Ragazzi, eccomi di nuovo a raccontarvi un pezzo del mio viaggio. Sono nel pieno della preparazione per la mia prima gara di bodybuilding, e vi dico, non è una passeggiata. La strada verso il palco è tutta in salita, ma ogni passo mi sta insegnando qualcosa di nuovo su me stesso e su cosa significa spingersi oltre.
La dieta in questo momento è il mio campo di battaglia. Sto seguendo un piano ferreo, tutto calcolato al grammo: petto di pollo, riso integrale, broccoli, albumi e qualche noce qua e là per i grassi buoni. Niente sgarri, niente distrazioni. Ho tagliato zuccheri e carboidrati complessi fuori dai momenti strategici, e il mio corpo sta rispondendo. Certo, ci sono giorni in cui sogno una pizza intera o un tiramisù, ma poi mi guardo allo specchio e vedo i progressi: i muscoli iniziano a emergere, le linee si fanno più nette. È come scolpire una statua, e il marmo è il mio corpo.
Per gli allenamenti, sto lavorando su un mix di pesi pesanti e serie ad alte ripetizioni per mantenere la definizione senza perdere massa. Ogni sessione è una lotta contro la fatica, ma è lì che si costruisce il carattere. Faccio 5-6 allenamenti a settimana, con focus diversi: un giorno petto e tricipiti, un altro gambe, poi schiena e bicipiti. Il cardio? Lo odio, ma è necessario. Corro a digiuno 3 volte a settimana, 30-40 minuti, per bruciare quel grasso ostinato. La parte più dura è alzarsi alle 5 per farlo, ma quando finisco mi sento invincibile.
Non vi mentirò, la stanchezza a volte mi prende. Ci sono momenti in cui mi chiedo se ne valga la pena. Ma poi penso al palco, a quel momento in cui salirò sotto le luci, con il mio fisico al massimo. Non è solo per la gara, è per dimostrare a me stesso che posso farcela. Ogni sacrificio, ogni rinuncia, ogni goccia di sudore è un mattone che costruisce quel giorno.
Se c’è una cosa che ho imparato, è che non si tratta solo di dimagrire. È trasformare il tuo corpo, ma anche la tua testa. Disciplina, costanza, pazienza: queste sono le vere vittorie. Continuo a spingere, e non vedo l’ora di aggiornarvi quando sarò ancora più vicino al traguardo. Forza, sempre!
La dieta in questo momento è il mio campo di battaglia. Sto seguendo un piano ferreo, tutto calcolato al grammo: petto di pollo, riso integrale, broccoli, albumi e qualche noce qua e là per i grassi buoni. Niente sgarri, niente distrazioni. Ho tagliato zuccheri e carboidrati complessi fuori dai momenti strategici, e il mio corpo sta rispondendo. Certo, ci sono giorni in cui sogno una pizza intera o un tiramisù, ma poi mi guardo allo specchio e vedo i progressi: i muscoli iniziano a emergere, le linee si fanno più nette. È come scolpire una statua, e il marmo è il mio corpo.
Per gli allenamenti, sto lavorando su un mix di pesi pesanti e serie ad alte ripetizioni per mantenere la definizione senza perdere massa. Ogni sessione è una lotta contro la fatica, ma è lì che si costruisce il carattere. Faccio 5-6 allenamenti a settimana, con focus diversi: un giorno petto e tricipiti, un altro gambe, poi schiena e bicipiti. Il cardio? Lo odio, ma è necessario. Corro a digiuno 3 volte a settimana, 30-40 minuti, per bruciare quel grasso ostinato. La parte più dura è alzarsi alle 5 per farlo, ma quando finisco mi sento invincibile.
Non vi mentirò, la stanchezza a volte mi prende. Ci sono momenti in cui mi chiedo se ne valga la pena. Ma poi penso al palco, a quel momento in cui salirò sotto le luci, con il mio fisico al massimo. Non è solo per la gara, è per dimostrare a me stesso che posso farcela. Ogni sacrificio, ogni rinuncia, ogni goccia di sudore è un mattone che costruisce quel giorno.
Se c’è una cosa che ho imparato, è che non si tratta solo di dimagrire. È trasformare il tuo corpo, ma anche la tua testa. Disciplina, costanza, pazienza: queste sono le vere vittorie. Continuo a spingere, e non vedo l’ora di aggiornarvi quando sarò ancora più vicino al traguardo. Forza, sempre!