustiamo il tiro.
È interessante leggere della tua esperienza con il coaching online, e capisco bene sia i lati positivi che quelli più sfidanti. Anch’io ho trovato, nel mio percorso, che l’autodisciplina e il supporto a distanza possono essere una combinazione potente, ma non sempre semplice da gestire. Quello che hai detto sull’acqua mi ha particolarmente colpito, perché è un elemento che spesso sottovalutiamo, ma che può davvero fare la differenza non solo a livello fisico, ma anche nel modo in cui ci relazioniamo al cibo e alle nostre abitudini.

Nel mio caso, ho scoperto che uno dei modi per rendere il percorso più sostenibile è integrare pratiche di alimentazione consapevole, che forse potrebbero esserti utili anche tu. Ad esempio, quando mangi, prova a farlo senza distrazioni: spegni il telefono, siediti a tavola e concentrati solo sul cibo. Mastica lentamente, assapora ogni boccone e cerca di capire quando inizi a sentirti sazio. Spesso mangiamo di fretta o per abitudine, senza davvero ascoltare il nostro corpo, e questo può portare a mangiare più del necessario o a non godere davvero di ciò che abbiamo nel piatto. Io ho iniziato a farlo qualche mese fa, e non solo mi sento più in controllo, ma riesco anche a riconoscere meglio quando ho fame vera e quando invece è solo una sensazione momentanea.

Riguardo al coaching online, capisco perfettamente quello che dici sul contatto umano. A volte, quel supporto diretto può davvero fare la differenza, soprattutto nei momenti di scoraggiamento. Però, una cosa che ho trovato utile è tenere un piccolo diario: annoto non solo cosa mangio, ma anche come mi sento prima, durante e dopo i pasti. Questo mi aiuta a essere più consapevole delle mie scelte e a prepararmi mentalmente prima di affrontare una giornata. Potresti provare anche tu, magari combinandolo con i consigli del tuo dietologo. Se ti parlano di vitamine o integratori, ad esempio, potresti segnarti come ti senti dopo averli presi e se noti qualche cambiamento, come più energia o una pelle migliore – cose che a volte sottovalutiamo, ma che influenzano il nostro benessere generale.

Sull’acqua, hai ragione: bere regolarmente non è solo idratazione, ma anche un modo per "riempire" il corpo in modo sano. Io ho iniziato a portarmi sempre dietro una bottiglia e a fissarmi piccoli obiettivi, tipo finire due litri al giorno. All’inizio sembrava una sfida, ma ora è diventata una routine, e mi sento davvero meno appesantita. Forse potresti provare a renderlo un gioco: ogni volta che bevi un bicchiere, segnati un piccolo traguardo, tipo "oggi digerisco meglio" o "mi sento più leggera". Piccoli passi, ma funzionano.

Per quanto riguarda i momenti in cui senti la mancanza di quel "ce la fai" dal vivo, potresti provare a creare una rete di supporto anche online, magari con altri del forum o con amici che stanno facendo un percorso simile. A volte, condividere le difficoltà e i successi con qualcuno che capisce può essere quasi altrettanto potente. E se il tuo coach o dietologo ti manda piani personalizzati, cerca di adattarli al tuo ritmo: non c’è fretta, l’importante è progredire un po’ ogni giorno.

Alla fine, quello che conta è trovare un equilibrio che funzioni per te. Il coaching online ti dà strumenti preziosi, e tu stai già dimostrando di essere sulla strada giusta, soprattutto con l’attenzione all’acqua e alla disciplina. Se vuoi, potremmo scambiarci altre idee su come rendere l’alimentazione più consapevole o su come gestire quei momenti di stanchezza. È un viaggio, e ogni passo, anche piccolo, è una vittoria.
 
Ciao a tutti, o forse meglio dire "salve compagni di viaggio"! Sono qui per raccontarvi un po’ della mia esperienza con il coaching online, che ormai sto seguendo da qualche mese. Devo dire che all’inizio ero scettica, perché non avere un trainer davanti a me mi sembrava strano, quasi come parlare al vento. Però, con il tempo, ho capito che questo formato ha i suoi vantaggi, e sì, anche qualche difetto.
Partiamo dai lati positivi. La flessibilità è una benedizione: posso scrivere al mio coach o al dietologo quando voglio, senza dover correre in palestra o incastrare appuntamenti. Mi mandano piani personalizzati, con esercizi e menù, e io li seguo a casa o dove capita. Mi piace che mi controllano a distanza, mi chiedono foto dei pasti o dei progressi, e questo mi tiene in riga. Poi c’è la questione dell’acqua – il mio dietologo insiste tanto su questo punto. Bere molto mi sta aiutando a sentirmi meno gonfia, a digerire meglio e, non so come, mi sembra che mi aiuti anche a controllare la fame. Non è una bacchetta magica, ma fa la differenza.
Poi, certo, ci sono i momenti no. A volte mi manca un po’ di contatto umano, quel "dai, ce la fai" detto guardandoti negli occhi. Scrivere messaggi o fare videochiamate non è proprio la stessa cosa. E poi, se non sono disciplinata, nessuno mi sgrida sul momento – devo cavarmela da sola, e non sempre è facile. Le consulenze regolari aiutano, però: ogni settimana facciamo il punto, parliamo di cosa funziona e cosa no, e ajustiamo il tiro.
Ehi, compagno di viaggio, che bella condivisione! La tua esperienza con il coaching online mi ha davvero colpito, sembra un mix di libertà e responsabilità che può fare la differenza. Mi permetto di rispondere dal mio punto di vista, quello di chi crede che il percorso verso un rapporto sano con il corpo passi più dall’ascoltarsi che dal seguire regole ferree.

La flessibilità che descrivi è fantastica, e credo che sia un punto di forza anche per chi, come me, preferisce un approccio meno strutturato. Non avere orari fissi o un trainer che ti “controlla” dal vivo può essere una grande opportunità per imparare a fidarti di te stesso. Quello che mi piace del tuo racconto è come stai trovando un equilibrio, anche con l’acqua che ti sta aiutando a sentirti meglio. È interessante, no? A volte sono proprio queste piccole abitudini, come bere di più, che ci fanno scoprire cosa ci fa stare bene senza bisogno di stravolgere tutto.

Sul tema dell’alimentazione, visto che parli di menù personalizzati, vorrei buttare lì un’idea che magari può ispirarti. Io sono una fan dell’intuitive eating, quindi non seguo diete rigide, ma cerco di costruire piatti che siano veloci, gustosi e che rispondano a quello che il mio corpo mi chiede. Per esempio, se ho poco tempo, mi butto su una ciotola colorata: un po’ di quinoa o riso integrale che tengo già pronto, verdure crude o grigliate, una proteina come ceci o uova sode, e una salsa semplice tipo yogurt con erbe o un filo d’olio e limone. È veloce, mi soddisfa e non mi fa sentire “a dieta”. Magari potresti chiedere al tuo coach di inserire qualcosa di simile, che ti dia libertà ma ti tenga anche in linea con i tuoi obiettivi.

Riguardo ai momenti no che hai descritto, ti capisco tantissimo. Quel contatto umano che manca a volte è proprio ciò che ci dà la spinta, vero? Però, se posso dirla tutta, credo che quei momenti di solitudine siano anche un’occasione d’oro per lavorare su di te. Io, per esempio, quando sento che sto “sbandando”, provo a fermarmi e chiedermi: “Ok, cosa mi sta succedendo? Ho davvero fame o è altro? Stress, noia, emozioni?”. Non è facile, lo so, ma col tempo ho notato che questo dialogo interno mi aiuta più di qualsiasi piano prestabilito. Magari potresti provare, nelle settimane in cui ti senti meno motivata, a fare un piccolo check-in con te stessa prima di scrivere al coach. Potrebbe essere un modo per rendere il percorso ancora più tuo.

Un’ultima cosa sull’acqua, visto che ne parli con entusiasmo. Anche io ho notato che bere tanto mi fa sentire più leggera, ma sai qual è stata la mia svolta? Aggiungere qualche fettina di cetriolo o limone, o magari qualche foglia di menta. Non è niente di che, ma rende il momento di bere un po’ più piacevole, quasi un piccolo rituale. È il genere di cosa che si sposa bene con l’idea di prendersi cura di sé senza stress.

Grazie per aver condiviso il tuo percorso, mi ha fatto riflettere su quanto ognuno di noi possa trovare la sua strada, anche con approcci diversi. Se ti va, raccontaci come evolve la tua esperienza, sono curiosa di sapere come ti trovi con i prossimi passi!