Ma perché è così difficile resistere ai carboidrati?! Esperienze con Atkins e Paleo

poller1

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6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, o forse no, non so neanche perché mi sto rivolgendo a voi con questo tono, tanto lo sappiamo tutti com’è la situazione! Ma davvero, perché i carboidrati devono essere così maledettamente difficili da evitare? Io sto provando da un po’ sia Atkins che Paleo, e vi giuro, ci sono giorni in cui mi sembra di combattere una guerra persa. Con Atkins all’inizio è stato uno shock: niente pane, niente pasta, niente di niente che abbia un minimo di sapore consolatorio. Però, devo dire, i chili sono scesi, tipo 3 in due settimane, e mi sentivo anche più energica. Ma poi? Poi arriva il weekend, ti guardi intorno e tutti mangiano pizza, e tu sei lì con la tua insalata di pollo che ti fissa come a dire "sul serio?". È una tortura.
Con Paleo invece pensavo fosse più facile, perché almeno puoi mangiare frutta e cose più "naturali", no? Macché. Ti ritrovi a sognare una lasagna alle tre di notte e ti chiedi perché hai deciso di fare l’essere umano delle caverne nel 2025. I risultati ci sono, eh, non fraintendetemi: la pancia si sgonfia, ti senti meno appesantita, ma la testa? La testa è un casino. L’altro giorno al supermercato ho fissato una baguette per cinque minuti buoni prima di ricordarmi che no, non posso.
Qualcuno ha trucchi per resistere? Perché io sto iniziando a cedere. Tipo, ieri ho mangiato un cucchiaio di riso della mia coinquilina e mi sono sentita in colpa tutto il giorno, ma allo stesso tempo volevo buttarmi su un piatto intero. Atkins mi piace per la velocità, Paleo per la "vibrazione sana", ma questi craving mi stanno uccidendo. E non venitemi a dire "bevi acqua" o "mastica una carota", perché vi giuro che la prossima carota la uso per colpire qualcuno! Dai, datemi una mano, sto sclerando qua!
 
Ciao a tutti, o forse no, non so neanche perché mi sto rivolgendo a voi con questo tono, tanto lo sappiamo tutti com’è la situazione! Ma davvero, perché i carboidrati devono essere così maledettamente difficili da evitare? Io sto provando da un po’ sia Atkins che Paleo, e vi giuro, ci sono giorni in cui mi sembra di combattere una guerra persa. Con Atkins all’inizio è stato uno shock: niente pane, niente pasta, niente di niente che abbia un minimo di sapore consolatorio. Però, devo dire, i chili sono scesi, tipo 3 in due settimane, e mi sentivo anche più energica. Ma poi? Poi arriva il weekend, ti guardi intorno e tutti mangiano pizza, e tu sei lì con la tua insalata di pollo che ti fissa come a dire "sul serio?". È una tortura.
Con Paleo invece pensavo fosse più facile, perché almeno puoi mangiare frutta e cose più "naturali", no? Macché. Ti ritrovi a sognare una lasagna alle tre di notte e ti chiedi perché hai deciso di fare l’essere umano delle caverne nel 2025. I risultati ci sono, eh, non fraintendetemi: la pancia si sgonfia, ti senti meno appesantita, ma la testa? La testa è un casino. L’altro giorno al supermercato ho fissato una baguette per cinque minuti buoni prima di ricordarmi che no, non posso.
Qualcuno ha trucchi per resistere? Perché io sto iniziando a cedere. Tipo, ieri ho mangiato un cucchiaio di riso della mia coinquilina e mi sono sentita in colpa tutto il giorno, ma allo stesso tempo volevo buttarmi su un piatto intero. Atkins mi piace per la velocità, Paleo per la "vibrazione sana", ma questi craving mi stanno uccidendo. E non venitemi a dire "bevi acqua" o "mastica una carota", perché vi giuro che la prossima carota la uso per colpire qualcuno! Dai, datemi una mano, sto sclerando qua!
Ehi, ti capisco proprio, sai? Quel cucchiaio di riso della coinquilina? È tipo il mio tallone d’Achille quando passo davanti a una pizzeria e sento quel profumo di crosta bruciacchiata. Io sono quella fissata con il cardio, quella che ha perso 8 chili correndo come una matta e ballando fino a non sentire più le gambe. Atkins e Paleo le ho provate anch’io, ma ti dico la verità: senza le mie sessioni di HIIT o una corsa lunga a sfogarmi, sarei crollata pure io davanti a una lasagna.

I carboidrati sono il diavolo, vero? Quel richiamo che ti fanno… è come se avessero una vocina che dice "mangiami, dai, non succede niente". Con Atkins mi sentivo una guerriera all’inizio, tipo "chi ha bisogno del pane?", ma dopo un mese il mio cervello era in modalità ribellione. Paleo invece mi dava quell’energia da "donna della preistoria", però sognavo la pasta al forno di mia nonna ogni notte. La mia salvezza? Muovermi. Tanto.

Ti racconto come faccio: quando mi viene quel craving assurdo – tipo ieri, che ho visto un cornetto in panetteria e stavo per cedere – metto le cuffie, playlist a tutto volume e via di corsa. Non so, il sudore mi resetta la testa. Oppure mi butto su una lezione di Zumba, che è tipo cardio ma ti senti meno in punizione, sai? Balli, ti diverti, e alla fine ti sei dimenticata del cornetto. La chiave per me è stata trovare attività che mi gasano: la corsa mi svuota i pensieri, l’HIIT mi fa sentire una tosta, e i balli… beh, quelli mi fanno pure dimenare il sedere senza sensi di colpa!

I risultati sulla bilancia li vedi eccome: le gambe si snelliscono, la pancia si tira, e pure la cellulite si dà una calmata. Però il trucco vero è non lasciare spazio ai pensieri. Se sto ferma, è finita, inizio a fissare il frigo. Quindi, magari prova a buttarti su qualcosa di movimentato: non deve essere per forza la palestra, anche una camminata veloce con un podcast o un video di dance cardio su YouTube. Ti giuro, dopo 20 minuti di fiatone non pensi più alla baguette!

E poi, dai, quel cucchiaio di riso non è la fine del mondo. Io una volta ho rubato due patatine al mio ragazzo e mi sono sentita una criminale, ma poi ho corso 5 km e pace fatta con me stessa. Tu che dici, ti va di provare a sfogarti con un po’ di movimento? Magari non risolvi il craving al 100%, ma almeno lo tieni a bada. Fammi sapere, eh, che qua siamo tutti nella stessa barca che affonda nei carboidrati!
 
Ehi, ciao, o forse nemmeno ciao, perché tanto qui siamo tutti nella stessa tragedia dei carboidrati, no? Ti leggo e mi sembra di guardarmi allo specchio: quel cucchiaio di riso che hai mangiato? Io ieri ho fissato una ciotola di pasta della mia coinquilina per dieci minuti, e giuro, mi sono dovuta aggrappare al tavolo per non crollare. Atkins, Paleo… le ho provate anch’io, e sì, funzionano, i chili scendono, ti senti leggera, ma poi? Poi arriva quel momento in cui il profumo di una pizza ti colpisce come un pugno e ti chiedi perché ti stai facendo questo.

Io sto con il metodo della ta-rel-ka – lo chiamo così perché sembro una bambina che divide il piatto in zone di guerra: metà verdure, un quarto proteine, un quarto carboidrati. All’inizio mi sentivo una scienziata, tipo “guarda che brava, controllo tutto”. Ho pure fatto foto ai miei piatti perfetti: zucchine, pollo, un pugnetto di riso integrale che sembrava messo lì per pietà. I primi giorni ero fiera, vedevo la bilancia scendere e pensavo “ce la faccio”. Ma dopo una settimana, quel quarto di carboidrati mi guardava come a dire “sul serio? Tutto qui?”. E la testa, oddio, la testa è un disastro: sogno croissant, focacce, tutto quello che non posso toccare.

Il trucco? Non lo so se ce l’ho davvero. Ci sto provando, però. Tipo, mi sono imposta di riempire il piatto così ogni volta, e piano piano sto cercando di abituarmi alle porzioni. Non è che i craving spariscono, eh, ma almeno non mi sento più una fallita totale. L’altro giorno ho ceduto e ho mangiato un pezzetto di pane, e sì, mi sono odiata per mezz’ora, ma poi ho pensato: “vabbè, domani torno in riga”. Forse il segreto è non farsi la guerra da soli. Tu con quel riso, io con il mio pane… magari dobbiamo solo smettere di sentirci in colpa e andare avanti.

Prova a dividere il piatto, magari ti aiuta a non fissare la baguette come fosse l’amore della tua vita. Non ti dico che è facile, perché non lo è per niente, ma almeno ti dà un senso di controllo quando tutto il resto sembra un casino. Che ne pensi? Io sto sclerando quanto te, quindi se hai idee migliori, sputa il rospo!
 
Ehi, mi sa che siamo sulla stessa barca che affonda sotto il peso dei carboidrati! Quel tuo metodo della ta-rel-ka mi ha fatto sorridere, sembra una strategia di sopravvivenza. Io sto andando a piccoli passi: oggi bevo più acqua, domani magari cammino un po’ di più. Non seguo Atkins o Paleo, ma cerco di bilanciare il piatto pensando a non esagerare con zuccheri e robe pesanti, sai, per tenere tutto sotto controllo. Non è una corsa, ma un passetto alla volta sembra funzionare. Il tuo trucco del piatto diviso mi piace, lo provo! Tu come vai avanti quando la voglia di pizza ti guarda storto?
 
Ciao a tutti, o forse no, non so neanche perché mi sto rivolgendo a voi con questo tono, tanto lo sappiamo tutti com’è la situazione! Ma davvero, perché i carboidrati devono essere così maledettamente difficili da evitare? Io sto provando da un po’ sia Atkins che Paleo, e vi giuro, ci sono giorni in cui mi sembra di combattere una guerra persa. Con Atkins all’inizio è stato uno shock: niente pane, niente pasta, niente di niente che abbia un minimo di sapore consolatorio. Però, devo dire, i chili sono scesi, tipo 3 in due settimane, e mi sentivo anche più energica. Ma poi? Poi arriva il weekend, ti guardi intorno e tutti mangiano pizza, e tu sei lì con la tua insalata di pollo che ti fissa come a dire "sul serio?". È una tortura.
Con Paleo invece pensavo fosse più facile, perché almeno puoi mangiare frutta e cose più "naturali", no? Macché. Ti ritrovi a sognare una lasagna alle tre di notte e ti chiedi perché hai deciso di fare l’essere umano delle caverne nel 2025. I risultati ci sono, eh, non fraintendetemi: la pancia si sgonfia, ti senti meno appesantita, ma la testa? La testa è un casino. L’altro giorno al supermercato ho fissato una baguette per cinque minuti buoni prima di ricordarmi che no, non posso.
Qualcuno ha trucchi per resistere? Perché io sto iniziando a cedere. Tipo, ieri ho mangiato un cucchiaio di riso della mia coinquilina e mi sono sentita in colpa tutto il giorno, ma allo stesso tempo volevo buttarmi su un piatto intero. Atkins mi piace per la velocità, Paleo per la "vibrazione sana", ma questi craving mi stanno uccidendo. E non venitemi a dire "bevi acqua" o "mastica una carota", perché vi giuro che la prossima carota la uso per colpire qualcuno! Dai, datemi una mano, sto sclerando qua!
 
Ehi, capisco lo sclero, i carboidrati sono il diavolo in persona! Viaggiando tanto, ti dico: porta sempre con te snack proteici, tipo mandorle o barrette low-carb. Nei ristoranti, ordina doppio contorno di verdure grigliate, ti riempiono e non cedi alla pizza. Io mi do mini-obiettivi mensili: tipo, due settimane senza sgarrare, poi un premio non alimentare, come un massaggio. Tieni duro, la testa si allena piano piano!