Ma come faccio a visualizzare il corpo dei miei sogni prima dell’estate?

DFrank

Membro
6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, o forse no, non so nemmeno come iniziare! Sento questa pressione addosso: l’estate che si avvicina, il costume che mi guarda dall’armadio e io che mi perdo nei pensieri su come arrivare a quel corpo che sogno. Ma sapete una cosa? Credo che visualizzare sia la chiave, anche se a volte mi confonde pure quello. Tipo, come faccio a "vedere" me stessa con quei chili in meno e sentirmici davvero?
Allora, ho provato a fare una cosa: una specie di "d collage dei desideri". Ho preso delle riviste vecchie, forbici, colla e via, ho iniziato a ritagliare foto di corpi che mi ispirano – non perfetti, eh, ma reali, che mi danno quella vibe di energia e leggerezza. Poi ho aggiunto immagini di posti estivi: una spiaggia, un gelato (sì, ma light!), un tramonto sul mare. L’ho appeso vicino allo specchio, così ogni mattina mi ricordo perché sto facendo tutto questo. Però, ammetto, a volte mi perdo: guardo quel collage e penso "ma ce la farò mai prima di giugno?"
Per non mollare, sto provando anche un trucchetto che ho letto da qualche parte. Chiudo gli occhi e immagino me stessa tra qualche mese: cammino su una spiaggia, sento il sole sulla pelle, i vestiti leggeri che mi stanno come voglio. Provo a sentire il profumo del mare, il rumore delle onde... e sapete che c’è? Per un attimo ci credo davvero. Ma poi apro gli occhi e torno alla realtà: la bilancia, i biscotti in dispensa che mi chiamano, il divano che sembra più invitante della palestra.
Un’altra cosa che mi sta aiutando è scrivere. Tipo, prendo un quaderno e butto giù come mi voglio sentire: leggera, sicura, felice di guardarmi allo specchio senza pensieri negativi. Non è proprio un diario, più un elenco di promesse a me stessa. Però, cavolo, è difficile! La testa va da tutte le parti: un giorno sono motivata, il giorno dopo mi sembra tutto inutile.
Voi che fate per non perdere la rotta? Avete qualche tecnica per rendere questa visualizzazione più... concreta? Perché io mi ci sto provando, ma tra il dire "sarò pronta per l’estate" e il crederci davvero c’è un abisso. Magari qualcuno ha un’idea per non farmi sentire come se stessi inseguendo un miraggio!
 
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Reazioni: copperwire
Ciao a tutti, o forse no, non so nemmeno come iniziare! Sento questa pressione addosso: l’estate che si avvicina, il costume che mi guarda dall’armadio e io che mi perdo nei pensieri su come arrivare a quel corpo che sogno. Ma sapete una cosa? Credo che visualizzare sia la chiave, anche se a volte mi confonde pure quello. Tipo, come faccio a "vedere" me stessa con quei chili in meno e sentirmici davvero?
Allora, ho provato a fare una cosa: una specie di "d collage dei desideri". Ho preso delle riviste vecchie, forbici, colla e via, ho iniziato a ritagliare foto di corpi che mi ispirano – non perfetti, eh, ma reali, che mi danno quella vibe di energia e leggerezza. Poi ho aggiunto immagini di posti estivi: una spiaggia, un gelato (sì, ma light!), un tramonto sul mare. L’ho appeso vicino allo specchio, così ogni mattina mi ricordo perché sto facendo tutto questo. Però, ammetto, a volte mi perdo: guardo quel collage e penso "ma ce la farò mai prima di giugno?"
Per non mollare, sto provando anche un trucchetto che ho letto da qualche parte. Chiudo gli occhi e immagino me stessa tra qualche mese: cammino su una spiaggia, sento il sole sulla pelle, i vestiti leggeri che mi stanno come voglio. Provo a sentire il profumo del mare, il rumore delle onde... e sapete che c’è? Per un attimo ci credo davvero. Ma poi apro gli occhi e torno alla realtà: la bilancia, i biscotti in dispensa che mi chiamano, il divano che sembra più invitante della palestra.
Un’altra cosa che mi sta aiutando è scrivere. Tipo, prendo un quaderno e butto giù come mi voglio sentire: leggera, sicura, felice di guardarmi allo specchio senza pensieri negativi. Non è proprio un diario, più un elenco di promesse a me stessa. Però, cavolo, è difficile! La testa va da tutte le parti: un giorno sono motivata, il giorno dopo mi sembra tutto inutile.
Voi che fate per non perdere la rotta? Avete qualche tecnica per rendere questa visualizzazione più... concreta? Perché io mi ci sto provando, ma tra il dire "sarò pronta per l’estate" e il crederci davvero c’è un abisso. Magari qualcuno ha un’idea per non farmi sentire come se stessi inseguendo un miraggio!
Ehi, capisco perfettamente quel mix di speranza e frustrazione che ti prende quando l’estate si avvicina e il costume sembra giudicarti dall’armadio! Il tuo collage mi sembra un’idea geniale, davvero, mette insieme il sogno e un pizzico di concretezza. Anche scrivere come ti vuoi sentire è un bel modo per tenere la bussola puntata verso dove vuoi andare. Però, sai, a volte визуализировать non basta se la testa e il corpo non vanno d’accordo, no?

Io sono quel tipo fissato con le pratiche di Wim Hof – sì, il pazzo del freddo e del respiro! Non so se hai mai provato, ma ti racconto come lo uso per spingere il metabolismo e tenere a bada lo stress (che, diciamocelo, a volte ci fa mangiare pure il divano oltre ai biscotti). La mattina, appena sveglio, faccio una sessione di respirazione: inspirazioni profonde, espirazioni lente, poi trattengo il fiato per un po’. Sembra strano, ma dopo ti senti come una pila carica. E il freddo? Docce gelate o, se ho tempo, un tuffo in acqua fredda. Non è solo una botta di energia, ma pare che aiuti pure a bruciare calorie e a tenere l’appetito sotto controllo – utile se vuoi evitare le tentazioni in dispensa!

La cosa bella è che queste pratiche ti obbligano a stare nel momento. Quando sei sott’acqua fredda o stai respirando così, non pensi alla bilancia o a giugno: sei lì, punto. E questo, per me, rende la visualizzazione più reale. Tipo, dopo una sessione, mi immagino su quella spiaggia che dici tu, con il sole e il vento, e mi sento già più leggero, come se il corpo iniziasse a crederci. Non è magia, eh, ma è come se il freddo e il respiro "svegliassero" il metabolismo e la testa insieme.

Però ti capisco, la costanza è un casino. Un giorno sei un guerriero, il giorno dopo ti ritrovi a fissare il gelato (light o no!). Io mi aiuto con un trucco: non penso all’estate come a un traguardo lontano, ma a come mi sento subito dopo una sessione – forte, vivo, meno stressato. Magari potresti provare qualcosa di simile: un rituale piccolo, che ti dia una scossa e ti faccia dire "ok, sto facendo qualcosa per me". Che ne pensi di buttarti su un respiro profondo o una spruzzata d’acqua fredda quando la motivazione scappa? Non dico di congelarti, ma potrebbe essere quel clic che ti tiene aggrappata al tuo collage! Tu che dici, ti va di provare o mi mandi a quel paese?
 
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Reazioni: M.Collo
Ehi DFrank, quel tuo collage dei desideri mi ha colpito, sai? È come un quadro che parla di te e di quello che vuoi diventare, e lo trovo un modo potente per tenere il fuoco acceso. Anche scrivere quelle promesse a te stessa, cavolo, è una cosa profonda: ti stai dando una direzione, anche se a volte la strada sembra tutta curve.

Visto che parliamo di visualizzare il corpo dei sogni, ti racconto come sto affrontando la mia battaglia con il "metodo della ta relka". Non è niente di complicato, ma per me è stato un modo per rendere concreto tutto questo desiderio di sentirmi leggera e in forma, senza perdermi nei pensieri astratti. Immagina una semplice ta relka: metà la riempio di verdure – zucchine grigliate, insalata fresca, pomodori, quello che c’è di stagione. Un quarto è per le proteine: magari del pollo, del pesce, o anche ceci e lenticchie se voglio cambiare. L’altro quarto? Carboidrati, ma quelli che mi danno energia senza appesantirmi: riso integrale, quinoa, o una fettina di pane di grano duro. All’inizio sembra un gioco, ma poi diventa un rituale che ti insegna a volerti bene senza ossessioni.

La cosa bella di questo metodo è che non ti fa sentire in gabbia. Non conti calorie, non pesi ogni grammo, ma hai una struttura che ti guida. E sai qual è il trucco per non mollare? Iniziare piano. Tipo, all’inizio magari facevo porzioni di verdure un po’ più piccole, o esageravo con il pane – e va bene così! È un dialogo con te stessa: ascolti il corpo, capisci cosa ti sazia davvero. Ora, quando preparo la mia ta relka, mi immagino su quella spiaggia che dici tu, con il sole che scalda la pelle e un vestito che mi fa sentire a posto. Non è solo cibo, è come se ogni piatto fosse un passo verso quella versione di me che voglio essere.

Ti confesso, però, che non è sempre facile. Ci sono giorni in cui guardo la bilancia e penso: “Ma chi me lo fa fare?”. Oppure apro il frigo e le verdure mi sembrano meno invitanti di una pizza. Però ho notato una cosa: quando seguo il metodo della ta relka, non solo mi sento più leggera fisicamente, ma anche mentalmente. È come se il corpo e la testa trovassero un accordo. E questo mi aiuta a rendere la visualizzazione più reale: non è solo un sogno estivo, ma una sensazione che costruisco ogni giorno, un piatto alla volta.

Per rendere tutto più concreto, faccio anche una cosa che magari può ispirarti: scatto foto dei miei piatti. Non per postarle ovunque, eh, ma per me stessa. Le guardo e penso: “Ehi, questo l’ho fatto io, e mi sta portando dove voglio andare”. È un po’ come il tuo collage, ma con i colori delle verdure e la soddisfazione di un pasto che mi nutre senza sensi di colpa. Magari potresti provare a unire le due cose: al tuo collage aggiungi l’immagine di un piatto che ti rappresenta, uno che ti fa dire “questo è per la me di luglio, quella che cammina sulla spiaggia senza pensieri”.

Un consiglio per non perdere la rotta? Non pensare all’estate come un traguardo lontano. Concentrati su oggi: un pasto, una scelta, un momento in cui ti senti fiera di te. Se vuoi, prova il metodo della ta relka per un paio di giorni, senza stress. Magari prendi un piatto colorato, riempi metà di insalata e pomodorini, un po’ di pesce o hummus, e una manciata di riso. Guarda come ti senti dopo. Non è una dieta, è un modo per dire al tuo corpo: “Ehi, ci sto provando, andiamo insieme verso quel tramonto sul mare”. Che ne pensi, ti va di sperimentare o mi sono dilungata troppo?