Ehi, che bello leggere le vostre storie in questo thread! Mi chiamo Luca e vorrei raccontarvi come la bici è diventata la mia alleata per perdere peso, nonostante l'ipotiroidismo. Non è stato un percorso lineare, ma ci sto lavorando e voglio condividere un po’ della mia esperienza, sperando possa essere utile.
Tutto è iniziato un paio di anni fa, quando mi sono reso conto che i chili in più stavano pesando non solo sul corpo, ma anche sull’umore. La diagnosi di ipotiroidismo non ha aiutato: stanchezza cronica, metabolismo lento e quella sensazione di essere sempre un passo indietro. Il medico mi ha detto di fare attività fisica regolare, ma andare in palestra mi sembrava noioso e poco motivante. Poi, per caso, ho rispolverato una vecchia bici da città che avevo in garage. Ho pensato: perché non provare?
Le prime uscite erano… beh, diciamo faticose. Facevo a malapena 5 chilometri e tornavo a casa distrutto. Però, c’era qualcosa di liberatorio nel pedalare, sentire l’aria sul viso e scoprire angoli nuovi della mia città. Pian piano ho iniziato a fare giri più lunghi, 10, poi 20 chilometri. Non mi pesavo ossessivamente, ma ho notato che i vestiti iniziavano a starmi meglio. In un anno ho perso circa 15 chili, ma più che il numero sulla bilancia, è stato il sentirmi più energico e meno “bloccato” a fare la differenza.
Per quanto riguarda l’ipotiroidismo, ho imparato che l’alimentazione è fondamentale. Non seguo diete drastiche, perché so che il mio corpo ha bisogno di equilibrio. Cerco di mangiare cibi integrali, tante verdure, proteine magre e non salto mai la colazione, che mi dà la carica per le pedalate mattutine. Ho ridotto zuccheri raffinati e cibi troppo processati, ma non mi privo di un bel piatto di pasta ogni tanto! Il mio endocrinologo mi ha consigliato di monitorare l’assunzione di iodio e di non esagerare con certi alimenti come la soia, che possono interferire con la tiroide. Non sono perfetto, ma cerco di ascoltare il mio corpo.
Per la bici, ho iniziato con una city bike base, ma dopo qualche mese ho investito in una ibrida, più leggera e versatile. Non serve spendere una fortuna, ma una bici comoda e ben regolata fa davvero la differenza. Ora alterno giri in città a percorsi fuori, magari nei parchi o lungo i canali. Non sono un atleta, sia chiaro, ma la costanza mi ha ripagato. Di solito pedalo 3-4 volte a settimana, da 30 minuti a un paio d’ore, a seconda del tempo e dell’energia. Ho anche scaricato un’app per tracciare i percorsi, che mi motiva a migliorare un po’ alla volta.
Le sfide? Ce ne sono state tante. L’ipotiroidismo a volte mi fa sentire come se avessi le batterie scariche, e in quei giorni è dura trovare la voglia di uscire. Però ho imparato a non forzarmi: se non ce la faccio, faccio una passeggiata o riposo, senza sentirmi in colpa. Anche il tempo atmosferico non aiuta sempre, soprattutto in inverno, ma con un buon giubbotto impermeabile si risolve. La cosa più importante, per me, è stata trovare un ritmo che fosse sostenibile, senza trasformarlo in un obbligo.
Un consiglio che mi sento di dare è di non focalizzarsi solo sul peso. La bici non è solo un modo per bruciare calorie, ma un’occasione per stare bene con se stessi. Scegliete percorsi che vi piacciono, magari ascoltate musica o un podcast mentre pedalate. E non abbiate paura di iniziare piano: ogni chilometro è una piccola vittoria.
Se avete domande sulla bici, su come organizzo le uscite o su come gestisco l’alimentazione con l’ipotiroidismo, scrivetemi pure. Sono curioso di sapere se c’è qualcun altro che ha provato a dimagrire pedalando!
Tutto è iniziato un paio di anni fa, quando mi sono reso conto che i chili in più stavano pesando non solo sul corpo, ma anche sull’umore. La diagnosi di ipotiroidismo non ha aiutato: stanchezza cronica, metabolismo lento e quella sensazione di essere sempre un passo indietro. Il medico mi ha detto di fare attività fisica regolare, ma andare in palestra mi sembrava noioso e poco motivante. Poi, per caso, ho rispolverato una vecchia bici da città che avevo in garage. Ho pensato: perché non provare?
Le prime uscite erano… beh, diciamo faticose. Facevo a malapena 5 chilometri e tornavo a casa distrutto. Però, c’era qualcosa di liberatorio nel pedalare, sentire l’aria sul viso e scoprire angoli nuovi della mia città. Pian piano ho iniziato a fare giri più lunghi, 10, poi 20 chilometri. Non mi pesavo ossessivamente, ma ho notato che i vestiti iniziavano a starmi meglio. In un anno ho perso circa 15 chili, ma più che il numero sulla bilancia, è stato il sentirmi più energico e meno “bloccato” a fare la differenza.
Per quanto riguarda l’ipotiroidismo, ho imparato che l’alimentazione è fondamentale. Non seguo diete drastiche, perché so che il mio corpo ha bisogno di equilibrio. Cerco di mangiare cibi integrali, tante verdure, proteine magre e non salto mai la colazione, che mi dà la carica per le pedalate mattutine. Ho ridotto zuccheri raffinati e cibi troppo processati, ma non mi privo di un bel piatto di pasta ogni tanto! Il mio endocrinologo mi ha consigliato di monitorare l’assunzione di iodio e di non esagerare con certi alimenti come la soia, che possono interferire con la tiroide. Non sono perfetto, ma cerco di ascoltare il mio corpo.
Per la bici, ho iniziato con una city bike base, ma dopo qualche mese ho investito in una ibrida, più leggera e versatile. Non serve spendere una fortuna, ma una bici comoda e ben regolata fa davvero la differenza. Ora alterno giri in città a percorsi fuori, magari nei parchi o lungo i canali. Non sono un atleta, sia chiaro, ma la costanza mi ha ripagato. Di solito pedalo 3-4 volte a settimana, da 30 minuti a un paio d’ore, a seconda del tempo e dell’energia. Ho anche scaricato un’app per tracciare i percorsi, che mi motiva a migliorare un po’ alla volta.
Le sfide? Ce ne sono state tante. L’ipotiroidismo a volte mi fa sentire come se avessi le batterie scariche, e in quei giorni è dura trovare la voglia di uscire. Però ho imparato a non forzarmi: se non ce la faccio, faccio una passeggiata o riposo, senza sentirmi in colpa. Anche il tempo atmosferico non aiuta sempre, soprattutto in inverno, ma con un buon giubbotto impermeabile si risolve. La cosa più importante, per me, è stata trovare un ritmo che fosse sostenibile, senza trasformarlo in un obbligo.
Un consiglio che mi sento di dare è di non focalizzarsi solo sul peso. La bici non è solo un modo per bruciare calorie, ma un’occasione per stare bene con se stessi. Scegliete percorsi che vi piacciono, magari ascoltate musica o un podcast mentre pedalate. E non abbiate paura di iniziare piano: ogni chilometro è una piccola vittoria.
Se avete domande sulla bici, su come organizzo le uscite o su come gestisco l’alimentazione con l’ipotiroidismo, scrivetemi pure. Sono curioso di sapere se c’è qualcun altro che ha provato a dimagrire pedalando!