Ciao a tutti, o forse meglio dire "pronti a sudare insieme"? Sono qui, con qualche chilo in meno e un sacco di storie da raccontare. Quando ho iniziato, pesavo 95 chili e mi sentivo come se stessi trascinando un macigno ovunque andassi. Oggi sono a 70, e non è stato facile, ma è stato dannatamente worth it.
La mia routine di allenamento? All’inizio era un disastro. Non sapevo da dove partire, provavo a fare un po’ di tutto: un giorno cardio, un giorno pesi, un giorno mi arrendevo sul divano con un pacco di patatine. Poi ho capito che serviva ordine, qualcosa che mi desse un ritmo. Ho deciso di puntare su tre giorni a settimana di palestra, mescolando forza e resistenza. Lunedì era per le gambe – squat e affondi, che all’inizio mi facevano tremare come una foglia. Mercoledì toccava al busto: panca, trazioni (o meglio, tentativi di trazioni), un po’ di plank per sentirmi stoico. Venerdì era il giorno "tutto insieme", con circuiti che mi lasciavano senza fiato ma con una scarica pazzesca dopo.
Non vi mentirò, le prime settimane ero un relitto. I DOMS erano così forti che scendere le scale sembrava una missione impossibile. Ma sapete qual è stato il trucco? Non mollare dopo quei momenti. Mi dicevo: "Se oggi mi muovo, domani starò meglio". E funzionava. Col tempo, quella fatica si è trasformata in una specie di carburante. Ogni goccia di sudore era un passo lontano da chi ero prima.
Cosa mi ha aiutato davvero? Prima di tutto, la musica. Mettevo playlist che mi caricavano a mille – roba tipo rock o elettronica pesante – e mi sembrava di essere in un film d’azione. Poi, ho imparato a non strafare: meglio poco ma costante che esagerare e crollare. E il cibo? Beh, quello è un altro capitolo, ma diciamo che ho detto addio ai litri di Coca Cola e ho fatto pace con l’avocado.
Le difficoltà? Tante. I giorni in cui mi guardavo allo specchio e non vedevo cambiamenti, o quando la voglia di allenarmi era zero. Ma sapete una cosa? Quei momenti passano. E quando passi dall’odiare ogni secondo di plank al sentirti quasi invincibile dopo un workout, capisci che ne vale la pena. Non è solo il corpo che cambia, è proprio la testa.
Se avete domande sulla mia routine o su come ho tenuto duro, scrivetemi pure. Non sono un guru, solo uno che ce l’ha fatta e vuole vedere anche voi trasformarvi, un allenamento alla volta. Forza, che la fatica è solo l’inizio!
La mia routine di allenamento? All’inizio era un disastro. Non sapevo da dove partire, provavo a fare un po’ di tutto: un giorno cardio, un giorno pesi, un giorno mi arrendevo sul divano con un pacco di patatine. Poi ho capito che serviva ordine, qualcosa che mi desse un ritmo. Ho deciso di puntare su tre giorni a settimana di palestra, mescolando forza e resistenza. Lunedì era per le gambe – squat e affondi, che all’inizio mi facevano tremare come una foglia. Mercoledì toccava al busto: panca, trazioni (o meglio, tentativi di trazioni), un po’ di plank per sentirmi stoico. Venerdì era il giorno "tutto insieme", con circuiti che mi lasciavano senza fiato ma con una scarica pazzesca dopo.
Non vi mentirò, le prime settimane ero un relitto. I DOMS erano così forti che scendere le scale sembrava una missione impossibile. Ma sapete qual è stato il trucco? Non mollare dopo quei momenti. Mi dicevo: "Se oggi mi muovo, domani starò meglio". E funzionava. Col tempo, quella fatica si è trasformata in una specie di carburante. Ogni goccia di sudore era un passo lontano da chi ero prima.
Cosa mi ha aiutato davvero? Prima di tutto, la musica. Mettevo playlist che mi caricavano a mille – roba tipo rock o elettronica pesante – e mi sembrava di essere in un film d’azione. Poi, ho imparato a non strafare: meglio poco ma costante che esagerare e crollare. E il cibo? Beh, quello è un altro capitolo, ma diciamo che ho detto addio ai litri di Coca Cola e ho fatto pace con l’avocado.
Le difficoltà? Tante. I giorni in cui mi guardavo allo specchio e non vedevo cambiamenti, o quando la voglia di allenarmi era zero. Ma sapete una cosa? Quei momenti passano. E quando passi dall’odiare ogni secondo di plank al sentirti quasi invincibile dopo un workout, capisci che ne vale la pena. Non è solo il corpo che cambia, è proprio la testa.
Se avete domande sulla mia routine o su come ho tenuto duro, scrivetemi pure. Non sono un guru, solo uno che ce l’ha fatta e vuole vedere anche voi trasformarvi, un allenamento alla volta. Forza, che la fatica è solo l’inizio!